MDP-LEU e Le cinque Città invisibili di Eboli

“Una Questione Di Civiltà: Le Cinque Città Invisibili Di Eboli”, in una nota e un manifesto della sezione del MDP-LEU. 

Titoli e sottotitoli quelli del MDP-LEU di una campagna elettorale difficile e brutta, confusa e nello stesso tempo chiara. E anche se divisi tutto gira intorno Cariello a Eboli e De Luca in Campania. Il FdI, compensa tra Cariello e Caldoro; LeU distante da Cariello e PD-Civico ma insieme a compensare con l’appogio a De Luca con la candidatura De Vita nel PD, “complice” il Supersindaco Franco Alfieri. Tutti felici e contenti? 

MDP-LEU_Santimone_Del_Vecchio_Cardiello_Cariello

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Al momento sono 4 i candidati alla Carica di Sindaco di Eboli: Massimo Cariello a capo di una coalizione Civica ma di connotazioni politiche varie, che vanno dal PD a FdI, con le quali punta al suo secondo mandato; Donato Santimone, esponente di LeU e sorretto da una coalizione composta da ART1-MDP-LEU, DeMa, l’Associazione Eboli3.0 e Democratica composta da fuoriusciti PD; Alfonso Del Vecchio con la Lista del Partito Comunista Italiano; Damiano Cardiello capogruppo consiliare di Forza Italia a capo di una coalizione di Destra composta prevalentemente da Liste Civiche e la stessa FI appena scioglie le sue riserve, atteso che i suoi tradizionali alleati FdI e Lega sarebbero inglobati dalla coalizione Cariello.

Santimone_Del_Vecchio_Cardiello_Cariello

Ma se FdI come partito appartenente al centrodestra fa una sua scelta “civica” da una parte appoggiando Cariello, pare compensi con la candidatura alla Regione a Sostegno di Stefano Caldoro del suo leader locale Vitantonio Marchesano; La Lega sebbene avesse messo su un discreto gruppo, pare si sia dissolta ed in buona parte assorbita e attratta dal “firmamento” Cariello; E il M5S? del Movimento di Grillo non c’è traccia dilaniato come è al suo interno.

Insomma un bel pó di confusione, e non finisce qui, perché se la confusione regna a destra, non manca di regnare al centro e coglie anche la Sinistra, ma pare, fatta eccezione del PCI, che stiano tutti insieme appassionatamente intorno a Cariello a livello locale e al Governatore Vincenzo De Luca, a livello regionale, e se c’è compensazione nel FdI, che si divide in orientamenti tra Comune e Regione, c’è anche dalle parti di LeU che al comune corre distante da Cariello e dal PD-Civico e alla regione invece corrono insieme a: Cariello e il PD, complice il Supersindaco Franco Alfieri; Compensazione che ci dice un bel pó, rispetto a possibili scenari politici futuri, per ora regolati da una candidatura alle regionali nella Lista del PD della giovane e brillante Angelica De Vita, presidente della Fondazione Mare Nostrum, creatura fondata dall’On. Federico Conte, il quale proprio ieri a Paestum ha presentato in un incontro affollatissimo al Lido Girasole, il suo libro “Oltre le Regioni“, alla presenza di Alfieri e De Vita. Anticipazioni di possibili futuri scenari o “fantapolitica”, sta a chi legge scegliere, sta a noi raccontare quello che magari altri non vedono.

Franco_Alfieri_Federico_Conte_Angelica_De_Vita

Ma tornando agli scenari politici locali, o meglio, scenari di Guerra o terreni di battaglia laddove se non si abbasseranno i toni, scorrerà sangue e i candidati a Sindaco arriveranno anche a spararsi, registriamo con il ricevimento di una nota, l’intervento della Sezione locale di MDP-LEU. Intervento che è diventato anche un manifesto dal titolo “Una questione di Civiltà. Le cinque Città invisibili di Eboli“, attraverso il quale si affronta con cinque “titoli”, ogniuno dei quali poi ha dei “sottotitoli”, che affrontano gli stessi temi affrontati in una interrogazione parlamentare presentata dal Parlamentare locale di LeU Conte, nella quale si elencavano titoli e sottotitoli di “libri” diversi per giungere alla conclusione di un intervento del Ministero dell’Interno ad occuparsi di Eboli, della politica ebolitana e dell’Amministrazione comunale. Pari iniziativa seguita da una ulteriore lettera inviata al Consiglio Superiore della Magistratura, bypassando la Procura della Repubblica di Salerno, per sollecitare un intervento, immaginando una sorta di protezione della magistratura locale nei confronti Cariello.

Federico Conte

Ciò premesso, cercando anche una spiegazione circa la univocità della titolazione di questo Partito, e per meglio rappresentarlo ci piacerebbe sapere se si chiama LEU, MDP-LEU o ART1-MDP-LEU? Ci occuperemo del contenuto della nota pervenutaci che qui di seguito si pubblica integralmente come si pubblica il manifesto:

«La Città malata: un quinquennio di clientele, ombre e dubbi sulla gestione dei rifiuti, sulla zona industriale, sulla fascia costiera e lidi; impunità, droga, prostituzione, dequalificazione sociale, ambientale e del mare, traffico sui migranti.  Ed ora anche rapine, risse e violenza carnale in pieno centro. Vedi caso, delitti non ripresi dalle telecamere perché l’impianto di videosorveglianza, costato circa 300.000,00 euro, non funziona.

  1. La Città reale: disoccupazione, emigrazione giovanile, esclusione dalla Zes (Zona Economica Speciale), crisi dell’ospedale, crisi dell’industria, crisi del commercio, compreso quello dei centri commerciali che avrebbero dovuto assicurare migliaia di posti di lavoro.
  2. La Città amministrativa: dissesto finanziario, rendite personali a carico del bilancio comunale e del Piano di Zona, asservimento dell’apparato amministrativo, dove i migliori sono emarginati e trionfa una contiguità da mercimonio tra politici (?) e alcuni dipendenti.
  3. La Città elettorale: rastrellamento di candidati di scambio con amici o congiunti di dipendenti del Comune, dell’ex Ises, del Piano di Zona e di una cooperativa napoletana;  con personale e consulenti di appaltatori, concessionari e affaristi, un vero e proprio sistema di potere, opprimente e non più sopportabile. 
  4. La Città legale: chi la dovrebbe garantire, condizionato da parentele, amicizie, interessi vicini e lontani, stende il velo del rinvio, non ci mette mano, si limita a commentare, a piluccare e a lisciare il pelo.
  5. Liberare Eboli dalle Città invisibili è un dovere civico: chi fa finta di niente né è corresponsabile quanto chi le Cinque Città invisibili le abita e deve renderne conto a tutti, a sé stesso e ai propri figli. 

Eboli civile – conclude la nota della Sezione di MDP-LEU di Eboli – detti, entro i prossimi giorni, le condizioni per realizzare questo obiettivo, noi siamo pronti a farle nostre e a sostenere la nascita di una nuova classe dirigente, onesta e libera».

Una Questione di Civiltà – LeU

Eboli, 1 luglio 2020

2 commenti su “MDP-LEU e Le cinque Città invisibili di Eboli”

  1. E la citta invisibile dei Carmelitani Scalzi?

    Bastano vent’anni di ricco e agiato purgatorio politico per ritonare immacolati come Colombe Bianche?
    Ancora Conte, ancora la sua S.Cecilia piena zeppa di imprenditori agricoli delinquenti e ignoranti.
    Ancora Donato, non Santimone ma Guercio! L’ex “Sindaco Signor SI” del famoso Ministro che tanto bene e tanto sviluppo ha dato alla sua tanto amata Eboli.
    Chissa se hanno rispolverato l’antico progetto che vedeva Santa Cecilia come futuro comune, staccato da Eboli.
    Ma di tutto questo agli ex Dirigenti Comunisti non importa.
    Vai con Donato, questa volta Santimone, vai all’attacco della malagestione. E quali migliori compagni di avventura se non i Carmelitanio Scalzi?
    Per fortuna tanti giovani dopo le superiori scappano dalla citta senza farvi più ritorno. Il loro voto, come quello di una piccola quota di persone per bene non lo avranno!
    Combattetevi pure il voto di delinquenti, raccomandati e nobili decaduti. Tra Cariello, Cardiello e Santomine meglio distruggere la scheda elettorale e sperare che i collegamenti con il Nord, con l’Italia civile, vengano rafforzati.

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  2. il vecchio che si ricicla da nuovo, quelli che buttavano le monetine con i nemici storici, figli di papà politici che perorano la causa delle persone indigenti, quando per loro fortuna non sanno cosa significhi…
    Cosa non si fa per il potere, il fallimento grillino docet?

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