Area PIP di Eboli fuori dalla ZES: Tra colpevoli, responsabili e incapaci

Continuano le polemiche, ma l’Area PIP  è fuori dalla ZES e non c’è un 2° tempo. E le Imprese locali sono fuori dal futuro.

E tra colpevolezze, responsabilità e incapacità per il Sindaco Cariello con l’assegnazione di nuovi lotti: “Prosegue il rilancio dell’area PIP e del lavoro“. Per Conte del MDP-LEU: «Cariello non studia e non legge, ma parla”. E chiedono un Consiglio Comunale urgente per formulare una proposta.

Petrone-Conte-DiCandia--Area Industriale-Manzione-Cariello
Petrone-Conte-DiCandia–Area Industriale-Manzione-Cariello

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Regolamentazione definitiva dell’area PIP, – si legge in una nota stampa del Comune di Eboli – che significa profili di legalità, certezza nelle assegnazioni dei lotti e maggiori possibilità per gli imprenditori di investire in attività, favorendo la crescita dell’occupazione. Obiettivi mirati allo sviluppo dell’area industriale attraverso la ridefinizione dei lotti, l’acquisizione delle aree revocate ed assegnazioni conseguenti a richieste che abbiano documentazione e criteri in regola. – si aggiunge nella nota – Sono le direttrici seguite dall’Amministrazione comunale e dagli uffici preposti per il rilancio definitivo dell’area PIP, obiettivo prioritario dell’azione di governo dell’Amministrazione Cariello.

Massimo Cariello
Massimo Cariello

L’ultimo bando – prosegue la nota – ha già dato i suoi frutti, con due istanze accolte, per complessivi tre lotti nell’area industriale. «Abbiamo dedicato massima attenzione al rilancio dell’area industriale fin dal nostro insediamento – ricorda il sindaco di Eboli, Massimo Cariellosia perché imprenditori ed aziende sollecitavano l’attenzione mancata in passato, sia perché regolamentare l’area e programmare gli investimenti avrebbe garantito crescita economica alla città e maggiori occasioni di lavoro. La stessa acquisizione al Comune dei lotti revocati ci consente di avere più disponibilità per chi vuole investire, creare economia ed offrire lavoro. Abbiamo raggiunto obiettivi importanti anche grazie all’enorme lavoro della struttura comunale, coordinata con impegno dal responsabile Francesco Mandia».Maria-Sueva-Manzione-2

Regolamentazione significa anche sistemazione del territorio. Infatti, – si aggiunge nella nota – il Comune sta procedendo le comunicazioni alle aziende interessate per l’acquisizione delle canalette demaniali, acquisite gratuitamente dall’Agenzia del Demanio, procedura che consente una migliore gestione dei suoli. «Non ci illudiamo che sia tutto risolto, ma certamente i risultati ottenuti, a fronte di una situazione decennale di stallo, sono incoraggianti – sottolinea l’assessore alle attività produttive, Maria Sueva Manzione -. Assegnazione dei lotti con bando e sdemanializzazione delle ex canalette irrigue sono conseguenza di un’azione di studio delle necessità dell’area e delle esigenze degli imprenditori, una programmazione che è alla base dell’evidente rilancio della nostra area industriale».

Non solo atti già realizzati, ma anche nuovi obiettivi. – si aggiunge nella nota che tra l’altro fa riferimento anche alla esclusione dell’Area Industriale di Eboli dalla ZES o aree retroportuali – A cominciare dal far rientrare l’area di Eboli nel perimetro della Zona Economica Speciale (ZES), per garantire migliori condizioni alle imprese, obiettivo per il quale il Comune di Eboli ha giù avviato i contatti con l’assessorato regionale allo sviluppo economico per garantire ad Eboli una nuova occasione di crescita. L’Amministrazione Cariello – conclude la nota comunale – pone grande attenzione al tema, scongiurando scelte dall’alto che non abbiano un’idea omogenea di pianificazione industriale della Piana del Sele.

Antonio Conte-con-Petrone-e-Di Candia
Antonio Conte-con-Petrone-e-Di Candia

Una nota che dà lo spunto al gruppo consiliare di MDP-LEU di praticare un ulteriore affondo attraverso un comunicato a firma dei consiglieri Antonio Conte, Antonio Petrone e Teresa Di Candia i quali ci vanno giù duri: «Cariello non studia e non legge, ma parla. – si legge nel comunicato stampa evidenziando quanto sia inopportuna la sortita che “aprirebbe” un confronto con l’Assessore Regionale Amedeo Lepore, un inutile confronto che non ridarebbe per niente possibilità di rivedere quel provvedimento meditato dalla Regione Campania e accolto dal Governo Gentiloni di esclusione della Zona Industriale di Eboli dalla ZES – Nuova capovolta del sindaco di Eboli che, a fronte del disastro dell’esclusione di Eboli dalle Zone Economiche Speciali (ZES) che procurerà danni incalcolabili allo sviluppo, dovuto alla sua assoluta tendenza ad occuparsi del particolare e non degli interessi generali, non ha trovato di meglio che dire, ne parlerò con l’assessore Regionale.

area PIP Eboli-veduta aerea
area PIP Eboli-veduta aerea

Con ciò dimostrando di non saper di cosa parla, di non avere studiato e neppure letto il provvedimento che esclude Eboli dal processo di sviluppo e spacca in due la Valle del Sele. – per Antonio Conte, Antonio Petrone e Teresa Di Candia la strategia sarebbe quella di aprire un dialogo anche con il Comune di Battipaglia che al Contrario è nella ZES insieme a Pontecagnano e Salerno – Bisogna fare causa comune con Battipaglia che è stata inclusa nelle ZES, e condividerne la prospettiva riconsiderando il ruolo e la gestione delle rispettive e contigue aree industriali. Convochi il Consiglio Comunale e ci consenta di elaborare una proposta che lui non ha».

Si è perso i Buoi e si cercano le corna. Questo è quello che è avvenuto con il recente provvedimento che ha escluso clamorosamente l’Area Industriale di Eboli dalle Zone Economiche Speciali retroportuali. E purtroppo per gli Imprenditori ebolitani questa esclusione è ancora più amara, perché oltre ad essere esclusi da ogni possibilità rispetto alle molteplici e aggiuntive risorse e benefici che quella inclusione avrebbe loro interessato, poiché nemmeno una decina di giorni fa, avevano avuto un incontro con l’Assessore regionale alle attività produttive Lepore, il quale a giustificazione di una esclusione di Eboli ritenne opportuno minimizzare le ZES ritenendole irrealizzabili e proponendo agli Imprenditori locali, per contro e in sostituzione a fronte dei futuri benefici, una serie di altre misure governative ordinarie.

Lepore-De Luca
Lepore-De Luca

Intanto va detto che non c’è per il momento un “secondo tempo“, e intanto la Zona Industriale di Eboli, l’unica ancora con aree disponibili, non parteciperà a quel “bottino” di circa 450 milioni di euro che per il momento sono stati messi a disposizione dal Governo e dalla Regione, che invece toccheranno alle Aree Industriali di Battipaglia, Pontecagnano e Salerno, per restare a Sud della provincia di Salerno, e toccheranno a chi gestirà quei fondi, che come prevede il Decreto sarà un organismo composto da tre figure di nomina della Regione, dell’autorità portuale e della Presidenza del Consiglio.

Purtroppo mentre dal comunicato dell’Amministrazione si comprende che nella gestione dell’Area PIP si è giunti a dei traguardi percorrendo nuove strade di legalità e trasparenza, lasciando intendere che così non sia stato in precedenza, il Sindaco Cariello e l’Assessore Manzione attribuendo “successi” e “rilancio” dell’area produttiva conseguenza del “nuovo corso”, si registra al contrario una pericolosa condizione di esclusione che altri non significa arretramento. Arretramento che impedirà a chiunque voglia investire, di farlo nel comprensorio produttivo ebolitano.

Trotta-Cariello-Manzo-Lepore-Picarone.
Trotta-Cariello-Manzo-Lepore-Picarone.

Purtroppo ancora, aprire un dialogo cercando di agganciarsi a Battipaglia e alla confinante Zona Industriale è semplicemente praticabile sul Piano Politico, sia pure in ritardo di decenni, ma di fatto impraticabile sul Piano Amministrativo, essendo quell’area gestita dall’ASI. Resta solo mettere: da una parte i colpevoli attribuendo lo scettro al Governatore De Luca e al “Pinocchio disinvolto” del suo Assessore Lepore; dall’altra i respondabili individuandoli in una parte dell’Amministrazione; dall’altra ancora l’incapacità di una visione politico-strategica ma anche di una visione approssimativa, che guarda magari solo agli spiccioli rispetto alle pendenze in favore dell’Amministrazione e dei canali consortili, piuttosto che al futuro produttivo, ovviamente in capo agli Imprenditori, al Consorzio, e al Sindaco e gli Assessori.

Insomma altro che Industria 4.0, per gli imprenditori locali è solo prendere atto di stare fuori dal futuro. Da noi purtroppo non c’è stata nemmeno l’industria “3.0”, ma si è rimasti da sempre all’industria dello “O” assoluto. Peccato.

Eboli, 19 maggio 2018

2 commenti su “Area PIP di Eboli fuori dalla ZES: Tra colpevoli, responsabili e incapaci”

  1. Leggere e studiare … e’ questo il problema di fondo di questa amministrazione che come si trova in problemi appena complessi si perde perché appunto non c’e’ chi legge e studia mentre ce ne sono tanti che parlano e si fanno fotografare

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  2. L’Assessore Manzione non sa neanche dove sta l’Area Pip.Quando deve andare si fa accompagnare da qualche Consigliere a sua volta accompagnato da qualche revisore.
    Jamm bell ja.
    Assesso’,accattet o tomtom!

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