ATO rifiuti: Appello dei Sindaci per una definizione omogenea

Sub Ambito Territoriale Ottimale, dai sindaci un appello all’Ente d’Ambito per una definizione omogenea. 

L’incontro è stato necessario per fare chiarezza sui sub-ambiti distrettuali per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti in formazione a Sud di Salerno, che appaiono, ad oggi, in contrasto con gli indirizzi della normativa regionale di settore dopo il “passo avanti” dei Comuni di Eboli e Capaccio.

Francese-Volpe-Cariello
Francese-Volpe-Cariello

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Si sono incontrati stamattina presso la sede del Comune dei Battipaglia su convocazione della prima cittadina Cecilia Francese: il sindaco del Comune di Bellizzi Domenico Volpe, l’assessore all’Ambiente del Comune di Campagna Adele Amoruso. Hanno partecipato al tavolo anche il vicesindaco Angelo Cappelli e l’assessore all’ambiente del Comune di Battipaglia Carolina Vicinanza

L’incontro è stato necessario per fare chiarezza sui sub-ambiti distrettuali per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti in formazione a Sud di Salerno, che appaiono, ad oggi, in contrasto con gli indirizzi della normativa regionale di settore. 

Hanno condiviso lo spirito organizzativo e di chiarezza i comuni di Montecorvino Pugliano e Olevano sul Tusciano. Il sindaco Volpe ha fatto emergere la necessità di coinvolgere rispetto a tale problematica i sindaci di Eboli e Pontecagnano al fine di stabilire un percorso condiviso con i due presunti ambiti in itinere: le proposte di Eboli e dei comuni Picentini così come formulate rischiano di tagliare fuori altre realtà omogenee in contrasto con il piano regionale dello smaltimento integrato. Alla fine si chiede solo maggiore chiarezza e una corretta applicazione della norma regionale.

I Comuni hanno direttamente investito della problematica l’Ato di riferimento in quanto, ad oggi, mancano precise linee guida per la costituzione di sub ambiti omogenei sia sotto il profilo della territorialità che del numero complessivo di abitanti insediati. 

Gli ambiti vanno armonizzati – dichiara il sindaco Cecilia Francese – e chiediamo una posizione da parte dell’Ente d’Ambito. Si prenda la decisione definitiva di tracciare una territorialità ben definita nella gestione dei rifiuti della Provincia di Salerno”. 

Coppola-Alfieri- firma protocollo
Coppola-Alfieri- firma protocollo

L’appello dei Sindaci all’ATO? È parlare al vento, ma è anche cercare di porre un argine alla iniziativa che nei giorni scorsi è stata presa e presentata dai Comuni di Eboli e Capaccio ed altre cittadine delle prime porte del Cilento della costituzione di un Ambito Territoriale Piana del Sele che comprende oltre ad Eboli i comuni di Agropoli, Cicerale, Giungano, Laureana Cilento, Lustra, Ogliastro Cilento, Perdifumo, Prignano Cilento, Rutino e Torchiara, sembrerebbe fatta su misura dell’attuale Sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri., se poi ci aggiungiamo che  lo stesso è stato Sindaco di Torchiara e di Agropoli, si comprende come quell’orizzonte sia più proprio ad Alfieri che Cariello, ad Eboli e alla Piana del Sele.

Va detto che della Piana del Sele ne fanno parte insieme ad Eboli, Battipaglia, Pontecagnano, Bellizzi a Nord e Albanella e Altavilla a Sud, insieme alla stessa Capaccio. E se la scelta dell’ATO Alfieri-Cariello esclude i comuni immediatamente a ridosso come Montecorvino Pugliano e Rovella, Olevano sul Tusciano, Campagna, Oliveto Citra e Contursi che, tra l’altro orbitano economicamente su Battipaglia e Eboli e ne condividono altri servizi, tra cui quelli sanitari e socio-sanitari, si comprende come dai Sindaci di Battipaglia Francese e di Bellizzi Volpe parte l’appello all’ENTE D’AMBITO, del tutto assente al processo di aggregazione degli ambiti omogenei.

Pertanto ne consegue che se un ambito andava individuato era quello della Piana del Sele-Magna Graecia includendovi tutti quei comuni che ne fanno parte comprendendo anche Capaccio da una parte e la ”sporca” “brutta” e “cattiva” Battipaglia. Ma Capaccio per la sua posizione andrebbe bene anche con Agropoli e il Cilento, e la prova di fatto potrebbe essere anche il recente accordo stipulato da Capaccio e Agropoli, e sottoscritto dai rispettivi Sindaci Franco Alfieri e Adamo Coppola per realizzare un sistema comune per i servizi essenziali tra le due Città individuando e anche gli ambiti di intervento. Di qui la domanda: Perché a quel tavolo non è stata invitata Eboli? Perché forse Capaccio negozi una serie di progetti in comune con gli uni e gli altri? Oggettivamente sembrerebbe un “serpentone” di interessi che confliggono con quelli veri delle comunità.

Battipaglia, 10 settembre 2019

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