Gestione del Patrimonio: Il Consiglio approva il Regolamento

La Maggioranza approva in Consiglio il Regolamento per la gestione del Patrimonio comunale. Cardiello(FI) attacca: “Una porcata“.

Dall’Amministrazione di Eboli: “Più trasparenza, progetti sociali e partecipazione per tutti!” Il Sindaco Cariello: “Abbiamo dotato la città, finalmente, di un quadro chiaro sulle attività e sulle gestioni dei beni pubblici, cancellando incertezze e confusione degli anni scorsi!” Le Opposizioni hanno abbandonato l’aula. Cardiello: “Hanno creato le premesse per affidare a chiunque i Beni comunali“.

Di Benedetto-Cariello-Cennamo 1
Di Benedetto-Cariello-Cennamo 1

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Un Regolamento approvato con i soli voti della maggioranza, mentre le opposizioni avevano lasciato l’aula, non partecipando al voto. «Lavoro lungo e paziente – spiega il sindaco, Massimo Cariello – che consente alla città di avere un regolamento chiaro per la gestione del patrimonio pubblico. Abbiamo privilegiato sia la riqualificazione dei beni, sia soprattutto la possibilità anche alle categorie svantaggiate di utilizzare il patrimonio comunale, svolgere attività e realizzare progetti. Un lavoro per il quale devo ringraziare la maggioranza consiliare, ancora una volta compatta nel fare muro contro il tentativo delle opposizioni di far fallire questo importante obiettivo per Eboli. Presentare un centinaio di emendamenti aveva lo scopo di rallentare ed impedire che la città avesse chiarezza e trasparenza sul patrimonio pubblico, ma la maggioranza è stata compatta fino al voto finale che garantisce nuove prospettive ad Eboli».

Cariello-Cennamo-DiBenedetto
Cariello-Cennamo-DiBenedetto

Il nuovo regolamento stabilisce alcuni principi fondamentali, partendo dal controllo pubblico alla possibilità per alcune categorie sociali ed associazionistiche di accedere alla gestione. Inoltre, comprende anche gli impianti sportivi, fiore all’occhiello della città, che in passato erano nell’orbita della Multiservizi. «Con il nuovo regolamento – evidenzia il vicesindaco con delega al Patrimonio, Cosimo Pio Di Benedetto le assegnazioni seguiranno il bando pubblico, ma sarà il Comune ad indicare i progetti da realizzare, un indirizzo politico che garantisce ai cittadini la trasparenza nelle attività. Se il Comune indica i fini da perseguire, per i cittadini c’è la garanzia dei servizi. Abbiamo voluto una corsia preferenziale per comitati di quartiere, associazioni locali ed enti religiosi, in modo che tutti, soprattutto i più svantaggiati, abbiano le stesse possibilità e per la legare la gestione del patrimonio ai cittadini stessi. Ci sono possibilità di gestioni su lungo periodo per chi intende investire nelle strutture, ma lavori ed attività devono essere autorizzati o indicati dal Comune».

L’obiettivo del nuovo regolamento ha impegnato la stessa commissione consiliare Patrimonio. «Abbiamo coniugato questioni tecniche con indirizzo politico – ricorda la presidente, Cosimina Cennamo -. Siamo soddisfatti di avere varato un regolamento che valorizza il patrimonio e contemporaneamente garantisce i cittadini sia nel campo dei servizi, sia sotto il profilo della partecipazione».

Damiano Cardiello-2
Damiano Cardiello-2

Ma come al solito ognuno ha il suo osservatorio e fa le sue conclusioni. E così il Capogruppo di Forza Italia Damiano Cardiello che dall’opposizione fa le pulci all’Amministrazione Cariello spiega i pericoli del provvedimento e tuona: «Una porcata amministrativa a tutti gli effetti. – E ovviamente riferendosi al regolamento che la maggioranza ha approvato aggiunge – Neanche le giunte politiche più arroganti si erano spinte a tanto.

Hanno stracciato il regolamento approvato dal commissario prefettizio, votandone uno a loro immagine e sembianze. – incalza Cardiello – Cariello ha avviato la campagna elettorale con un testo che equivale ad una “cambiale in bianco“.

Infatti, – prosegue Cardiello – bypassando il codice degli appalti, i beni patrimoniali potranno essere affidati con una semplice delibera di giunta direttamente e sena bando pubblico. La durata delle concessioni, inoltre, sarà pari ad un massimo di 10 anni, in termine assurdo che spalanca le porte alla campagna elettorale.

Il settore patrimonio – per Damiano Cardiello – viene, di fatto, commissariato dotandolo di scarsa autonomia e affidando una discrezionalità grandissima alla giunta comunale che farà il bello è cattivo tempo. – e prosegue con degli interrogativi: 

  • Tenteranno di affidare senza bando il centro polifunzionale e lo spartacus?
  • E con quali poteri potranno adottare criteri di valutazione delle offerte in sede di gara?

Ma vi è di più. Hanno votato contro un emendamento che obbligava il privato a denunciare richieste estorsive!!!!

  • Che segnale hanno voluto dare?
  • E vengono a parlarci ancora di legalità?

Li seguiremo passo dopo passo – conclude Damiano Cardiello più agguerrito che mai – e la battaglia non termina in aula consiliare bensì si trasferisce in altre sedi».

Eboli, 14 luglio 2018

3 commenti su “Gestione del Patrimonio: Il Consiglio approva il Regolamento”

  1. Che strazio ragazzi, non ci credo ma il livello in Consiglio è quello della Cennamo, ditemi che non è vero ditemi che non siamo questo ad Eboli vi prego, non ditemi che lo step superiore è Di BENEDETTO non scherzate per favore, e vuoi vedere che l’apoteosi si raggiunge con Cariello… Nooooooooooooooo

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  2. La cennamo che risolve il problema patrimonio e fantastico…… massimo mi fai commuovere stai facendo cose straordinarie ogni giorno hai stravolto questa città come nessun altro concordo con sinergia.Penso che orientatativamente se continui così x altri 2 anni x mettere tutto in regola ci vuole la bomba di Hiroshima credimi fermati non fare nessun altra rete ok a presto

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  3. passando per porta dogana non puoi sederti se non decidi di mangiasre e spendere soldi perche la piazza spazio pubblico eè stato dato in gestione ad un privato…. stiamo inguaiati che schifo…. allora do una percentuale alla gestione privata e una la lascio libera è cosi semplice ,maq invece si vuole strafare perche il popolo è stupido.

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