Nuovo PSI: IL DOVERE DI DIMETTERSI

L’amministrazione Melchionda è carente e deficitaria oltremisura. Non è capace di amministrare e non ha amore per la Città.

La storia, politica della nostra città non merita di essere oscurata  dai melchiondiani senza  il cuore e cervello. Come tutti gli incapaci e i distruttori  hanno un unico  dovere: quello di dimettersi.

Consiglio Comunale Massimo Cariello

EBOLI – “Il dovere di dimettersi” è il titolo del Manifesto del Nuovo PSI, che attacca frontalmente la nuova Amministrazione comunale a maggioranza PD, API, UDC, del Sindaco Martino Melchionda. Il Manifesto riassume gli argomenti e i vari interventi e le varie interrogazioni che sia il suo Leader e capogruppo Massimo Cariello, che i due Consiglieri Comunali Santo Venerando Fido e Ennio Ginetti, hanno sollevato nel corso di questi mesi.

Una critica a “sei mani” che parte da lontano ma che colpisce al cuore, indipendentemente poi dalle collocazioni e dalle singole responsabilità della classe politica-dirigente in generale, ma  ascrivibile a chi amministra al momento la Città.

Il manifesto del Nuovo PSI colpisce al cuore anche in relazione agli ultimi avvenimenti, che hanno caratterizzato i comportamenti della nuova maggioranza, divaricatasi in Consiglio Comunale su alcuni argomenti, perché dilaniata al suo interno, specie nel PD a seguito delle recenti “epurazioni” culminate con la estromissione dalla Giunta del Vice Sindaco Antonio Conte.

Di qui ne deriva che questa nuova maggioranza non riesce a fare chiarezza al suo interno, e al contrario, governa e fa opposizione, confondendo ruoli e confondendo quelle responsabilità elencate dal manifesto, già fortemente frutto di confusione, essendo risultati di azioni politiche di anni, che coinvolgono ben altre responsabilità.

Ed è in tutte quelle responsabilità che il Nuovo PSI ravvisa la necessità e quel “Dovere di dimettersi” da parte del Sindaco e della sua amministrazione comunale.

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IL DOVERE DI DIMETTERSI

Governare la propria città significa individuare il migliore  percorso, in termini di tempo e di spese, per garantire alla cittadinanza adeguati  servizi, maggiore sviluppo del territorio , idonea sicurezza, certezza delle regole e delle procedure e  per far ciò  se è vero che  occorre  lavoro e umiltà ( termine   sconosciuto alle forze di maggioranza ) è pur vero che ciò non è sufficiente  perché vi è anche bisogno di: amore per la città;  capacità di amministrare e di interpretare le norme; trasparenza nel compimento degli atti , anteposizione degli interessi collettivi rispetto a quelli  particolari ; voglia di ascoltare le istanze per analizzare le problematiche  e risolverle.

Di quest’ultime qualità  l’amministrazione Melchionda è carente e deficitaria oltremisura, altrimenti non sarebbe successo :

  • che  il nuovo piano regolatore, presentato come punto fondamentale del programma amministrativo in due tornate elettorali , vegetasse  nell’ombra di chi si prepara a speculare, mentre, in attesa,  si ricorre a varianti e a  interpretazioni nonché a progetti di finanza che arricchiscono i privati a discapito di un disegno organico e produttivo del territorio ebolitano e dei cittadini ;
  • che la disastrosa gestione finanziaria portasse  il comune alla bancarotta (50 milioni di debiti), con affidamento delle sorti del bilancio comunale a mutui incerti e alla svendita del patrimonio immobiliare ;
  • che gli alloggi ubicati nel Centro storico, già promessi in vendita, dopo anni, fossero  ancora in attesa di accatastamento
  • che il  Centro Commerciale Le Bolle ora, dopo otto anni di travaglio, fosse  autorizzato dal Comune di Eboli, senza richiedere i preventivi  pareri della Regione , come previsto dalle leggi, con tanto di incertezza o quantomeno ritardo nell’apertura dello stesso.
  • Che  i lidi balneari, per responsabilità della giunta Melchionda, non avendo istruito correttamente la pratica presso la regione, fossero spesso oggetto di  sequestro con rischio della stagione balneare  e con i titolari in processione presso i potenti per poter aprire .
  • Che l’area PIP, dopo 8 anni circa,  ancora oggi fosse  in attesa di urbanizzazione (strade e servizi) e fonte  di sconfitte giudiziarie, per errori dell’Ente, che cagioneranno milioni di euro di debiti per i cittadini ebolitani.
  • Che tutti i giudizi  del Comune di Eboli si chiudessero  con sconfitte clamorose dell’Ente , dalle più gravose (Aracne-Mazzitelli )alle più spicciole ,comprese quelle per i recuperi dei canoni idrici, il cui recupero è stato azionato due giorni dopo il ballottaggio del 2010 , con inevitabile prescrizioni
  • Che ogni anno l’amministrazione aumentasse  le tasse e le imposte e diminuisse  i servizi.
  • Che le attività produttive fossero  del tutto dimenticate dall’Ente, che in questi 7 anni nulla ha previsto per esse.
  • Che  tutti i giovani di Eboli fossero  costretti a cercare lavoro altrove mentre  gli anziani e disabili sono abbandonati al loro destino

La storia, politica e culturale, ed il futuro, economico e sociale,  della nostra città non meritano di essere oscurati  da Melchiondiani che amministrano  senza  il cuore né il cervello e che come tutti gli incapaci e distruttori  hanno un unico  dovere quello di mettersi da parte.

NUOVO PSI EBOLI

Eboli, 21 settembre 2011

9 commenti su “Nuovo PSI: IL DOVERE DI DIMETTERSI”

  1. I punti indicati nel manifesto sono ben conosciuti a tutti, io però vorrei conoscere la ricetta risolutoria del Nuovo PSI, perchè criticare e dissentire sull’operato della attuale amministrazione è lecito, ma quali sono le vostre proposte se ce ne sono oppure all’italiana maniera “scassiamo” il giocattolo e poi improvvisiamo? No perchè la situazione è drammatica e NOI siamo stanchi di Ciarlatani,Parolai,”Politichesi”,Faccendieri e in primis BUGIARDI PATENTATI senza idee arte e ne parte sia di destra che di sinistra e centro.

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  2. E’ di scena l’ipocrisia, la più sfacciata. Condivido il giudizio di forza eboli e geronimo, l’invito di fressola, i giudizi di uomo libero. Forse è meglio tacere. Con questo non significa che Cariello e soci non devono fare opposizione , ma non può fare finta che negli anni precedenti lui non c’era e vuole sapere cosa si è fatto, essendo uno dei maggiori responsabili prima come assessore e poi come leader sostenendo quel Melchionda che nessuno si merita ma che non fa meritarci lo stesso Cariello.
    Tacere è meglio.

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  3. ALLEATI IERI NEMICI OGGI:MENO MALE CHE SON FATTI DI UN PASSATO COSI VICINO CHE è PRESENTE CONTINUO.QUANDO SENTO PONTIFICARE DEI POLITICI,SULLA COERENZA E SULLE CAPACITA’, MI CHIEDO QUANTA COERENZA & CAPACITA’ ABBIANO PALESATO LORO STESSI.RIBADISCO UN PARERE DA ME ESPRESSO illo tempore,TRA CARIELLO E MELCHIONDA, CON TUTTE LE CONTRADDIZIONI INTERNE ALLA COALIZIONE DI QUEST’ULTIMO, IL BUON MARTINO è IL MENO PEGGIO! P.S. SALUTI A TUTTI,E BUONA FORTUNA ALLA NOSTRA POVERA PATRIA

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  4. CONCORDO CON TUTTI GLI INTERVENTI DI CUI SOPRA-ormai la pacchia va finendo x tanti politici locali,l’abolizione delle province e i passaggio di competenze ai comuni e regioni, toglierà di mezzo una pletora di poltrone inutili e costose,un ritorno alla realtà vera,per molti abituatisi bene negli ultimi anni!!!

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  5. Francamente siamo stufi di vedere rimpasti vari….Ricordate Infante era schierato con Cariello alle scorse elezioni ed ora fa l’assessore con Melchionda. Cariello poteva essere sindaco di Eboli ma con quella ciurma di elementi che aveva attorno sarebbe durato poco. Eboli è alla rovina totale e mi dà fastidio sentire Melchionda che dice che Eboli è carina e invidiata dai non Ebolitani. Eboli è un paese decadente e voi (politici) ve ne fottete e nominate assessori ragazze manovrate dagli assessori e consiglieri senior. ARRIVISTI E ACCATTONI. Ci avete stancato. Pensiamo a togliere gli stipendi ai consiglieri comunali e asfaltiamo le nostre strade!!!

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