Per Sinistra Ecologia e Libertà: Fanno a pezzi l’Ospedale di Eboli

Stanno chiudendo l’Ospedale: Gerardo Rosania chiede un consiglio comunale monotematico .

Il sindaco illustri la situazione, coinvolga il Consiglio e avvii una mobilitazione dell’intera Citta a difesa dell’Ospedale di Eboli e della sanità nella Piana del Sele.

Gerardo Rosania

EBOLI – La chiusura ed il trasferimento nell’Agro-nocerino del Reparto di Anatomia Patologica dell’Ospedale di Eboli, è stato un fulmine a ciel sereno, specie dopo la visita ad Eboli del Commissario ASL di Salerno Maurizio Bortoletti, che aveva assicurato non si sarebbe toccato niente e si sarebbe invece potenziato il Presidio Ospedaliero con l’arrivo di alktro personale tra medici e para medici, necessari per il funzionamento della struttura.

Ormai è chiaro quale è l’intento del Commissario Bortoletti, del suo mentore Edmondo Cirielli, quello di smantellare quello che c’è per organizzarlo altrove pensando di fare clientela alle spalle dei cittadini utenti della salute.

Dirigenti e uomini delle istituzioni stanno lavorando sporco, e con la scusa della razionalizzazione, si smantellano strutture che funzionano  e che rappresentano veri e propri fiori all’occhiello oltre che conquiste civili delle nostre comunità, nel colpevole silenzio dei parlamentari e degli uomini e partiti che si richiamano al Popolo della Libertà.

Per questo interviene Sinistra Ecologia e LIBERTA’, la quale sostiene che da tempo ha sollevato l’allarme sulla situazione dell’ospedale della nostra città, e da tempo stanno dicendo che bisogna tenere la guardia alta perché l’intenzione di chi “sgoverna” la Regione, di chi “fa finta di governare” una Provincia che ormai non c’è più, è quella di chiudere presìdi ospedalieri ovunque possibile; e in questo quadro l’ospedale di Eboli è uno di quelli maggiormente a rischio.

Da tempo – sostengono i dirigenti di Sinistra Ecologia e Libertà – stiamo dicendo che i tecnici che da anni si alternano alla guida della Asl salernitana non sono affidabili, in quanto meri “commissari liquidatori”, privi di un qualsiasi progetto di lungo periodo sulla sanità provinciale. Non a caso questa provincia è ancora priva di un piano esecutivo della normativa regionale; non a caso quelli presentati sono stati brutalmente respinti al mittente. Ma, soprattutto, non a caso quello che è il problema più immediato che attanaglia l’ospedale ebolitano, la carenza di personale, benché illustrato in tutte le salse, in ogni luogo ed in ogni incontro, continua a non trovare soluzioni (non ci sono soldi! Ci dicono. E i soldi che si spendono per straordinari, per soluzioni pasticciate di ogni genere, quelli da dove escono?).

Ancora qualche giorno fa – tengono a sottolineare Gerardo Rosania e SEL – avevamo rilanciato l’allarme sulla sorte di ginecologia ed ostetricia del nostro ospedale. Tutto tranquillo, ci hanno risposto i “reggiborse” locali dei presidenti fantasmi di Regione e Provincia. Oggi, 4 giugno, la stampa lancia un ulteriore allarme che si aggiunge a quello per la soppressione della ginecologia: chiude anatomia patologica!

A rischio, spiega la stampa, vanno reparti di eccellenza del nostro ospedale: dalle sale operative a nefro-patologia, all’immunopatologia polmonare ecc. Insomma, uno sconquasso!

SEL a questo punto fa una domanda: se questo non significa galoppare verso una “parvenza di ospedale”, che da qui ad un paio d’anni chiuderà (come conseguenza naturale), con buona pace di tecnici e politici locali, che continuano a rincorrere le farfalle ed alle promesse di chi ha in testa un piano altro, rispetto a quello che viene presentato ai tavoli, allora quand’è che si capisce che il nostro ospedale è in liquidazione?
Noi di S.E.L. continuiamo a dire che è ora di passare la parola ai cittadini di Eboli, che debbono far sentire la propria protesta contro chi sta decidendo sulla loro testa le sorti della sanità locale!

Il terreno di confronto è uno solo – sostiene SEL – ad Eboli non si tocca niente! Ci mandino il personale che abbisogna all’ospedale! Mettessero in campo i fondi per la costruzione dell’ospedale unico, ed in fretta, se vogliono creare economie, e si razionalizzi la spesa! Nel frattempo si intervenga sui rivoli di spesa, che confluiscono, poi, nel grande fiume del deficit regionale della sanità. Si metta in campo un piano sanitario vero, che rivalorizzi i distretti. Si intervenga sulle strutture private che, in questa provincia, tanto peso hanno sulla spesa sanitaria.

Se la situazione è drammatica, le risposte non possono essere banali: chiudiamo un reparto e risolviamo il problema! Si metta in campo una strategia ampia, complessiva, che parli di sanità e non di ragioneria, condivisa con i livelli locali.

All’ Amministrazione comunale, ancora una volta,  – conclude SEL – ribadiamo che l’errore peggiore che si possa commettere in questa situazione è quello di tenere la città fuori da questa battaglia, di tenere il Consiglio Comunale all’oscuro di incontri ed accordi che si stanno concludendo. Per questo ribadiamo la necessità di un Consiglio Comunale monotematico sulla sanità, in cui il sindaco  Melchionda illustri la situazione e da cui venga la parola d’ordine della mobilitazione dell’intera città a difesa dell’ospedale e della sanità nella Piana del Sele.

Eboli, 4 giugno 2011

5 commenti su “Per Sinistra Ecologia e Libertà: Fanno a pezzi l’Ospedale di Eboli”

  1. CONDIVIDO TUTTO, peccato che per essere ascoltati bisogna agire come gli operai della Fincantieri.
    Melchionda, Cariello, Cuomo, Cardiello, Conte. Svegliatevi, non preoccupatevi solo delle vostre faccende domestiche, il primo ogni sette mesi, chiede un rimpasto in giunta comunale per gestire a proprio piacere il comune, un altro asseconda Cirielli in tutto, perchè nel 2013 vuole farsi una passeggiata in Parlamento e si sa che nel PDL Salernitano decide solo Monarca Cirielli, il terzo lotta solo per battaglie già vinte oltre quelle contro i Contiani, il quarto si preoccupa delle frasi di MONTALBANO (che pena), il quinto cerca ancora un degno erede e dunque Eboli passa in secondo piano.
    In tutto ciò la città naviga a vista, Amici del Blog immaginate Eboli senza ospedale al pari di un paesone qualsiasi della provincia di Salerno…

    cuomo, cariello, melchionda, cardiello, conte e con voi tutti i vostri porta parola/borsa/giacca ecc.ecc.

    VERGOGNATEVI
    VERGOGNATEVI
    VERGOGNATEVI
    VERGOGNATEVI
    VERGOGNATEVI
    VERGOGNATEVI
    VERGOGNATEVI

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  2. D’accordo con SEL e Uomo Libero, dissento solo sul quinto; non cerca e non ha mai cercato un degno erede. Cerca solo se stesso.

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  3. Tocca alle élites internettiane esercitare il controllo serrato e puntuale sulla progettualità e sui flussi di spesa di denaro pubblico per fermare la mutazione in atto delle oligarchie nella dittatura degli impostori. Le ostentate violenze lessicali, la pochezza concettuale e progettuale, il coniugare nella prassi comportamenti trasgressivi irridendo valori condivisi, minacciano la nostra permanenza fra gli Stati civili che invece selezionano le proprie classi politiche allontanando i disonesti, gli edonisti, i portatori di valori nocivi alla comunità . Oltre al diniego al POPOLO di scegliere i propri governanti, le oligarchie, per assenza di controlli, diventano sempre più ampie, trasversali, strutturate e determinate a mistificare la realtà . Le elites internettiane debbono organizzarsi per raccogliere, educare e mobilitare le energie disperse dei grandi numeri raggiungibili in rete per contrastare le cristallizzazioni degli inamovibili. E’ nella potenza aggregativa della rete e nella determinazione degli internettiani affermare l’ essenza della democrazia organizzando la partecipazione della maggioranza cosciente, titolata ad esercitare il controllo nei luoghi oggi nascosti ove da anni si celebra l’ impunito rito mistico dell’ appropriazione indebita di risorse pubbliche.

    francesco miglino

    6 giugno 2011 alle 08:22

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  4. ormai sono anni che i politici locali se ne fottono del loro paese portandolo nella più bassa e vergognosa realtà che stiamo vedendo giorno per giorno,allora di che cosa vogliamo parlare.-???.-fessi gli ebolitani tutti che per un tozzo di pane vendono dignità e lato b se non pure le loro moglie…….MANDIAMOLI a quel paese una volta è per sempre,se non ci sarà un bel rinnovamento della politica ebolitana non adremo mai da nessuna parte,FUORI DAI COYOTES tutti i vecchi volponi di qualsiasi schiaramento….LARGO AI GIOVANI siamo nel terzo millenio no.-???.- i papponi fuori dalle palle con tutti i loro conti bancari e magari c’è gente che ha i pitbull per la testa anche come mettere il piatto a tavola.-

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