Ampliamento Aeroporto di Salerno: La guerra degli espropriati

Pontecagnano, è guerra degli espropriati all’ampliamento: L’altra faccia dello sviluppo che scontenta cittadini. 

Monta la protesta contro il Sindaco Lanzara dei 90 espropriati che interessano un’area di 50 ettari. Il Comitato spontaneo: ”Le istituzioni non ci ascoltano, siamo disposti a gesti estremi per salvare i nostri diritti e la Piana del Sele da questo scempio!”

aeroporto pontecagnano
aeroporto pontecagnano

di Daniela De Luca per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

PONTECAGNANO/FAIANO – Negli ultimi tempi in Italia, si fa un gran parlare delle grandi opere la TAV, la TAP, viadotti e tutta una serie di infrastrutture che dovrebbero ammodernare il Paese per farlo finalmente trasmigrare del XXI secolo. Ma a fronte di tali prospettive di sviluppo, ci sono delle persone che forse da queste megastrutture non riceveranno benefici, anzi; è il caso degli espropriati di Pontecagnano-Faiano: 90 tra proprietari di abitazioni o di aziende agricole,per un totale di 50 ettari, comuni cittadini che nella stragrande maggioranza dei casi si sono sudati queste proprietà, magari trasmesse di padre in figlio per non dire dalle generazioni intere, che ora si ritrovano privati dei loro cespiti.

Al momento con il rischio aggiuntivo, di ricevere compensi dalle procedure di esproprio, che avranno il sapore beffardo della “mancia”, non in linea con il valore di mercato dei beni immobili, vittime sacrificali delle lotte politiche e delle miopie di pianificazione, di cui questa nostra nazione, in troppi casi è stata palcoscenico di ferali tragedie.

I cittadini di Pontecagnano Faiano, inclusi negli espropri e oggetto di propaganda elettorale, dopo aver chiesto al Sindaco Giuseppe Lanzara e all’Amministrazione tutta un confronto negato, dopo essersi visti calpestati da forze politiche estranee al Comune stesso, dichiarano che sono pronti a presidiare, occupare e protestare con occupazione del suoloscioperi della fame,sit-in ad oltranza per fermare quello che ritengono il più grave scempio ecologico, economico e storico della Piana del Sele.

Dichiarano inoltre che le conseguenze:” Sulla salute umana e sulle ripercussioni in fatto di malattie legate al forte impatto inquinante ampiamente relazionato e documentato presso i Tar della Campania e sotto supervisione del Ministero della Salute siano stati volutamente taciuti da tutti gli organi Istituzionali interpellati. I cittadini chiedono l’intervento dellaComunità Europea e dei limiti stabiliti daBruxelles e dall’Onu definendo questa opera devastante come “reato contro la salute pubblica”

“A nome degli espropriati- conclude il comitato spontaneo, promettendo una strenue battaglia di abitazioni,aziende agricole,settore caseario,liberi cittadini di Pontecagnano Faiano,ricercatori oncologi, Produttori di quarta gamma, chiediamo l’intervento del governo ,nel Ministro dell’ambiente e salute ,della comunità europea e dei dilagati Onu per la salvaguardia del Pianeta.”

Pontecagnano-Faiano 23 febbraio 2019

8 commenti su “Ampliamento Aeroporto di Salerno: La guerra degli espropriati”

  1. Bene, correggo per correttezza di informazione : Non esistono al momento espropriati. I ricorsi sono avverso il decreto Via e il decreto di compatibilità urbanistica e collegati. I ricorsi sono stati pagati e sottoscritti da ” cittadini aventi diritto ” .

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  2. Condivido i cittadini finisco un’altra cattedrale nel deserto che non porterà sviluppo ma soltanto inquinamento acustico e atmosferico. in definitiva quest’opera è iniziata con troppe ambiguità di apertura di chiusura e di mezze misure L’unica cosa certa è che ci saranno degli espropri di aziende che operano nella quarta gamma posti di lavoro e fatturati gli introiti dello sviluppo dei trasporti è tutto a venire dunque si perde il Certo si va verso l’incerto e poi troppo vicino al mare pure questa pista di atterraggio è stato sbagliato bisognava farlo più nell’entroterra della piana del Sele
    Io sto con gli espropiandi

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  3. bravi, io sono contro le infrastrutture e contro le case abusive, o meglio i depositi agricoli trasformati in abitazioni, nel territorio ebolitano

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