Giovani PD: Un fallimento all'ombra dei grandi

Eletti gli undici delegati al Congresso Provinciale e un “direttorio” senza poteri politici formato da tre giovani.

E’ venuta fuori una decisione ma non una linea politica. Un’occasione perduta.

Giovani democratici Congresso 1

EBOLI – Si è svolto stamattina il Congresso dei Giovani Democratici di Eboli. I piccoli del PD si sono riuniti nel teatrino della Scuola elementare Salita Ripa. La partecipazione è stata abbastanza soddisfacente una trentina di giovani, ma non quella che ci si aspettava tenuto conto che gli iscritti sono 210.

Sono stati individuati 3 giovani che si occuperanno di organizzare il congresso, Tommaso Maioriello, Giuseppe Cicalese e Antonio Monaco. Si sono eletti gli 11 i delegati al Congresso Provinciale: Tommaso Maioriello, Sandro Antonini, Carmela Ragona, Luciano Volpe, Antonietta Cicalese, Gianluca Cicalese, Valerio Moscarfiello,Antonio Monaco, Lucia Fabbiano, Vincenzo Caputo, Andrea Quaranta. Si è consumata una giornata di numeri senza politica.

Nella prima mattinata hanno portato il loro saluto oltre agli esponenti dei altri gruppi giovanili  del centrosinistra ebolitano, il Sindaco Martino Melchionda, l’Onorevole Antonio Cuomo, l’ex Presidente del Consiglio Mario Conte, il Segretario del Circolo di Eboli Donato Guercio, gli assessori, Tonino Conte ed Enzo Consalvo ed il Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia, che praticamente ha quasi condotto le trattative, perché di trattative si è trattato, mentre ha presieduto i lavori Antonio Petrone, il quale ha tentato, ma invano, di evitare ogni forma lottizzatoria, cercando di “proteggere” quei giovani che frequentano, e senza nessuna ambizione personale, il partito.

Invece si è parlato di numeri, di moduli: 4, 4, 3; oppure 4, 2, 5; 4-3-3-1. Numeri solo numeri.

Il Congresso dei piccoli si è insediato. Rosario Falcone, un giovane di Scafati nelle vesti ufficiali di Garante, come si fa nelle occasioni dei “grandi”, ha tentato fino in fondo di trovare una risoluzione unitaria, e tutto sommato si è avuta, anche perché c’é stato un tentativo di fagocitare il gruppo storico dei giovani del PD, quello che abitualmente frequenta il partito e non i palazzi e i maggiorenti e non gradisce le correnti pur avendo le loro idee.

Le cose invece si presentavano diversamente i “Grandi” e una parte di giovani, accompagnati dai genitori, avrebbero voluto, per non scegliere, ma per mettere comunque un sigillo, una sorta di direttorio con due coordinatori “suggeriti”. Questa ipotesi è stata  respinta con decisione. Il momento più drammatico è stato quando Giovanni Germano ha preso la parola e ha denunciato i tentativi di sopraffazione, nel suo intervento è emersa tutta la tristezza di un fallimento e tutta la delusione e lo sconcerto di un giovane.

Il gruppo storico, quello di sempre, in ogni caso ha comunque dovuto subire l’influenza della designazione dei “grandi” che come al solito tendono sempre ad “occupare” tutti gli spazi, anche quelli che spesso stanno solo dalla parte del pubblico, solo per affermare il predominio. Girando tra i giovani non è stato difficile farsi un’idea, anche perché nessuno si è trattenuto nell’esprimere le proprie rimostranze verso soluzioni “guidate” e non condivise, ritenendo, al di la del tesseramento “gonfiato” di essere una maggioranza reale e non dipendente da nessuna corrente.

Una maggioranza spontanea e volontaria nei suoi impegni politici, che alcuni, insieme a genitori interessati vorrebbero per forza guidare e impossessarsene. Questo gruppo pare abbia resistito, abbia tenuto testa alle “paccate”. Ma con tutti i problemi che ci sono in questo PD, veramente si può pensare di continuare nel “familismo” politico?

Alla fine si è deciso per non decidere nulla, d’altra parte quando si imitano i grandi è sempre questo quello che succede. E’ venuta fuori una decisione, ma non è venuta fuori una politica, che invece ci si aspettava. I “piccoli” democratici hanno perso un’occasione, i “grandi” invece hanno perso l’occasione di non imbrattare i sentimenti dei giovani. Tutti mettono a rischio l’esistenza del PD.

Aspetteremo che crescano entrambi.

22 commenti su “Giovani PD: Un fallimento all'ombra dei grandi”

  1. Perchè, vi aspettavate qualcosa di diverso.?! Ogni capo-corrente
    ha piazzato il suo, e se figlio, nipote, parente di……è ancora meglio.
    Qualcuno mi spiega che c’è di diverso tra questo PD e il PDL. ?

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  2. questa è la politica .nonc’è piu religione ,la politica è un mestiere significa investire per il proprio futuro ,portando esempi come Cuomo, Conte e non solo. la delusione dei giovani è palese ecco perche disertano le assemblee perche molti sono iscritti ma non convinti,altri iscritti ma confusi non si riconoscono in questo modo di fare,si vogliono allevare giovani come cavalli.. Questo è uno specchio di una politica indecente ma attuale a livello nazionale , una politica che ha distrutto i partiti per creare delle scuole dove si insegnano cose diverse da fare politica mirando a successi sicuri e veloci.

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  3. Per favore, fate fare il segretario a Cicalese così accontentiamo la mamma, però fatela mettere d’accordo con il padre di maioriello, così stiamo tutti felici e contenti.
    Siete ridicoli.

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  4. XAnarchia. Condivido pienamente quanto da te esplicitato nel tuo commento, ma mi e’ piaciuto,sopratutto, l’esempio dei giovani allenati come cavalli. Il sistema della corsa tris e’ gia’ stato usato da Admin per rendere noti i risultati del sondaggio elettorale per le comunali, in un periodo in cui non si potevano fare, ma Admin e’ Admin ( noi ci stozziamo le corna, pero’ ci rispettiamo) ! I cavalli o giovani PD sono sfortunati perche’ i cavalli allenatori sono bolsi e si trascinano dietro la vecchia politica appesantita dagli interessi privati e clientelari, senza cercare di porre rimedio ai danni che la stessa politica ha creato, incancrenendosi. Ditemi un motivo, uno solo, per il quale i giovani di Eboli dovevano essere presenti a un congresso dove la maggior parte era composto da cariatidi del PD : Petrone, Guercio, Sgroia, Cuomo, Martino Melchionda e probabilmente qualche altro trombone, erano piu’ “avi” che nipoti e lasciateli crescere in autonomia questi poveri ragazzi, non gli state col fiato sul collo tanto per usare una frase che proviene dall’ippica.

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  5. ieri sera piazza della repubblica 13 giugno s. antonio manifwstazione sulla legge di berlusca intercettazioni o legge bavaglio. tutti i partiti di diciamo di sinistra ,ba- quale sinistra ?
    hanno dimostrato contro la legge di berlusca . NON vi era nessuno tutti a guardare lo spettacolo Mastrolia ,uno spettacolo di quattro soldi . quindi vedi come l’argomento interessa alla gente se si lascia imbavagliare di uno spettacolo a dir poco chik o di cattivo gusto. IN piu devo dire che SEL era sola abbandonata volutamente da una alleanza tregua con i partiti di Melchionda volutamente ,perche sapevano. chi è idealista non vede con gli occhi guarda con il cuore chi non lo è guarda con gli occhi e il cervello quindi non sogna ma tocca e manipola la realta.

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  6. mentre in piazza della repubblica si fanno feste e fstine in rboli centro storico si commettono abusi edlizi e non in piu le case cadono e sono in pericolo e tutti stanno zitti compreso l’ing. La Corte responsabile del territorio e saviluppo guardono gli spettacoli di mastrolia. L’ing. capo del comune di eboli percepisce mensilmente Euro 44470 circa piu la percentuale sui progetti una cifra enorme che sfamerebbe diverse famiglia. IO coglione di un cittadino ebolitano mi chiedo : per che cosa lo paghiamo?

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  7. correggo l’ing capo La corte guadagna mensilmente Euro 4470 euro mensili piu percentuale del 3 per cento se non erro sui progetti approvati e visionati. Che cacchio significa non so,è una stronzata. in piu paghiamo un architetto urbanista parola grossa per visionare e regolamentare in nome di un titolo di laurea ,il centro storico in piu c’è un vigile nel centro storico. Il centro storico per chi non lo conosce è piccolo pochi km. quadrati . sto scherzando ma è cosi concentrato che si sorveglia ad occhio ,eppure tutti i giorni avvengono abusi edilizi verso il patrimonio artistico ed devianze sociali ,divento un covo ,una sorte di favelas sotto la protezione di alcuni ricchi ebolitani. Basta andarci nel centro storico farsi una passeggiata per capirte chi comanda e cosa succede. E noi stiamo in piazza a guardare gli spettacoli penosi di Mastrolia.

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  8. Caro Admin,
    tu sai che, nella gran parte dei casi, condivido le tue acute analisi politiche. Qualche volta, e questo è – ahimè – uno di quei rari casi – mi trovo a non poterle condividere. Accade, in genere, quando ti lasci prendere la mano dalla vis polemica, che in questo caso è davvero male indirizzata.
    Anzitutto, non credo esista un gruppo “storico” di giovani democratici, per la semplice ragione che i giovani democratici, ad Eboli come altrove, si sono costituiti da pochissimo tempo, e solo oggi si stanno dando una vera e propria organizzazione, attraverso i congressi sezionali. Se, invece, ci si riferisce – come è legittimo – alle organizzazioni giovanili che preesistevano ai Giovani Democratici, e che ad essi hanno dato vita, fondendosi fra di loro in occasione della nascita del Partito Democratico, allora ha meno senso ancora individuare un “gruppo storico” (più storico e dunque più meritevole degli altri, pare di leggere fra le righe!) in quegli ottimi ragazzi che hanno frequentato – per fortuna! – la sezione negli ultimi mesi. Difatti, molti di quegli altri ragazzi che tu definisci brutalmente (e, credimi, ingiustamente) “accompagnati dai genitori” e – par di capire – meno storici (e dunque meno legittimati???) del cosiddetto “gruppo storico” sono ragazzi che – pur avendo il più grande di essi poco più di vent’anni – hanno militato (e militano) nelle nostre organizzazioni giovanili per molti anni, sacrificando tempo, le poche risorse e mettendo grande passione nell’attività politica. Sottraendo spesso anche tempo allo studio. Hanno girato e girano – come ho fatto io a vent’anni e ne sono orgoglioso – per i comuni della provincia di Salerno a fondare circoli, contribuendo a formare classi dirigenti. Hanno passato giorni a volantinare e notti ad attaccare manifesti, come fino a qualche anno fa usava fare, prima che per questi lavori ci si riducesse troppo spesso ad usare mercenari. Come vedi, si tratta di persone che sono abituate a tutto fuorché a frequentare i luoghi del potere. Quel potere che – come tu ben sai – a Salerno un anno fa ha inviato i suoi scherani a minacciare e a picchiare, per impedire che quei ragazzi insieme a tanti altri potessero liberamente autodeterminarsi. Il che, ovviamente, non vuol dire che ci siano giovani militanti migliori degli altri, come dal tuo articolo sembrerebbe a tratti doversi intendere.
    I giovani democratici di Eboli stanno vivendo un momento difficoltoso – denso di incomprensioni – probabilmente perché devono imparare a rispettarsi ed a convivere, provenendo da esperienze e vissuti diversi. Chi si è sentito in dovere – fra i grandi – di intervenire (Luca Sgroia – che ha 32 anni!!! – il segretario Guercio e diversi altri) lo hanno fatto – richiesti di farlo – per tentare di evitare che si producesse una frattura inutile e drammatica. E così è stato, perché si è dato vita ad un coordinamento assolutamente plurale, rappresentativo di tutte le esperienze (le esperienze, non le componenti), che potrà lavorare – e spero davvero ci riesca – ad una piattaforma politica ma anche e soprattutto all’armonizzazione dei gruppi di ragazzi che si affacciano alla vita politica nei giovani democratici. Chi si è impegnato magari con maggiore forza in questa attività di “aiuto”, come Luca, lo ha fatto non per “governare” i giovani democratici o per svilirne l’autonomia, ma per evitare che il congresso diventasse un momento di scontro improduttivo, questo si ad imitazione dei ‘grandi’. E si è mosso con determinazione perché anche la sua formazione politica è stata per tanti anni nella giovanile di partito. E dunque crede – come credo io – fortemente che l’organizzazione giovanile di partito sia luogo fondamentale per maturare importantissimi percorsi di crescita personale, politica, culturale e sociale. Scusa per l’eccessiva lunghezza di questa mia nota. Perdona il mio tono forse troppo polemico. Ma è un argomento che mi sta molto a cuore.

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    • Per MI –
      Non è affatto lungo il tuo post e non lo trovo affatto polemico, anzi lo trovo interessante e stimolante, perché mi consente di aggiungere alcune precisazioni, rispetto alla “cronaca” e alla mia personale “opinione”, che naturalmente non è il vangelo.
      Se dal mio articolo traspare che ci siano dei giovani bravi ed altri cattivi, mi dispiace, ma non risponde affatto alle mie intenzioni, anzi, i giovani sono sempre giovani, anche quelli che sono accompagnati dai genitori, semmai sono i genitori che sono fuori luogo in quei contesti.
      Allo stesso modo non metto in discussione la loro dedizione, ci mancherebbe, semmai metto in discussioni le interferenze di una classe dirigente adulta che si è adoperata perché si disegnasse un certo assetto.
      La mia cronaca, perché si tratta di cronaca, è il frutto di quello che ho visto ed ascoltato e non ero certo io quel giovanottone che voleva stracciare la tessera, e non ero certo io quell’altro (giovanni) che ha fatto quell’intervento che mi ha toccato e non poco e non ero certo io gli altri che volevano seguire il giovanottone. Non so se eri presente, ma ti assicuro non mi è piaciuto il volgere di quell’incontro.
      Quando mi riferisco al gruppo storico, mi riferisco certamente a quei giovani che sono nel PD da quando si è costituito, sicuramente provenienti da esperienze diverse, ma altrettanto sicuramente quelli che non si sono fatti proporre, è evidente che il fatto temporale non attribuisce paternità o primogeniture, ma poiché ritengo che le esperienze dei giovani vanno vissute sulla loro pelle e sul loro generoso e disinteressato impegno, ogni interferenza, per quanto mi riguarda, è una intromissione grave.
      Tu stesso fai riferimento a quel brutto episodio di Salerno.
      Fortunatamente ad Eboli non è stato così, perché sono veramente dei bravi ragazzi e perchè la stragrande maggioranza di quei giovani, non si sente intruppato, ma si sente del PD. Non mi è stato difficile capire i loro stati d’animo, perché loro stessi me li hanno raccontati e ti assicuro non hanno gradito le interferenze di Luca Sgroia, che per quanto ha solo 32 anni, ha un lungo percorso politico, ed in questo momento per il ruolo che riveste, avrebbe dovuto stare molto lontano da quella sala.
      La sua partecipazione avrebbe avuto un senso se fosse stata rispondente al suo ruolo Istituzionale.
      Anche Antonio Petrone è un giovane, dalla sua ha un risultato elettorale che gli ha attribuito un ruolo importante nella prima fase dell’avviamento del Consiglio Comunale, ebbene Petrone avrebbe gradito un coinvolgimento diverso di quei ragazzi, che lui ha visto in questi mesi nel PD, e non ha gradito nemmeno lui la risoluzione, ritenendola “forzata” e non rispondente alla realtà.
      Petrone si è comportato bene ed ha assunto bene al suo ruolo che la carica di Consigliere più votato gli conferisce.
      Le forzature, forse sono state anche nel tesseramento, 210 tesserati, solo una trentina hanno partecipato. Hanno partecipato quelli che io definisco “storici” non in senso temporale, ma dal punto di vista dell’impegno continuo e disinteressato.
      Non so se c’eri, ma se eri li e hai il coraggio di dire che quella esperienza è stata una esperienza completa dal punto di vista dei risultati politici e numerici, bene, allora non ho più nulla da dire. Ho sentito numeri e solo numeri, e la stessa risoluzione politica, a mio avviso, non è rispondente ad una scelta precisa, netta, inequivocabile.
      Comunque, indipendentemente da tutto, sarebbe il caso che alcuni si facciano i fatti propri e lascino liberi i giovani di esprimersi. I giovani, quelli veri sanno osservarci e nel loro impegno, sanno anche individuare i loro modelli. I giovani vecchi invece, non si ispirano ai modelli ma ai capi.
      Voglio sperare tra i giovani del PD non ce ne siano.

  9. Io penso che la cosa migliore è fare la votazione e chi prende più voti diventa segretario e gli altri esponenti ricoprono dei ruoli comunque principali.

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  10. siamo dispiaciuti ma fiduciosi xkè è un momento di crescita x ki non ha esperienza di partito. Il risultato è importante soprattutto x ki non aveva sponsor mentre i giovani proposti dai grandi hanno fatto una brutta figura. speriamo che i grandi lascino liberi anche i loro giovani altrimenti non li faranno crescere. grazie al consigliere antonio petrone e al segretario guercio decisivi nella mediazione. e meno male che alla fine un po in tutti è prevalso il buonsenso.

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  11. spesso la gente come me scrive cose apparentemente insensate
    perche vuole sfogarsi, vuol far sentire la sua voce , vuole porre un interrogativo. Per questo ringrazio la redazione che da la possibilita di poterlo fare ,non imbavaglia come Berlusconi e la lega .
    grazie

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  12. Caro admin, purtroppo o per fortuna a quel congresso io c’ero.
    Sono d’accordo con lei che la politica, quella vera, ha fatto un passo indietro lasciando spazio ai “ragionieri” , “agli impiegati di concetto” della politica ma purtroppo come lei sa meglio di me quando in un contesto come il congresso di una giovanile di partito c’è qualcuno che impartisce ordini; che muove i fili come un burattinaio; le idee e le proposte dei giovani vengono sopraffatte dalla trattativa, dalla spartizione, dal compromesso.
    A mio giudizio dal congresso del 13 giugno usciamo tutti sconfitti; perché ancora una volta si è persa l’occasione per cambiare tutto, per scardinare meccanismi e baronie consolidate. Si è scelta quella che io ritengo la migliore tra le peggiori soluzioni possibili e cioè quella del coordinamento pro-tempore composto da tre persone.
    L’unica alternativa, in una situazione di totale impraticabilità politica, poteva essere il commissariamento del circolo, ma credo che alla fine con questo sistema di regole e garanzie, con le decisioni ancora in mano ad una parte soltanto anche l’eventuale designazione di un commissario per il circolo Gd di Eboli avrebbe risposto a logiche di correnti e di area.
    Con questa soluzione almeno le riunioni del circolo ebolitano vengono decise collegialmente dagli ebolitani.
    Quello che io auspico è che dopo il pessimo spettacolo offerto domenica a Salita Ripa si possa davvero riacquistare quella dimensione del buonsenso e della ragionevolezza da troppi invocato e da pochi messo in pratica; se non da quelli che di tessere in tasca hanno solo la propria.
    Ora non ci sono più scuse o alibi; bisogna partire e cominciare a fare proposte politiche e a raccogliere e mettere a frutto l’invito a collaborare ricevuto dagli altri movimenti giovanili di centrosinistra.
    Sicuramente possiamo sbagliare; ma come lei sa meglio di me … si sbaglia solo facendo.

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    • Per Parte in causa –
      Me lo auguro anche io e di tutto cuore, perchè se anche i giovani vengono a mancare con le loro spinte innovative e genuine, in questa fase di grande confusione politica ed istituzionale allora non c’è più speranza. Vi starò vicini

  13. dott. chiedo scusa se mi ripeto nella domanda . E’ possibile sapere chi è il capo responsabile dell’ASIS di Eboli per un problema di carattere amministrativo.
    grazie
    PS. capisco che lei non è l’ufficio informazione ma è una cosa apparentemente semplice ,perche nel chiedere mi hanno mandato solo in girosenza trovare il responsabile

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    • Per ebolitano –
      non credo ci sia un responsabile del comune, tranne Gino Cioffi, ma come componente ormai scaduto del CdA dell’ASIS, perchè si tratta di una società a cui partecipa il comune, tuttavia, esiste un numero verde o basta rivolgersi alla galleria dei servizi, o recarsi nella zona industriale di Battipaglia presso gli uffici dell’ASIS.
      Se invece si tratta di interventi urgenti o urgentissimi, basta allertare i Vigili urbani, come mi è capitato per alcuni guasti nel quartiere dove abito.

  14. grazie dott.amin in parte questo gia lo fatto ma ,mi creda senza esito positivo . sono tre mesi che costoro devonosvolgere un intervento a carico loro perche responsabili sino al contatore ma non mettono mano ,perche non sanno come e cosa fare. So soltanto che ho gia pagato due volte l’intervento dell’idraulico da me chiamato ,perche cosi indicato dall’asis ma ancora non ho risolto il problema. Non voglio fare polemica ,sapevo gia che Gino il grande era decaduto, ma è anche vero che noi ebolitani paghiamo un ente , il quale dovrebbe nassicurarci dei servizi ,pubblici e non privati,cioe personali ,ma questo non avviene. A chi rivolgersi BBOOOOOO, allora bisogna come al solito farsi giustizia da se,prendere il primo che capita dietro una scrivania col nome ASIS e dar mano alla violenza: Chiaramente è un modo di dire che comunque non è da scrtare, ma allora che e chi paghiamo per conto del comune . IL comune come amministrazione c’entra perche è lentita pubbblica che dovrebbe tutelare i suoi membri ,cittadini. Auguro a colui dell’amministrazione attuale che in un qualche modo ha rapporti costituzionali con l’ASIS di trovarsi nelle mie medesime condizioni.
    Grazie dott. ADMIN

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  15. MESSAGGIO AI BLOGGER
    Ho ricevuto sulla mia mail, in forma privata, numerosi inviti a regolare meglio i forum su questo blog, l’invito esplicitamente indica in alcuni frequentatori che di tanto in tanto partecipano con post che non sono affatto attinenti le discussioni, e che invece si rivolgono solo ai frequentatori che invece vogliono discutere e partecipare interattivamente alle discussioni sugli articoli proposti.
    Ho tentato in tutti i modi intervenendo e oscurando alcune frasi per evitare, quelle che io ritenevo potessero essere offese, e avrebbero fatto scadere il dibattito. Sono intervenuto direttamente su alcuni emi sono sentito appellare come uomo poco democratico. Di tanto in tanto intervengo per alimentare e moderare il dibattito ed in alcuni casi sono stato additato come sponsor di questo o quello.
    Prima i post si approvavano in automatico e poi abbiamo regolato l’accesso con la iscrizione, consentendo anche l’anonimato nel Nik perché spesso i potenti non sopportano le critiche e quindi potrebbero tendere alla “rappresaglia”.
    Mi viene chiesto con insistenza di ammettere solo quelli che recano le generalità vere dei blogger. Prossimamente cambieremo ancora la veste grafica e in quella circostanza chiederemo la registrazione con nome e cognome, ammettendo anche un nik diverso (per intenderci: bisognerà registrarsi con nome e cognome, ma poi se uno non che appaia, al pubblico apparirà solo il nik).
    Molti hanno anche ipotizzato, che alcuni di tanto in tanto appaiono come “guastatori” per disturbare l’azione del blog e intimorire chi interviene.
    Sinceramente non credo questo sia verosimile, anche perché il successo di POLITICAdeMENTE, non è legato a chi partecipa, semmai ai contenuti e poi anche al contributo che interattivamente danno, in minima parte, quelli che intervengono.
    Tra l’altro solo il 30% dei visitatori viene dall’area ebolitana e della piana del Sele, il resto da Battipaglia, i Picentini, gli Alburni, da Salerno il 25%, dal resto della Regione, dall’Italia e anche dall’estero.
    Solo il 35% dei visitatori si collega tutti i giorni, gli altri lo fanno saltuariamente, e la media di permanenza è molto alta (8,54 minuti).
    Quindi se qualche visitatore ha questo intento, sappia che contribuisce alla crescita del blog. Nonostante tutto sta avvenendo che qualcuno vorrebbe fare il blog nel blog e questo non posso consentirlo. Qualcuno invece di attenersi alle discussioni si cimenta a “psicanalizzare” tutti coloro i quali intervengono, risultando anche fastidioso.
    NON INTENDO PIU’ CONSENTIRE A NESSUNO DI INFASTIDIRE I VISITATORI, I QUALI TRA L’ALTRO NON GRADISCONO, ESSERE APOSTROFATI E TAGLIATI DA GIUDIZI CHE RIGUARDANO LA PERSONALITA’.
    QUEGLI INTERVENTI INCOMINCIANO AD ESSERE DI CATTIVO GUSTO.
    PERTANTO DA QUESTO MOMENTO IN POI COMMENTI DI QUEL TIPO NON VERRANNO PIU’ APPROVATI, COSI’ COME NON SARANNO APPROVATI QUELLI CHE NON SONO ATTINENTI GLI ARGOMENTI, TRANNE CHE NON SIANO IN DIBATTITO, CHE NON SIANO OFFENSIVI, INGIURIOSI, CALUNNIOSI E QUANT’ALTRO.
    La democrazia e la partecipazione non può essere disturbata da chi, sventolandole a loro piacimento, diventa arrogante e limitativo dei diritti altrui.

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  16. Per Un Operaio –
    Il tuo commento non è in linea con gli argomenti proposti.
    La partita continua e continua con le persone che hanno voglia di discutere non di disturbare.

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