Italia dei Valori si spacca su Cariello: E' confusione totale

Una nota politica illustra la contrarietà di un appoggio a Cariello e denuncia accordi sottobanco poco limpidi.

Assistiamo ad un assalto alla “diligenza” di uomini senza meriti professionali e senza qualità politiche per assurgere a determinati ruoli che scorazzano imperterriti nelle Istituzioni.

De Magistris Nigro
Luigi De Magistris e Assunta Nigro

EBOLI– Questa fase preelettorale che attraversa partiti e candidati ci ha abituato a continui colpi di scena. Il quadro politico generale si presenta sempre più confuso, non c’è un solo partito che non è attraversato da divisioni interne e spaccature evidenti. Questa condizione è trasversale, tocca destra e sinistra, non risparmiando il centro (UDC) e non risparmia nemmeno l’Italia dei Valori.

E’ diviso il PdL, che pur avendo indicato ufficialmente Vito Busillo, quale candidato Sindaco, ha trovato la contrarietà di molti settori del centro-destra fino al punto che in netta contrapposizione, alcuni hanno individuato Cosimo Pio Di Benedetto, altri Armando D’Aniello e altri ancora Fausto Vecchio. Di Benedetto si è spinto oltre ed ha già ufficializzato la sua candidatura.

Il partito di Casini, tra l’altro formato da esponenti da poco confluiti ma che hanno sovvertito gli equilibri, allo stesso modo ha nel suo interno diversi gruppi e due posizioni politiche: il gruppo storico, con Felice Vocca, Pietro Pallante ed altri, ivi compreso il Consigliere Vincenzo Clemente, vorrebbero un’alleanza organica con Busillo e il centro-destra; il gruppo di recente formazione e di diversa provenienza (Paolo Polito, Pierino Infante e altri), disposti pubblicamente ad allearsi e a sostenere organicamente Massimo Cariello.

Il Centro-sinistra poi si è presentato da subito diviso: da una parte la Federazione della Sinistra che circa due mesi fa, rompendo sull’Amministrazione Melchionda, e candidando Cariello ha rotto anche l’alleanza politica, che comunque li aveva visti protagonisti attivi e organici e per oltre quattro anni e mezzo alleati di Melchionda e dei contiani; dall’altra Carmine Caprarella e Gerardo Rosania, prima opposizione interna a Rifondazione  e alla Giunta Melchionda e poi con Sinistra e Libertà di Vendola all’opposizione di fatto, e spaccati ulteriormente, di cui una parte ha candidato Gerardo Rosania e un’altra con Gino Cioffi, Angelo Melillo e Vincenzo Aita opponendosi, si è dichiarata favorevole su di una ipotesi Cariello; dall’altra ancora il Partito Democratico con tutte le sue divisioni interne bloccati su Melchionda si e Melchionda no; e in ultimo di recente, Italia dei Valori, attraverso il suo coordinatore Liberato Corrado, si è pronunciata a favore di Cariello, decisione che ha procurato uno strappo al suo interno.

Mentre il PD merita un approfondimento tutto suo particolare, anche in funzione della complessità di posizioni e di vedute politiche presenti al suo interno, che hanno portato solo ad un indebolimento e ad un isolamento politico a causa delle non decisioni della sua classe dirigente (segretario Donato Guercio in testa), per Italia dei Valori invece, è una vera nuvola a ciel sereno la sua divaricazione di posizioni politiche.

In effetti Italia dei Valori dopo la svolta politica congressuale del suo Leader Antonio Di Pietro, che ha sancito definitivamente l’abbandono della protesta di piazza fine a se stessa e la costruzione di un progetto politico di alternativa democratica a Berlusconi, si aspettava, anche alla luce dell’appoggio alla candidatura di Vincenzo De Luca alla Presidenza della Regione Campania, un maggiore coinvolgimento verso il PD e non verso l’Area che rappresenta il Consigliere Provinciale Massimo Cariello.

Si ricorderà che nei giorni scorsi il Direttivo locale di IdV, aveva deliberato di appoggiare la Candidatura Cariello anziché quella di Melchionda. A seguito di quella decisione un gruppo di iscritti capitanati da alcuni dirigenti si sono dissociati da quella decisione. Le motivazioni andrebbero trovate nella validità dell’assemblea, e nella scoperta delle vere motivazioni che ne hanno indotto la scelta, che pare sia dettata più da accordi personali che da motivazioni politiche serie e ponderate.

Assunta Nigro, Antonio Gonnella e Biagio Darino, si sono dissociati dalla decisione di appoggiare il Candidato Cariello perché le motivazioni risultano essere poco limpide, ancorché di tipo personali e non politiche, e a tale proposito hanno diramato una nota che si allega a piè di pagina, nella quale oltre alla contrarietà, traspare senza equivoci una presa di distanza netta da metodi e comportamenti che mal si addicono ai principi che il Partito di Di Pietro ha assunto come dna politico sin dal momento fondativo iniziale.

Ma quali sono questi accordi i cui “contorni sono poco limpidi” che hanno indotto coloro i quali si dissociano? Quale è questo “accordo sottobanco preconfezionato”? Gli interessati devono fare subito chiarezza, se poi è “partito da lontano”, è ancora più grave. Alcuni uomini utilizzando le “sigle” dei partiti vogliono realizzare per loro conto posizioni di comando e gestire il potere in maniera poco limpida.

Il vero problema che traspare in tutta la vicenda politica cittadina, è una totale inadeguatezza di una classe politica, che ha mostrato nel corso di questi ultimi anni tutti i suoi limiti. Limiti che sono finiti per ripercuotersi sull’intera comunità, con decisioni politiche prese con estrema disinvoltura ma che nulla avevano a che fare con l’etica e con la morale.

Oggi assistiamo ad un panorama politico degradato che pone la sua classe politica ad offrire la peggiore parte di se e assistiamo imperterriti ad una assalto alla “diligenza”, di uomini che non hanno ne meriti professionali e ne qualità politiche per assurgere a determinati ruoli ma che scorazzano nelle Istituzioni, e che con i loro comportamenti corrompono pericolosamente le coscienze.

La nota politica che segue di Nigro, Gonnella e Darino ne è la chiara conferma.

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Comunicato

Il direttivo locale a semplice maggioranza ha scelto di appoggiare la candidatura a Sindaco di Eboli di Massimo Cariello.

Sono stati contrari la segretaria Assunta Nigro, i dirigenti dott. Antonio Gonnella e l‘avv. Biagio Darino che auspicavano una corsa autonoma dell’IDV.

A determina la spaccatura, pare, vi sia stata anche la scoperta di un preordinato e datato accordo di altri dirigenti con lo stesso Cariello all’insaputa degli associati e dai contorni poco limpidi.

“La scelta autonoma” – chiariscono i dissidenti – “era ancora più necessaria in presenza di un quadro politico generale estremamente frammentato per interessi di parte e di una crisi del centrosinistra che non trascinasse l’incolpevole IDV e inducesse i partiti ad adottare soluzioni più trasparenti nell’interesse del paese.”

“Appoggiare Cariello con un accordo sottobanco preconfezionato ed in maniera acritica farà fare un salto nel buio all’IDV.”

“Segnaleremo” – concludono, “queste anomalie”

13 commenti su “Italia dei Valori si spacca su Cariello: E' confusione totale”

  1. NON POSSO CHE ESSERE D’ACCORDO CON LA CONTRARIETA’ DI ASSUNTA NIGRO, CHE CONOSCO, ANTONIO GONNNELLA, CHE NON CONOSCO, E BIAGIO DARINO, CHE CONOSCO FIN TROPPO BENE E LA CUI APPARTENENZA ALL’ITALIA DEI VALORI E’ PER ME UNA GRADITA SORPRESA. GIA’ IN ALTRI COMMENTI MANIFESTAVO LA MIA NON FIDUCIA IN QUESTO MASSIMO CARIELLO, MOTIVATA AMPIAMENTE, COMMENTI AI QUALI MI RICHiAMO. DEVO DEPRECARE CHE IL DIRETTIVO EBOLITANO DELL’IDV ABBIA DECISO A MAGGIORANZA SEMPLICE, SENZA TENER CONTO DELLE VALUTAZIONI DEI SUDDETTI COMPONENTI DEL DIRETTIVO MEDESIMO,
    INSOMMA, DELLA SERIE “CI DOBBIAMO FAR SEMPRE RICONOSCERE”, CON CIO’ ALLUDENDO ALLA SCARSA SERIETA’ DI UNA CLASSE POLITICA IMPROVVISATA E PERCIO’ INEFFICACE E PERNICIOSA.

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  2. MORSELLO: MA KI COMANDA AD EBOLI NELLA IDV,MORENA+ DE NIGRIS- LA NIGRO- UN ESECUTIVO? E CHE “C’AZZECCA “CARIELLO E L’UDC, CON VOI ALABARDIERI DEI VALORI LEGALISTICI? O VE NE ANDRETE, APPOGGIANDOLO, CON MELCHIONDA, E LA SUA GESTIONE DI CERTO PESSIMA! ALTRO CHE ROSANIA….QUESTO SI CHE MERITA DI ENTRARE IN PIENO DIRITTO NELLA STORIA CITTADINA! AUGURO A LEI BUONA DOMENICA!

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  3. Aspettando GODOT.
    Che bello, tra non molto, vedremo i melchionda che andranno di nuovo ad insegnare, gerardone che andrà in qualche paesino della provincia a rivestire il ruolo di segretario comunale e il berluscones cariellos ad assolvere finalmente il suo mandato elettorale.

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  4. Italia dei Valori a Eboli con il partito della pagnotta…che vergogna. Voti di scambio, pregiudicati in lista, condannati in prima fila. Con questa gente l’Italia dei Valori?

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  5. x LUIGI MORSELLO. Mi scuso, innanzitutto, per le riflessioni banali che sto per fare: un elemento fondamentale della democrazia in un partito (e in generale nella società) non scaturisce dalla scelta, se pur non condivisa, della maggioranza!!! Lei e i tre dissidenti dell’IDV alludete ad una banale “maggioranza semplice”, quale dovrebbe essere la maggioranza? (le faccio notare che il partito ha espresso una maggioranza assoluta) Le pongo un ulteriore domanda, ritiene che l’unanimità in un partito sia sinonimo di democrazia o di individualismo del capo? (ben venga in qualsiasi contesto la voce del dissenso)
    La collegialità è l’espressione massima di composizione di interessi, la scelta del collegio deve essere rispettata dai membri del collegio, in quanto gli effetti giuridici (in questo caso la volontà di sostenere un candidato sindaco) sono riferibili al collegio (direttivo/assemblea degli iscritti) e non all’organo (presidente) che rappresenta ed è portavoce della volontà del collegio.
    Le scelte non sempre sono condivise o condivisibili ma chi non decide è travolto dagli eventi.

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  6. giulio,hai perfettamenye inquadrato il problema;nella sezione di eboli dell’idv il cosidetto gruppo di dissidenti N°3 alla richiesta di candidarsi e quindi metterci la faccia hanno sempre risposto di no ,quindi invocando la cosidetta “democrazia” volevano decidere per coloro quali pur sapendo di non essere eletti (masssimo se si dovesse vincere idv esprimerà 3 consiglieri in termini realistici e non da visionari della polititca) si sono messi in disussione e hanno dato corpo alla lista dell’idv senza se e senza ma, Non gli nè andata bene ,vadano a leccarsi le ferite da un’ altra parte o se si ritengono veri dipietristi scendano in campo e aiutino il partito ad essere presente nel governo dela città . Anche D i Pietro ha ingoiato il rospo De Luca pur di non far vincere il PDL e se come io spero vittorioso con De Luca poter essere presente e far valere le ragioni del nostro partito nelle decisioni che l’esecutivo si accincerà a prendere.

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  7. Dopo aver letto con attenzione e curiosità (dettata soprattutto dalla mia lontananza da Eboli) quest’articolo, devo ammettere che purtroppo molte cose mi sono risultate ben poco chiare. Parto dalla fine.Secondo Del Mese da questa vicenda traspare l’inadeguatezza della classe politica i cui limiti si ripercuoterebbero addirittura sull’intera comunità, come se la prima non fosse altro che l’espressione della società ebolitana stessa. Ma, ed arrivo al punto critico, di chi è l’inadeguatezza? Dei tesserati di un partito che a maggioranza votano per appoggiare un candidato e che, in alcuni tra i suoi elementi, decidono di partecipare attivamente alla campagna elettorale iscrivendosi alla lista per la rappresentanza consiliare. O di coloro che ,natura aut iure, hanno deciso di adombrare la decisione della maggioranza apponendo, invece che idee politiche, delle supposizioni meschine del tutto prive di qualsiasi fondamento, dando adito piuttosto a pensare che simile gesto sia dettato più dal mancato soddisfacimento di loro interessi personali che dalla vera volontà di supportare un partito nuovo ed in crescita. Quanto successo è davvero vergognoso, e la “degradazione della classe politica” è soltanto una versione edulcorata della definizione di alcuni elementi che cercano, disperatamente, il raggiungimento dell’ interesse materiale proprio e della propria “familia”

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  8. continuate a scrivere cariello aspetta promozione lui paga sempre i suoi servi.non credo che cariello e melchionda siano stupidi,credo piuttosto che spaccano la sinistra per accordarsi con la destra in modo che busillo o di benedetto gli riservono comunque un ruolo di prestigio in penonbra ma non troppo.

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  9. queste liste piene di fantasmi,morena non è credibile, ha combinato troppi guai e fara solo guai a chi lo prende come i guai del cimitero come la storia dei loculi la gente sta aspettando ancora ,molti addirittura sono morti e i parenti hanno dovuto comprare altre sepolture.

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