Economia & mondo del lavoro – Cosimo Amoddio: Un imprenditore di successo

E’ Presidente della Battipagliese ed è a capo di un gruppo di imprese di successo con mercato in Italia e all’estero.

Amoddio rispetto alla politica: “Nessuno ha mai la soluzione in tasca, ma insieme agli altri si può concorrere a migliorare le cose. Un imprenditore può dare il suo contributo, se chiamato, indipendentemente da un suo impegno diretto”.

Cosimo Amoddio

BATTIPAGLIA – E’ una città giovane, e lo dimostra con la sua dinamicità il suo attivismo la sua smania di crescere, senza avere complessi di inferiorità verso nessuno, in grado di competere con le migliori realtà economiche nazionali. Battipaglia è senza nessun dubbio una delle Città più attive dal punto di vista dell’economia, dei servizi, della produzione, della commercializzazione del mezzogiorno, la prima della provincia di Salerno.

Questo primato, è sicuramente uno stimolo per i battipagliesi a fare meglio, qualunque cosa essi decidono di fare, e quando ci si confronta o ci si affaccia al mercato con nuove iniziative, si aspettano tutti che sia un’attività di Successo. Insomma una sorta di palestra specializzata dove escono veri e propri campioni in tutti i settori della produzione e dei servizi.

POLITICAdeMENTE, riconoscendo il ruolo straordinario che questa Città si è conquistata nel corso della sua breve vita, e senza che la politica ci abbia messo niente se non il freno, in certe circostanze, vuole iniziare il suo viaggio nel mondo dell’economia e del lavoro, individuando e dando il giusto rilievo agli uomini che  sono stati e sono in questo momento, il simbolo del successo ed interpretano nel modo giusto il ruolo e il primato che Battipaglia si è conquistata.

Uno di quegli interpreti è sicuramente Cosimo Amoddio, 53 anni sposato e padre di due figli di 30 2 22 anni, rispettivamente tecnico industriale e marketer dei servizi, che lo affiancano nelle gestione delle sue aziende.

Amoddio è a capo di un gruppo imprenditoriale di cui ne fanno parte: L’Autoschop, che tratta ricambi ed accessori di auto; la Holbek, che al momento produce accumulatori, ma che è in fase avanzata di riconversione; la S.C.A. (ricambi auto); RIMA s.r.l. (ricambi e commercializzazione di ricambi); la G.G.A. che opera nel campo immobiliare; la GIAM S.r.l. che opera nel campo della ristorazione, con progetto di penetrazione sul territorio da cedere in franchising. Tutto il gruppo ha una forza lavoro di 60 unità, inquadrati in diversi profili professionali e lavorativi rispondenti alla natura delle singole aziende.

Il Patron della Battipagliese ha incominciato a lavorare da ragazzo, ed ha fatto veramente tutti i mestieri. Di lui si ricordano tutti, e lo ricordano come un uomo volenteroso, che non si tirava mai indietro rispetto a qualsiasi  tipo di lavoro, dei quale ne carpiva tutti i più piccoli segreti. Riservato e con la voglia di crescere e migliorare, approfittando del momento di crescita economica, inizia a commercializzare ricambi, facendo concorrenza a quelli delle case produttrici pressapoco inavvicinabili per i costi elevati. In breve ma non per questo semplicemente, superando diverse difficoltà e sfidando anche il mercato consolidato, è riuscito ad essere punto di riferimento in quel settore specifico, e man mano è riuscito anche a differenziare i suoi interessi che adesso spaziano come si è visto in diverse attività che per la maggior parte gestisce direttamente.

Battipagliese

Come se non bastassero gli impegni delle sue aziende, dall’inizio del campionato di calcio, pur essendone sempre stato sponsor, ha voluto assumere la Presidenza della Battipagliese, che è iscritta al campionato di serie D.

D – Come mai questo coinvolgimento?
R – Sono stato sempre appassionato di calcio, della Battipagliese e dei colori della squadra, anche se sono un irriducibile tifoso dell’Inter, ma la ragione principale è stata la convinzione che è maturata in me, che fosse giunto il momento di dare qualche cosa di più alla mia Città. Oggi sostenendo la squadra di calcio, domani chi sa.
D – E’ cambiato qualcosa nella sua vita quotidiana?
R – In termini di impegno sono molto più occupato, specie quando seguo la squadra, ma vengo ripagato dalla passione e dal calore del Team.
D – Dirigere una squadra è come dirigere un’azienda?
R – E’ più difficile, perchè il calcio a differenza dell’economia, non è una scienza esatta, è soggetta a tante variabili, poi magari nonostante l’impegno va tutto all’incontrario; ci sono i calciatori, la terna arbitrale e il così detto “ciuffo d’erba”, che ti fa vincere o perdere una partita; e poi ci sono i tifosi che sono esigentissimi e ti fanno sentire sempre come se si stesse sotto esame.
D – Oltre l’impegno temporale mi riferivo anche a quello economico.
R – E’ significativo e responsabile. Per quanto siano dilettanti è importante assicurare loro le dovute risorse, sia individuali che relativamente all’intera organizzazione, e alla pari di come mi comporto con i miei dipendenti, cerco di incoraggiarli, valorizzarli e premiarli, non escludendo quando è necessario anche dei rimproveri motivati.
D – Quindi all’impegno imprenditoriale si aggiunge e si sovrappone quello calcistico?
R – Oggettivamente questo nuovo impegno, non mi distoglie dalle quotidiane responsabilità e dalla conduzione attenta delle mie aziende, semmai lo considero alla stessa stregua di uno dei rami delle mie aziende.
D – Parlando delle sue normali attività di imprenditore ci racconti del suo lavoro e delle sue imprese.
R – Le mie aziende sono distribuite e operano sul territorio, anche se soddisfano a richieste di mercato nazionale ed europeo.
D – Quali sono le maggiori aree di influenza.
R – Con la Holbek e l’Autoschop, oltre che coprire, per la quota che mi compete, il mercato italiano, esportiamo in Spagna, Portogallo, Grecia, Slovacchia, Romania, Ungheria, Austria, Olanda, Lettonia, con le altre aziende invece rispondiamo alle richieste di mercato locale, provinciale e nazionale.
D – Per lei, vivere e operare a Battipaglia o altrove, sarebbe la stessa cosa?
R – Oltre al fattore emozionale e degli affetti non fa nessuna differenza. Sarebbe la stessa cosa, ma sarebbe come iniziare d’accapo.
D – Nello svolgimento della sua attività imprenditoriale si sente vicino i vari soggetti istituzionali (Banche, amministrazioni ecc.) presenti sul territorio?
R – Le Banche si, gli Enti in generale no. Come tutto il Sud, non avvertiamo una particolare vicinanza rispetto alla natura stessa della decisione e dei tempi relativamente stretti a cui una iniziativa imprenditoriale è soggetta.
D – Perché?
R – I servizi non sono rispondenti e non sono efficienti, non danno risposte nei tempi che invece gli investimenti richiedono.
D – Quali sarebbero i modi che avvicinino impresa, pubblica amministrazione e servizi essenziali?
R – Non spetta certo a me indicare l’agenda delle risoluzioni, ma in ogni caso si avverte una inadeguatezza dei manager pubblici, che spesso  dimostrano di non essere all’altezza del loro ruolo e dei tempi e non riescono ad affrontare, sia pure solo dalla loro parte, il mercato e le esigenze del mercato, specie nell’incontro pubblico-privato.
D – Questo significherebbe che le imprese sono sole?
R – Pur comprendendo lo sforzo che i vari soggetti pubblici compiono (amministratori, dirigenti e funzionari), li sentiamo ancora molto distanti, e alla dinamicità del mercato, purtroppo, non corrisponde un eguale coinvolgimento dell’apparato burocratico e amministrativo.
D – Quindi lei invoca un maggiore coinvolgimento per cambiare le cose?
R – Certamente è una strada. La parte produttiva di una società, più che tenuta ai margini e considerata autosufficiente, andrebbe sempre coinvolta, sia rispetto alle scelte amministrative, che quelle politiche, ma specie rispetto a quelle programmatiche e di sviluppo futuro.
D – In che modo?
R – La politica non riesce a dare a tutti delle risposte, proprio per la sua natura mediatrice dei rapporti tra le istituzioni e i cittadini, dovrebbe coinvolgere i privati, le aziende, le persone competenti, indipendentemente dalla loro esposizione pubblica e indipendentemente dal colore politico, per completare le sue vedute d’insieme e affrontare appropriatamente ogni problema.
D – E? difficile. Sembrerebbe al limite dell’utopia.
R – Affatto. Nelle mie aziende, e guardandomi intorno anche in quelle dei miei colleghi piccoli, medi o grandi che sia, non si chiede tessere. Indipendentemente dal loro credo politico, si chiede competenza e attaccamento al lavoro e all’azienda. Per contro è indispensabile valorizzarli per il loro impegno, per i loro risultati, per le loro capacità. Dovrebbe essere così anche negli altri campi. Non mi lascerei mai sfuggire una persona capace.
D – Si potrebbe ipotizzare in un futuro prossimo un suo impegno politico?
R – Assolutamente no. Molto spesso accade che si finisce per crearsi delle inimicizie, che poi finiscono per alterare i rapporti. In ogni caso ognuno svolga il ruolo che gli compete. Un imprenditore può dare il suo contributo se chiamato, indipendentemente da un suo impegno diretto.
D – Faccia un esempio.
R – Essendo coinvolto nelle scelte, presenti e future.
D – Se dice questo ha un’idea?
R – Nessuno ha mai la soluzione in tasca, ma insieme agli altri  si può concorrere a migliorare le cose. Battipaglia è una grande Città, ha grandi potenzialità e riesce a metterle in evidenza in tutti i campi ed in tutte le condizioni. Anche se ha una breve storia, ha avuto ed ha uomini e donne eccezionali, che hanno dato un impulso straordinario all’economia non solo di Battipaglia. Oggi compete in tutti i settori con realtà ben più consolidate e tutti devono dare il proprio contributo per mantenere questo livello di qualità. La velocità delle iniziative ed il dinamismo economico, devono essere un volano perchè tutti possano essere spinti verso il successo. Ma per disegnare un futuro di successo è indispensabile che la parte pubblica affianchi e incoraggi le iniziative private, ed anche in questo momento di grave crisi economica, attraverso un ridimensionamento generale, si può pensare di trovarne spiragli di luce e risalire la china. Si parla di “decrescita felice”, per ora dobbiamo tendere a questo, per arrivare ad altri e nuovi risultati.
D – Quale sarà la sua prossima scommessa per il futuro?
R – Il commercio elettronico. Perché ritengo che il futuro viaggi sul Web, del resto lei ne è un interprete veicolando l’informazione sul Web. L’ e commerce è il futuro.

15 commenti su “Economia & mondo del lavoro – Cosimo Amoddio: Un imprenditore di successo”

  1. Caro Presidente, leggo questo articolo da Milano e per me che sono Battipagliese è un motivo di vanto. Ti conosco e credo che la passione e la determinazione con cui svolgi il tuo lavoro la trasferisci anche in questo altro impegno che ti sei voluto accollare per la società di Battipaglia. Spero vivamente che ci siano soddisfazioni immense in questa tua nuova avventura. Un plauso anche al titolare del Blog perchè attraverso questo suo lavoro ci avvicina quotidianamente al nostro territorio nonostante ci dividano 1000 chilometri. Grazie ad entrambi
    Ubaldo

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  2. Cosimo Amoddio è una persona seria. Merita tutto il successo che ha raggiunto e spero che vada ancora oltre. Complimenti e complimenti a Massimo Del Mese che come al solito sa sempre mettere in evidenza le cose.

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  3. Un grosso, grosso, grosso augurio al carissimo cosimo che come al solito è sempre disponibile, corretto e determinato nelle sue cose. Sono convinto che per la sua perspicacia ed intelligenza metterà a riga tutti gli attori principali nel mondo calcistico battipagliese. Dobbiamo dargli tempo e fiducia ed i risultati sicuramente arriveranno. Pazienza e calma saranno le virtù che il nostro caro Presidente non dimenticherà per i prossimi incontri oltre che come dicevo la determinazione e la puntuale critica.
    Auguri, auguri, auguri e speriamo anche un pizzico di fortuna che non guasta.

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  4. Complimenti al Sig. Amoddio per l’analisi corretta e precisa su chi dovrebbe aiutare chi aiuta la società civile attraverso questi impegni.
    Il calcio come appunto dice l’imprenditore è un pò diverso dalle attività imprenditoriali seppure lo dovrebbe essere tal quale. Ci vuole molta passione e forza d’animo perchè a volte nonostante tutti gli sforzi i risultati non vengono. Allora occorre verificare nella propria compagine cosa va e cosa non va e poi intervenire. Oggi, a mio avviso occorre iniziare un percorso di convincimento globale di tutti e mi riferisco in primo luogo a chi affianca il Presidente nel dover quotidianamente fare delle scelte, all’allenatore ed ai giocatori tutti i titolari e non.
    Dunque un grosso in bocca al lupo e speriamo che “crepi”.
    Comunque dimostrazione di grosso attaccamento al territorio cui è già buon ambasciatore.
    Complimenti ancora Sig. Amoddio

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  5. Il sig. Amoddio è un uomo serio e lo ha dimostrato sempre nella gestione delle sue attività, già dalle prime battute si è dimostrato all’altezza del compito, che non è affatto facile, di Presidente della squadra di calcio di Battipaglia. da tifoso mi permetto di dargli un consiglio che sicuramente sarà utile. La squadra gioca ma non ci mette l’anima, ci vuole un poco di incoraggiamento, ci vuole chi li scuote e questo è il problema.
    Ma sono sicuro che farà il meglio, così come ho apprezzato il suo consiglio e le sue idee a proposito del rapporto con la politica e l’impegno degli imprenditori.
    Così come apprezzo l’iniziativa del blog di mettere in evidenza le migliori energie di Battipaglia. La cosa strana è che l’iniziativa parte dal dott. Del Mese che è un ebolitano, a fronte di tutti gli scenziati battipagliesi, pronti a sparlare di tutti.
    Il bocca al lupo sig. Amoddio.

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  6. E’ proprio strano, ma la differenza tra Eboli e Battipaglia si vede anche nel calcio. A Battipaglia il presidente è un imprenditore, a Eboli il Presidente è un infermiere.
    Io che sono ebolitano non posso nascondere un pizzico di invidia che mi prende vedendo questa differenza, ma nonostante tutto faccio i complimenti a Battipaglia, alla sua Squadra e al Presidente, e come al solito ringrazio Admin che ci offre questo spazio a cui noi affidiamo le nostre riflessioni.

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  7. Come al solito le persone per bene si incontrano sempre ed è quello che è successo tra Massimo e Cosimo. Come appare in una distesissimma ed interessantissima chiacchierata è venuto fuori l’uomo prima che l’imprenditore. Con ammirazione posso dire, conoscendo direttamente Cosimo Amoddio, che il calcio a Battipaglia non poteva conoscere uomo migliore che la società civile battipagliese esprime in questo momento, in particolare, per come già ho letto nei commenti precedenti, per le doti umane ed intellettive che appunto esprime e sono parte di esso. Grazie per la sua tenacia, determinazione ed un pizzico di follia.

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  8. Per la prima volta la politica non entra nel calcio battipagliese. Non conosco il Presidente ma a me sembra che c’è tutto un altro ambiente intorno alla Battipagliese.

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  9. Pensate alle cose serie e non al pallone. Pensate a tanti giovani che non trovano lavoro e pensate a pagare bene i giovani. Il Presidente Amoddio immagino darà l’esempio nelle sue aziende e spero che darà l’esempoio anche quando deve assumere i giovani con una selezione pubblica.

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  10. Ho letto con molto intreresse l’intervista all’imprenditore COSIMO AMODDIO e ne sono rimasto colpito. Non sono di BATTIPAGLIA e apprezzo sempre chi, senza apparire,sa costruire valori imprenditoriali di alto livello. Il profilo che emerge e le notizie in mio possesso, parlano di un imprenditore illuminato che, mette al centro dei suoi rapporti aziendali e verso le relazioni in genere, gli stessi principi: cultura del lavoro, organizzazione aziendale meticolosa, rispetto maniacale delle persone, sia essi dipendenti che clienti, che partner, che calciatori, che giornalisti, che tifosi,che amici. Un imprenditore di questo stampo, a mio avviso, potrebbe essere il cardine, anche politico, per il rilancio di un territorio, quello della provincia di SALERNO, che tanto avrebbe bisogno di riferimenti assoluti, con un respiro economico,imprenditoriale,politico,sociale,sportivo e umano, tutte caratteristiche che, sembra, il sig. AMODDIO, abbia nel suo patrimonio personale. Complimenti.

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  11. Il calcio è un settore pericoloso. Presidente stai attento. Tu sei uno che ha lavorato una vita, non sciupare il tuo successo dietro al Calcio. Meglio essere solo tifosi e tuttalpiù sponsor come hai sempre fatto.
    Comunque ti faccio i miei auguri.

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  12. carissimo ammodio cosimo ti scrivo due righe se ti fa piacere per essere stato un vostro sottomesso operaio. ti ricori circa anni novanta fase di stabilimento accumulatori,ha bivio cioffi.ora sto abastanza bene i anni sono unpo tantini faniente. voi tutto bene,il tuo amicco dipalma matteo non lo piu sentito e visto ti ringrazio della ospilita che mi avete dato visaluto di cuore tutta la famiglia

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