BRUCIA BATTIPAGLIA BRUCIA e la CAMORRA FESTEGGIA

Ancora un altro rogo. Fuoco e fumo nero a Battipaglia. Brucia un’azienda di rifiuti speciali: Un “Ennesimo attacco” di monnezza. 

La Sindaca Francese si rivolge a De Luca, chiama il Prefetto e chiede: “La convocazione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico“. L’On Federico Conte: “Il Governo intervenga tempestivamente. Si dichiarari l’emergenza e si nomini un commissario straordinario di Governo. L’On. Casciello (FI):” intervenga il Ministro degli interni Lamorgese e dell’ambiente Costa“. Cammarano (M5S) chiama il Ministro dell’interno. Il Ministro Costa: “Un Tavolo Tecnico“. “Nanetti” politici, e…. la camorra festeggia.

Rogo area industriale Battipaglia
Rogo area industriale Battipaglia

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Brucia Battipaglia, brucia. Un’altra notte da incubo, un’altra conferma, se c’è ne fosse ancora bisogno, di come la vicenda dell’immondizia sia pericolosa, pericolosissima, al di là di ogni previsione ed immaginazione: È LA REALTÀ. E la realtà ci dice che in cinque mesi 5 incendi hanno devastato e terrorizzato una intera comunità che da anni chiede aiuto. Si spera  con questo che i vari settori della politica cittadina ed i vari protagonisti, anziché pomposa ente beccarsi sui social facciano ammenda e insieme dirigano la protesta innanzitutto

COSTITUENDOSI PARTE CIVILE CONTRO I “PROPRIETARI” DEI ROGHI E CHI LI HA AUTORIZZATI

SI PUÒ SAPERE CHI LI HA AUTORIZZATI?

SI PUÒ SAPERE QUANTE SONO NELLA PIANA DEL SELE E A BATTIPAGLIA LE AZIENDE PRIVATE CHE TRATTANO RIFIUTI?

Rogo a Battipaglia
Rogo a Battipaglia

«Un nuovo incendio in un’azienda che tratta rifiuti speciali. Anche questa notte Battipaglia è stata svegliata da una nube tossica di pneumatici che bruciano, e dalle prime indagini sul luogo l’incendio sembrerebbe doloso. – scrive la Sindaca Cecilia Francese Ho immediatamente allertato l’Arpac che ha risposto con l’istallazione di una centralina per il monitoraggio dell’aria. Nelle prossime ore, e non appena i dati verranno resi disponibili dai tecnici, informerò immediatamente circa i risultati dei test.

L’azienda. Si occupa di recuperare pneumatici in disuso, tritarli e rivendere il materiale lavorato. Proprio due giorni fa questa azienda è stata controllata per il carico di rifiuti speciali gestito. – scrive la Sindaca Francese e con questo si genera il dubbio di un possibile occultamento di prove – Ricordo che il Comune di Battipaglia si oppose in conferenza dei servizi in Regione Campania alla riapertura del sito, oltre un anno e mezzo fa, dopo il sequestro da parte della Polizia Locale per diverse inosservanze legislative. La società che all’epoca gestiva il sito si oppose al provvedimento di sequestro e, nelle more di bonificare l’area e ripristinare lo stato dei luoghi, la Regione autorizzò la riapertura ad un’altra società nonostante l’opposizione del Comune di Battipaglia. 

Rogo e fumo nero su Battipaglia
Rogo e fumo nero su Battipaglia

La città è sotto assedio. – denuncia senza mezzi termini la Sindaca FranceseUn assedio permesso da altri ma che oggi non è più possibile tollerare e sostenere. Il costo da pagare per la mia gente è altissimo e non sono più disposta ad attendere chissà che.  È evidente che esiste un disegno criminale di sotterrare sotto ai rifiuti questa terra e avvelenarli con la puzza. 

Anche in ragione di questo nuovo grave episodio accaduto questa notte, – conclude la Sindaca Cecilia Franceseho chiesto a Sua Eccellenza Francesco Russo, Prefetto di Salerno, la convocazione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico invitando anche io Governatore  della Regione Campania e il Presidente della Provincia di Salerno».

Su questo nuovo incendio a Battipaglia, intervene anche l’on. Federico Conte di LEU. «Ancora un incendio nella zona industriale di Battipaglia, in un’azienda che tratta rifiuti speciali. È il quinto in meno di tre anni. Dopo un agosto di roghi e miasmi, una nuova nube tossica per i cittadini della Valle del Sele. Scuole chiuse, aria irrespirabile, danni per le persone, l’economia locale e la vita civile. Non si può andare avanti così. Il Governo intervenga tempestivamente. Ci sono tutte le caratteristiche per dichiarare una emergenza e nominare un commissario straordinario di Governo.

Federico Conte
Federico Conte

Siamo di fronte a una catena di eventi di eccezionale gravità – continua Federico Conte, deputato di Liberi e uguali, dopo il rogo che questa notte ha interessato una grossa quantità di pneumatici stoccati in uno stabilimento industriale di Battipaglia, dove vengono smaltite gomme dei veicoli. – Bisogna reagire con forza. Gli amministratori della Valle del Sele si associno in un fronte comune. E il Governo nazionale intervenga con decisione. Un mese fa ho scritto una lettera al presidente del Consiglio chiedendo un Commissario straordinario per l’emergenza ambientale, la salute e la sicurezza pubblica nella Valle del Sele, con risorse e poteri come è avvenuto per la Terra dei fuochi. Ribadirò la mia richiesta con una nuova lettera. Il nuovo Esecutivo dia subito un segnale forte».

Nicola Acunzo-Sergio Costa-Michele Cammarano
Nicola Acunzo-Sergio Costa-Michele Cammarano

E se c’è chi come Vincenzo Inverso componente del CdA del Parco del Cilento e degli Alburni propone alla Sindaca di consegnare per protesta la fascia di Sindaco al Prefetto, c’è anche il Ministro riconfermato dell’ambiente Sergio Costa che finalmente si rende conto della gravità e propone per la risoluzione dei problemi di monnezza la costituzione di un “Tavolo tecnico“, e lancia un appello: “Amministratori siano uniti o cittadini pagheranno prezzo sempre più salato”.

A Battipaglia sta accadendo qualcosa di losco. È una guerra e le vittime sono i cittadini che in quel territorio soffrono da troppo tempo”. – aggiunge il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa a commento dell’incendio di vaste dimensioni divampato la scorsa notte in un’azienda di trattamento rifiuti speciali nella zona industriale di Battipaglia. – “Quando il 24 agosto scorso ho incontrato i cittadini – aggiunge Costa bontà sua augurandosi in caso di riconferma così come è avvenuto di occuparsi di Battipaglia –  ho promesso  loro che, in caso di riconferma, avrei immediatamente avviato un tavolo tecnico. Ne ho parlato con la direzione generale e i tecnici, e oggi stesso partiranno le convocazioni di un tavolo con i sindaci dell’area, la Regione, i presidenti di Provincia e Città metropolitana e chiaramente il Ministero”. – conclude sottolineando il Ministro Sergio Costa – “Chiedo a tutti di venire con proposte concrete da condividere, perché se gli amministratori pubblici si separano e cercano le differenze questa guerra la perderemo tutti e chi pagherà il prezzo più  salato saranno i cittadini inermi. Se lavoreremo insieme, invece, la vinceremo”.

Battipaglia-incontro con Ministro Sergio Costa
Battipaglia-incontro con Ministro Sergio Costa

Un Tavolo tecnico, proprio quello che gli avevamo proposto nel giorno dell’ultimo rogo alla New Rigeneral Plast, allorquando egli da Albanella vide la lunga colonna di fumo e senza un minimo di sensibilità sebbene ne fosse informato dal suo compagno di Movimento 5 Stelle il Consigliere regionale Michele Cammarano, che invece stava sul posto, preferì lambire e tornare a Roma ma imboccando da Battipaglia l’autostrada. Zero sensibilità istituzionale nel momento in cui dopo circa un mese venne invece a Battipaglia informando tutti ma non invitando nessuno ufficialmente, di tutti quelli invece che dovrebbero far parte a quel Tavolo che egli ora invoca, e con i suoi “cumpagnielli” a 5 Stelle ignorando la Sede Comunale si incontro’ in una sala di Parrocchia “cazzeggiando” ma aprendo di fatto una campagna elettorale regionale (perché pare che Costa, con il rischio di far venire le convulsioni alla capogruppo regionale Valeria Ciarambino, sia il candidato governatore del M5S in Campania) svolazzó sui problemi di immondizia di Battipaglia “impressionando” solo il Comitato Battipaglia dice No, ma anche in quell’occasione nulla rispetto al mancato utilizzo delle sue prerogative.

Perché non ha ascoltato nessuno e non ha convocato in tempo la Regione, la Provincia, i Sindaci, il Prefetto, i Carabinieri del Noè, l’Arpac, e soprattutto la Procura della Repubblica di Salerno che raccoglie tutti i fascicoli aperti dalle denunce del Comune di Battipaglia in testa, dei Comitati e delle associazioni ambientaliste?

Perché ha fatto il “soldato semplice” di partito e solo ora vuole convocare un Tavolo tecnico?

Non pare vi siano delle belle e grosse responsabilità in capo anche al Ministro Costa che sapeva e non ha agito facendo invece l’uomo di partito?

E LA CAMORRA FESTEGGIA

sindaca Francese occupazione cancelli STIR
sindaca Francese occupazione cancelli STIR

Ahi voglia di cincischiare, tutti questi RITARDI vanno solo a beneficio e consentono a chi come la Camorra o chi fa affari sull’immondizia di festeggiare. Questo dovrebbe essere il massimo e l’occasione per fare i conti con la “MONNEZZOPOLI”, e il primo atto è quello che da qualche ora, con in testa la Sindaca Francese si è bloccato con un sit inn l’ingresso allo STIR di Battipaglia, ritenuto il più bel “monumento” alla monnezza. E purtroppo, mentre tutte le agenzie battono la notizia sempre sui social divampato a circuiti chiusi, polemiche, insulti e minacce di querela, aggiungendo alla tragedia quel grottesco che ci fa comprendere come sia basso il dibattito e come sia invece indifesa una intera comunità che al contrario è succube di tutti questi “nanetti” politici truccati da giganti. E sulla mail di POLITICAdeMENTE e su whatsapp arrivano decine di foto dei cittadini esausti e c’è chi dice vaffanculo, chi bestemmia e chi invece vuole andarsene da Battipaglia.

STIR - Battipaglia
STIR – Battipaglia

«L’ennesimo rogo, questa volta di pneumatici, sulla nostra zona industriale è la prova certa che il nostro territorio è ormai sotto attacco. – Il capogruppo consiliare di F.I. Valerio Longo che insieme alla Sindaca Francese ha occupato i cancelli dello STIRUna sfida senza precedenti alla città. Per anni nessuno ha fatto nulla, facendo ingrassare a dismisura il business dei rifiuti e il numero di imprese private che si occupano di rifiuti. Adesso che controlli, sopralluoghi e ordinanze si sono fatti più stringenti si è avuta la risposta: i roghi. Adesso è arrivato il momento di decidere cosa fare. Dopo le richiesta formali di allarme rivolte a Magistratura, Antimafia, Ministro dell’Ambiente e Regione, nulla si è mosso. – Denuncia e conclude Valerio Longo – Continuiamo a fare denunce, ma fino a quando non avremo risposte concrete dagli organi superiori dobbiamo passare all’azione, per smuovere finalmente l’attenzione e obbligare costoro a muoversi per bonificare il nostro territorio. Torniamo allo spirito del corteo dei diecimila, ma questa volta creando un problema all’intera rete provinciale dei rifiuti, occupando Stir, Provincia e Regione. Mettiamo da parte le piccole polemiche di bottega e passiamo ai fatti. Soli così potremo essere ascoltati da chi ha il potete e i fondi per intervenire».

Michele Cammarano- Battipaglia
Michele Cammarano- Battipaglia–incendio new Rigeneral plast

Alle varie voci si aggiunge anche il Consigliere Regionale del M5S Michele Cammarano che dichiara: Stop al disastro ambientale. Al tavolo convocato da Costa gli amministratori presentino proposte e non chiacchiere” – e aggiunge – “L’incendio di questa notte al deposito di lavorazione di pneumatici, che ha contribuito a inquinare un’aria già satura di veleni, conferma che i cittadini di Battipaglia vivono di fatto tra le mura di una bomba ecologica. Un episodio che segue di poche settimane il vasto incendio verificatosi alla Rigeneral Plast. Disastri ambientali verificatisi nel perimetro di una città che ha già l’onere di ospitare uno dei più importanti Stir di riferimento della regione, sebbene lo stesso impianto sia presente anche nella vicina Eboli. Ora basta. Bisogna porre un freno a tutto questo, mettendo in campo misure e provvedimenti straordinari. Impianti come quello andato a fuoco questa notte, disperdendo nell’aria una concentrazione chissà quanto elevata di diossina e polveri sottili, comportando la chiusura di scuole e negozi e costringendo i residenti di interi quartieri a vivere i prossimi giorni tappati in casa, non possono più coesistere a ridosso di centri abitati. Un danno perpetuo alla salute e all’economia di un intero territorio a cui dobbiamo porre un freno”.

Il ministro Costa ha risposto immediatamente alle nostre sollecitazioni, – prosegue Cammarano che evidentemente più che l’orologio e il calendario per misurare il tempo del Ministro usa la clessidra – dopo un recente incontro proprio a Battipaglia con la cittadinanza, convocando un tavolo tecnico con tutte le autorità locali. Ma ora tocca anche agli amministratori presentarsi a quell’appuntamento con proposte serie e non con semplici chiacchiere. Bisogna fare rete per restituire dignità e aria pulita alla gente della Piana del Sele, invocando controlli sempre più serrati sulle misure di sicurezza previste per impianti di questo tipo e lavorando a proposte tese a debellare episodi come quello di questa notte, che si ripetono con frequenza sempre maggiore. – conclude Michele CammaranoInvitiamo, inoltre, il ministero degli Interni, attraverso la Prefettura, a intensificare i controlli nell’ipotesi, che non va scartata a priori, di una regia occulta dietro i roghi di questi ultimi mesi”.

CascielloGigi
CascielloGigi

Sul nuovo rogo di Battipaglia interviene anche l’on. Gigi Casciello di Forza Italia: «La situazione ambientale è ormai questione di ordine pubblico e sicurezza: intervenga il ministro dell’Interno Lamorgese. A Battipaglia si vive una situazione ambientale insostenibile, che è ormai diventata questione di ordine pubblico e sicurezza. – afferma l’onorevole Gigi Casciello, deputato di Forza Italia, annunciando un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, dopo il rogo che la scorsa notte ha interessato un’azienda di smaltimento pneumatici a Battipaglia. – L’ultimo incendio, l’ennesimo, impone improcrastinabilmente una riflessione sulle responsabilità e sui ritardi accumulati dalla Regione Campania in merito all’applicazione del Piano Regionale dei rifiuti e sulle discutibili scelte di far governare il sistema dei rifiuti ai privati, considerando le comunità locali solo come “luoghi dove far sversare”».

«Ho già sentito sia la sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, che il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, e mi sono immediatamente attivato per sollecitare i ministri competenti – prosegue il deputato Casciello -. È necessario che il Governo provveda a tutti gli interventi di messa in sicurezza e di bonifica ambientale del territorio, volti ad arginare definitivamente i danni causati all’ambiente, anche attraverso l’istituzione di un tavolo permanente fra Comuni, Assessorato regionale e Ministero, prevedendo l’inserimento del Comune di Battipaglia nell’ambito del “Protocollo d’intesa per un’azione urgente nella Terra dei fuochi».

L’onorevole Casciello, che già nei mesi scorsi pose tale la problematica all’attenzione delle istituzioni, presentando, insieme anche ad altri deputati, interrogazioni rimaste senza risposta, rilancia l’allarme: «La situazione del territorio di Battipaglia è esplosiva, perché vi operano almeno 24 impianti di trattamento, stoccaggio e smaltimento rifiuti. In aggiunta, gli uffici regionali elencano anche le cinque autorizzazioni vigenti, inclusa quella del Comune, per il territorio di Eboli. In pratica, nel territorio suddiviso fra le due principali città della Piana del Sele, in provincia di Salerno, insistono oltre 30 impianti di trattamento rifiuti considerando anche lo Stir e i siti di stoccaggio provvisori. In difesa del diritto alla salute dei residenti – conclude il parlamentare di Forza Italia – non è più possibile né accettabile attendere che la situazione degeneri e si aggravi ulteriormente per la popolazione».

Rogo di gomme a battipaglia
Rogo di gomme a battipaglia

Battipaglia, 12 settembre 2019

8 commenti su “BRUCIA BATTIPAGLIA BRUCIA e la CAMORRA FESTEGGIA”

  1. Brava Cecilia!! Un atto necessario e dovuto, forse in ritardo, quello di occupare lo STIR.
    Prontamente il nostro beneamato Sindaco ebolitano, vista l’esigua distanza, si è precipitato a piedi a dar manforte alla Collega di Battipaglia, chiamando a raccolta la numerosa corte di assessori, consiglieri, ammiratori, untori, e magiatori dell’illustre Comune di Eboli, tutti insieme per bloccare lo STIR. Mah!
    Pensandoci bene, Battipaglia è lontana da Eboli, da noi si sta bene, si tratta di problemi che non ci riguardano affatto, vuoi mettere?
    E poi, questo povero Sindaco Cariello, deve anche rispettare le nostre priorità e le quotidiane emergenze, certamente più serie di quanto succede in queste ore a Battipaglia.
    Inoltre, fatto importantissimo, la fascia tricolore era in lavanderia per una rinfrescata, a causa dello strenuo utilizzo fattone negli ultimi giorni per fronteggare le nostre necessità, a tutela e salvaguardia dell’intera popolazione ebolitana:
    IV festa della birra; III edizione di Radìcity; contrasto al bullismo e cyberbullismo; II edizione de le bolle in birra; progetto di formazione per il servizio civile, solo per fermarci a pochissimi giorni addietro.
    Queste sono vere emergenze, addirittura sovranazionali!
    Che vergogna.

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  2. La Chernobyl dietro l’angolo: e si, noi stiamo vivendo un olocausto simile alla città Ucraina protagonista nel 1986 del famoso guasto a reattore nucleare, con emissioni mefitiche a lento rilascio.
    A quanto sembra, sia l’azienda di luglio scorso sia questa di oggi, hanno avuto l’autorizzazione a continuare la loro ttività dalla Regione, nonostante il diniego del comune di Battipaglia.
    Dunque un Comune, un sindaco, non ha pieni poteri in questo campo e finisce per doversi scontrare con degli enti superiori , che con le loro autorizzazioni concedono il semaforo verde, sicuramente involontario, a tali disastri.

    Purtroppo noi non siamo la Silicon Valley, noi siamo la piana del Sele non viviamo di computer-hi-tech e quant’altro, noi viviamo di filiera agroalimentare Bufalina, se ci guastiamo l’immagine, se si viene a sapere da parte delle multinazionali e dei committenti della grande distribuzione, perderemo la nostra linfa vitale dell’Economia e moriremo prima che per questi miasmi, poveri.

    Ora si attivi l’esercito, si attivino anche i cittadini che controllino con ronde i siti sensibili, oramai i fatti nostri ce le dobbiamo guardare da soli.
    L’augurio pertanto, è che la città di Battipaglia torni ad essere il Faro della provincia di Salerno, dal punto di vista economico un po’ la Milano, come sempre stata, di provincia, e non ne venga registrata ogni giorno dai media locali e anche nazionali come un polo dell’immondizia, legale e non.

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  3. Vedere che con un problema così grande davanti allo stir c’erano poche centinaia di persone mi chiedo ma i battipagliesi dove sono qua non c’è nessun orientamento politico che possa inpedire a un cittadino di lottare per la propria salute e quella dei suoi figli

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    • Bravo,
      il problema è proprio questo.
      Parè che chi si è organizzato in comitati e associazioni è anche attento al problema ma alcuni di loro pensano più a posizioni personali future.
      Ora si spera che il Ministro Farfallone

    • CONDIVIDO, IN ITALIA SI FA LA RIVOLUZIONE PER IL CALCIO, PER LE COSE SERIE SI LASCIA AL DESTINO.
      COSCIENZA CIVICA SOTTO ZERO.

  4. Vorrei sapere Legambiente dove sta? visto che ha anche una presidentessa regionale che è di Eboli quindi della piana del Sele, dove sta Legambiente mah!

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  5. Qualcuno spieghi a Cariello che una volta che ci hanno appioppato il nome di “Piana dei Fuochi” sarà difficile fare dei distinguo. Il consumatore milanese non abboccherà alla storiella “A Battipaglia bruciano i rifiuti tossici, ma a Eboli abbiamo l’eccellenza agro-alimentare”.
    Dobbiamo impegnarci per tutelare TUTTO il territorio da Capaccio a Pontecagnano, sennò lo prendiamo in quel posto tutti quanti.

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