Falso Dossier Caldoro: e SuperSICAman perse tutti i "poteri"

Sica deve lasciare tutto il potere che ha. Ne va di mezzo la credibilità delle Istituzioni. Il Prefetto Marchione valuti l’opportunità di Commissariare e sciogliere il Consiglio.

Trame, soldi e potere, il successo di SuperSICAman. Chi ci dice non ha fatto lo stesso per fare il Sindaco, il Presidente dell’Areoporto, l’Assessore provinciale e nella pratica quotidiana di Sindaco?

Ernesto Sica in veste SuperSICAman su piazza Risorgimento

PONTECAGNANO – SA – Il falso Dossier architettato per sputtanare Stefano Caldoro, è solo una punta di un iceberg che nasconde un sistema di potere che non ha regole e non ha limiti, al punto tale che chi non si serve di certi mezzi rimane indietro o addirittura tagliato fuori. Un Iceberg però che ci consente, a bocce ferme, rispetto a questo caso, di fare delle considerazioni più ampie che riguardano la morale, l’etica, le regole, i comportamenti, l’onestà. Intanto dopo una situazione grottesca, finalmente Sica nel pomeriggio ha rassegnato le sue dimissioni dopo un colloquio con il Governatore Caldoro.

Per il momento sono in cinque ad essere indagati per violazione della legge Anselmi nell’inchiesta della Procura di Roma. Flavio Carboni, Raffaele Lombardi, Arcangelo Martino, il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, ed Ernesto Sica, assessore della Regione Campania con delega all’Avvocatura. I primi tre sono finiti in carcere giovedì, mentre oltre ai cinque, si valuta anche la posizione di altri, tra cui  il Senatore Marcello Dell’Utri, il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, i magistrati Antonio Martone e Arcibaldo Miller, quest’ultimo capo degli ispettori del ministero della Giustizia, i quali avrebbero creato una nuova P2 per condizionare le scelte della politica, pilotare nomine di giudici e assessori, condizionare organi dello Stato, tutti ospiti più volte nella casa romana di Verdini.

Stefano Caldoro Governatore Campania

Che bella comitiva e che ci fa Ernesto Sica con questa bella gente? Ci sta bene.

Chi lo avrebbe mai detto che la politica dovesse scendere così in basso. Che per raggiungere determinati obiettivi si debba ricorrere a questi mezzi. Che questi episodi diventassero ormai pratica quotidiana e che rappresentassero l’humus su cui di regola si basa il successo di molti gaglioffi. Chi avrebbe mai pensato che un ragazzone di provincia, pieno di soldi e viziato, potesse far parte di un sodalizio che voleve impiantare una organizzazione parasegreta, da più parti definita “Loggia P3”, per indirizzare, aggiustare, favorire: processi, sentenze, nomine di magistrati.

Si è detto subito: “Ernesto è entrato in un giro più grosso di lui”.

In effetti era troppo grosso, e per entrarci è dimagrito di 70 chili. Il Superpolitico, SuperSICAman: Presidente dell’Aeroporto Costa d’Amalfi, Sindaco di Pontecagnano, Assessore Provinciale nella Giunta di Edmondo Cirielli, Assessore Regionale all’Avvocatura nella Giunta di Stefano Caldoro; che per poco non entrò nel Governo Berlusconi; fequentatore di Paolo Berlusconi, Silvio Berlusconi stesso, di Denis Verdini, di Marcello Dell’Utri, di Nicola Cosentino, il maggiore beneficiario di questo Dossier; prima di loro di Francesco Rutelli ai tempi della Margherita e frequentatore stretto di Ciriaco De Mita; con rapporti nel mondo dell’impresa a partire da Davide Cincotti di Battipaglia a finire a Maurizio Zamparini, è entrato e ci è rimasto spadroneggiando, ma anche ricevendo notevoli benefici e un mare di potere, in effetti si è trovato bene, tanto bene, che per ottenere quello che lui desiderava ricorreva a questi metodi.

Cosentino Verdini

Potere liquido, liquido come i soldi che spendeva nelle sue campagne elettorali, fiumi di soldi che precedevano il suo arrivo nelle sedi elettorali, soldi che gli consentivano di avere sempre più consensi degli altri e che lo mettevano nella condizione favorevole di chiedere, e ha chiesto e ottenuto. Ma chi ha mai fatto un controllo sulle spese elettorali di Ernesto Sica e di tutti gli altri che si candidano per raggiungere i vari livelli istituzionali.

Senza entrare nel merito specifico della vicenda è opportuno fare delle riflessioni strettamente politiche e poi magari soffermarsi su altro.

Le dimissioni di Ernesto Sica da Assessore Regionale, non risolvono affatto il problema. Nella vicenda si è già visto  la debolezza politica di Caldoro, che ha voluto fosse lo stesso Sica a trarre le conseguenze o almeno chi lo ha indicato, di preciso ancora non si sa se Berlusconi in persona, Verdini, Cosentino, Dell’Utri o lo stesso Flavio Carboni attraverso uno di loro.

Il problema è politico, ed evidenzia diversi aspetti: il primo, che Stefano Caldoro, pur essendo estraneo a qualsiasi fatto architettato dal Dossier commissionato, non è estraneo alle sue responsabilità, atteso che non appare autonomo e al contrario, sempre più “telecomandato”, sotto tutela e sotto stretta sorveglianza; Il secondo è che per pagare favori o manifestare gratitudine si utilizzano cariche istituzionali come il caso di Aldo Brancher o Ernesto Sica e altri; Terzo è che sia Verdini che Cosentino, rimangono ancora al loro posto; Quarto, è che questo Governo e Berlusconi per primo, è troppo preso dalle battaglie di principio contro i magistrati, contro la stampa e contro le regole e contro tutto quello che è un ostacolo al suo cammino, perdendo di mano le redini e finendo per far precipitare sempre di più il Paese nel caos; il quinto è che la selezione dei candidati non avviene più con rigore, e con estrema semplicità si favorisce la compravendita di Consiglieri, Assessori, deputati ecc.; sesto è che la politica ormai è solo ad appannaggio dei ricchi, cioè di quelli che straspendono, sicuri non essere controllati.

Flavio Carboni

Nel Caos succede di tutto e succede che appare senza ombra di smentita che il paese è in mano a gente senza scrupoli, pericolosa e disposta a tutto. Claudio Scajola, Aldo Brancher, Denis Verdini, Pietro Lunardi, Guido Bertolaso, Nicola Cosentino, Ernesto Sica, tutti caduti in “errori”, tutti si dicono vittime di complotti, se poi a questi si aggiungono Roberto Calderoli, Umberto Bossi e Giulio Tremonti che stanno dissanguando il Sud, si ha chiara l’idea del “caos calmo” che regna dalle parti del Governo. Un governo che sta spezzando l’Italia e che fomenta odio e divisioni tra aree, che mantiene ancora in carica un Ministro come Giulio Tremonti che appella come cialtronate le politiche delle Regioni del Sud, che egli stesso non finanzia a discapito delle Regioni del Nord.

Un “Caos piatto” che preoccupa anche Gianfranco Miccichè che accusa senza mezzi termini il pericolo di un’Italia divisa e di una parte che lavora contro il Sud. Se lo dice lui bisogna crederci. Miccichè ha dichiarato senza mezzi termini i – “farabutti non ci sono al sud” – e sempre senza peli sulla lingua ha detto a margine di un convegno di una nuova corrente PdL, “Liberamente” “quelli che hanno problemi sono Verdini, Brancher e Cosentino. Uno è del Sud, gli altri due del Nord” -, quasi a dire la corruzione è tutta nordista.

Sabatino Marchione Prefetto di salerno

Tornando ad Ernesto Sica e a tutto il potere che concentra in se, abbiamo visto come è arrivato ad essere nominato Assessore della Regione Campania, e chi ci dice che il nostro SuperSICAman non abbia fatto lo stesso per ottenere l’Assessorato Provinciale? la candidatura a Sindaco di Pontecagnano? la Presidenza dell’Aeroporto Costa d’Amalfi? Chi ci dice che il premio dell’Assessorato non sia venuto direttamente da Caldoro dietro ricatto dello stesso Sica? Chi ci dice che nell’esercizio delle sue funzioni di Sindaco non usi questi metodi per mantenere insieme la maggioranza o per denigrare o fare prigionieri membri dell’opposizione?

I dubbi alimentano i sospetti è chiaro che il rapporto fiduciario dell’uomo, del politico che riveste ruoli Istituzionali è fortemente compromesso ed è compromessa la sua credibilità, su queste cose non ci vuole garbo si deve usare il rigore e la Legge. Sica o il SuperSICAman deve lasciare tutto il potere che ha, e non deve essere la kriptonite a farlo ma le Istituzioni governative. Il Prefetto di Salerno Sabatino Marchione valuti la possibilità di commissariare e sciogliere il Comune di Pontecagnano. E’ così che si restituisce la credibilità.

12 commenti su “Falso Dossier Caldoro: e SuperSICAman perse tutti i "poteri"”

  1. E’ tutto gravissimo. Altro che bavaglio all’informazione. Questo è un esempio: abbiamo bisogno delle libertà della stampa. Poi chi si vuol vendere in politica, da giornalista, tradire il Sud lo faccia. Venda l’anima al diavolo.
    Mi va di accostare le vicende di De Luca, uomo sobrio, libero del Sud che cerca di dare speranze a chi fa soldi e rincorre gli incarichi. In primis:Essere nominato in Parlamento….
    Chi non accetta padroni e chi rincorre il forte emergente sostenuto dal “vecchio”.
    Chi ama la gente e chi la prende in giro e compra tutto. Chi si scontra e non molla e chi parla di accerchiarlo organizzando bande a Salerno, in provincia, nella Regione Campania. De Luca si opponeva a Bassolino altri si alleavano per creare problemi,per non finanziare opere come bonifica del Mare, aeroporto, infrastrutture, termovalorizzatore. De Luca voleva e vuole cambiare la Regione Campania e il Sud, altri sostengono Sica,Gambino, Cosentino, De Mita. E’ una sconfitta temporanea. Infatti sta emergendo cosa sono capaci di fare…e cosa hanno fatto per vincere alla provincia alla Regione?Sica docet.
    A noi ci ha appassionato e ci appasiona lo slogan di De Luca: cambiare tutto. Ce n’è bisogno della speranza che
    è la forza della stampa libera, degli uomini liberi… mantenersi insieme liberi. Senza se e senza ma con un NUOVO SUD UNITO.
    Grazie del bellissimo articolo

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  2. Non c’è dubbio, deve dimettersi. Peccato per Del Gais che voleva andare a napoli. Ci può sempre andare, Con il Treno, con il pullman, con la macchina, a piedi passando per Pompei.

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  3. Comunicato importante
    Solidarietà al sindaco di Paperopoli Ernesto Sica. E all’aspirante primo cittadino di Topolinia Dario Del Gais.
    Firmato:
    Nonno Grazia e Pietro Gambadilegno.

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  4. Voglio ricordare a tutti che questo tale sica è stato per un anno assessore provinciale, mi domando: ma la magistratura dovrebbe indagare anche sul suo operato in provincia? ancora una domanda sull’amministrazione caldoro: 2 consiglieri non si son seduti in consiglio per problemi giudiziari, un assessore si è dimesso, cosa dobbiamo aspettarci? forse tra uno o due mesi assisteremo ad una vicenda simil sicilia, ossia, caldoro chiede aiuto al pd. Evviva De Luca, peccato che la gente non ti ha capito, o meglio, il comitato di affari che si è mosso a sostegno di caldoro era più potente delle tue capacità amministrative. Adesso cirielli a casa

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  5. A QUANTO PARE,TUTTO CAMBIA PER NON CAMBIARE NULLA, ECCO IL PERCHE’ DELL’OSTRACISMO ALLE INTERCETTAZIONI, LA MALA COSCIENZA DEI POTENTI! Ernesto Sica, aveva preparato un dossier falso contro il governatore Caldoro durante la campagna elettorale. Scopo: distruggere la reputazione del candidato PdL – per motivi ancora imprecisati ma probabilmente legati alla lotta per la poltrona della presidenza della Regione – presentandolo come un habitué dei transessuali.Ernesto Sica, aveva preparato un dossier falso contro il governatore Caldoro durante la campagna elettorale. Scopo: distruggere la reputazione del candidato PdL – per motivi ancora imprecisati ma probabilmente legati alla lotta per la poltrona della presidenza della Regione – presentandolo come un habitué dei transessuali. Solidarietà a Caldoro è stata espressa dal ministro per l’Attuazione del Programma di Governo Gianfranco Rotondi e dal presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto.una faida interna al pdl, di “sapore” strano ed inconfessabile…la realta’ supera la triste fantasia!

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  6. Ernesto Sica, 39 anni, Assessore alla Regione Campania, il cui nome è nei faldoni delle indagini sugli incontri “massonici” in casa Verdini. Ricostruire il passato politico di Ernesto Sica, malgrado la giovane età, non è cosa breve. Cresciuto sotto la guida di De Mita e così intimo con lo stesso da far circolare voci di una sua relazione amorosa con la figlia dell’ex capo della DC. Sica è un enfant-prodige della politica. Figlio di industriali del settore conserviero, chi lo conosce bene afferma che già a 12 anni il piccolo Ernesto aveva un solo sogno: fare il Sindaco.Nel 2007 Sica rompe con De Mita e cambia casacca, passando al Pdl. Nel 2008, è rieletto – manco a dirlo – Sindaco di Pontecagnano Faiano. Nel 2009 è di nuovo Assessore provinciale, ma nella giunta Cirielli (questa di centrodestra), nomina che però dura fino al maggio 2010, quando, pare su indicazione diretta di Berlusconi, viene nominato Assessore all’Avvocatura della Regione Campania L’ascesa di Sica a ruoli politici regionali non era completamente trasparente perché l’assessore non aveva mai conosciuto il governatore prima delle elezioni campane..Ernesto Sica trova anche il tempo di presiedere il Consorzio Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, che controlla a sua volta l’ Aeroporto di Salerno spa. Un indefesso servitore del popolo. Talmente indefesso da trovare il tempo, a quanto pare, anche per partecipare alle riunioni della cosiddetta “P3”, l’organizzazione segreta creata dal già noto Flavio Carboni, Pasquale Lombardi (ex sindaco di Cervinara Av) e dall’imprenditore napoletano Arcangelo Martino, che si riuniva presso l’abitazione romana di Dennis Verdini alla presenza anche di Marcello Dell’Utri per piazzare uomini vicini alla “loggia” nei gangli del sistema. Che Sica fosse uno di questi o qualcosa in più, lo diranno i magistrati. Gli è mancato poco, qualche settimana, e le intercettazioni lo hanno incastrato. Un mese ancora e probabilmente nessuno ne avrebbe saputo nulla.Caldoro prova a ripartire, ma non sarà semplice governare un tale bailamme!

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  7. Che Caldoro, suo malgrado, fosse la continuità di Bassolino, lo avevano capito pure le pietre della strada, peccato che Uomini LIBERI ne esistono pochi. Caldoro, appoggiato da De Mita, Mastella, velatamente da Bassolino, dal vecchio potere Socialista, avrebbe vinto sicuramente e così è stato. Vincere, però e purtroppo, non significa governare e questo si visto subito, quanti giorni sono passati per formare la Giunta.?! Troppi. Questo la dice lunga su come sarà la nostra Regione per i prossimi 5 anni. Sica, ma come ha fatto a svolgere tutti quegli incarichi.?!. Altro che SUPERMAN…e ricordiamoci che OGNI POPOLO HA IL RE CHE SI MERITA.

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  8. Spesso sentivo dire da amici e giornalisti ” Avete quel Sindaco a Pontecagnano”! In realtà penso sia visibile atutti la sua scarca capacità dialettica e quella inconfondibile aria da “Paesanotto”.
    Ho sempre sostenuto che non sarebbe mai giunto lontano, forse la sua fortuna è solo un ” incidente di percorso”.Speriamo che non ci siano solo una serie di tamponamenti e poi tutto via come prima.
    Io penso ancora che mai come adesso siamo al cospetto di una semplice ” Paesanata” in realtà Sica pensava di esportare il modello Pontecagnano in Campania e magari in Italia. A pontecagnano molte attività vanno avanti perchè c’è sempre l’amico o il parente o … qualcuno racconta il famoso geometra della bustarella!!! il medico dell’asl che concede il famoso permessino e così via. In realtà ho sempre visto Volpe di Bellizzi e Sica di Pontecagnano con ” facce simili” buone per le feste Paesane e processioni locali ma scarsamente rappresentative in campo più allargato. Forse anche per questo le ” feste Paesane decollavano ” gli aerei mai. D’altra parte ho visto le facce dei primi passeggeri , erano molti della Picciola, uno dei posti dove Sica ha ” inchiappettato ” più persone.
    In questo luogo ha fatto fiorire gli abusi per poi ricevere in cambio favori, ha fatto chiudere molti occhi alle istituzioni, infatti ormai sulla litoranea non si capisce più chi è abusivo e chi è regolare. Zone sotto vincolo , sono piene di ville e case presunte Rurali, i vari agricoltori potenti costruiscono ciò che desiderano.Bhe si la Magistratura dovrebbe ben indagare su favori e favoritismi, esiste poi anche chi tramanda da padre in figlio/a il sistema per “incravattare la gente” si racconta di corredi regalati per permessi edilizi!! Forse solo chiacchiere, però davvero mi chiedo alla luce di tutte queste porcherie, ma come è possibile allora che esistono tante barracche di extracomunitari, roulotte e capannoni che stanno facendo arricchire note famiglie della Picciola? Io ho visto troppi poliziotti municipali con occhiali scuri” all’Americana” mi chiedo se sono selettivi…o se fanno vedere solo il panorama. Manca ancora qualche omicidio e poi…possiamo scrivere completo!

    Se esiste la legge bhe…….dia una prova tangibile della sua presenza specie nella zona di Pontecagnano dove esiste più ricchezza e momento di conquista: La Litoranea e La Picciola.A quando le retate?

    Politica, che brutta cosa o per lo meno che brutta cosa è questa di adesso. Quali valori e quali ideali, semplici mendicanti di potere, cialtroni incapaci di fare altri lavori che reclutano spesso in ambienti ignoranti,semplici,creduloni e sottomessi da permissioni concesse…voti che sono come il ghiaccio, si sciolgono al primo sole. Speriamo che faccia ancora molto caldo.

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