Il PD dopo il Consiglio si “chiarisce” con un’iniezione di potere

Il PD in conclave. A dopo aversele suonate alla luce del sole, a porte chiuse trova un suo equilibrio. Durerà?

Sul tavolo: il potere. Si vorrebbe trattare sulla Multiservizi, sul Piano di Zona, sul Bilancio. E la camorra? C’è tempo. Se ne parlerà un’altra volta fra qualche mese.

Sede-PD-Eboli

EBOLI – L’incontro che era stato preannunciato si è tenuto. Dopo quel Consiglio Comunale infuocato all’insegna della discussione, aperta da un’interrogazione partita dai banchi dello stesso PD a firma di Antonio Petrone e Armando Cicalese, che hanno lanciano l’allarme camorra ed individuando probabili infiltrazioni  camorristiche nei due Centri Commerciali in costruzione (Le Bolle e l’Outlet Cilento Village) che dovrebbero aprire i battenti nel Comune di Eboli, nel corso del 2011, e dopo il voto unanime del Consiglio Comunale su una Mozione presentata per conto dell’opposizione da Damiano Cardiello, e emendata successivamente dal parziale contenuto di un’altra mozione a firma di Salvatore Marisei, il PD dopo essersi scornato in pubblico si da appuntamento per chiarirsi.

Non è la prima volta che si grida alla Camorra, salvo poi a soprassedere e lasciare nel vuoto i dubbi e le accuse lanciate senza che succeda nulla e senza che si dia un chiarimento.

L’incontro del Gruppo Consiliare con il Segretario del Partito il Sindaco e la Giunta si è tenuto a porte chiuse, ma come si sa gli spifferi passano anche attraverso le serrature.

E in tutta sostanza gli spifferi raccontano che l’incontro per quanto abbastanza disteso ha avuto lo stesso identico prosieguo delle sequenze già viste in Consiglio Comunale, con una piccola differenza nello spiegamento dei rapporti di forza. Infatti con la recente presa di distanza del Presidente del Consiglio Luca Sgroia, precedentemente sulle stesse posizioni politiche che dal Congresso stabilirono l’elezione di Marisei, e Mario Di Donato, la maggioranza interna al partito assume altri connotati. L’equidistanza che solo ieri era stata annunciata dai due, si è tradotta in un invito alle varie aree a ritrovare un senso comune delle cose per rilanciare l’Amministrazione.

Quindi mentre dal congresso veniva fuori la presenza di due blocchi contrapposti: area Conte e gruppo Sgroia da una parte; Area Melchionda-Cuomo dall’altra; con la presa di distanza di Sgroia, adesso si registrano tre posizioni, fatto che non garantirebbe più una maggioranza monolita, bensì un nuovo rapporto che si dovrà basare sulle scelte politiche ancorché strategiche di posizione.

In quell’incontro gli spifferi raccontano che il Sindaco Martino Melchionda abbia tenuto una dura reprimenda verso Petrone e Cicalese e verso il Capogruppo Carmine Campagna. Anche alcune dichiarazioni che quest’ultimo ha reso in una Commissione, indicando probabili infiltrazioni camorristiche che starebbero dietro la realizzazione del Parco Fotovoltaico che si dovrebbe realizzare sui Monti di Eboli.

Altra discussione che pure fa venire i mal di pancia ad alcuni è stata quella fatta dagli irriducibili, Vincenzo Rotondo e C. che hanno chiesto la convocazione di un gruppo consiliare, probabilmente per sfiduciare lo stesso Campagna, come più volte e in diverse occasioni è stato annunciato.

La discussione tutto sommato si è svolta in un clima disteso dove ognuno ha messo sul tappeto qualcosa: le batoste, l’arroganza, la protervia, la furbizia. Dietro questo qualcosa si nasconde il vero vulnus: il potere.

Si gioca di fioretto? Per niente: si brandisce la clava.

Pare che l’incontro si sia chiuso con l’auspicio di realizzare più occasioni per discutere, per decidere e per confrontarsi, ma anche con l’auspicio che ognuno svolga il suo ruolo nel migliore dei modi creando partecipazione, ma anche rigore e riservatezza, evitando di creare difficoltà al Partito e all’Amministrazione.

E vissero tutti felici e contenti. E delle infiltrazioni camorristiche? Solo un lontano ricordo.  Del resto con il tempo ed il ripetersi di questi allarmi ci siamo abituati, rimane  per il momento solo l’invio degli atti alle autorità competenti, salvo poi a verificare le dichiarazioni dei singoli e a verificare più in generale le eventuali infiltrazioni camorristiche che sarebbero state individuate dai due consiglieri e dal capogruppo del PD negli affari che si sono trattati nel corso di questi anni.

Sembrerebbe una chiusura da libro cuore se altri spifferi non raccontassero di richieste che vanno nella direzione di mettere in discussione il potere, quello “liquido”, quello che per averlo si è disposto a tutto.

Pare che sul piatto della discussione sia stato introdotto anche un aspetto, per alcuni, non del tutto marginale. Si dovrebbe operare qualche azzeramento, e si dovrebbe cercare di equilibrare le presenze in alcuni posti di comando e di gestione specifici.

L’incontro, che si è tenuto a porte chiuse, in ogni caso ha sancito un riavvicinamento, ma sulla durata c’è poco da scommettere, se non si faranno alcuni aggiustamenti non si troverà pace e di qui bisogna vedere se la pax durerà.

Ma tu vuoi vedere che se si azzera la Eboli Multiservizi e se ne delinea il nuovo assetto; se per caso si mette in discussione il Piano di Zona e si inserisce la persona giusta; se si inserisce nel bilancio alcune voci dotandole di cospicue somme tenuto conto che il Comune ha allontanato lo spettro del dissesto con l’apertura di credito del MPS; all’improvviso spariscono tutti i dubbi circa eventuali infiltrazioni camorristiche e spariscono gli affari intorno a manovre urbanistiche, e magari anche quei loschi individui che si aggirano nel Palazzo, portatori di affari inconfessabili?

Se fosse tutto qui sarebbe il caso di organizzare un sit in a favore. In una botta sola ci toglieremo di mezzo insinuazioni e camorra.

Purtroppo la Camorra o le camorre esistono e come e vivono e si rafforzano proprio dove si fa confusione e si alimentano dubbi e sospetti, rendendo più difficile l’individuazione del fenomeno vero. La camorra esiste e c’è poco da invocarla, anche se in buona fede, per cercare di ottenere qualcosa che invece diventerebbe una normale trattazione politica se affrontata in maniera chiara, inequivocabile e lontana da interessi, inconfessabili, questi si riconducibili anche alla camorra. Con certe cose non si scherza.

Ma fino a che non ci saranno risposte precise continueremo a fare le stesse domande ai dubbi, che di tanto in tanto affiorano, evidentemente mette sul tappeto chi è più informato: La Camorra c’è o no c’è?

1 commento su “Il PD dopo il Consiglio si “chiarisce” con un’iniezione di potere”

  1. Quando ci stanno di mezzo i Conte, non c’è mai niente di buono. Marisei poi pensa di essere il presidente della repubblica, più va avanti è più dimostra i limiti di una persona dal futuro segnato.

    Rispondi

Lascia un commento