Sentenza Area PIP: Espropri e nuove indennità di espropri. Per il Comune è sicuro dissesto

Chi sono i responsabili? Chi ha valutato quei terreni? Veramente si pensava di accaparrarseli a quattro soldi? Nella vicenda PIP, quale è stato il ritorno economico ed occupazionale?

Errori politici o di funzionari, non possano ricadere così pesantemente sulla testa dei cittadini. Non basterà vendere tutti gli immobili della “Eboli Patrimonio” per pagare quelle differenze.

Aree PIP Eboli

EBOLI – Un’altra tegola in testa al Comune di Eboli, all’Amministrazione Melchionda, agli imprenditori dell’Area PIP, ma soprattutto per i cittadini di Eboli, perché il pagamento della differenza di valore dei terreni espropriati e successivamente assegnati agli imprenditori, se non si interviene immediatamente, saranno i più danneggiati in assoluto.

La sentenza che condanna il Comune di Eboli ad integrare il prezzo pagato agli espropriati, si aggiunge ad altre condanne che negli ultimi mesi il Comune ha subito, come la vertenza Arance, la Vertenza Mazzitelli, condanne che mettono in ginocchio l’ente e che a seguito delle quali si sforerebbe il patto di stabilità e si correrebbe il rischio anche di un rovinoso dissesto finanziario.

Le somme relative alle vertenze Aracne e Mazzitelli ammontano a 4 milioni di euro, quelle dell’Area PIP sarebbero quattro volte tanto, non lasciando nemmeno il più piccolo degli spiragli per salvare l’Ente dal dissesto finanziario e per salvare i cittadini da salassi senza foine per i prossimi 5 o 10 anni.

  • Ma è giusto che errori politici di amministratori o di funzionari, possano ricadere così pesantemente sulla testa dei cittadini, già vessati da Governo, Regione Campania e Provincia di Salerno?
  • Non sarebbe il caso di individuare quelle responsabilità, di chiunque esse siano, ed avviare una procedura di recupero?

In questa fase, bisogna pensare di risolvere il problema, ma bisogna anche fare ammenda degli errori, e l’Amministrazione, Martino Melchionda in testa, affrontino le problematiche abbassando ogni pretesa di incolpevolezza e chiedano con umiltà un aiuto politico collegiale, anche tenendo conto delle responsabilità sono quasi collegiali.

Il Sindaco Melchionda, attraverso un suo comunicato, fa sapere che è indispensabile modificare il nuovo assetto societario e pensare ad una nuova gestione della società consortile. Melchionda lo ha detto in piena assemblea e in quella sede ha anche suggerito un assetto più snello, che risponda con sollecitudine alle varie circostanze che di volta in volta si presentano. In parole povere Melchionda, non nominando un suo rappresentante in seno al CdA e suggerendo “snellezza”, pensa e suggerisce un Amministratore Unico che meglio si rapporterebbe a processi decisionali immediati per il bene comune. E’ una iniziativa condivisibile dal punto di vista gestionale, ma manca la proposta politica.

Nella stessa nota, commentando la “condanna all’integrazione” dei prezzi di esproprio, il Sindaco ha voluto precisare, che la condanna presuppone, conseguenzialmente ed inevitabilmente, un’azione di rivalsa verso i singoli soci. Allo stesso tempo Melchionda per evitare un gigantesco contenzioso, suggerisce un accordo preventivo.

  • E in che cosa consisterebbe un accordo preventivo?
  • Che il Pagamento delle differenze da 11 euro ai 45 o 60 € al mq. sarebbero per metà a carico del comune e per metà a carico delle imprese?

Anche in questo caso si nota una distorsione, ma allo stesso tempo si nota anche un atteggiamento che vede il Comune come la gallina dalle uova d’Oro e per questo si può permettere di spendere qualsiasi cifra e perdere qualsiasi cifra e i furbi continuare a bivaccare.

Questa non è una proposta politica. Se questo è l’orientamento si è sulla strada sbagliata, sbagliata come è stato il percorso non politico ma affaristico di questa storia, nel momento in cui si è voluto pensare, che quei terreni valevano 11 euro a mq..

  • Veramente si poteva immaginare che quei terreni potessero essere “accaparrati” con quattro soldi?
  • Il valore di un terreno agricolo nella Piana del Sele arriva fino a 300 mila euro per ettaro, perché mai gli imprenditori ebolitani avrebbero dovuto pagarli 1/3 del loro valore se fossero stati agricoli e perché mai avrebbero dovuto pagarli 1/4 del valore rispetto ai loro colleghi di Battipaglia?
  • Ma chi ha fatto le valutazioni di quei terreni?
  • Quanto è costato e quanto costa l’intera operazione dei PIP in termini economici e quanto ha prodotto in termini occupazionali, specie se adesso si dovranno pagare le differenze di valore?

Non basterà destinare l’intero valore delle vendite dei beni della neonata Società “Eboli Patrimonio” per pagare quelle differenze.

Quindi, per le “distrazioni” di alcuni, le responsabilità di altri, le furbizie di chi ha usato gli espropri per realizzare stabilimenti che complessivamente non hanno prodotto posti di lavoro, l’intera comunità cittadina dovrà sobbarcarsi l’onere di risarcire i proprietari dei suoli? E’ semplicemente follia. Follia pura, e se non è follia e furbizia, e se non è nemmeno furbizia è irresponsabilità.

In ogni caso, senza entrare nel merito specifico tecnico-legale, di come è stata argomentata la difesa e se veramente il comune è stato difeso e se il Consorzio si è fatto difendere altrettanto bene, atteso che pare abbia cambiato legale in corso di causa, una cosa è certa, che questa vicenda può essere affrontata seguendo criteri logici e politici, cronologizzando fatti, provvedimenti, conseguenze.

Sarà possibile come per l’Aracne e la Mazzitelli conoscere chi sono i responsabili e perseguirli?

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COMUNICATO
Ufficio Stampa Comune di Eboli

Una modifica dello Statuto che contempli un nuovo modo di organizzare la società e gestire le attività. La richiesta è del sindaco di Eboli, Martino Melchionda, intervenuto all’assemblea della società consortile dell’area PIP di Eboli. Secondo il primo cittadino di Eboli, senza questi passaggi cruciali non sarà possibile ipotizzare il ritorno al funzionamento della società. Ed anche perché in realtà, se la società non sarò in condizioni di funzionare al meglio, la stessa partecipazione del Comune, così come le nomine della parte pubblica, risultano ininfluenti.

L’altra richiesta che Melchionda ha fatto ai soci della società consortile riguarda la questione del indennità per esproprio. In mancanza di accordi, il Comune viene normalmente condannato all’integrazione della somma richiesta dai proprietari in tema di esproprio, poiché una perizia ha decretato per i suoli di Eboli lo stesso valore dei suoli in zona ASI a Battipaglia, elevandone il prezzo da 11 euro fino a 60 euro. Il Comune avrebbe la possibilità di rivalersi sui singoli assegnatari, ma Melchionda ha chiesto di evitare che si vada ad uno scontro tra Comune ed imprenditori, evitabile solo attraverso un accordo preventivo.

EBOLI, 23 OTTOBRE 2010

12 commenti su “Sentenza Area PIP: Espropri e nuove indennità di espropri. Per il Comune è sicuro dissesto”

  1. SE CI SONO STATI ERRORI CHE VENGANO RIPIANATI CON UN SEQUESTRO PREVENTIVO DEI BENI DEI COLPEVOLI E POI GLI REGALIAMO UN SOGGIORNO A FUORNI

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  2. Possibile che l’Amministrazione non riesca mai a vincere una causa?????

    Eppure, in Consiglio Comunale non mancano gli Avvocati??????

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  3. TITOLO FORVIANTE , MA VERAMENTE SI PENSA CHE LA CLASSE POLITICA EBOLITANA COSI’ MEDIOCRE ALTRO CHE MENTI INTELLIGENTI ,NON SIA L’ARTEFICE DI QUESTO RIMANDATO DISSESTO( ALTRO CHE FUNZIONARI). E GLI INCARICHI AGLI AVVOCATI CHI LI HA DATI ……. BABBO NATALE

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  4. Io continuo ad invocare l’intervento della magistratura e se c’è quache avvocato che legge faccia un esposto alla Procura della Repubblica ( anche anonimo) visto che i magistrati non indagano se non vengono sollecitati. Stesso discorso per la Corte dei Conti. Ma possibile che nel 2010 noi si debba ancora subire queste cose? Una sola parola mi viene in mente VERGOGNA

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  5. Luigi , perdona , ma sei prorpio certo che in Consiglio Comunale ci siano degli avvocati ???
    A me sinceramente , visti i risultati qualche dubbio viene !!!
    Mi unisco all’augurio di cuore fatto da Marco.

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  6. Marco Naponiello for president! Ma quanto sei prolisso, hai copiato un trattatello? Ma pensi che qualcuno sia riuscito a leggere quel pistolotto che hai scritto? Gli esseri umani come me, sicuramente, no! Dalle prime righe ho capito che , come al solito, sei fuori traccia, e’ un vizio che ti porti dai tempi della scuola, puoi, per piacere, tradurre in italiano, tralasciando i fronzoli, le imprecisioni e le interpretazione fantasiose di un fantomatico “Codice Integalattico” e farci capire che cosa e’ accaduto nell’area PIP e le conseguenze che questo accadimento avra’ sull’economia della nostra citta’? Admin ma tu hai letto il trattatello di Marco che ne pensi? Non credi che debba essere censurato? Non ha fatto che “menare il can per l’aia” da quando e’ un tuo collaboratore perche’ collabora con te,vero? Un poco di modestia in piu’ non guasta mai.

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  7. Il cittadino è sempre costretto a pagare gli errori delle amministrazioni, mi viene da pensare ad una ormai famosa frase, E’ COMODO FARE IL GAY CON IL LATO B DEGLI ALTRI….( senza offesa per i gay)

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  8. Ribadisco che la traccia era un’altra. Hai letto l’articolo?
    La tesi che hai pubblicato e’ la tua?
    La commissione a cui era diretta l’ha letta davvero?
    Come e’ andata : bene, male o cosi’ cosi’?
    Perche’ le tesi non sempre raccolgono il placet delle Commissioni! Non ti pare?

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  9. admin, ti chiedo una cortesia: di cancellare celermente il mio intervento sui debiti fuori bilancio x una questione di opportunità e di correttezza, ti ringrazio in anticipo e mi scuso per l’incomodo!

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    • Per Marco Naponiello –
      Non ho capito a quale post ti riferisci e a che articolo, comunque, i tuoi interventi sono sempre misurati e pertinenti. Con affetto Massimo Del Mese

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