Presentato il Progetto “Eboli Aree Archeologiche”

Intesa Comune-Soprintendenza per i tre siti archeologici di Montedoro, le Fornaci Romane e la Villa del Paterno.

Aula consiliare “Isaia Bonavoglia”, conferenza stampa incentrata sulla stipula del protocollo d’intesa definito tra il Comune di Eboli e la Soprintendenza Archeologia – Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino, finalizzato alla salvaguardia e la valorizzazione delle aree archeologiche presenti sul territorio.

Progetto aree Archeologiche Eboli-Casule-Cariello-Santoro-Lamonica
Progetto aree Archeologiche Eboli-Casule-Cariello-Santoro-Lamonica

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – I siti archeologici della città, testimonianza della storia del territorio ed attrattori di flussi turistici e nuova economia, al centro del protocollo d’intesa tra il Comune di Eboli e la SoprintendenzaArcheologia, Belle Arti e Paesaggio per leProvince di Salerno e Avellino.

La convenzione, presentata questa mattina, stabilisce una stretta collaborazione tra Comune e Soprintendenza, entrambi preposti alla salvaguardia e la valorizzazione delle aree archeologiche presenti sul territorio. «Una nuova tappa nel percorso di crescita culturale e promozione del territorio – ha detto il sindaco, Massimo Cariello -. La valorizzazione e conservazione del patrimonio rende la comunità più unita e permette alla città di promuovere la sua capacità di attrarre turismo ed economia, oltre a garantire la crescita culturale, a cui teniamo particolarmente».

Sono tre i siti su cui si concentrerà l’attenzione dell’intesa:

  1. I resti rinvenuti sulla collina di Montedoro,
  2. Il quartiere artigianale con le Fornaci Romane nei pressi del santuario dei SS Cosma e Damiano
  3. Un edificio di epoca romana rinvenuto in località Paterno – Fontanelle.

«Oggi viene lanciato un messaggio alla comunità – ha sottolineato Francesca Casule, responsabile della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino – La disponibilità dell’Amministrazione comunale e l’accordo stipulato renderanno fruibili le aree archeologiche a tutti».

L’importanza degli studi archeologici è stata ribadita dal funzionario della Soprintendenza, Adele Lagi: «Anche gli strumenti urbanistici devono tenerne presente, specie in un’area come Eboli dove esistono siti e l’Amministrazione comunale è particolarmente sensibile». Sul tema della manutenzione si è soffermato Padre Angelo, francescano, in rappresentanza del santuario, proprietario dei suoli su cui sorgono le Fornaci Romane: «Il sito appartiene storicamente e culturalmente a tutti, siamo lieti che venga rinnovata la convenzione per la manutenzione».

I possibili scenari futuri sono infine stati disegnati dall’assessore alle politiche culturali, Angela Lamonica: «Valorizzare il patrimonio significa candidare il territorio a percorsi importanti, sul piano turistico e culturale, anche per la presenza delle vicine Paestum, Pontecagnano, Buccino e Padula».

Video della Conferenza

Eboli, 23 marzo 2019

3 commenti su “Presentato il Progetto “Eboli Aree Archeologiche””

  1. Dai tempi che furono su questi siti non si è mai fatto nulla, le fornaci e la villa romana sono stati interessati solo dai lavori di rinvenimento e basta e poi abbandonati, Monte D’Oro il sito piu interessante tutto da scoprire ,maltrattato continuamente da incendi, pascolo di animali, ultimamente rampe per esibizioni sportive, insomma una schifezza totale. Speriamo di porre fine a tutto questo e non solo… li vicino il centro antico sfregiato quotidianamente.

    Rispondi
  2. Dai tempi che furono su questi siti non si è mai fatto nulla, le fornaci e la villa romana sono stati interessati solo dai lavori di rinvenimento e basta e poi abbandonati, Monte D’Oro il sito piu interessante tutto da scoprire ,maltrattato continuamente da incendi, pascolo di animali, ultimamente rampe per esibizioni sportive, insomma una schifezza totale. Speriamo di porre fine a tutto questo e non solo… li vicino il centro antico sfregiato quotidianamente.

    Rispondi
  3. In merito al commento precedente mi chiedo se chi l’ha scritto è a conoscenza dei fatti e delle cose inerenti al Territorio.
    La nostra Associazione (Rinascita Culturale Ebolitana) esattamente 10 anni fa, il 4 aprile del 2009 dopo un nostro intervento di bonifica e messa in sicurezza dell’area archeologica di San Cosimo “le fornaci romane” rese fruibile l’area, consegnandolo alla cittadinanza e garantendone la pulizia, manutenzione e visite guidate per ben 8 anni. Tutto questo grazie ad un protocollo di intesa tra la Sovraintendenza ed il Comune e la concessione alla nostra associazione per la gestione dell’area.
    Concessione rinnovata fino al gennaio 2015.
    Il tutto completamente a titolo gratuito e senza ricevere e chiesto un centesimo di euro in cambio.
    Tanto per dovere di cronaca.
    Noi oltre a commentare, abbiamo speso tempo e denaro per il nostro territorio.
    Cordialmente
    Associazione Rinascita Culturale Ebolitana

    Rispondi

Lascia un commento