Radicity 2018: Uno spreco o una opportunità? Piovono critiche

1/3 giugno, nuovo Progetto Radicity: Piovono le critiche dall’opposizione. Per Cardiello(FI) un altro spreco di danaro pubblico.

Uno spreco o una opportunità? Damiano Cardiello interviene sulla delibera che ripropone Radicity: “Nuovo progetto Radicity e il gioco delle tre carte di Cariello. Indelebile resta il ricordo dello scempio artistico compiuto in piazza S. Lorenzo, autentica follia, voluta per realizzare un progetto che di turisti non ne ha portati.”

RadiCity2018
RadiCity2018

da  POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI- Il progetto di riqualificazione del Centro Storico eburino, Radicity- The Hearth of Eboli, (https://www.massimo.delmese.net/?s=radicity), la rassegna ecosostenibile del Comune, (sulla carta a costo zero) – come sostiene sarcasticamente Damiano Cardiello, che ha visto nella primavera dello scorso anno al vertice dell’iniziativa l’ideatrice, l’architetto Sabrina Masala (alla quale fu revocata la liquidazione professionale), con manufatti artistici in Largo San Lorenzo, che suscitarono un vespaio di polemiche: tra proteste dei residenti, posizioni politiche, ed ove infine la Soprintendenza di Salerno confermò l’assenza di autorizzazioni per l’opera “d’arte”, questa ritorna prepotentemente al centro del dibattito civico cittadino in virtù di una nuova delibera, approvata il 9 c.m. e pubblicata nell’albo pretorio due giorni più tardi.

Radicity 2018
Radicity 2018

Indelebile, parimenti, il ricordo della delibera di giunta che prevedeva il costo gratuito dello stesso e la successiva determina del Responsabile di Settore che liquidava oltre 3.800,00 alla progettista.Questo il piccato abbrivio espresso nella nota politica del capogruppo forzista in consiglio comunale, Damiano Cardiello, che ora come allora fu tra gli artefici del dietro-front in oggetto da parte del governo cittadino – Indelebile, infine, il ricordo dell’annullamento in autotutela della citata determina a seguito delle nostre interrogazioni comunali. Ad oggi, si aggiunge la volontà politica di offrire continuità al progetto Radicity. Nulla in contrario e nulla da dire circa le professionalità in campo, ma leggendo la delibera di giunta comunale allegata qualche dubbio sorge eccome. Si parla, in primis, di “numerosi turisti che cominciano ad affluire nel centro antico” e apprezzano quel che resta del progetto Radicity 2017.”

Damiano Cardiello
Damiano Cardiello

Ebbene, come documentato anche da blogger e quotidiani locali, i resti non solo indignano i residenti ma è meglio evitare di sbandierarli come attrattori turistici visto il degrado e lo stato d’abbandono in cui giacciono. Cardiello(F.I.) – rievoca il polverone mediatico e parimenti lamenta costi non previsti e nessun beneficio per le casse collettive – Poi la peggior Giunta della storia “individua un professionista a cui affidare l’incarico di elaborare una proposta progettuale, finalizzata a perseguire gli stessi obiettivi e risultati dello scorso anno”, dimenticando del fallimento ottenuto. “Ma vi è di più. – Prosegue il giovane esponente di centro-destra sulla stessa lunghezza d’onda, evidenziando potenziali costi aggiuntivi Lo sperpero di denaro pubblico continua, senza alcun freno. Dopo le nomine esterne nello staff da “Casa Bianca” voluto da Cariello e che costerà circa 120.000 euro entro la fine della legislatura, il progettista di Radicity 2018 verrà liquidato anch’egli con soldi pubblici. Egli dovrà occuparsi di una serie di attività, tra cui:la redazione del progetto del percorso da riqualificare con studi preliminari e conoscitivi delle aree; rilievo grafico e fotografico delle aree da riqualificare; selezione professionisti e giuria; ideazione e direzione del concorso a invito; realizzazione della grafica della manifestazione;comunicazione della manifestazione su stampa cartacea e digitale; produzione materiale fotografico; video della manifestazione; iniziative collaterali alla manifestazione quali mostre o convegni;sostegno alla logistica prima e durante la manifestazione.”

Radicity-Piazzetta-San-Nicola
Radicity-Piazzetta-San-Nicola

Il gioco delle tre carte, nella deliberaattacca ancora Sindaco e Giunta, il giovane capogruppo – si manifesta proprio nella mancato inserimento dell’importo di spesa che verrà corrisposto al professionista. A quanto ammonta? Sarà comprensivo anche delle spese sostenute nell’anno 2017? Come verrà selezionato il progettista? Come ha fatto il Resp. Settore Finanze a rilasciare parere favorevole senza alcun importo indicato?”- Termina Damiano Cardiello, auspicando risposte concrete dall’Amministrazione e promettendo di tenere sempre alta l’attenzione: – A queste domande, siamo certi che nessuno risponderà ma, allo stesso tempo, crediamo sia opportuno informare la cittadinanza di queste e tante altre scomode verità.

Piovono le critiche dall’opposizione per la 2^ edizione del nuovo Progetto Radicity. È uno spreco di danaro pubblico o una opportunità per la Città e il Centro antico innanzitutto? Mentre Damiano Cardiello di FI interviene criticamente sulla delibera che ripropone Radicity, e ne argomenta le contrarietà basandosi sulla spesa che egli ritiene eccessiva, e sulle modalità del Concorso, che escluderebbe l’Ufficio Tecnico e il Comune sia nella progettazione che sulla scelta dei concorrenti, l’amministrazione va avanti spedita ritenendo valida e positiva l’iniziativa tanto da riproporre la 2^ edizione.

Radicitri-Eboli-i Pesci
Radicitri-Eboli-i Pesci

Ebbene sgombrando subito il campo, va detto che le somme che si riportano nella delibera sono veramente irrisorie per la mole di lavoro eseguito e realizzato già solo nella restituzione progettuale. L’idea per quanto potrebbe essere discutibile nelle varie progettazioni immaginate e presentate, va comunque rispettata assumendo nel contempo una idea progettuale e artistico-creativa, e quindi non ha una Valenza tecnicistica, ma si può configurare per questo un valore aggiuntivo, indipendentemente poi se può piacere o meno, e soprattutto non può confinarsi in quelle ridicole somme. Allo stesso modo va detto anche che un intervento nel Centro storico e più in generale nella Città è necessario, e ovviamente andrebbero distinti gli interventi ordinari che potrebbero essere affidati all’Ufficio Tecnico comunale e gli altri invece per i quali l’Amministrazione pur rispettando l’idea dell’Architetto Masala e gli altri, suggerire in questa fase o nel futuro, di coinvolgere le Scuole cittadine e gli studenti, e pensando possa essere anche un Progetto itinerante, di realizzare una sezione concorsuale aperta alla partecipazione di giovani singoli o in team. Va da se che la complessità dei progetti apparentemente semplici deve incontrare il “favore” dei cittadini ivi compreso accettare con modestia anche i suggerimenti possibili degli stessi

La mia abitazione prima
La mia abitazione prima

Come abitante, ormai da due anni, del Centro Storico,  ho avvertito fin da subito e in maniera prepotente, la mancanza e la lentezza dell’intervento pubblico, basta pensare solo al tempo delle varie autorizzazioni (oltre un anno e mezzo), e ultimati i lavori il calvario dei servizi e delle forniture pubbliche, due anni per ottenere l’allaccio del telefono e di Internet, pur avendo a pochi metri due cassette di derivazione, tre mesi per l’energia elettrica, due per la fornitura dell’acqua, sei mesi per quella del Gas, ancora oggi si attende un intervento del Comune per impermeabilizzare e pavimentare un lastrico solare, e un intervento di messa in sicurezza delle condutture del Gas da parte della Società che gestisce la rete.

La mia abitazione dopo
La mia abitazione dopo

Eppure, nell’attesa, in qualche modo ho tentato di sopperire alle mancanze istituzionali con interventi eseguiti a mie spese, cercando di realizzare, ecco, una sorta di operazione che tendeva a rendere più gradevole il contesto prima particolarmente degradato e più accettabile dal punto di vista ambientale, pertanto, e qui è il problema e la domanda al tempo stesso che si pone all‘Amministrazione e all’opposizione: È giusto che il Comune immagini di intervenire in aree particolarmente degradate o che ritiene debbano essere valorizzate? È giusto che i cittadini a loro volta si adoperino affinché i luoghi delle loro residenze assumano un aspetto più bello e contribuiscano anche al mantenimento e alla cura di quegli spazi? La risposta sta alla sensibilità del lettore ma comunque non esclude che qualsiasi intervento di abbellimento di uno spazio deve essere succedaneo o contestuale agli interventi ordinari e in questi casi non si guardi all’euro, e quindi a seconda di come si interviene può essere uno spreco o una opportunità.

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Determina affidamento incarico

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Eboli, 3 giugno 2018

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