La Valle del Sele: un sistema produttivo nazionale

Il convegno ha evidenziato vocazioni, potenzialità e eccellenze della Valle del Sele, che vedono quest’area tra quelle più vivaci del paese.

“Associazione M. Ripa” colma un vuoto politico e cerca di riempirlo di contenuti programmatici e proposte concrete, mentre è in atto uno scontro istituzionale Provincia-Comune di Salerno.

Carmelo Conte

EBOLI – Lunedì 9 maggio 2011, si è tenuto nella sala dell’Auditorium di San Bartolomeo ad Eboli, un Convegno, dal tema “La Valle del Sele: un sistema produttivo nazionale“. L’importante iniziativa organizzato dall’Associazione Matteo Ripa, il cui ispiratore è l’on. Carmelo Conte ex Ministro delle Aree Urbane, presentando i risultati di uno studio sull’economia della Provincia di Salerno, realizzato dagli studenti della Facoltà di ingegneria dell’Università di Salerno, del corso di studi di Architettura e Composizione architettonica e allestendo una mostra fotografica curata dall’Osservatorio per la Storia delle Campagne meridionali attinta dall’Archivio comunale “L. Gallotta”, ha voluto mettere al centro della discussione politica la Piana del Sele.

Convegno Associazione M. Ripa La Valle del Sele

Conte attraverso la sua Associazione colma un vuoto politico che assolutamente deve essere riempito di contenuti programmatici ma anche di proposte concrete, in un particolare momento che propone uno scontro senza pari tra la Provincia di Salerno guidata dal Presidente Edmondo Cirielli e  il Comune di Salerno guidato dal Sindaco Vincenzo De Luca. Scontro che trova terreno fertile nella circostanza elettorale, aggravata da una complicità negativa delle istituzioni nazionali e regionali, ma che in ogni caso sta producendo effetti devastanti, dal punto di vista politico-programmatico, con ricadute purtroppo che risultano essere altrettanto devastanti per la Provincia di Salerno e per la Piana del Sele.

La confusione generata da un Piano Sanitario punitivo e dequalificante per le nostre aree; il taglio sui trasporti pubblici che stronca ogni speranza sulla metropolitana leggera di Salerno e il Metrò del mare; Lo scontro sull’immondizia e la gestione dell’immondizia tra i Comuni e la Provincia; Il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e la conseguente delocalizzazione del Porto Commerciale di Salerno; L’Aeroporto di Pontecagnano; l’Interporto di Battipaglia, il Polo Agroalimentare di Eboli; e altri punti di discussione, sono l’esempio dell’assoluta mancanza di una proposta politica complessiva che coinvolga i territori, in un disegno armonico più che subire iniziative, che potrebbero essere anche interessanti, ma che fine a se stesse risultano solo una violazione delle autonomie locali.

Il convegno voleva puntare i riflettori e mettere al centro della discussione la Valle del Sele e le sue potenzialità in un circuito economico nazionale virtuoso e produttivo, e c’è riuscito.

Alfonso Ruffo Direttore Il Denaro

I lavori sono stati moderati da Alfonso Ruffo Direttore de “Il Denaro“, che con la sua testimonianza ha voluto festeggiare anche il ventesimo compleanno del suo giornale. I sindaci di Capaccio, Eboli, Bellizzi, Pasquale Marino, Martino Melchionda e Pino Salvioli, insieme ai loro saluti hanno messo in evidenza anche le loro perplessità rispetto ai reali bisogni e una voglia di voler essere più incisivi ma soprattutto coordinarsi per interpretare al meglio i bisogni delle comunità amministrate.

L’introduzione ai lavori di Carmelo Conte, nelle riflessioni, negli spunti, è stata ricca e completa. Conte ha innanzitutto evidenziato le vocazioni della Valle del Sele e le eccellenze che hanno posto quest’area tra quelle più vivaci del paese, e per contro anche le carenze che sistematicamente hanno accompagnato questa propensione.

L’ex Ministro Conte entrando nel vivo della discussione propone: “E’ indispensabile pensare ad una nuova Regione e una nuova Provincia per dare delle risposte concrete rispondenti ai bisogni delle nostre terre. Per questo bisogna andare oltre il PIL per cercare di comprendere le reali necessità e i veri bisogni delle popolazioni. – Conte diplomaticamente mette l’accento sulla impostazione ragionieristica delle politiche Regionali e Provinciali, che pensa ad un rilancio partendo dai numeri e evidentemente seguendo i numeri si è finiti per tagliare indiscriminatamente, anziché “cucire”: necessità, bisogni, spesa, razionalità – Partiamo dal Cilento e proseguendo verso l’Agro-nocerino-sarnese, c’è Salerno e c’è la Piana del Sele. Territori profondamente diversi nelle esigenze, ma complessivamente funzionali come sistema territoriale. E proprio partendo dal territorio, perché vi sia una rispondenza e quel legame che unisca le varie peculiarità bisogna pensare Salerno come una Città aperta. Anche perché – continua Conte – Il futuro della “nuova Regione” della “nuova Provincia” è legato alla costituzione delle Aree Metropolitane, intorno alle quali fare sistema e pensare ad ogni forma di finanziamento per farle decollare, evitando così interventi inappropriati, isolati e confliggenti con i reali bisogni delle popolazioni“.

Carmelo Conte poi, fornendo una serie di numeri e dati, ha offerto alle varie personalità presenti un’analisi politica e sociale della Regione e soprattutto della Piana del Sele, ritenendo quest’ultima, una realtà fortemente inserita nel circuito economico nazionale ed europeo, e per questo sostiene: “Il futuro dell’Europa non sarà certo prospero se non saprà mettere al centro il mezzogiorno, e se non sa valorizzare quelle aree che nel mezzogiorno già hanno una loro identità e una loro valenza. – concludendo Conte tiene a sottolineare che le proposte se sono oggetto di studio vanno al di la della politica, in quanto assumono un valore scientifico – La politica non deve essere invadente, deve essere solo un “ramo” che insieme alle conoscenze devono contribuire alla crescita delle nostre terre. Quindi valorizzare le conoscenze per contribuire alla crescita è il primo obiettivo che ci proponiamo”.

Carmelo Conte

L’intervento di Conte oltre ad essere l’introduzione poteva essere anche la conclusione, vista la completezza dell’analisi e la valenza della proposta, che oggettivamente ha offerto spunti alla discussione che poi ne è seguita ma purtroppo i destinatari della proposta erano assenti. Stefano Caldoro anche se presente nella scaletta in quanto avrebbe dovuto concludere i lavori del Convegno, e Edmondo Cirielli, che invece ha portato il suo saluto di circostanza iniziale, non hanno potuto recepire le risultanze dei lavori facendo registrare una grave occasione politica mancata.

Gli interventi successivi sono stati tutti interessanti, così come particolarmente inaspettato ma ugualmente interessante è stato quello del dott. Roberto Pansa, Manager unico del Cilento Outlet Village di san Nicola Varco, il quale anche a tutela della serietà e del notevole impegno economico messo in cantiere dalla Società investitrice, ha ribadito che grandi investimenti come quello che rappresenta INNOVAZIONE COMMERCIALE – Gruppo IRGENRE, devono muoversi in un quadro normativo certo ed in concerto con le istituzioni locali, garantendo trasparenza e correttezza in tutte le sue fasi operative.

Guido Arzano, Presidente CCIAA di Salerno, dal canto suo ha parlato di: “Collaborazione collaborativa” riguardo ai grandi temi e ai grandi progetti progetti, per i quali sarà indispensabile realizzare una STU (Società di Trasformazione Urbana) che coinvolga tutti i vari soggetti, pubblici e privati. – riguardo invece al Porto Commerciale di Salerno e alla sua delocalizzazione Arzano ha dichiarato – E’ impossibile trasferire la struttura portuale in un’area che invece andrebbe difesa nella sua peculiarità agricola, turistica e dei servizi”.

Pasquale Persico, dell’Università di Salerno, Facoltà di Economia, invece riallacciandosi al discorso di conte nella parte della scarsa collaborazione istituzionale: “Il tema della frammentazione politico-istituzionale è il freno ad ogni possibile successo. Un problema che va affrontato e superato per offrire servizi necessari al territorio. – E a dimostrazione di quanto le realtà che si affacciano sulla Piana del Sele, come Capaccio, Eboli, Battipaglia, Bellizzi, siano coinvolte nello stesso destino, Persico ha lanciato l’idea di una sorta di Area metropolitana definendone anche il nome – DELTA 5: La Città pensata, pensando alle 4 città più il territorio in comune”.

Per Enrico Bottiglieri, Presidente Confesercenti: “La forza della nostra economia è il comparto agricolo, l’unico settore che in questa crisi ha tenuto. L’altro grande punto di rilancio è senza discussione il settore turistico, su cui bisogna investire con grandi opere infrastrutturali speculari a queste iniziative. – E bottiglieri come Arzano conclude – Il Porto Commerciale e la sua delocalizzazione sono fuori tempo”.

Anche Adriano Giannola, Presidente SVIMEZ , come Persico e gli altri ritiene: “Superare la frammentazione, cioè fare sistema, è la condizione che si presenta abbastanza leggibile rispetto ai ritardi progettuali. Il sistema “Regione Campania”, che con estremo ritardo deve affrontare un problema metropolitano, cioè l’Area Metropolitana di Napoli e tutto il suo disordinato interland si può affrontare solo superando la frammentazione politica e Istituzionale. – Giannola affrontando anche il tema dal punto di vista sociologico, relativamente alla nuova ondata di emigrazione fa notare quanto sia deleterio privarsi di intelligenze allevate e poi invece proiettate altrove, ma fa notare anche come si sia attuato un processo inverso rispetto alle precedenti ondate migratorie, che vedevano l’immigrato contribuire attraverso i suoi guadagni alla crescita della propria terra di origine, mentre oggi i giovani immigrati per come guadagnano poco, devono essere ancora supportati economicamente dalle loro famiglie, contribuendo così al progressivo impoverimento delle terre di origine. Giannola ha poi concluso riguardo ai grandi impegno programmatici previsti nella Piana del Sele: “Personalmente sono favorevole al Porto Commerciale, ma che non sia in alternativa a quello di Salerno”.

L’intervento di Enzo Boccia, Presidente Nazionale Piccola Industria, si è incentrato sull’idea di Conte riguardo a Salerno Città aperta: “Bisogna essere ottimisti nelle aspettative. Potenzialità, sviluppo, slancio, per mettere in condizione di “vendere” le potenzialità del territorio rispetto alle sue vocazioni. E’ indispensabile potenziare la rete dei servizi (Strade, Porto, Aeroporto) per attrarre i turisti, così come occorre lavorare su un’idea di società aperta. – Infine Boccia approfondendo il tema del convegno circa le potenzialità della Valle del Sele introdotta in un sistema economico nazionale conclude – Il mercato globale fortunatamente favorisce l’Italia e le sue regionalità, ecco perché, – rifacendosi all’intervento di Conte – è necessario capire quale Regione vogliamo e operare in sistema per realizzarla”.

Il Convegno è riuscito, e tutti gli interventi hanno aggiunto un piccolo ma importante contributo alla politica pensata, ragionata, discussa, che si propone e chiede il confronto, peccato che chi doveva ascoltare non c’era, ma non è tutto perduto, perché l’Associazione Matteo Ripa, si è proposto di trasferire da qui a quindici giorni il dibattito all’Università di Salerno, per continuare ad emendare di proposte un’idea progettuale. In quell’occasione si spera che ci siano i destinatari delle proposte, per evitare sia solo un “esercizio delle giaculatorie“.

Convegno La Valle del Sele.... il Pubblico

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Convegno
“La Valle del Sele: un sistema produttivo nazionale”

La Piana del Sele Archivio storico L. Gallotta

A cura di Università di Salerno, Associazione “Matteo Ripa”, DISUFF “Osservatorio per la storia della campagne meridionali”, SANATRIX Nuovo Elaion.

Lunedì, 9 maggio 2011, ore 18.30 – Auditorium San Bartolomeo, Eboli

Ne discutono:
i Sindaci Eboli, Battipaglia, Capaccio e Bellizzi
Martino Melchionda
Giovanni Santomauro
Pasquale Marino
Pino Salvioli

On. Carmelo Conte
Adriano Giannola, Presidente SVIMEZ
Pasquale Persico
, Università di Salerno, Facoltà di Economia
Enrico Bottiglieri, Presidente Confesercenti
Guido Arzano, Presidente CCIAA di Salerno
Enzo Boccia, Presidente Nazionale Piccola Industria
On. Edmondo Cirielli, Presidente della Provincia di Salerno
On. Stefano Caldoro, Presidente Giunta Regionale Campania

Modera:
Alfonso Ruffo, Direttore de “Il Denaro”

Eboli, 11 Maggio 2011

16 commenti su “La Valle del Sele: un sistema produttivo nazionale”

  1. MI vergogno ancora quando costui cioè Carmelo Conte ex Ministro che ha condizionato un trentennio di storia politica locale abbia ancora il coraggio di alzarsi e parlare come uno Zombie.Costui che negli settanta gia si arrichiva con la spazzatura con una discarica in loc. femmina morta deturpando e sporcando la valle del sele partendo dal territorio ebolitano . Quando aveva il potere assoluto fdurante il mandato del suo ministreo cosa ha fatto? il villaggio Conte e basta.

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  2. Le cose di Conte anche se espresse bene sono fritte e rifritte. Sono antiche, non più attuabili.
    Ma vuoi vedere che quello che non è stato capace di fare da ministro e dopo un ventennio di sua supremazia vorrebbe che si facesse in un attimo? Strana concezione del tempo e dei luoghi, ma anche dei rapporti, elogia Cirielli e Caldoro e disprezza Melchionda e De Luca. Bravo.

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  3. I commenti di Eboli e A Z2 O sono molto propositivi e denotano il grande livello culturale e politico che vi è oggi.
    L’ On. Conte nn è in grado di parlare e fare politica, ma i sopraindicati cosa fanno per il loro paese.
    Eboli parla addirittura di discariche……………………….lasciamo perdere……..nn ho parole.
    Avete ragione, spero cmq che queste vostre idee e convincimenti siano soltanto vostre…………altrimenti e la fine………..
    Augurissimi……..
    P.S. Volete x favore fare capire al popolo ebolitano chi dovrebbe fare POLITICA.

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  4. Non ho potuto essere presente e quindi ringrazio Massimo Del Mese che ci permette di avere una informazione puntuale e precisa.
    I primi due interventi, scusatemi, ma mi fanno VERGOGNARE, perchè quando si va su un mezzo di informazione come questo, bisogna sapere che è si viaggia su di uno strumento molto più veloce e diffusivo della stessa CARTA STAMPATA.
    Tutte le osservazioni che vengono fatte ANCHE SE IN ANONIMATO e quindi poco serie e poco corrette, vengono lette teoricamente in TUTTO IL MONDO.
    E ……allora, ci vogliamo dare una calmata e cercare di essere SI ANCHE CRITICI, se NON SI CONDIVIDONO delle idee, ma perchè bisogna essere IMBECILLI E SCOSTUMATI?
    Per quanto riassunto dal mio amico Massimo, non posso che esprimere un compiacimento per l’azione che l’Associazione Matteo Ripa sta ssvolgendo in questi ultimi mesi.
    Davanti ad un assenza totale dei PARTITI ( che io OGGI non chiemerei più così- ma LISTE PERSONALIZZATE)o qualunque organizzazione politica seria, questa Associazione cerca di tenere aperto un dibattito che ritengo ESSENZIALE ED INSOSTITUIBILE per eviatre che tutto si trasformi in una continua e distruttiva guerra fra “poveri cristi” ed in una CONTINUA CAMAGNA ELETTORALE alla ricerca del consenso PERSONALE.
    Io non voglio entrare nel merito delle cose di cui si è discusso lunedì scorso, pechè sarei scorretto in quanto non ero presente e poi non sono un tuttologo, sono solo un attento osservatore che si dipiace dei toni che spesso vengono usati con una cattiveria, che QUANDO SI FACEVA POLITICA nel corretto senso di questo termine, nei Partiti, compreso quello -e l’UNICO- in cui ha militato per tantissimi anni- il Partito Socialista Italiano, NON ERANO PARTE DEL LINGUAGGIO COMUNE. Si, vi erano discussioni a volte anche furibonde, ma tutto rimaneva nella sede del Partito, chi era minoranza -COME IL SOTTOSCRITTO- discuteva, aveva DIRITTO di poter dire quello che pensava, qualche volta veniva, raramente, anche condiviso, ( sempre rispettato) ma poi DELIBERATO, DECISO, tutti, compreso che era minoranza, rispettava la decisione presa. Si sono commessi molti errori, alcune persone, io compreso, non sono state capaci di battersi di più per SALVARE IL BAMBINO, immerso nell’acqua sporca, ma buttare tutto, compresa la “concolina” a cosa è servito? Ci rendiamo conto del livello dei nostri rappresentanti politici nazionali, regionali, provinciali e …..locali?? Ci renddiamo conto del livello della discussione politica se I PRIMI DUE INTERVENTI SONO ESPRESSIONE condivisa??
    Mi auguro che queste considerazioni non contribuiscano ad ulteriori interventi che per motivare posizioni PRO-CONTE o CONTRO-CONTE non entrano nel merito dei problemi correttamente e tempestivamente posti sul tappeto, MA BUTTANO ULTERIORE FANGO, dando una immagine della nostra città, DEGRADATA E SENZA SPERANZA. Condanniamo senza appello, invece, i rappresentanti politici Regionali ( Caldoro) e Provinciali( Cirielli) che o non hanno partecipato o hanno partecipato solo per FARSI VEDERE.
    APPROFITTO: RICORDATE AMICI CHE IL 12 ed il 13 giugno prossimoi SI VA A VOTARE, votate come vi pare ma ANDIAMO A VOTARE PER I QUATTRO REFERENDUM!!!
    Antonio Lioi

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  5. Nemo propheta in patria. Nessuna meraviglia.
    E poi in questo paese vige l’ostracismo dei moralisti e se sei nella lista di prescrizione non c’e’ nulla da fare. Un peccato perchè quando in politica si ha paura del confronto la democrazia ne esce male e la sinistra ne esce anche peggio, Il risultato è questo; voltagabbana a destra e a manca e Berlusconi al governo.
    Per difenderci ormai ci restano solo i referendum.
    Mi raccomando raccogliamo l’invito di lioi e andiamo a votare è forse la nostra ultima speranza.

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  6. Io non mi vergogno affatto e durante quel periodo mio caro Lioi anche tu eri accanto a Conte con le tue responsabilita sull’asl,io altro che politica ho fatto la resistenza della dittatura che esisteva in quel preciso quindiciennio il culmine del successo di Conte senza la tessera di partito non si campava ad eboli, mantengo l’anonimato solo per garanzia ,non mi va di subire processi per prendere le parti delle istituzioni .Questa è politica se intendi politica di C.Conte. Quello che ha fatto lo sanno tutti, poi se gli interventi non sono stati pertinenti perche disapprovono l’operato di costui ,perche infierire dicendo che non c’è politica ,a questa politica questa è la risposta caro dott. Lioi anche tu vuoi ancora sfoderare …cosa ,goditi la pensione,ormai.

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  7. Se si vuole pensare al futuro in termini positivi, bisogna darsi degli obiettivi. Si ringrazi la Matteo Ripa per aver posto sul tappeto un problema di rilevanza oggi inimmaginabile. Fra qualche anno la Valle del Sele potrebbe essere stravolta per sempre dalla speculazione e dagli appetiti degli avvanturieri di turno. Si faccia quadrato con i proponenti fuori dalle ideologie e dai pregiudizi che hanno azzoppato queste terre per decenni sottaendo ai giovani il loro diritto al futuro. Ci si stringa intorno alla Matteo Ripa in mdo trasversale e trasparente con l’unico obiettivo comune di rilanciare l’economia del territorio. L’assenza del Presidente della Campania al convegno dovrebbe almeno far aprire gli occhi agli scettici e ai pessimisti. La Valle del Sele potrebbe rappresentare un volano per l’intera economia meridionale e quindi la sua integrità va difesa con i denti, puntanto addirittura al recupero integrale del territorio. Pochi obiettivi, dunque, ma condivisi. Se uniti i risultati arriveranno. Buon lavoro.

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  8. Le mie considerazioni sono politiche e per niente offensive, rispetto all’ex Ministro Conte. Se poi devo per forza essere d’accordo allora ditemelo voi. Intanto ho fatto delle considerazioni, sull’uomo politico di allora e quello di oggi e sembra che, sempre a mio avviso, che il nostro territorio non abbia tratto grandi vantaggi dalla sua presenza.
    Pensare poi che sia capace e che ha una fervida intelligenza oltre che una propensione particolare per la politica, per quanto mi riguarda, è un ulteriore motivo di rabbia. Tutto qui
    In ogni caso è sempre positivo che si discuta, visto che le nuove classi politiche dirigenti non lo fanno e/o non ne hanno la capacità, tuttavia molte delle cose che dice sono retrodatate, e anche se mi si dirà che non gli è stato consentito di realizzarle, ritengo siano inattuali in una società dinamica come la nostra, ma mi si spieghi come mai altri deputati o ministri invece sono riusciti a trasformare e a dare ricchezza alle loro zone?

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  9. LISTE DI PROSCRIZIONE : pubblici elenchi delle persone considerate fuori legge che chiunque poteva uccidere………non avrò esagerato?
    P.S.: mi raccomando andiamo a votare ai referendum , se si sfonda sul Piave
    poi massacreranno la nostra povera Democrazia e faranno a pezzi l’Italia ( e
    qui sono sicuro di non esagerare!)

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  10. Sono anni che Conte scalpita, per avere uno spazio che il PD non gli concede, sbagliando, ma il grande Carmelo quando entra su un argomento lo fa sempre a gamba tesa. Si pone sempre in cattedra e critica in maniera spropositata tutto e tutti.
    Il problema che si dovrebbe rendere conto che appartiene alla prima repubblica e che non ha brillato per interesse e realizzazioni nelle circoscrizioni in cui veniva eletto.
    Se poi è risultato interessante il convegno è un’altra cosa. Anche Cardiello se organizza un convegno e invita personalità del genere diventa interessante. Stiamo un poco con i piedi per terra.
    Comunque meglio che si discutere che insultarsi.

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  11. Il merito va a Conte per il contributo che comunque ha dato. E’ un uomo della prima repubblica, ha anche tante responsabilità, ma in questo momento è un gigante rispetto a tutta questa giurmaglia che c’è in giro.
    Però purtroppo per lui la politica è cambiata in peggio e non credo si possa tornare più indietro.
    Rispetto ai temi trattati invece indipendentemente dai giudizi ha ragione il dott. Del Mese, di cosa si parla e con chi si parla se i maggiori responsabili della politica non sono presenti?
    Riguardo al Porto poi, sarebbe bene si facessero degli studi appropriati. Ma se le stesse risultanze del convegno andavano nella direzione di individuare nella Valle del Sele un sistema produttivo inserito nell’economina nazionale in maniera preponderante, rispetto alle sue specificità, che c’entra il Porto Commerciale in questo sistema, che tra laltro guarda anche al turismo? e che c’entra un porto turistico se c’è quello di Agropoli e quello di Salernpo?
    Non credo possano essere compatibili con le esigenze e con le potenzialità del territorio.
    Invece bisognerebbe spingere sulla realizzazione del polo Agroalimentare e la borsa dei prodotti agricoli, e spingere sulle irealizzazione di infrastrutture, e magari spingere sulla realizzazione del’interporto.

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  12. Credo che prima di tutto bisognerebbe ripulire la piana del Sele inquinata quotidianamente sia da un punto di vista paesaggistico ma sopratutto ambientale basterebbe censire ed esaminare serre e depositi agricoli con stalle e tenute per bufali e mucche per capire il disastro chimico ambientale che avviene giorno per giorno.quindi se in passatovi era la palude che ostacolava la crescita oggi ci sono veleni e perche no la camorrache ne ostacola lo sviluppo.Credo che bisognerebbe creare dei corsi di formazione su come si coltiva la terra ormai tra le tante cavolate che i titolati fanno non se ne puo piu.credo che Conte è fuori discussione a prescindere perche vecchio”fortunatamente”,superato usurato dalla sua stessa fama di potere.Credo che bonificata la piana bisognerebbe trovare figure professionali competenti ed oneste che agirebbero nel rispetto della legalita per lo sviluppo della stessa.Siamo seri ,noi che abbiamo nel nostro territorio e da quello bisogna partire,cosi facendo si rispetterebbe l’ambiente ed il paesaggio e ci vorebbero meno energie economiche che non ci sono Io non credo nel mago Merlino che faccia il mirascolo economico ambientale,troppo surrealista.Io credo nello sviluppo del territorio responsabilizzando la popolazione facendogli capire che se rispettano casa propria devono rispettare la piana che è come casa priopria è il futuro dei propri figli prima in termini di vivibilita e poi in occupazione economica.
    Casa nostra è nostra noi dobbiamo rassettarla pulirla e difendere.Rispettare tutto quello che c’è iniziando dal centro storico sito turistico “ma aime gli stessi ebolitani non lo conoscono deturpandolo,le localita limitrofe tipo azienda Improsta
    L’azienda del”Istituto Orientale ormai ridotta a pezzi , il fiume Sele un tempo tra i fiumi meno inquinati d’Italia,fattorie agricole come l’azienda Farina in loc. femmina morta.il Palmente il loc. Castrullo,lex tabacchificio lagher storico de3lla comunita ebolitana dagli anni 1930 agli anni 1970 cioe fino alla sua chiusura ,la vergogna del latifondismo meridionale. Il palazzo reale di persano e poi i 15 chilometri di fascia costiera bellezza eccezionale in un contesto cosi disastrato della piana.le aziende agricole farebbero quasi da cornice a tutto cio che ho elencato producendo prodotti biologici che potrebbero essere apprezzati in tutto il mondoe non vantarsi della quarta gamma come dice un latifondista politico ebolitano presuntuoso e ignorante. I tempi brutti come catastrofe ambientali ci sono per tutti ricchi e poveri quindi finiamola di deturpare il nostro territorio consumandone metri quadrati preziosi in nome di progetti stupidi e ingannevoli ma realizzati atutti i costi perche finanziati,ma poi ripagati dalle nostre tasche attraverso tributi strani e ingiusti.La politica in tutto questo non c’entra è la coscienza degli uomini che faranno il destino della piana.

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  13. Caro “EBOLI”, ti sembrerà strano, ma chiamato da una grande azienda di livello mondiale, continuo a lavorare come Tecnical Advisor, per i grandi Ospedali della Campania. Dopo l’impegno professionale nell’ Ospedale di Eboli, sono stato per molti anni Consulente Tecnico Sanitario all’AO:Cotugno di Napoli ed alla ASL SA 2 ( Sono stato il responsabile dell’ultoma fornitura di tutte le attrezzature per i Laboratori di CINQUE OSPEDALI salernitani). Questo per dirti che l’impegno professionale ( e i riconoscimenti correlati) fanno parte della “formazione” che prima la mia Famiglia, poi la Scuola Ebolitana, l’Università di Napoli ( Laurea) e di Roma ( specializzazione) ma anche la grande “scuola politica” che IO ho avuto la fortuna di seguire. Non sono stato “accanto” a Carmelo Conte, ma con lui e con tanti altri ho MILITATO nel glorioso Partito Socialista Italiano, dando per quello che ero capace, il mio contributo E NE SONO ORGOGLIOSO.
    Per questo io MI FIRMO e mi assumo tutte le responsabilità anche di eventuali “errori” commessi.Ma, consentimi, confermo tutte le cose che ho detto nel pregresso intervento e nonostante l’età, continuerò ad essere impegnato nel sociale ( non nella politica personalizzata fatta di odio e cattiveria, politica del CONTRO)e………….speriamo di esere entrambi convinti di dover andare a votare il 12 e 13 giugno per i QUATTRO referendum. VOTA COME VUOI, ma non …..andare al mare.
    Cordialità, antonio lioi

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  14. Caro Eboli quello che dici tu finchè si sarà il sindaco Melchionda non si potrà mai verificare per un motivo molto semplice che ho espresso già in altri interventi. Lo ribadisco però perchè non mi stancherò mai di sottolinearlo. Il fatto è che il sindaco in quelle zone che tu hai citato ci ha vinto le elezioni e i suoi Grandi Elettori che hanno interessi in quelle zone vogliono che tutto resti com’è per continuare a fare i loro affari a scapito della maggior parte della popoloazione. Ho letto che si parla di turismo come possibile volano di sviluppo ma voi ci andreste a fare i turisti in un cesso come la nostra litoranea?
    Saluti.

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  15. CHE DELUSIONE.

    1) Sappi caro giovane Ebolitano che i Sindaci che ho citato non hanno nella loro faretra alcun argomento per controbattere le mie accuse di aver mal governato Eboli in 20 anni. Sappi che possono imprigionare il mio malato corpo ma non la mia mente. Hanno tentato di fare anche questo ma ancora non sono giunto alla follia. Tantomeno tu puoi zittirmi, non conoscendo la storia degli uomini che hanno governato la nostra Città. Perciò taci e ringrazia il caro Admin che ti consente di pascolare sul suo bolg. anonimamente. Ti consiglio ancora di studiare, solo così riuscirai a comprendere cosa è la vita in questa Italia dominata da usurpatori e Ghigliottinai.

    2) Alcuni giovani che non conoscono la Storia della nostra Regione e degli uomini che l’hanno Governata, dovrebbero tacere invece di dire baggianate. Carmelo Conte, da Vice Presidente della Regione, ebbe il grande merito di apportare, anche in quella Istituzione, il vento nuovo della Rivoluzione Culturale Socialista. Spazzò via la becera burocrazia ed organizzò in modo moderno i vati apparati Dirigenziali, responsabilizzando i vari Dirigenti e Capi Dipartimenti Regionali, in modo da agire come Manager e non come irresponsabili passa carte. Il suo più importante atto, che lo rilanciò nella Politica Italiana ed Internazionale, fu lo sblocco Statale ed il conseguente trasferimento nelle Casse Regionali di una somma ingente di Miliardi di lire, che saggiamente trasferì ai vari Comuni delle Province di Caserta, Salerno, Avellino e Benevento, per la realizzazione di Infrastrutture ed Opere Pubbliche. Da allora iniziò il declino del Potere Democristiano Campano e l’ascesa dei Socialisti e di tutta la Sinistra Moderata e progressista.Questo nuovo vento del moderno amministrare, trasfuso da Craxi in tutti i Socialisti, ed avallato da Andreotti e Forlani, ingelosì i Potenti Baroni della Politica Italiana (Scalfaro, Prodi, Martinazzoli, De Mita, Mancino, Iervolino, Colombo, e +, compreso l’avanzante pseudo Cattolica Bindy), qualche rampante Comunista (Occhetto, D’Alema, Fassino, Veltroni, Vendola e +) e qualche vecchio nostalgico dello Stalinismo (Cossutta, Natta, Tatarella, Ingrao, l’indeciso e furbo Napolitano e +). Tutti questi signori, chi in modo diretto e chi avallandone la cosa, organizzarono il GOLPE per conquistare il potere al tintinnio delle abusive MANETTE. Con l’utilizzo di Di Pietro, Testa Dura da Sfondamento e dei vari Ragnetti Rossi, suoi colleghi Salernitani, iniziò la “Strage degli Innocenti”, con la conseguente non valutata volontà del Popolo Sovrano, che affidò l’Italia nelle mani di Berlusconi e dei veri Socialisti, con l’aggravante di portare al potere anche il neo Fascista Fini (Che vergogna per noi anti fascisti, prima Vice Premier ed ora Presidente della Camera dei Deputati), corteggiatissimo ultimamente, senza alcun ritegno, da PD, IDV e Radicali. Da qui iniziò anche la persecuzione dei Socialisti Ebolitani e Salernitani, con la gogna mediatica dei servili Giornalisti del “Il Mattino”, i “Repubblica” , di “L’Unità”e di tutta la Stampa locale Catto Comunista e con la Prigionia dei Sindaci Socialisti (Giordano, Vecchio, Silenzio, Presutto) ed il tentativo d’imprigionare il Ministro Carmelo Conte. Da qui iniziò la FARSA del California, manipolando falsi e bugiardi Collaboratori di Giustizia (Assassini, Estorsori, Picchiatori, Ladri a mano armata, +), nel tentativo non riuscito d’Imprigionare i Socialisti Conte Carmelo, Conte Angelo, Presutto Elio. Maiorano Vittorio, Zottoli Gabriele e tanti cittadini vessati ed estorti dai Camorristi della Piana del Sele.Per chi non ha compreso o non vuol comprendere la verità, metto a disposizione il mio Archivio Giudiziario.

    Il Socialista “Prigioniero Politico”

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  16. Dagli interventi appassionati intorno al problema della Valle del Sele si evince che l’impegno civile per Eboli e per il suo territorio non è morto. E questo è positivo. Ripeto ancora una volta che dai terreni a vocazione agricola Eboli potrebbe riconquistare il suo posto al sole nella politica nazionale. Si dia vita all’associazionismo trasversale per il bene di Eboli. Si appoggino quei progetti lungimiranti a favore del territorio perché da fuori non verrà mai nessuno a dare una mano. Le cose ed i progetti per riuscire hanno bisogno di passione e di amore. Le soddisfazioni morali per un lavoro ben fatto daranno molte più emozioni di tante poltrone carpite con l’inganno e con il doppio gioco. Viva Eboli, sempre!.

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