SEL: La Piana del Sele un’area di “passaggio”

Il Porto Commerciale e il Piano Provinciale sono in palese contrasto con il Piano Territoriale Regionale.

Cirielli sposta la sua attenzione verso Cava e chi invece dovrebbe tutelare la Piana è distratto in altre faccende.

Gerardo Rosania

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento che segue di Sinistra Ecologia e Libertà, che affranta le varie tematiche che sono in discussione tra le varie forze politiche, anche a seguito del dibattito che si è sviluppato intorno al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, elaborato dalla Giunta Cirielli.

Il piano elabora una serie di interventi, tra cui quello della delocalizzazione del Porto Commerciale di Salerno, e su cui si è aperto un dibattito che fa registrare i favorevoli e i contrari. Gerardo Rosania e Sinistra Ecologia e Libertà nota una serie di carenze circa il coinvolgimento della Piana del Sele e ne attribuisce le responsabilità sia al Presidente della Provincia Edmondo Cirielli, sia al Consigliere Provinciale e Comunale Massimo Cariello. Il primo, responsabile di dirottare lo sviluppo in altre aree della provincia, il secondo per non interessarsi di tutelare il territorio ebolitano e della Piana.

Rosania e SEL oltre ad attribuire precise responsabilità alla Giunta Cirielli, che tra l’altro non ne ha nemmeno le competenze, riscontrano diverse discordanze rispetto al Piano Territoriale Regionale, che per queste aree prevede altre cose.

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Hanno ridotto la Piana del Sele ad un’area di “passaggio”………. e ne vanno pure orgogliosi.

Sette anni fa i Comuni di Capaccio, Eboli, Battipaglia, Bellizzi e Pontecagnano diedero prova di come un’ “area vasta” può autonomamente disegnare il proprio futuro, valorizzando le proprie risorse, a partire dal mare.

Era il progetto “Costa del Sele“.

Chi, a livello provinciale, avrebbe dovuto sostenere e portare avanti questo progetto, per 5 anni (a dimostrazione del suo “attaccamento” alle proprie terre) lo ha trascurato, essendo in altre faccende affaccendato!

La mancata approvazione di quel progetto ha mortificato un’intera area geografica ed oggi una destra priva di un disegno strategico per questa Provincia (e che non ha alcun interesse a che un’area strategica come la “Piana del Sele” esprima a pieno le proprie potenzialità di “volano motore” dell’economia dell’intera Regione Campania) sposta la propria attenzione su altre aree della provincia (Cava?).

Ecco allora che la Giunta Provinciale adotta il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), che riduce la Piana del Sele ad un’area marginale, di semplice passaggio dei flussi turistici diretti verso il Cilento ed al servizio di altre aree della provincia (del capoluogo innanzitutto):

  • c’è da realizzare il termovalorizzatore? facciamolo nella Piana;
  • c’è da realizzare una mega-centrale fotovoltaica? facciamola nella Piana;
  • c’è da pensare a dove ubicare una centrale nucleare? mettiamola nella Piana;
  • c’è da spostare il porto commerciale di Salerno, perché De Luca possa realizzare il porto per le grandi navi da crociera? facciamolo nella Piana.

E chi dovrebbe tutelare quest’area alla Provincia (o non perde occasione per autoproclamarsi “paladino” di quest’area) applaude. Anzi, applaude più forte degli altri, perché è così che fa chi deve legittimarsi agli occhi del “capo” dopo il cambio di casacca!

Cosa dice il PTCP?

  1. parla di valorizzazione del paesaggio costiero, ma … della Costiera Cilentana e di quella Amalfitana. Ed Eboli ed il resto della Piana del Sele?
  2. parla di portualità turistica, ma … dopo Salerno è previsto un porto a Pontecagnano e poi si passa direttamente ad Agropoli. Ed Eboli ed il resto della Piana del Sele?
  3. parla di “parchi ludici” sulla costa per offrire un’attrattiva di svago ai turisti, ma … ne prevede uno solo a Paestum. Ed Eboli ed il resto della Piana del Sele?
  4. parla di valorizzazione e promozione del sistema dei beni culturali, ma … parla del museo di Paestum e del museo di Pontecagnano. Ed Eboli ed il resto della Piana del Sele?
  5. parla delle risorse naturali del territorio, ma … dimentica il fiume Sele ed il Tusciano.
  6. parla di recupero delle stazioni ferroviarie minori a fini turistici, ma … solo quella di Paestum. E quelle di Montecorvino e San Nicola Varco? E quella da tempo proposta a Santa Cecilia?

In compenso, in assenza di una proposta complessiva di valorizzazione della “risorsa turistica” nella Piana del Sele, questa diventa un’area di transito per chi è diretto sulle coste cilentane:

  • scompare l’idea della strada litoranea come zona a traffico limitato da porre al servizio delle attività turistiche della costa da Pontecagnano ad Eboli;
  • viene potenziata la strada Aversana che, scavalcando il fiume Sele e messa in collegamento con l’autostrada, diventa una strada a scorrimento veloce verso il Cilento;
  • viene prevista una parallela alla S.S.18, che dallo svincolo di Battipaglia va verso il Cilento ;
  • viene potenziata la S.S. 18, che da Battipaglia va verso il Cilento;
  • viene prevista la strada dei templi che, partendo dallo svincolo autostradale di Eboli, attraversa il Sele prima di Santa Cecilia e porta verso Paestum;
  • viene prevista un’altra strada a scorrimento veloce, che dallo svincolo di Campagna porta verso il Cilento.

Si parla, insomma, solo di strade che corrono parallele alla costa nostra e portano i traffici turistici verso il Cilento. Non una parola si dice rispetto al potenziamento delle strade provinciali che portano i turisti verso la nostra costa o verso i nostri centri! Come fa il turista che vuole arrivare a mare sulla costa ebolitana ad arrivarci se trova le strade provinciali nello stato pietoso in cui versano da anni?

Eboli, poi, viene completamente tagliata fuori! Anche di questo dobbiamo ringraziare la destra e chi, a livello provinciale, dovrebbe rappresentare questa Città (tolti i saluti e i baci, ci domandiamo: cosa resta del “neo-ciriellino“?).

  • viene previsto che la metropolitana di Salerno arrivi fino all’aeroporto di Pontecagnano Costa del Sele (nella proposta arrivava fino a Foce Sele);
  • viene previsto che l’alta velocità si fermi a Battipaglia (si era riusciti, in precedenza, ad ottenere che arrivasse fino al cuore della Piana!).

In compenso, ci scaricheranno addosso il porto commerciale di Salerno! Un porto-isola a 1,2 km dalla costa battipagliese e 306 ettari di suolo agricolo destinato ad area di servizio del porto: il classico specchietto per le allodole.

Un’opera che non si potrà fare non solo perché in contrasto palese con il Piano Territoriale Regionale (al quale il PTCP dovrebbe essere coerente), ma anche perché non è una competenza della Provincia.

Andrebbe, infine, posta un’ultima domanda cui si tende a non rispondere: che c’azzecca il porto commerciale con il turismo e con l’agricoltura della Piana?

E mentre questa destra, furba e senza un progetto per la Piana, ci mette a rincorrere la “favola” del porto commerciale, si realizzerà a breve la riduzione della Piana ad un’area di passaggio dei traffici turistici verso il Cilento. Anche di questo dovremo ringraziare chi governa alla provincia, compresi i “cieriellini” dell’ultima ora.

E meno male che lavorano per il bene della Città e della Piana!

SINISTRA ECOLOGIA e LIBERTA

Circolo “La Sinistra” – Eboli

2 commenti su “SEL: La Piana del Sele un’area di “passaggio””

  1. TROPPI SOGNI INFRANTI, TROPPE VANE PROMESSE NAUFRAGATE NEL MARE DEI RIMPIANTI, EBOLI E LA PIANA SONO IN UN MOMENTO TOPICO: O CI SI PRENDE L’ULTIMO TRENO X LO SVILUPPO,O IL DESTINO DI PERIFERIA PATTUMIERA DELLA PROVINCIA + REGIONE E’ SEGNATO. LA CLASSE DIRIGENTE, AMMESSO CHE NE ABBIA LA FORZA,DEL NOSTRO TERRITORIO SUPERI LE INSULSE DISTINZIONI DI BOTTEGA, ED OPERI PER IL BENE COMUNE..NON VOGLIAMO LE PIRAMIDI, MA INFRASTRUTTURE REALIZZABILI E PIANI CONCRETI!!!

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  2. Analisi pienamente condivisibile… Per quanto riguarda Eboli, poi, non posso che essere pessimista… Una periferia sempre più ai margini fino all’abbandono…
    Lo so, è una frase fatta, ormai, un “semplicismo”… ma Cristo si è fermato a Battipaglia… parecchio tempo fa, non oggi.

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