Impatto ambientale Progetto Terna: Convegno a Eboli

Lunedì 19 luglio, ore 19,00, sala convegni Mont Blank, via Cornito, Eboli, Convegno dal tema “Impatto ambientale progetto Terna”. 

Rappresentanze di associazioni cittadine ed ambientaliste, imprese agricole ed enti pubblici intorno ad un tavolo per discutere del Progetto Tyrrenian Link della Terna di forte impatto ambientale per la realizzazione di due Centrali elettriche e un elettrodotto sottomarino in un’area a forte vocazione agricola. 

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – L’associazione Cittadinanza Attiva “S. Nicola Varco  a Tutela  della Valle Del Sele Alburni e Picentini” e l’Associazione RadicAli, con riferimento al progetto “TERNA”  hanno organizzato il convegno  che si terrà lunedì 19 luglio, alle  ore 19,00,  presso la sala convegni Mont Blank alla via Cornito di Eboli sul tema “L’impatto Ambientale del Progetto Tyrrenian Link e della Centrale Terna Nella Valle Del Sele” ove interverranno Carmine Campagna presidente associazione RadicAli, Mario Vitolo presidente associazione Cittadinanzattiva S. Nicola Varco, l’on. Federico Conte, Antonio Cariello  responsabile W.W.F  Settore Agricoltura Terre  del Tirreno, Michele Palumbo imprenditore agricolo, Vinicio Colangelo ex vice segretario e componente Cittadinanzattiva Regione Campania, Raffaele Beato  ex Direttore Generale  E.R.S.A.C., Mario Conte candidato sindaco di Eboli, modera Enzo Landolfi.

«Riteniamo che la localizzazione di due centrali elettriche sul nostro territorio, che occuperanno rispettivamente: la prima  20.000 mq e la seconda 60.000 mq, decisa già da qualche tempo e all’insaputa dei cittadini di Eboli – scrivono i due presidenti delle Associazioni citttadine proponenti Mario Vitolo e Carmine Campagna è un fatto molto grave. Con la nostra iniziativa vogliamo porre all’attenzione delle imprese agricole e zootecniche, degli operatori economici impegnati nei settori collegati all’agricoltura, dei professionisti e di tutti cittadini che la Piana del Sele, ed in particolare il territorio del Comune di Eboli, non può continuare ad essere il contenitore di impianti  che nulla  hanno a che vedere con la nostra area agricola produttiva e il nostro litorale marino.

Incidono – per Vitolo e Campagna – già pesantemente sulla nostra Città, creando disagio a tutti gli Ebolitani, la ex discarica regionale dei rifiuti e gli impianti dello STIR e del compostaggio. – e aggiungono – Noi chiediamo che gli Enti sovracomunali, Regione e Governo, diano finalmente attuazione per la nostra Piana Del Sele alla realizzazione del Polo Agroalimentare, già in essere, con un progetto finance studiato e finalizzato da Giuseppe Gallo, Antonio Vitolo ed Vincenzo Merola, in alternativa alla realizzazione del progetto Tyrrenian Link  da realizzarsi nelle aree dell’ex mercato ortofrutticolo e stazione  di S. Nicola Varco, prevedendo lo scalo  merci ferroviario ad alta capacità-velocità a servizio di tutte le imprese agricole, zootecniche e commerciali, affinché possano far giungere i loro prodotti sui mercati Italiani ed Europei   in  poche ore e a costi più che dimezzati,  conseguendo un notevole risparmio energetico e riduzione di inquinamento ambientale.

La nostra azione, – concludono Mario Vitolo e Carmine Campagnaa prescindere dall’opinione e posizione politica  di ognuno, possa invece trovare l’ampia e compatta condivisione di tutti,  perché è finalizzata solo alla difesa del nostro territorio, della  sua salute e produttività e per garantire uno sviluppo ecocompatibile a vantaggio delle future generazioni. Opportunità da non perdere, visto il bacino di utenza creando posti occupazionali per circa 5.000 unità lavorative.

Eboli, 18 luglio 2021

22 commenti su “Impatto ambientale Progetto Terna: Convegno a Eboli”

  1. Terna ha fatto degli incontri pubblici con tutti gli stakeholder del territorio. In quella sede i signori di questo convegno cosa hanno detto?

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  2. Egregi signori, parla colui che è stao in prima persona a ad organizzare e informare l’opinione pubblica del progetto TERNA, scoperto per caso.
    Ex Ufficiale dell’Esercito Italiano, EX dipendente ERSAC ,Tecnico nel settore agricolo nonchè esperto nel settore della valorizzazione dei prodotti dell’agroalimentare campano, maturate in 30 anni di lavoro con l’Ente Regionale di Sviluppo Agricolo in Campania oggi dismesso, passatoto nei ruoli della Regione Campania presso l’Assessorato all’Agricoltura. Ho riesumato uu vecchio progetto che fu presentato a Napoli alla Mostra d’Oltremare agli Stati Generali dell’Agricoltura, rivisitando e migliorando quel progetto, allargandolo a tutti i comuni che si affacciano sulla Piana del Sele sia dei monti Alburni che dei monti Picentini, i quali sono parte integrante del progetto, l’incontro avuto con il Dirigente del Servizio Demanio E Patrimonio Avv. Silvio UCCELLO a Napoli in data 17/03/2021 per richedere il sito del Mercato Ortofrutticolo di San Nicola Varco ci porta a conoscenza la scoperta che anche TERNA era interessata per allocare in quell’area una centrale elettrrica, per portare corrente in Sardegna,il Dirigente ci disse che non era niente di definito, alla riunione erano presenti anche la Dirigente del Servizio alle Attività Produttive Arch. Francesca DE FALCO ed l’Arch. Francesco GRECORACI i quali visti l’esposizione del nostro progetto e il nostro forte dissenzo a che TERNA allocasse in quell’area la centrale elettrica, rimanemmo che ad un prossimo tavolo di concertazione ci avrebbero convocati.
    alla presentazione del progetto Tyrrenian link fatto da TERNA on line eravamo presenti il sottoscritto e Cucco PETRONE ch abbiamo contrastato i Dirigenti di TERNA che asserivano di aver fatto dei sondaggi tra la popolazione, cosa mai avvenuta e se avvenuta con pochi intimi alchè Cucco PETRONE ribadi che in un clima di pandemia quale versavamo era immaginabile aver avuto il parere favorevole della intera popolazione.
    il mio intervento, definitomi il Robin Houd della Piana del Sele, e stato durissimo scontrandomi e difendendo il territorio promettendo di battermi fino alla morte al chè la centrale non venisse allocata il Piana del Sele, la quale stravolgerebbe la natura del territorio vogata prettamente a prodotti di alta qualità, ed ora voglio sapere da avvelenata chi si cela sotto questo nome perchè sse ha il coraggio, come il sottoscritto il quale ci mette la faccia di uscire allo scoperto.
    questi sono i fatti reali e come si sono svolti realmente spero di essere stato chiaro ed esauriente.
    Antonio VITOLO

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  3. Egregi signori, parla colui che è stao in prima persona a ad organizzare e informare l’opinione pubblica del progetto TERNA, scoperto per caso.
    Ex Ufficiale dell’Esercito Italiano, EX dipendente ERSAC ,Tecnico nel settore agricolo nonchè esperto nel settore della valorizzazione dei prodotti dell’agroalimentare campano, maturate in 30 anni di lavoro con l’Ente Regionale di Sviluppo Agricolo in Campania oggi dismesso, passatoto nei ruoli della Regione Campania presso l’Assessorato all’Agricoltura. Ho riesumato uu vecchio progetto che fu presentato a Napoli alla Mostra d’Oltremare agli Stati Generali dell’Agricoltura, rivisitando e migliorando quel progetto, allargandolo a tutti i comuni che si affacciano sulla Piana del Sele sia dei monti Alburni che dei monti Picentini, i quali sono parte integrante del progetto, l’incontro avuto con il Dirigente del Servizio Demanio E Patrimonio Avv. Silvio UCCELLO a Napoli in data 17/03/2021 per richedere il sito del Mercato Ortofrutticolo di San Nicola Varco ci porta a conoscenza la scoperta che anche TERNA era interessata per allocare in quell’area una centrale elettrrica, per portare corrente in Sardegna,il Dirigente ci disse che non era niente di definito, alla riunione erano presenti anche la Dirigente del Servizio alle Attività Produttive Arch. Francesca DE FALCO ed l’Arch. Francesco GRECORACI i quali visti l’esposizione del nostro progetto e il nostro forte dissenzo a che TERNA allocasse in quell’area la centrale elettrica, rimanemmo che ad un prossimo tavolo di concertazione ci avrebbero convocati.
    alla presentazione del progetto Tyrrenian link fatto da TERNA, on line, eravamo presenti il sottoscritto e Cucco PETRONE che con forza abbiamo contrastato i Dirigenti di TERNA i quali asserivano di aver fatto dei sondaggi tra la popolazione, cosa mai avvenuta e se avvenuta, con pochi intimi, alchè Cucco PETRONE ribadi che in un clima di pandemia, quale versavamo, era immaginabile aver avuto il parere favorevole della intera popolazione.
    il mio intervento, definitomi il Robin Houd della Piana del Sele, è stato durissimo scontrandomi e difendendo il territorio, promettendo di battermi fino alla morte al chè la centrale non venisse allocata nella Piana del Sele, la quale stravolgerebbe la natura del territorio, vogata prettamente a prodotti di alta qualità, ed ora voglio sapere da avvelenata chi si cela sotto questo, nome perchè se ha il coraggio, come il sottoscritto il quale ci mette la faccia, di uscire allo scoperto.
    Questi sono i fatti e come si sono svolti realmente spero di essere stato chiaro ed esauriente.
    Antonio VITOLO

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  4. Signori ma com’è ora tutto il mondo tace? nessuno vuole più parlare del progetto Tyrrenian Link promosso da TERNA?
    Se qualcuno aveva, ed ha qualcosa da esternare in merito poteva esere presente a quel tavolo da pic nic tenutosi giorno 19 c.m. dove vi è stato un dibattito pubblioco aperto a tutti, magari tra un bicchiere di vino e una fetta di salame si riusciva a quagliare qualcosa di buono, bando agli scherzi la cosa è seria e a me non va di scherzare sulla pelle delle future generazioni.
    Antinio VITOLO

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  5. Con questi “personaggetti” presidenti del niente non si va da nessuna parte….chiamate ciò che resta della protezione civile!

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  6. Dato che non riesco a capire il signor Vitolo c’è qualche anima buona che mi fa la traduzione del pistolotto di cui innanzi…è veramente Robin Hood? A me personalmente ricorda, per come tratta l’italico idioma, Teofilo Folengo l’autore della Macaronea, ma come gli è venuta in mente di scomodare l’eroe di Sherwood….il quale da qualche giorno si rigira nella tomba …infastidendo l’intero cimitero.

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  7. Egregio cosimo’e cosimina non, so chi si cela sotto questo nome, io sono abituato a guardare negli occhi la gente,cosa insegnatami alla Scuola di Fanteria, per cui coloro che intendono e vogliono discutere con la mia persona si possono presentare, detto questo il mio accostamento all’eroe di Sherwood e stata una provocazione bella e buona, visto che nessun’altro è sceso in campo per difendere il territorio ma soprattutto chi ci vive , la mia figura in tutta questa storia come la vogliamo definire, il difensore della Piana del Sele?
    che dice suona meglio?
    L’anima buona la trovata in me, penso di aver risposto alla sua domanda, ancora sto aspettando la risposta di avvelenata, un’altra di quelle persone anonime che si nascondono, ma avete i testicoli o no, uscite allo scoperto che vi sto aspettando.
    Cap. Antonio VITOLO

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  8. La cosa che più mi fa rabbia in certi personaggi è che pur possedendo una “statura subnormale” vogliono apparire normali e si autoreferenziano nonostante la loro condizione di inferiorità …infatti paragonandosi con noi uomini normali si accorgono di avere incolmabili lacune culturali, psicologiche, umane e allora tirano fuori la storia della Scuola di Fanteria, gli alti studi da perito agrario, nella città dei periti agrari, dimenticando di dire da chi “consigliato” per diventare AUC e per ottenere un posto all’Ispettorato Agrario…nonostante la “subnormalità” e non voglio dilungarmi sull’argomento… . Lei signor Antonio aspetta la pernacchia e non si è accorto che è lei la pernacchia! Ad maiora e mi raccomando studi…studi e chissà forse un giorno ce la farà.

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  9. @cosimo ‘e cosimina, me ne vando di essere un Perito Agrario.
    Perchè ha qualcosa da dire contro la categoria?
    me ne vando di aver frequentato la Scuola di Fanteria,
    dove formano uomini con le palle.
    Perchè ha qualcosa da dire contro gli Ufficiali di complemento?
    tutto ciò che Lei non ha fatto e Lei vuole insegnarmi a me di cultura?
    detto da lei per me è un complimento e non aggiungo altro,in quanto all’Ispettorato vedo che è male informato, si aggiorni prima di sparare cazzate.

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  10. Xxxxxx xxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxxx xxxxxxx

    Per Admin ma questo signore può definire chi non la pensa come lui “figlio di N.N.”? In altri tempi usavi le crocette..ti è stato vietato di usarle o vige “il sistema dei due pesi e due misure”?

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    • PER ANTONIO VITOLO, COSIMO E COSIMINA E CHIUNQUE ALTRO
      Credo si stia esagerando. Ed è bene che si eviti ogni tracollo di educazione. Quello che forse non è chiaro è che l’anonimato è la garanzia della riservatezza e della protezione verso chicchessia voglia esprimere le proprie opinioni senza correre il rischio di essere minacciato. Ed è bene che Vitolo se ne faccia una ragione. Mettere la faccia, non significa mancare di rispetto e ne talpoco l’anonimato può essere appellato con l’accezione negativa tipicamente fascista di NN.
      Spero si rientri nell’educazione e si eviti le offese.
      Riguardo all’elettrodotto Terna ebbbene se non fosse stato percquesto Sito nessuno se ne sarebbe accorto. Oltre a darne notizia ne ho fatto anche una pubblica denuncia, oltre ad interessare come sempre faccio la deputazione locale, atteso che il Commissario Prefettizio se ne fotte, ma non sto tutti i giorni a magnificarmi, così come devo con rammarico rilevare che nel question time alla Camrra dei Deputati pirtroppo il nostro On. Cobte ha male illustrato l’argomento ed è stato facile per il ministro leggere una risposta che nemmeno lui sapeva di che trattare. Quindi domanda sbagliata, risposta sbagliata, nel frattempo la Terna va avanti. Questo dimostra come taluni argomenti vengono trattati dalla nostra classe dirigente.
      Ciò detto credo bisogna smettere con offese e spsvalderie e rientrare nel civile dibattito.
      Grazie per i vostri interventi

  11. Ottima iniziaativa e porsi in maniera moderata e senza eccessi rispetto ad un’opera oramai autorizzata nel silenzio assordante di una politica passata inesistente ed inconcludente è scelta saggia così come valide sono le soluzioni alternative proposte per quel che è dato leggere nell’articolo.
    Le grandi aziende strutturate se debitamente stimolate tramite tavoli tecnici con la Prefettura o la Presidenza del Consiglio sono sempre sensibili alle richieste del territorio anche in tema di compensazioni ambientali.
    Credo che almeno trenta milioni di euro in compensazioni sul territorio di Eboli, ma mai mettere limiti alla provvidenza,la società proponente la realizzazione dell’opera dovrebbe tranquillamente farsene carico come pure la fornitura di energia elettrica per le industrie del territorio a prezzo ridotto.

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