FISI Sanità e emergenza Covid: Tra approssimazione e diritti negati

Emergenza Covid: Tra Regione e ASL Salerno, disorganizzazione e approssimazioni, solo diritti negati. 

Scotillo (FISI Sanità): “E’ il caso dell’emergenza Covid-19 che, fortunatamente in Campania è stata benevola per il basso numero di contagi. Sembra, che la tragedia della Lombardia (56.000 casi e 10.000 morti) sia di poco conto rispetto alla Campania (3.442 casi e 231 morti)”, non vi sono termini di paragone”

Rolando Scotillo segretario nazionale FISI-

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – «A volte abbiamo la sensazione che le tragedie, che sempre possono accadere, siano per tanti occasione di affari in cui gli unici ad avere la peggio sono sempre i semplici cittadini. E’ il caso dell’emergenza Covid-19 che, fortunatamente, in Regione Campania è stata benevola per il basso numero di casi occorsi. Però in regione Campania, sembra, che la tragedia della Lombardia sia stata una cosa di ben poco conto rispetto alla Campania che con i suoi 3.442 casi rispetto agli oltre 56.000 casi della Lombardia ed i 231 deceduti rispetto ai 10.000 della Lombardia, non può fare alcun paragone anche per rispetto che si deve portare per un numero così ingente di morti. – scrive in una nota il Segretario di FISI Sanità Rolando Scotillo che pone a paragone i dati della Lombardia e quelli della Campania – Però, nonostante tutto, la virosi andava, comunque, presa in debita considerazione, pur se residuale, e bastava organizzarsi, con il buon senso, per dare risposte qualificate sia a chi era “incappato” nella brutta avventura della virosi che ai cittadini comuni.

Ospedale Loreto Mare-Napoli

Più volte avevamo suggerito alla ASL di aprire il Presidio Ospedaliero di Agropoli, unico Ospedale che avesse tutti i requisiti per poter agevolmente trattare 100 pazienti Covid e bastava individuare un altro Ospedale al nord della provincia per trattare altri 60 pazienti, organizzare le Malattie Infettive degli Ospedali dove tale specialità era presente ipotizzando percorsi dedicati per gestire una emergenza che ha dato ben un mese di anticipo alla nostra disastrata sanità, rispetto al nord Italia. – prosegue la nota stampa FISI – Invece no….iniziando dalla Regione che, improvvidamente, ha acquistato “con procedura d’urgenza” per ben 16 milioni di euro Ospedali modulari da piazzare di fronte agli Ospedali, ha contratto accordi di favore con la sanità accreditata di dubbia fattura e su cui già ci sono indagini della magistratura, ha previsto in ogni Ospedale dei centri Covid dedicati che poi si sono rilevati inutili e dispendiosi chiudendo tutte le attività sanitarie ed esponendo il personale sanitario e gli utenti a rischi per la propria incolumità. A partire dalle rianimazioni che ospitavano, senza alcun filtro, pazienti Covid e pazienti NON Covid, e ci sono volute le denunce della FISI per bloccare lo scempio che stava avvenendo all’Ospedale di Eboli, ove avevano previsto l’area COVID nel reparto di Ortopedia con percorsi commisti, e ci sono volute le denunce della FISI per imporre l’apertura dell’Ospedale di Agropoli che proprio non andava giù: da 24 a 32 posti a pressione negativa dove ricoverare pazienti infettivi ed in acuzie e 60 posti letto per pazienti Covid non intensivi gridavano vendetta contro l’inerzia del Presidente della Regione.

Ospedale Ruggi Salerno

E che dire dell’ASL di Salerno…. che permetteva una individuazione nel Presidio Ospedaliero di Oliveto Citra di un’area Covid inutile perché priva di personale specifico, dispendiosa e che ha bloccato tutte le attività sanitarie necessarie ….che permetteva il blocco di tutte le attività sanitarie necessarie anche se non indifferibili in tutta la ASL….. Se facciamo i conti, per la provincia di Salerno, i casi sono fino ad oggi 489, di cui 12 sono ricoverati in terapia intensiva; 83 sono ricoverati nei reparti covid19; 144 sono paucisintomatici in isolamento domiciliare (fonte dipartimento prevenzione ASL Salerno), ma era davvero necessario, invece di organizzarsi bene avendone tutto il tempo, spendere e spandere senza conseguire alcun risultato?

Sulla base di tutte queste considerazioni conclude il Segretario FISI Rolando Scotillo – “abbiamo chiesto alla Direzione Generale di liberare l’accesso non solo alle prestazioni urgenti e indifferibili ma anche alle prestazioni necessarie ripristinando la possibilità ai cittadini di potersi curare e controllare le proprie condizioni di salute e di non continuare a ricoverare nelle U.O di Rianimazione in modo promiscuo pazienti Covid e pazienti NON Covid. Abbiamo anche chiesto di togliere tutti gli accorpamenti tra reparti. Abbiamo chiesto al Prefetto di Salerno di assicurare il diritto alla salute e che i cittadini della provincia di Salerno possano usufruire di tutti i servizi sanitari al momento, già da diverse settimane, bloccati da una evidente disorganizzazione nella gestione dei servizi ed una approssimazione nella gestione di una emergenza che si è dimostrata non essere più cogente. Speriamo che il buon senso tocchi la fronte di tutti….

Covid_Eboli_Emilio_Sparano_Apparecchio_radiografico_portatile

È opportuno fare alcune precisazioni rispetto all’intervento di Scotillo, il quale pur sottolineando alcune criticità più volte raccontate anche da POLITICAdeMENTE, che egli mette insieme mescolando realtà, desideri, scelte politiche, scelte tecniche, politiche nazionali, regionali, locali presentando in un minestrone il tutto ed il contrario di tutto. Scotillo, sbagliando, mette a co fronto i dati drammatici dell’emergenza Covid della Lombardia e della Campania, due realtàccompletamente diverse, quasi come a qualcuno dispiaccia che in Campania non vi siano stati i migliaia di morti come la Lombardia. Che dobbiamo fare vergognarci? O forse sarebbe giusto raccontare che mentre la Sanità della Campania veniva commissariata e per 10 anni sono state lacrime e sangue, la Lombardia veniva al contrario foraggiata di miliardi di euro ma che disegnava una Sanità regionale che consegnava in mano ai privati il 60% di posti letto e su 800 posti di Rianimazione (pre Covid) solo 200 fossero ad appannaggio della Sanità privata. In Campania ne avevamo solo 521, eppure la popolazione è simile alla Lombardia.

E mentre si scaricava sulla sanità pubblica tutti i problemi legati alle emergenza e i servizi essenziali la Sanità privata si arricchìva con l’elezione e la programmazione di interventi.

Covid Center fiera milano

Cosa dovremmo, ma non lo diciamo per rispetto a oltre il 50% dei morti, quegli oltre 10mila cittadini che ci sono stati solo in Lombardia, che tutti quei morti forse ci sono stati perché la Sanità privata non ha funzionato o non ha voluto funzionare scaricando su quel 40% di strutture e posti letto l’intera emergenza e collassando il sistema e procurando responsabilmente tutti quei morti? Passata l’epidemia saranno gli stessi lombardi a trarne le conclusioni.

Di certo il paragone non tiene, e se la Lombardia e le regioni più colpite hanno fatto registrare tutte quelle vittime, non escludendo la strage degli anziani nelle RSA, ci sarà pure una ragione? Potremmo dire e non lo diciamo, che quei morti si potevano evitare e andranno ad affollare i sonni dei maggiorenni della sanità Lombardo-veneta? Non lo diremo ma diremo che il più grande Ospedale Covid (provvisorio) realizzato nella Fiera di Milano costato un fottio di soldi solo per la realizzazione (21milioni) il resto tutte le attrezzature, tutte, a carico dello Stato, mentre tutte le altre regioni se la sono dovuta vedere da sole, come la stessa Regione Campania, che tra l’altro, con il Governatore De Luca, ha immediatamente compreso la gravità dell’epidemia, e ha, prima di chicchessia adottato provvedimenti restrittivi evitando che il contagio si diffondesse, come avrebbero voluto i populisti nordisti e i collaborazionisti populisti del Sud.

Covid Center ospedale del mare napoli

La Campania ha fatto da sé anche con i centri covid modulari che si stanno realizzando (a Napoli 72 posti letto) e  (a Salerno 24 posti letto), moduli che a differenza di Milano finita l’emergenza possono essere utilizzati distribuendoli in tutto gli Ospedali della Regione. Ospedali modulari e posti letto che si aggiungono a quelli di Scafati, Salerno, Nocera Inferiore, Eboli, Agropoli, Vallo della Lucania e tra non molto Polla e Sant’Arsenio per parlare solo della provincia di Salerno. Tutto questo solo a spese della Regione Campania oltre ai fondi che sempre il Governatore della Campania ha reperito dalle sue casse come

i 900 milioni di euro messi a disposizione per le fasce più deboli pensionati minimi e per invalidità per disabili, per gli immigrati, le imprese, gli artigiani, i professionisti e le famiglie,

Vincenzo De Luca

sperando che anche il Governo Nazionale segua come ogni altro provvedimento quelli sempre in anticipo della Campania. piano-emergenza-socio-economica-us-n-89-del-04-04-2020 (2)

Che dire a chi augurerebbe alla Campania e al Sud una epidemia che decimi i suoi abitanti? Sicuramente che nonostante tutti i tagli e le mortificazione che nel corso degli anni il mezzogiorno ha subito, da miserabili riusce tra i miracoli a resistere, e insieme a chi, ivi compreso Scotillo e la FISI, vuole combattere le cose che non funzionano e i piccoli uomini che lavorano contro, POLITICAdeMENTE sarà in prima linea per sostenere battaglie civili non battaglie ideologiche contro chi ci vorrebbe tutti morti.

Salerno, 11 aprile 2020

2 commenti su “FISI Sanità e emergenza Covid: Tra approssimazione e diritti negati”

  1. Caro Admin, sono perfettamente in accordo con le tue parole.

    Scotillo ha qualche (rara) visione più o meno condivisibile, in linea generale, ma soffre di tante smanie vendicative e di protagonismo che inevitabilmente lo travolgono e seppelliscono, facendolo affondare sempre di più.

    Basta per oggi. Domani è Pasqua e Auguri a tutti.

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