La Camorra a Eboli? Tanto tuonò che piovve.

La Camorra è una cosa seria. Esiste e i collusi e i corrotti l’aiutano negli affari sporchi. La bischerata di Petrone e Cicalese e la guasconata di Cardiello fanno solo confusione, e non aiutano a cacciare i mercanti dal “tempio”.

Cardiello da componente dell’Antimafia anziché fare domande, dovrebbe dare risposte. Il  Sindaco, il Procuratore Roberti, il Prefetto Marchione facciano la loro parte.

Centro commerciale Le bolle

EBOLI – Era un bel po’ di tempo che regnava  una calma piatta in Città. Sembrava andasse tutto bene, specie nelle fila del PD. Ma sotto la cenere c’è sempre la brace ed ecco che è scoppiato l’incendio.  La maggioranza dei Consiglieri Comunali, 11 su 16 con una lettera sfiduciano il Capogruppo Carmine Campagna.  Non passa qualche giorno ed ecco che arriva la contraerea: una interrogazione di Antonio Petrone e Armando Cicalese entrambi del PD, che lanciano l’allarme camorra ed individuano le infiltrazioni nei due centri commerciali (Le Bolle e l’Outlet Cilento Village) che devono sorgere nel Comune di Eboli.

Non è la prima volta che si grida al pericolo Camorra (a lupo a lupo), salvo poi a far finire tutto in una bolla di sapone.  Si ha la sensazione, ormai certezza, che ogni tanto per scompigliare le carte si fa venire fuori questa storia della Camorra. La Camorra evocata come fosse un fantasma. La camorra brandita come una clava, ma solo  per alzare il livello della tensione e far rientrare tutto nei ranghi, per poi gestire la “pace”.

Tutto è iniziato a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate al Corriere del Mezzogiorno, nell’articolo (“La Camorra nelle aziende agricole“), dall’Assessore Regionale all’Agricoltura Vito Amendolara, il quale, non solo dava per certa la lunga mano della Camorra nella Piana, ma addirittura ne spiegava strategie e tecniche di penetrazione.

Franco Cardiello

Quelle dichiarazioni poi sono state lo spunto per il Senatore Franco Cardiello, che a sua volta con un’interrogazione parlamentare, chiedeva se fossero vere o meno gli allarmi di eventuali infiltrazioni camorristiche a seguito della compravendita di Aziende agricole nella Piana del Sele.

Le dichiarazioni di Amendolara e la successiva interrogazione di Cardiello aveva indotto il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, preoccupato di quanto accadesse nel suo comune, a chiedere la convocazione del Comitato per l’Ordine Pubblico per discutere sullo specifico allarme, e chiedere maggiori delucidazioni al Prefetto di Salerno Sabatino Marchione.

Lunedì scorso, si è quindi riunito il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza in Prefettura. In quell’incontro, si è convenuto che non risultano infiltrazioni camorristiche nelle aziende agricole della Piana del Sele. Ma per questo non significa che non ci sarà un controllo più attento e un monitoraggio più scrupoloso su tutte le operazioni economiche ed immobiliari della Piana.

Tutto questo bailamme ha fatto alzare il livello di scontro che nel Partito Democratico è cosa ormai consueta, tranne qualche periodo di pax, che probabilmente preoccupa più di quanto non ci sia la guerra, al punto tale che il Sindaco è andato su tutte le furie, ritenendo irresponsabili le dichiarazioni dei due consiglieri Petrone e Cicalese, tanto da inviarle alla Procura della Repubblica perché vengano ascoltati come persone informate dei fatti, e la maggioranza del gruppo consiliare PD addirittura ne chiede l’espulsione. Sarebbe il caso però, da parte del Sindaco, anche verificare le questioni che riguardano le procedure, se sono state rispettose delle leggi.

Martino Melchionda,

A questo divenire tumultuoso delle cose si è aggiunta una ulteriore interrogazione del Senatore Franco Cardiello, che rivolgendosi al Governo reitera con più argomentazioni l’interpellanza  e addirittura in una intervista lascia intendere che ricorrano le condizioni dello scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche.

Questa è la cronaca dei fatti e questa la cronologia degli eventi.

Oggettivamente i due inesperti consiglieri comunali l’hanno fatta veramente grossa, entrando in un gioco molto più grande del loro potenziale politico, ma innescando una bomba che può procurare molti più danni di quanto se ne possa immaginare. In ogni caso non bisogna tralasciare, nulla salvo poi, a verifica effettuata, trarne le conseguenze.

La Camorra è una cosa seria. Esiste e come. Opera e si insinua nell‘apparato dello Stato, negli Enti, nelle amministrazioni e in tutti i processi dove c’è da guadagnare soldi, dove si può realizzare utili o dove si può riciclare danaro proveniente da attività malavitose attraverso attività così dette “pulite”.

La Camorra esiste perché uomini collusi e corrotti la aiutano a realizzare i suoi affari sporchi.

Armando Cicalese

In Campania poi, come in vaste aree del mezzogiorno (Calabria, Puglia, Sicilia) è una vera e propria piaga, che impedisce una normale crescita politica, economica e sociale. E’ l’Anti Stato, e  per come è diffusa con  tutte le sue diramazioni, le sue connivenze, i suoi fiancheggiamenti, è una vero e proprio cancro sociale e non possiamo permetterci di abbassare minimamente la guardia.

Gridare alla Camorra nel momento sbagliato, equivale a far passare il principio che la camorra non esiste, minimizzando il problema, fino poi ad abituarci a sottovalutare fenomeni che invece sono preoccupanti, perchè preoccupanti sono i sistemi che la Camorra o le Camorre utilizzano.

E’ evidente che i due inesperti Consiglieri Comunali non si sono resi conto, del pericolo innescato da un allarme che fonda le accuse, come loro stessi hanno successivamente dichiarato, solo sul sentito dire o su notizie raccolte da articoli di stampa. Se invece sono in possesso di altre informazioni, allora sarebbe il caso che facessero nomi e cognomi visto che le circostanze le hanno già indicate. E non è la prima volta che si grida al pericolo infiltrazione camorristiche nel Palazzo Comunale. Siamo ancora in attesa di sapere chi sono quei loschi personaggi che si sarebbero aggirati in quel Palazzo.

Le circostanze evocate adesso portano ai due Centri Commerciali in costruzione. Entrambi dovrebbero aprire i battenti a maggio e novembre del prossimo anno.

Antonio Petrone

Ma se la modesta struttura politica dovuta alla mancanza di esperienza, ha indotto i due Consiglieri Petrone e Cicalese a commettere con superficialità un’errore di valutazione politica, che si potrebbe anche perdonare se ammettessero immediatamente, vista la serietà dell’argomento, di aver preso una cantonata, o aver fatto una bischerata, non si può dire la stessa cosa del Senatore Franco Cardiello, alla sua quarta legislatura.

Il Senatore Cardiello è membro della Commissione Antimafia, è parte autorevole della maggioranza di Governo, e per la posizione che occupa, non dovrebbe fare domande, ma dovrebbe dare risposte, atteso che è anche campano e salernitano e che conosce bene quindi, il fenomeno o i fenomeni camorristici che ci affliggono.

E’ singolare come egli usi le interrogazioni ed è altrettanto strano che, anziché rivolgersi al Ministro dell’Interno, indirizzi la sua interrogazione al Ministro della Giustizia, forse mira all’invio di ispettori alla Procura di Salerno? Forse perché non è soddisfatto di come viene condotta la Procura della Repubblica di Salerno in merito a questo specifico problema?

E’ macroscopicamente evidente che Cardiello in questa fase si è mosso da guascone e il suo intervento è stato una guasconata.

Egli ha tutte le facoltà per avere tutte le informazioni necessarie per questi casi e per altri ancora, come per esempio il pericolo che il suo Presidente di Commissione Beppe Pisanu ha sollevato in una delle ultime riunioni, mettendo in guardia il Governo, gli investigatori e le Forze dell’Ordine circa le infiltrazioni malavitose nel Business della Green Economy. Noi in Provincia abbiamo più di un problema riguardanti parchi Eolici realizzati, in via di realizzazione e in programmazione, aggiungendovi per colpa di una legge nazionale, anche il business dei parchi Fotovoltaici. E’ vero che si aggira  in provincia un parlamentare che si interessa di parchi eolici?

Franco Roberti

Siamo noi cittadini normali che vogliamo sapere da Cardiello, quale membro della Commissione Antimafia e autorevole componente della Maggioranza di Governo, che pericoli corriamo nella nostra Città e se nel normale corso delle nostre attività quotidiane corriamo il rischio di imbattere con elementi o organizzazioni malavitose. E noi che facciamo informazione?

Le guasconate e le bischerate generano confusione. “Tanto tuonò che piovve“. Invocare pericoli è solo procurare allarme. Minimizzare dopo un falso allarme un fenomeno pericoloso  come la presenza della camorra, potrebbero anche nascondere una sorta di avvertimento, un linguaggio in codice, indirizzato a chi lo sa recepire, ed è qui che è necessario che ci sia da parte del Procuratore Capo di Salerno Franco Roberti, una risposta chiara, precisa, inequivocabile, ma non perché ci rassicuri che la Camorra non c’è, ma che rassicuri che in questa particolare circostanza non c’è. Verificare non è un errore.

Eboli, 20 dicembre 2010.
aggiornato alle ore 15,00.

5 commenti su “La Camorra a Eboli? Tanto tuonò che piovve.”

  1. Non c’era bisogno di queste due dichiarazioni definite “ingenuita politia”
    per argomentare la camorra nel nostro comune.
    Aime eboli ha esperienze cammorristiche abbastanza recenti,per cui dovremmo dovuto sapere affrontare bene l’argomento. Ma credo che non si voglia prendere la salita perche piu dura,raggirarla o sorvolarla è piu facile. Quando ad Eboli ci fu la camorra a noi conosciuta perche raccontata dalle cronache dei giornali e dal vivere quotidiano ,tutti,e dico tutti tenevano paura lasciando il comune ,il territorio e la gente completamente a se stesso.Oggi si fa lo stesso errore, anche se i due consiglieri sonop stati superficiali el’inefficienza cardiellinana gli fa da cornice non bisogna abbassare la guardia. Anzi si colga l’occassione per studiare il fenomeno.
    Ma è anche vero che le leggi devono essere cambiate il 41 bis i collaboratori di giustizia e altre cose come queste. é inconcepibile vedere per strada assassini che usufruiscono di benefici giudiziari in nome di qualche legge di comodo in piu stipendiati perche cosi recita le legghi benefici siu collaboratori di giustizia. e non vengono a dirmi che con questo metodo si sono saputi fatti e confessati delitti. E’ tutta una pacchianata. La camorra è un argomento che scotta prude solo a nominarlo e questo atteggiamento aiuta a crescere il fenomeno ne diventiamop parte integrante essere ammiratori come nel grande film del Padrino si santifica quasi il personaggio creando scenari tra cultura siciliana e malavita internazionale.Gli intrecci tra camorra nepolitica e’ una cosa risaputaquindi l’argomento sta li bisogna solo affrontarlo .
    tutti i palazzi di citta vengono insidiati dalla malavita bisogna avere la volonta di difendersi altrimenti si viene travolti.non siamo cinici e vigliacchi tutti insieme possiamo farcela a sconfiggere questo male sociale ,bisogna crederci. Ma anche e sopratutto chi fa politica ci deve crederci ,deve vivere la politica onestamente.
    Scrivere su questo blog , testimoniare se stessi controla malavita si vince

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    • Per anticamorra –
      Hai ragione, bisognerebbe inasprire le pene ed evitare vi siano delle ingiustizie palesi, come il caso dei pluriomicidi, reoconfessi, che ritornano a vivere nelle proprie Città , laddove hanno commesso i crimini.
      La corruzione è nell’animo umano, la delinquenza organizzata è un fenomeno sociale che non tocca solo noi campani o meridionali, ma che purtroppo da noi è più acuito e ha assunto un “valore” concorrenziale allo Stato ed in taluni circostanze, per colpa di uomini corrotti, opera affianco allo stato, accrescendo in noi la paura e la convinzione che nulla si può fare se non accettare supinamente queste distorsioni.
      NO, NO e NO. Non dobbiamo chinare il capo e per quanto ci riguarda incominciando da noi, dobbiamo disprezzare e condannare questo fenomeno senza se e senza ma.

  2. Visto che piovve speriamo che il Nostro consiglio comunale non ci inviti ad acquistare ombrelli .

    Un consiglio comunale delegittimato è il primo ombrello per la camorra .

    Chiarito questo ora pero’ è il momento di stare tutti vicini alle istituzioni e non lasciarli e nè farci lasciare soli , contro il male oscuro della camorra
    occorre una risposta unanime della città altrimenti perdiamo tutti .

    p.s. la camorra puzza di piu’ di qualsiasi altro fetido puzzo nauseabondo !!!
    altro che arresti preventivi di giovani studenti dal futuro incerto anzi precario.

    Un pensiero affettuoso e un ideale abbraccio al SINDACO VASSALLO E

    AL GIORNALISTA GIANCARLO SIANI , ce ne fossero !!!

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  3. Un articolo datato di quasi 3 anni,ma mai come ora attualissimo,meritorio il blog che tratta di tematiche “scomode”,che poi sono il vero servizio pubblico!
    ETTARI ED ETTARI X 20 KM QUADRATI AVVELENATI DI SOSTANZE NOCIVE!!!
    Il governo non ha speso una parola!!
    Ritengo che bisognerebbe chiamarla emergenza nazionale e fermare lo scempio che si sta facendo sul territorio campano.
    Secondo forniti dall’Eurispes sembra che la Camorra LUCRI ben 7.230 milioni di euro l’anno dal traffico di droga, 2.582 milioni da crimini legati all’imprenditoria (appalti, riciclaggio eTc.), 258 milioni dalla prostituzione, 2.066 milioni dal traffico di armi (il primato TRA LE MAFIE) e 362 milioni dall’estorsione e dall’usura.
    Il giro d’affari complessivo è di circa 12 miliardi e mezzo di euro,da rivedere al rialzo.
    Insomma, un bilancio degno di una multinazionale
    Quando i politici smettono,NON TUTTI “deo gratias”, di affrontare la camorra e la mafia come mali principali da estirpare, vuol dire che la mafia e la camorra sono le istituzioni e che la mafia e la camorra fanno parte delle istituzioni!!!

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