Gerardo Rosania scuote il popolo comunista e “vola” verso Bruxelles

“Sono nato Comunista e Comunista morirò”, così si è concluso il comizio di Gerardo Rosania e Fausto Manna, candidati al Parlamento Europeo e al Consiglio Provinciale con Sinistra e Libertà.

EBOLI – Ambiente, lavoro, turismo, sviluppo e valorizzazione del territorio. Sono questi i temi portanti che hanno animato il comizio tenuto stamattina in piazza della Repubblica dal candidato al parlamento europeo per Sinistra e Libertà, Gerardo Rosania. Con lui, anche il candidato al Consiglio Provinciale, Fausto Manna. Rosania ha esordito esprimendosi su due vertenze locali che in questi giorni tornano alla ribalta: la Pezzullo di Eboli e l’Alcatel di Battipaglia.

“La nostra massima solidarietà va ai lavoratori della Pezzullo, da sempre grande risorsa per la città di Eboli e a quelli dell’Alcatel di Battipaglia, che in questi giorni vivono una situazione drammatica, relativamente al loro futuro occupazionale. Noi condanniamo le scelte scellerate della dirigenza di queste aziende, che mirano alla chiusura degli stabilimenti, piuttosto che alla valorizzazione delle professionalità e delle competenze interne”.

Parlamento Europeo Brouxelles
Parlamento Europeo Bruxelles

Il Consigliere Regionale ha proseguito, soffermandosi su temi di interesse nazionale, a partire dalla crisi economica: “Il contesto nazionale in cui ci muoviamo è molto difficile. La crisi economica che attanaglia le famiglie italiane non è un fatto “psicologico” come chi governa la nazione vuole far credere, è un fatto drammatico e concreto, alla quale bisogna trovare una soluzione, con provvedimenti adeguati, concreti e credibili”.

E ancora – “Il Governo si dimostra inadeguato, per certi aspetti, a gestire gli scenari futuri della nostra economica; consapevole, per altri, quando non vuole intervenire, come nel caso della Fiat” -.

Rosania ritiene che Silvio Berlusconi, al contrario di Barak Obama e della Germania, di Angela Merkel che difendono i posti di lavoro della propria nazione, resta immobile e non prende posizione di fronte alla prospettiva della chiusura degli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Termini Imerese. “Non si parla più del Mezzogiorno. Il Sud è fuori da ogni progettualità seria di questo Governo, è stato cancellato da ogni agenda politica” -.

In relazione alla questione provinciale, Rosania ha affermato – “Saremo degli alleati leali e sinceri, ma non per questo avremo scrupolo di esplicitare critiche e perplessità, qualora se ne dovessero presentare”. Gerardo Rosania infine, soffermandosi sulla situazione ebolitana ha tuonato – “Questa amministrazione è stata un fallimento. E’ in piena caduta libera. In questi quattro anni Eboli ha fatto solo passi indietro, e su tutti i fronti”. Poi proiettandosi già nel prossimo anno, quando ci saranno le elezioni amministrative ha preannunciato – “noi ci saremo e saremo alternativi all’attuale maggioranza. Senza sé e senza ma”-.

L’ex sindaco di Eboli ha concluso con un appello al voto a sinistra, in Europa e in Provincia: “io sono nato comunista e comunista morirò, ma la sinistra ha bisogno di apertura e di unione, per la costituzione di un grande progetto. Per questo è necessario lavorare, insieme, per dare vita ad una nuova stagione della sinistra. Una stagione di partecipazione attiva, di cambiamento, di alternativa” -.

E’ inutile dire che Gerardo Rosania mentre tenta la scalata europea, pensa fortemente alla riconquista del Comune di Eboli. Lo fa con toni pacati rivolgendosi ai suoi alleati del Centro-sinistra – “la sinistra ha bisogno di apertura e di unione -, ben sapendo che l’attuale Amministrazione Comunale guidata da Martino Melchionda, non ha più nessun appoggio da quei partiti che lo hanno eletto e non ha nessun appoggio dagli ebolitani, e ben presto non avra nemmeno più l’appoggio degli uomini di Carmelo Conte e di Massimo Cariello che già “studiano” da Sindaco, e già lavorano su ipotesi alternative.

12 commenti su “Gerardo Rosania scuote il popolo comunista e “vola” verso Bruxelles”

  1. Sarebbe ora che Rosania “volasse ” verso casa… dopo aver messo in ginocchio il paese,dopo averlo consegnato nelle mani di uno sciagurato Melchionda e dopo aver scaldato il banco in Regione Campania.
    Buno viaggio egr.dott Rosania

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  2. Vorrei riportare un passaggio dell’on. Rosania :
    “…Noi condanniamo le scelte scellerate della dirigenza di queste aziende, che mirano alla chiusura degli stabilimenti, piuttosto che alla valorizzazione delle professionalità e delle competenze interne”.
    Ecco perchè io odio i vari politicanti ebolitani. Non solo non ha capito bene cosa si sta facendo all’Alcatel e soprattutto per cosa si sta lottando, ma come sempre, cosa molto gradita alle persone di sinistra (anche se forse dimenticano alcune dottrine di Marx unico e vero comunista), si fanno solo grandi con la bocca. Il signore in questione, non ha fatto nulla per l’Alcatel di Battipaglia tranne che fare una passerella (per quelli cafoni come me meglio conosciuta come campagna elettorale) all’assemblea che fu fatta presso il Centro Sociale di Battipaglia e fare la presenza ad un misero e teatrale tavolo alla regione dove erano presenti le Rsu aziendali e qualche insignificante consigliere regionale. La questione dell’Alcatel di Battipaglia, per chi non lo sapesse, è legata al fatto di una famigerata cordata (termine conosciuto grazie alle notizie televisive riguardante la questione Alitalia) di “imprenditori” locali che non sono altro che riciclatori di aziende. Vi spiego: Alcatel Francia, sede principale della multinazionale, ha chiesto al rappresentante italiano della stessa, di fare 250 licenziamenti di manager oppure far chiudere uno dei stabilimenti ancora esistenti in Italia (dico ancora perchè grazie a questa politica che stanno attuando a Battipaglia, sono stati chiusi altri 3 stabilimenti Alcatel con una media di circa 700 famiglie disoccupate). Peccato però, che i manager, ahimè stanno tutti al nord dove la multinazionale investe grazie ai fondi che la nostra grandissima e ricchissima Regione da alla multinazionale per investimenti nel Mezzogiorno senza però preoccuparsi di farli vincolare all’occupazione o all’ampliamento dell’azienda. Mettendo il grandissimo Manager alle “strette”, quest’ultimo ha richiamato all’ordine i soliti ignoti dell’azienda battipagliese e li ha messi davanti ad una scelta difficile ma conveniente allo stesso tempo : chiusura o vendita. Voi mi direte : “meglio vendita!!!!”. Io invece vi risponderò, udite udite, meglio chiusura e pure subito. Vi spiego : la politica delle esternalizzazioni aziendali soprattutto riguardante questa multinazionale non hanno mai portato a nessun obiettivo tranne al fatto che la multinazionale offre 4 anni di lavoro assicurato e il successivo mantenimento dell’azienda dipende soltanto dai “manager” della cordata interna che alla fine sarebbero tutti attuali dipendenti Alcatel. Andando per una logica, visti i manager di questa grande realtà del mezzogiorno, dopo questi 4 anni di lavoro tutti gli impiegati, gli ingegneri, i manutentori e chi ci lavora dentro, saranno tutti in mezzo ad una strada. Tanto vale farli stare da subito ed avere almeno una “morte” decorosa. Dimenticavo un piccolissimo particolare : in questa azienda, su 100 posti di lavoro, ruotano ogni 4 mesi, con contratti da Circo in quanto sono davvero da numero per clown, circa 400 ragazzi che devono subire minacce e ricatti di quei grandi “manager” appartenenti alla cordata. Con questo voglio dire che il signore in questione e cioè Gerardo Rosania, sul palco montato in piazza della repubblica, ha detto tante cose non vere su queste due realtà aziendali. Conosco bene la realtà dell’Alcatel di Battipaglia e vi assicuro che di tutto si parla tranne che di chiusura purtroppo, in quanto l’affare che ci gira intorno è troppo, troppo, troppo conveniente per la cordata di “imprenditori”. Scusate se mi sono lasciato andare ma vi consiglio un gran bel blog dove si parla della questione Alcatel di Battipaglia. http://pvincenzo.blogspot.com

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  3. Per ODIO EBOLI ei suoi POLITICI
    Contravvenendo alle regole di questo blog, ho pubblicato lo stesso il tuo intervento, anche se anonimo.
    L’ho pubblicatp in rispetto a te e a tutti i lavoratori dell’Alcatel. E’ evidente che solo chi c’è dentro una realtà la conosce in fondo,e voi sicuramente la conoscete meglio degli altri.Tuttavia, noi altri che di schifezze ne abbiamo viste tante, sappiamo bene che se la proprietà ha deciso di “eliminare” l’Alcatel di Battipaglia, passerà un mese, un anno, ma succederà, poichè oggi con la storia della produttività, con la storia del costo elevato del lavoro, con la storia dei mercati globali, ci stanno stronzeggiando in continuazione. Pertanto se hanno deciso di esternalizzare la produzione, state tranquilli che lo faranno, e avranno già previsto chi sarà il “pirana” che si “mangerà” tutto,cioé chi prenderà le commesse esterne, e chi farà il “becchino” dell’Alcatel.
    Succederà come è successo alla ex Pezzullo, che arriverà un un “proprietario” per conto terzi, farà una bella cura dimagrante all’azienda, nel frattempo tiene fede alle commesse, poi finite quelle che l’azienda madre ha decisso di assegnarle, si chiuderanno i battenti.
    Voglio proprio sperare non sia così e che gli sciacalli si allontaneranno.
    In questa storia, aldilà di tutto, mi semra che pure l’intervento dei candidati a Sindaco di Battipaglia, tolta la facciata, poco e niente hanno fatto.
    Per favore, firmati. Il vero problema nostro è proprio questo, sapere chi abbiamo di fronte, per guardarlo e per farci guardare negli occhi.

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  4. Caro Rosania, con tutte le pentole che si sono messe a cuocere dall’Amministrazione Comunale, possibile che tu non riesca a scoperchiarne nessuna? Che peccato. Spero sarai eletto Europarlamentare. Perlomeno sostituirai il tuo Compagno Aita, del quale non se ne vede traccia, ma sta sempre in mezzo come il prezzemolo. Sono sicuro lo farai meglio l’europarlamentare.

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  5. Sig. Rosania il Parco IACP Futura di Eboli la ricorda con molto affetto, augurandole di non arrivare mai a varcare le soglie del parlamento europeo se non in gita.

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  6. E adesso che Rosania ha la sua poltrona europea, speriamo che non si ripresenti come sindaco, assieme al suo ex-delfino Cariello. La sinistra ad E£boli non conta che pochi voti. Non vi lasciare ingannare dai voti a Cariello (è solo un semplice consigliere provinciale) senza un briciolo di rappresentatività.
    Ad Eboli ha vinto la moderazione.
    Basta con questi anacronistici personaggi che della politica ci mangiano.
    Vogliamo persone che hanno già un lavoro, un reddito personale, e che non intendono la politica come mestiere. ben retribuito. Buon viaggio, compagni! E non fate + ritorno!!!!

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  7. certo che leggere i pareri su rosania c’ e’ una bella contraddizione.chi lo fa maestro e chi un incapace.io mi schiero con quelli che pensano sia incapace,visto cosa sta facendo accadere in regione sul piano casa.sig. rosania si faccia un esame di coscienza,lei non e’ certo piu’ pulito degli altri.

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  8. forza Gerardo che a differenza di altri (politici) sa aprire la bocca e non dice scemenze come “se io vorrei” (riferito a qualche candidato alle comunali 2010 ad Eboli,che vergogna.Berlusconi2°).
    io spero che alle comunali esci xkè hai saputo amministrare questa città x 9 anni egregiamente.
    e x ki avesse qualche dubbio è meglio ke si rilegga il piano regolatore e nn faccia come Melchionda o altri candidati.
    Tu vuoi ampliare il turismo,cosa positiva, e nn lo vuoi ridurlo sdemanializzando la pineta.Grazie a tuttu

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