100 Firme denuncia “manifesto selvaggio”

La campagna elettorale è appena iniziata e parte la denuncia di 100 firme contro i manifesti selvaggi.

Ma da Alessandro La Monica arriva anche un messaggio distensivo e un auspicio: “Trascorriamo una serena campagna elettorale, rispettiamo gli elettori, e facciamo in modo che vinca il migliore, non il più aggressivo nella comunicazione

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – A meno di 24 ore dalla presentazione delle liste è già iniziata l’affissione selvaggia. In effetti la Comlissiobe elettorale sta ancora lavorando per assegnare anche gli spazi e i primatisti del manifesto subito si presentano ed occupano qualsiasi spazio dedicato alle affissioni. 

Sono trascorse meno di 24 ore dalla presentazione delle liste – si legge in una nota di 100 firme, la lista che sostiene come candidato Sindaco Alessandro La Monica e stamane, prima che il Comune determinasse quali spazi assegnare alle forze politiche in campo, già sono apparse le prime affissioni prepotenti.

100 Firme,  – prosegue la nota stampa – in una nota inviata via pec al Commissario dott. Antonio De Iesu e al comandante dei Vigili, Tenete Colonnello Sigismondo Lettieri, ha invitato l’amministrazione a vigilare sulle affissioni.

Troppo spesso abbiamo assistito in passato ad affissioni fuori dagli spazi preposti – aggiunge 100 firme nella sua nota – con conseguenze negative sul decoro della città, sull’ambiente e sul diritto all’informazione dei cittadini.

Alessandro La Monica

Appare assurdo che ci si offra di amministrare la città addirittura facendo della legalità il proprio slogan, e si incespichi nella legge così maldestramente. – conclude con un invito ed un auspicio la nota di 100 Firme che questa mattina nella piazza centrale di Eboli nel mentre con il suo candidato Sindaco Alessandro La Monica era impegnata a distribuire materiale elettorale ha verificato l’irregolarità dell’affissione – Trascorriamo una serena campagna elettorale, rispettiamo gli elettori, e facciamo in modo che vinca il migliore, non il più aggressivo nella comunicazione“.

A finire sotto i riflettori è stato neanche a farlo apposta il candidato al consiglio comunale nella Lista “Idea Futura” a sostegno di Antonio Cuomo Sindaco Pasquale Salviati, già Consigliere Comunale e delegato alle periferie nell’ultima Amministrazione Melchionda, uomo di legge ed ex appartenente alle Forze dell’Ordine, come egli stesso ne fa fregio con il motto che campeggia sul suo manifesto: “Sicurezza, legalità, amore per il territorio“.

Quelli di Salviati, al di fuori dei 3.00×6.00, sono stati i primi manifesti ad essere affissi in quegli spazi ancora non destinati e tutti vuoti, e sicuramente ad affigerli così repentinamente, battendo tutti i record, non sarà stato ditettamente l’interessato. Tuttavia il richiamo di 100 firme e di Alessandro La Monica a svolgere in serenità la campagna elettorale non è peregrino, e soprattutto va ricordato ai tantissimi candidati, che le elezioni non si vincono con i manifesti, ma con i voti e i voti arrivano, si spera, verificati programmi e proposte, sperando se ne abbiano e soprattutto sperando siano convincenti e condivisibili.

Eboli, 5 settembre 2021

7 commenti su “100 Firme denuncia “manifesto selvaggio””

  1. ZELIG ABITA A JEVUL:
    oggi pomeriggio dei personaggi cabarettisti dal retrogusto patetico, più che operatori seri dell’informazione, avevano organizzato un sondaggio farlocco su Facebook per la scelta del sindaco.
    I Tapini appena si sono resi conto che c’è stato una sfilza di like e diciture verso un candidato al loro sgradito, hanno sospeso subito il sondaggio-farsa a pane e peperoni!
    Questo è il livello Signori!
    Davvero un livello da palcoscenico di “Terz’ Ordine” che dà la misura della partigianeria, dell’ignoranza e della volgarità che dobbiamo evitare assolutamente nei prossimi giorni.
    Mala tempora Currunt….

    Rispondi
  2. Ma davvero che vergogna: il sito del comune avrebbe, anzi ha l’obbligo di pubblicare l’elenco dei candidati e invece la popolazione deve demandarsi a siti privati per queste consultazioni democratiche.
    Siamo alla frutta, anzi al caffè.
    La parola torni presto al popolo o altrimenti spariamo del tutto come civiltà

    Rispondi
  3. Il bello è che alcune persone , in gergo si dice già xxxxxxxxxx per vari motivi , fanno di tutto per mettersi in mostra invece di mantenere un profilo basso.
    Parlo non solo di candidati ma anche qualche “imprenditore”. Evidentemente non hanno ancora imparato , hanno bisogno di qualche ripetizione. 😉

    Rispondi
  4. Lungi da Me il difendere qualcuno, ma vi siete chiesti chi attacca i manifesti? Certamente non i candidati, ma i cosidetti “attacchini selvaggi”. Siccome l’affissione andrebbe regolamentata, ma durante le elezioni ” te lo scordi”, gli attacchini selvaggi, fanno il bello e il cattivo tempo. E prendono soldi in nero, da tutti i candidati, che farebbero bene a scendere in piazza e nei quartieri, anziché far vedere la loro ” mise”. Però dite la verità, sono di una bellezza struggente e tutti se ci fate caso, dicono la stessa cosa ” aspetta che vado io e ti faccio vedere”.

    Rispondi
  5. Ciao, il signor La Monica predica bene ma razzola male perché è stato il primo a far affiggere i suoi manifesti “non autorizzati” negli spazi riservati ai manifesti dei defunti e anche “abusivamente” in altre parti della città.
    Secondo me qualcuno si deve passare “100” volte la mano per la coscienza.
    Saluti.

    Rispondi
  6. La Monica non era presente all’incontro ISES, sono questi i banchi di prova per chi aspira ad essere primo cittadino, perchè non è venuto? forse non conosce bene la situazione. No ai dilettanti allo sbaraglio….

    Rispondi
  7. Nonostante con il passare degli anni, e con la definitiva esplosione della tecnologia, i vari candidati si siano spostati sui social per cercare la visibilità necessaria per puntare all’elezione, i tradizionali manifesti cartacei continuano ad essere utilizzati per la promozione degli aspiranti amministratori della città. Ad Eboli però, negli scorsi giorni, la polizia municipale ha fatto incetta di manifesti affissi abusivamente.

    Ben 220 il numero di manifesti abusivi rinvenuti dai caschi bianchi abusivi, che sono stati prontamente coperti.
    È stata fornita anche una piccola “classifica” dei candidati i cui manifesti erano stati affissi negli scorsi giorni in maniera abusiva. Damiano Cardiello, tra le 220 immagini coperte, è il candidato apparso più volte. A seguirlo Damiano Capaccio e in terza piazza Cosimo Pio Di Benedetto. Non sono stati rinvenuti invece affissioni abusive da parte degli altri candidati alla fascia tricolore di Eboli.

    Rispondi

Lascia un commento