Giornalismo scientifico: Premiato a Milano Vito Pompeo Pindozzi

Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Pindozzi per un servizio trasmesso dal GR di Radio Rai 2.

La motivazione:  “I servizi di Pindozzi rispondono allo scopo. Contribuiscono alla diffusione di una adeguata informazione sul dolore cronico, conferendo concretezza scientifica al processo divulgativo”.

Vito Pompeo Pindozzi

MILANO – Premiato a Milano Vito Pompeo Pindozzi, giornalista ebolitano e caporedattore centrale Scienze e Medicina dei Gr Rai. Nel corso di un Convegno che si è tenuto a Milano nei giorni scorsi, è stato assegnato a Pindozzi, il prestigioso riconoscimento professionale per un servizio trasmesso dal GR di Radio Rai 2. Insieme a lui sono stati premiati altri due giornalisti: Uno per la Carta stampata;  l’altro per la categoria Web.

La commissione giudicatrice, era composta da sei specialisti e presieduta da Guido Fanelli, coordinatore della commissione ministeriale sulla terapia del dolore e le cure palliative. La giuria ha ritenuto di premiare Pindozzi «per la capacità di trattare un tema così complesso con chiarezza espositiva e semplicità di liguaggio, nonostante la concisione imposta dal mezzo radiofonico. I servizi di Pindozzi rispondono allo scopo dell’iniziativa e cioè di contribuire alla diffusione di una adeguata informazione sul dolore cronico conferendo concretezza scientifica al processo divulgativo».

Vivere senza dolore” è un premio giornalistico nato nel 2010 per sensibilizzare i mezzi di comunicazione su questo importante aspetto, ma anche e per promuovere una maggiore informazione sul tema specifico della “terapia del dolore“.

Il premio ai giornalisti, che nel corso del loro lavoro quotidiano di informazione  poi, è il riconoscimento del ruolo fondamentale che hanno i media nella società, e attraverso il loro impegno, si può favorire quel cambiamento culturale che la Legge 38/2010 prevede, stabilendo una volta per tutte che passi il principio affinché il trattamento della sofferenza inutile non sia più un tabù.

Non è il primo e non sarà l’ultimo riconoscimento che sarà attribuito a Vito Pindozzi. Nella sua carriera ne ha accumulati tanti.

Il suo modo di fare giornalismo non nasconde la passione che profonde negli argomenti che tratta, facendo prevalere ancor prima dell’informazione, quel rapporto umano che consente ai destinatari dei suoi servizi di fare proprie le emozioni e soprattutto le nozioni, che nei suoi servizi fornisce.

La semplicità del suo carattere, sembrerebbe non conciliare con il suo modo attivo e vulcanico di operare, ma si comprende quando nella sua abitazione ti mostra i momenti della sua lunga carriera, attraverso le foto che gelosamente custodisce, ma entusiasticamente ed orgogliosamente offre e racconta. Si capisce che è un grande e i grandi sono sempre modesti.

All’amico generoso ed instancabile va il mio più sincero ed affettuoso augurio.

6 commenti su “Giornalismo scientifico: Premiato a Milano Vito Pompeo Pindozzi”

  1. Ma perche molti tra i migliori ebolitani devono emigrare per farsi strada?
    Costui non riempe le mie simpatie per il suo passato politico nella DC della prima repubblica fatta di Andreotti ,de mita e tanti altri.
    a questo non gli toglie i meriti dovuti,dico solo che avendo ormai una firma importante potrebbe di tanto in tanto scrivere anche qualcosa su eboli” se poi non lo merita eboli ,pazienza”
    Comunque è un ‘uomo di successo e bisogna riconoscerglelo.
    E va be complimenti a Vito P. o agli ebolitani per averlo partorito?
    Come siamo strani noi ,incerti e mai soddisfatti.

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    • Per anonimo –
      Forse non lo conosci. Ti posso assicurare che è uno di quelli che si interessa e come di Eboli. Per l’Ospedale poi, non immagini il suo impegno. si è adoperato, sempre in silenzio, per dotarlo di diverse apparecchiature, telefona in continuazione amministratori e parlamentari per sollecitare o dare soluzioni a problemi e lo fa con una tale insistenza che spesso diventa asfissiante. Tu diresti: peccato che appartiene alla prima repubblica.
      Ti dico che a quella repubblica c’erano pochi gaglioffi e tante persone oneste e perbene.
      Questa che invece sarebbe dovuta essere la seconda repubblica, abortita sul nascere, è popolata da tanti lestofanti e pochissime persone per bene, ma di tutti nessuno ha forte il senso delle istituzioni e dello Stato, e non per colpa loro, ma perché evidentemente non hanno maestri e se ce ne è qualcuno pensa a fare il “bunga bunga” e a fare affari con i peggiori del mondo.
      Pindozzi, quindi oltre ad essere persona per bene, onesta e leale, bravo giornalista, è anche appassionato e innamorato di Eboli.

  2. lunge da me discreditare il giornalista e la persona .
    Il significato di quello che ho scritto precedentemente voleva avere un altro significato,molto diverso da quello che è passato.
    Condivido in pieno il giudizio se cosi si puo dire, perche non si sa mai chi essere per giudicare le persone.
    Ma coloro che con onesta vivono la loro vita e si applicano in maniera pulito nel loro lavoro non hanno timore di essere screditati,non reggerebbe l’accusa ne le calunnie.

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  3. Faccio i miei più sinceri auguri e congratulazioni al nostro concittadino Vito Pindozzi per questo riconoscimento nazionale. Vito Pindozzi è certamente una personalità nel suo settore e si proietta sempre come una persona genuina e sincera nelle sue argomentazioni che del resto sono sempre indirizzate a critiche costruttive sostenute da un sincero desiderio di collaborare a migliorare sia la situazione nazionale che quella locale di Eboli.

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