Rogo di Battipaglia: È emergenza ambientale nella Piana del Sele

Dopo il rogo di Battipaglia l’associazione  “Noi Tutti Liberi e Partecipi” denuncia una Emergenza ambientale.

A lanciare l’allarme è il Presidente del sodalizio politico-culturale ebolitano Vincenzo Fornataro che auspica un risveglio delle coscienze e un invito ad una più attenta partecipazione rispetto ai temi ambientali, culturali, sociali e legati alla salute e al sistema sanitario nazionale. 

Rogo Battipaglia - Fornataro
Rogo Battipaglia – Fornataro

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il rogo delle ecoballe depositate da tre anni nel piazzale di un’azienda nella Zona Industriale di Battipaglia che trattava rifiuti e la nube di fumo che per diverse ore ha oscurato il cielo, hanno fatto riflettere sull’importanza di saper promuovere una cultura più responsabile nei confronti dell’ambiente e necessariamente di risvegliare le coscienze di una più attenta partecipazione al proprio futuro. 

Pertanto, il Presidente del circolo ebolitano “Noi tutti liberi e Partecipi”, Vincenzo Fornataro, ha evidenziato per contro la poca partecipazione popolare intorno le tematiche sociali: Roghi e ciclo di smaltimento di rifiuti; inquinamento del litorale; smantellamento del Servizio Sanitario N e molto altro ancora. 

Il rogo delle ecoballe a Battipaglia
Il rogo delle ecoballe a Battipaglia

«L’ennesimo  rogo in un sito di compostaggio privato nel nostro territorio, il quarto in un anno,  un ennesimo oltraggio ai cittadini, un ennesimo allarme ambientale che rischia di far diventare la Piana del Sele e nello specifico nell’agro tra Eboli e di Battipaglia, come una succursale della Terra dei Fuochi. – Dichiara il presidente cittadino di Noi Tutti Liberi e Partecipi, Vincenzo Fornataro, che aggiunge – La nostra associazione da me presieduta, ha denunciato inascoltata, da tempo e combattuto per quel che riguarda il rischio ambientale, sempre più forte sul territorio, insieme allo smantellamento “scientifico” del Servizio Sanitario Nazionale: dunque per paradosso più veleni,più patologie specifiche e meno possibilità di curarsi dagli stesse.

In tutti questi anni siamo stati al fianco di altre associazioni ambientaliste come “Eboli dice No” e sanitarie come il “Comitato per la Salute Pubblica“, presieduto da Rosa Adelizzi, e all’occorrenza abbiamo organizzato in serie: convegni, seminari,  raccolte di firme, sit-in di protesta, persino fiaccolate per sensibilizzare l’opinione pubblica; ma questo è il vero Nodo Gordiano della faccenda. Difatti tutte le battaglie possono essere vinte se il popolo è consapevole dei rischi che corre, ed è pronto a difendere con tutti i mezzi il diritto alla Salute in primo luogo, e subito appresso al lavoro, quest’ultimo seriamente compromesso da episodi esiziali di questo genere. – Specifica ancora il responsabile ebolitano di NTLP, che sottolinea un altro passaggio fondamentale della vicenda in oggetto: – Inoltre condividiamo la denuncia, che tramite i mezzi di informazione ha diramato il sindaco Massimo Cariello, dopo la nube tossica sprigionatasi ieri nel primo pomeriggio da un impianto privato (uno dei troppi) di Battipaglia, una nube carica di diossina che entra nelle case dei cittadini di Eboli e di Battipaglia, si posa sulle colture, viene inalata dai cittadini (piccoli grandi) e come dagli animali, entrando cosi nel ciclo biologico della catena alimentare, con conseguenze facilmente immaginabili”. 

Vincenzo Fornataro
Vincenzo Fornataro

E pensare – prosegue Vincenzo Fornataroche noi viviamo in una terra bellissima senti esagerazione potrebbe essere un paradiso terrestre e le ricchezze culturali e la varietà  biologica presenti negli anni 70 la piana del Sele era considerata la California del Sud ma adesso con questo Polo dell’immondizia che sembra farsi avanti e dove un’oscura regia pare sia intenzionata a far diventare  questo comprensorio un distretto di trattamento rifiuti, naturalmente una simile ipotesi decreterebbe la fine della quarta e quinta gamma della filiera Bufalina e di tutto ciò che il nostro territorio ha da proporre ed è famoso nel mondo.” Denuncia allarmato il presidente di NTLP. Vincenzo Fornataro che conclude con un invito ad unire le forze politiche, ma specialmente anche auspicando un risveglio della cittadinanza del comprensorio, in diversi casi distratta se non abulica, quasi inconsapevole dei rischi a medio – lungo termine che corre – Per concludere questi sono problemi, tematiche, che possono essere risolti solo collaborando per Area Vasta, non tramite veteri campanilismi e battendo i pugni sui tavoli che contano da parte delle istituzioni locali, verso gli enti sovraordinati, Regione prima e Governo Nazionale,  pretendendo d ai parlamentari eletti nel collegio, di qualsiasi colore essi siano, di perorare tale causa, perché stiamo attraversando un momento di grande difficoltà ed il punto di non ritorno si avvicina. Ma come detto poc’anzi è necessario preliminarmente che i cittadini si sveglino dal torpore protestino e si attivino in prima persona, infatti nessuno può fare più paura al potere Inteso in senso lato, di una moltitudine di persone decise a difendere ad ogni costo la propria sorte”.

Eboli, 5 agosto 2019

3 commenti su “Rogo di Battipaglia: È emergenza ambientale nella Piana del Sele”

  1. In tutto ciò dove è finita la maggioranza del Cariello, sempre se gli ha lasciato il via libera per esprimersi, dove è l’uomo della plastica “libera”? Dove è finita la raccoglitrice di tappi di plastica? Ma principalmente dove è finito l’assessore all’Ambiente?
    Quando si tratta di fare selfie tutti presenti quando bisogna affrontare i veri problemi non vi si vede nemmeno in giro, siete veramente spegevoli.

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  2. E’una vergogna xrmettere tutto questo, in primus I politici, le fieze locali sono chiamate in Campo!

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