Verso il Melchionda Bis tra “tagli” e “cucito”

Grandi manovre per il Melchionda Bis. Entra Infante e esce Lavorgna, ma solo dopo aver approvato il bilancio.

E’ necessaria una Giunta di grande spessore, piuttosto che un esecutivo “nanoide” basato solo sulla stabilità dei numeri, ammantato da una lenzuolata politica.

Pierino Infante Adolfo Lavorgna

EBOLI – Gli incontri proseguono. Le delegazioni cercano di “quadrare” il cerchio per accontentare tutti e non scombinare niente. Martino Melchionda, esautorando di fatto la Direzione del PD, ha voluto condurre personalmente le trattative con i partiti, che da qui a qualche giorno, se non ore, daranno vita al Melchionda bis.

Le delegazioni del PD, dell’API, dell’Italia dei valori, e dell’UDC, a più riprese stanno mettendo a punto il canovaccio politico, che sarà di base all’allargamento della maggioranza che dovrebbe arricchirsi di altri 3 Consiglieri Comunali, due dell’UDC (Pierino Infante, Emilio Masala), e uno di IDV (Francesco Rizzo).

All’incontro di ieri, che sarebbe dovuto essere quello decisivo hanno partecipato: Melchionda con il capo gruppo reggente Vincenzo Rotondo ed il suo Vice Roberto Palladino per il PD; Arturo Marra e Francesco Bello per l’API; Pierino Infante e Paolo Polito per l’UDC, assenti gli altri.

Pare che la preoccupazione principale sia quella di trovare una motivazione politica che giustifichi l’allargamento della maggioranza. Nei giorni scorsi ci aveva pensato il Sindaco a fornirne una, dichiarando l’indispensabilità di ricostruire il Centro-sinistra, e per giustificare l’ingresso dell‘UDC, naturalmente la formula diventava un centro-sinistra “allargato” alle forze responsabili, ovvero ai moderati centristi del Terzo Polo.

A dare il via all’operazione è stato il segretario Provinciale dell’UDC Luigi Nocera che ha reso noto la linea politica del suo Partito, che in provincia passa attraverso la direttrice Nocera Inferiore-Salerno-Eboli: appoggiando la Candidatura di Manlio Torquato a Nocera; affrontando da soli la battaglia politica di Salerno, favorendo di fatto Vincenzo De Luca a discapito di Anna Ferrazzano; entrando in maggioranza ad Eboli, svincolandosi da Cariello e dall’isolamento in cui l’UDC era precipitata a seguito della nuova collocazione di Cariello.

Luigi Nocera

“L’UDC è un partito autonomo – tiene a precisare il segretario Provinciale Luigi Nocera, raggiunto telefonicamente, mentre sta siglando l’accordo del Terzo Polo a Napoli, con la candidatura di Raimondo Pasquinoe vogliamo operare nell’interesse della gente e dei territori. A Eboli poi, c’è stato un cortocircuito politico, generato dalla posizione che ha assunto Massimo Cariello, che ha distrutto di fatto il Polo alternativo che avevamo concorso a realizzare, e quindi si è aperto un nuovo scenario che ci porta ad una sostanziale convergenza con il centro-sinistra.

Nocera in effetti fornisce il lasciapassare ad una manovra che invece da più parti, e specie da parte  del Segretario del PD Salvatore Marisei, della componente interna al PD che si richiama all’ex Ministro Conte, veniva etichettata come una operazione qualunquistica tesa solo a riportare in Giunta Pierino Infante.

In effetti il menagramo di una parte del PD è rappresentato proprio da Infante, forse perché raccoglie consensi in quell’area periferica di Santa Cecilia, ritenuta il tradizionale serbatoio del gruppo Conte o forse perché allargando la maggioranza dal punto di vista numerico non rappresentano più  quei numeri necessari per impensierire l’Amministrazione Melchionda, più volte frenata nelle sue giravolte da interrogazioni e da manifesti, nei quali si intravedevano brigate di camorristi e frotte di affaristi che giravano nelle stanze del palazzo, che disegnavano Piani Urbanistici, che assegnavano appalti ed esercitando ogni altro genere di pressione sull’Amministrazione Comunale, fino alla celebrazione di un Consiglio Comunale che sarebbe dovuto essere di programmazione e di chiarimento e che invece fu di una insulsaggine unica.

L’incontro di sabato mattina è stato uno dei tanti che concorre a superare questa fase di freddezza e di empasse in cui versa l’Amministrazione e la Maggioranza, che punta tutto su queste nuove aperture per non si sa bene che tipo di rilancio politico perseguire, visti i risultati modesti fino ad ora conseguiti.

Francesco bello

“E’ un passaggio importante – dichiara il Consigliere Francesco Bello, che ricopre anche il ruolo di Segretario cittadino dell’API – che passa attraverso il rilancio dell’Amministrazione. – sottolinea – La maggioranza e i numeri ci sono, tuttavia è solo il senso di responsabilità verso la Città, che ci porta verso un’operazione politica che mira a realizzare un’esperienza insieme ad altre forze politiche responsabili, che vogliono confrontarsi senza nessun accenno polemico“.

Bello continua – “Tra tutte le forze politiche con cui abbiamo dialogato l’UDC si è mostrato più disponibile al confronto e al dialogo facendo riscontrare significative convergenze. La maggioranza fin dal primo momento ha tenuto ferma la barra rispetto al programma di mandato, ma nello stesso tempo non sarà chiusa a possibili integrazioni”.

Se dal palazzo e dai partiti interessati, salvo qualche dovuto distinguo, arrivano segnali distensivi, da chi invece a quegli incontri non partecipa arrivano preoccupazioni, incertezze e malcontenti e anche se l’ora x del Melchionda Bis non sembra essere così vicina, si percepisce però che il Sindaco voglia prima predisporre il Bilancio, approvarlo, non prima di maggio, e poi procedere al rimpasto, che si preannuncia già doloroso.

E’ evidente che se c’è qualcuno che entra, ci sarà anche chi deve uscire, ed è qui che Martino Melchionda in veste di sarto dovrà “tagliare” qualche rapporto consolidatosi nel tempo e dovrà “cucirne” altri che nel frattempo per diversi motivi si sono lacerati.

Paolo Polito

Se la maggiore responsabilità dell’UDC si traduce in un ingresso in Giunta del suo uomo più votato Pierino Infante, che lascerebbe a sua volta il posto in Consiglio a Paolo Polito, si dovrà procedere al “taglio” e le voci danno per “tagliato” un altro più votato, quello più votato in assoluto.

A fare i bagagli sarà Adolfo Lavorgna nella buona pace delle opposizioni e del gruppo contiano, che non gli ha mai perdonato di aver preso tutti quei voti, e di aver saputo utilizzare bene sia l’incarico assessoriale che quello di Amministratore della Eboli Multiservizi, insomma c’è stato un fuoco incrociato su Lavorgna e sulle sue incompatibilità, che nemmeno su Berlusconi si è fatto tanto.

E così non si tocca Conte, per cercare di “cucire” un nuovo rapporto con quell’area, fortemente ridimensionata ma anche divisa al suo interno; non si tocca Consalvo, perché anche se non ha nessun consigliere che lo appoggia per contentare alcuni si è preferito “punire” Lavorgna; non si tocca Remo Mastrolia, perché anche se non è più amico dell’On. Antonio Cuomo, questi non vuole si faccia fuori, e così tra “tagli” e “cucito” si va verso il “sacrificio” di Lavorgna.

Ma questa risoluzione se soddisfa chi in questi ultimi mesi ci ha lavorato e chi ha resistito per cercare di parare le perdite, non soddisfa affatto l’azione politica. Questa Giunta, come si è detto, non si è particolarmente distinta, eccezion fatta per alcuni Assessori, che in ogni caso hanno prodotto dei risultati, e tra questi insieme al Vice Sindaco Antonio Conte, all’Assessore ai Lavori pubblici Enzo Consalvo, all’Assessore all’Urbanistica Cosimo Cicia, c’era anche Adolfo Lavorgna.

Mentre poteva essere l’occasione di mescolare le carte e di realizzare una giunta di ampio respiro che guardasse altri orizzonti e che fosse l’occasione giusta per affidarle un programma di rilancio relativamente ai temi più scottanti e che vanno: dal Piano energetico, agli strumenti urbanistici; dallo sblocco dei vincoli della Fascia Costiera, alle politiche territoriali; dalla proposta scellerata della realizzazione della Centrale Nucleare a Foce Sele, a quella della delocalizzazione del Porto di Salerno; dalla proposta estemporanea della nuova Regione Principato di Salerno, all’avvio delle procedure per la realizzazione del Polo Agroalimentare; dai servizi ai collegamenti viari e metropolitani; dalla difesa delle professionalità degli Ospedali di Eboli e Battipaglia ad arrivare anche alla proposta assurda e senza soldi della Realizzazione dell’Ospedale Unico della Piana del Sele.

Sfide politiche di grande spessore, alle quali bisogna arrivarci senza pregiudizi  e senza avere la presunzione di avere la risoluzione giusta per ogni problema, ma portare avanti quegli appuntamenti dedicando grandi impegni e assumendosi grandi responsabilità, che necessitano assolutamente di  uomini che sappiano equilibrare autonomia e collegialità nelle scelte, le quali passerebbero solo attraverso una Giunta di grande spessore piuttosto che un esecutivo “nanoide” basato solo sulla stabilità dei numeri, ammantata da una lenzuolata politica, giusto l’ossigeno necessario per andare ancora avanti.

Eboli, 28 marzo 2011

3 commenti su “Verso il Melchionda Bis tra “tagli” e “cucito””

  1. auguri a Infante, in bocca al lupo all’amico adolfo e spero possa davvero iniziare a raccogliere quello che ha seminato! complimenti adolfo, bravo Sindaco. adesso avanti tutta…

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  2. Andrebbero picchiati, per modo di dire. Nel senso che non si meritano di amministrare una Città come Eboli. Veri e propri irresponsabili, senza idee e senza orgoglio. A casa.

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  3. Ottimo articolo che delucida un po’ la vita politica ed amministrativa della nostra città. Tantissimi problemi all’orizzonte ed è il caso effettivamente di fare un rimpasto di giunta per inserire “volti nuovi e capaci” nell’amministrazione del palazzo di Città senza essere succubi di politici che vogliono il loro tornaconto per l’impegno profuso nella vittoria delle elezioni comunali del 2010.
    Insomma è ora di tagliare i legacci e puntare in alto per il bene del nostro territorio che se non è ben amministrato in questo periodo sarà decisamente perdente per i prossimi cinquant’anni e forse più.
    Ho letto che hanno fatto bene alcuni assessorati ma di altri non se ne parla.
    Per esempio cosa succede agli assessorati delle Politiche Sociali e Giovanili. Dopo che sono stati portati all’apice (questo è il mio modesto punto di vista) nella passata amministrazione con assessori quali Luca Sgroia e Francesco Bello, adesso non se ne parla nemmeno più. Mancano effettivamente “volti nuovi e capaci”?

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