Eboli capitale della danza sportiva

Conclusa la IX tappa del “Circuito Coppa Italia di danza sportiva”.

Solo alcune delle cifre: 2500 partecipanti provenienti da tutta l’Italia, 700 camere d’albergo occupate.

Danza Sportiva - Palasele Coppa Italia

Il Palasele scelto dalla Federazione Italiana Danza Sportiva come struttura di riferimento per il Centro- Sud Italia.

A decretarlo, un grande evento. L’ultimo  in ordine di tempo che ha visto protagonista il Palazzetto dello Sport ebolitano e la Multiservizi S. p. A., ritenuto tra i migliori e i più quotati della Penisola.

Si tratta della IX tappa del “Circuito Coppa Italia”, classe A e B, che si è svolta proprio presso il Palasele lo scorso 1 e 2 maggio.

Imponenti i numeri della manifestazione che ha avuto il merito, non solo di mettere in “vetrina” nuovi talenti della danza sportiva, ma anche quello di determinare una rilevante risonanza per l’intera città e il suo comparto economico.

I 2500 partecipanti all’evento, tra bambini, ragazzi e adulti, divisi per classi e categorie e le migliaia di spettatori  presenti hanno occupato ben 700 camere, prenotate presso gli alberghi e gli agriturismi della città e dei comuni limitrofi.

Per due giorni, complice anche il clima di festa, la Piana del Sele è stata portata al centro dell’attenzione nazionale, sul versante sportivo, divenendo meta di numerosi visitatori.

Dalla Toscana alla Sardegna. Dal Lazio alla Puglia. Dalla Sicilia al Piemonte, passando per la l’Emilia Romagna, la IX tappa del “Circuito Coppa Italia”, classe A e B, che ha visto parte attiva della competizione ben 45 giudici Fids, si pone come il primo di una serie di grandi eventi che non mancheranno di attirare nuovi flussi turistici ed economici, oltre che sportivi, ad Eboli.

Danza sportiva Coppa Italia

6 commenti su “Eboli capitale della danza sportiva”

  1. Quest’articolo – con tutto il rispetto – mi sembra la celabrazione di un insuccesso, nel senso di un’occasione mancata.
    Io sono stato domenica sera all’evento e non ho visto stand promozionali della Valle del Sele, nè, più modestamente, delle attrazioni del paese, nè tantomeno stand isitutuzionali… Ho visto un evento celebrato in una cattedrale nel deserto, isolata e scollegata dalla dimensione urbana, sociale e commericiale… Questa la mia semplice impressione: può darsi che mi sbagli. Eppure, un dato ulteriore depone in questo senso: non credo che nemmeno gli ebolitani fossero molto a conoscenza di esso! D’altra parte, non ho scorto – neppure di sfuggita – un manifesto pubbliciario dell’evento…

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  2. x verba volant oggi 4 maggio se vai oggi al palasele trovi i ciucci degli zingari invece degli stand dei prodotti tipici della valle del Sele. In piu li vicino sorge la sede del mercato boario con tanto di custode che io ricordo da tempi remoti, una struttura mai usata sta cadendo a pezzi assieme ad un’altra struttura importasnte che forse abbiamo solo noi di eboli il tiro a segno sta cadendo a pezzi
    non vengono valorizzati .ad eboli invece di costeruire distruggiamo quello che abbiamo. VIVA la fiera dei ciucci ad EBOLI.

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  3. bisogna segnalarlo ai signori politicanti…è una vera vergogna avere una struttura così bella,ospitare eventi così importanti e….il vuoto attorno….ho visto,sabato.persone provenienti dal nord che si sentivano perse tra parcheggio del mercato e palasele,chiedevano indicazioni e non ci capivano niente…eboli è veramente un paese indifferente all’evoluzione e al bell’aspetto….si guardi un pò allo specchio…che tristezza!!!!!!!

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  4. per fierum il figlio del custode del mercato boario , ha avuto fino a poco tempo fà un ruolo importante nella multiservizi, che coincidenza ! poì puoi trovare oltre ai ciucci , ancora il rogo di manifesti, qualche residuo di eternit, pezzi di guaina di catrame ,
    bada bene non depositati da dipendenti della multiservizi (quelli dormono nelle macchine parcheggiate per vederli basta fare un giro intorno al sentiero che circonda il palasele)

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