L’ISES mette SEL contro la stampa

Per SEL sono guerre per “bande” che attraversano il PD ebolitano: “non abbiamo l’esigenza di schierarci con alcuno dei poteri che si contrappongono”.

Quella firma sull’ISES è stata apposta da altri. Rinaldi, fra le sue carte, troverà anche qualche perplessità che SEL ha espresso nel 2007.

Gerardo Rosania

EBOLI – Continua il botta e risposta tra SEL e il giornalista del Roma Peppe Rinaldi. Un balletto di cose dette e non dette che credo sinceramente poco interessa agli ebolitani. Un balletto che induce SEL ad inviare una sua nota, che qui di seguito si pubblica integralmente, che dovrebbe fare chiarezza su una chiarezza, ma che finisce per non chiarire del tutto se non che quella firma c’è ma non “appartiene” “a”.

Il parlar chiaro è fatto per gli amici, si dice.

Ma a quanto pare non vi è molta chiarezza su questa vicenda, sull’ISES, sulle varie autorizzazioni rilasciate nel corso degli anni, sulle varianti, e su autorizzazioni, evidentemente, rilasciate senza che vi fossero requisiti.

Entrambi gli interventi, contengono zone d’ombra, che devono necessariamente essere chiarite, anche perché in questa Città per anni c’è stato anche chi non ha potuto aprire un negozio per piccoli “problemi” urbanistici.

Fatto sta che per alcuni si usa la lente d’ingrandimento e il misurino da farmacisti, per altri si è strabici o addirittura ciechi. Questa condizione è quella che i cittadini non sopportano e per questo si allontanano dalla politica.

Su questa vicenda appena saranno chiare posizioni e fatti interverrà anche POLITICAdeMENTE e lo farà come al solito con chiarezza, cercando di non “urtare” la scontistica di SEL riguardo al suo strabismo ormai congenito.

Il giornalista sa o non sa, racconta quello che riesce a vedere, certe cose non si sapranno mai solo perché esiste una sorta di “omertà” politica, ideologica, e talvolta anche interessata, che tiene nascoste le cose solo per proprie convenienze, che necessariamente non significano convenienze dettate da interessi illegittimi.

Chi sa dica e lo faccia in fretta.

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UN GIORNALISTA CHE …NON APPROFONDISCE!

ISES Eboli

Al giornalista Peppe Rinaldi, che in un articolo su Roma Cronaca di martedì 18 ottobre   – sulla questione ISES, nella quale in un precedente articolo aveva cercato di tirarci dentro –  chiude rivolgendoci una domanda: “agli amici di S.E.L.: ho approfondito abbastanza?” rispondiamo: “no! non hai approfondito abbastanza”.

Il giornalista Peppe Rinaldi richiama un’ autorizzazione rilasciata dal Sindaco Melchionda nel 2007, all’interno della quale è richiamata una precedente autorizzazione del 1997, a firma dell’allora sindaco Rosania, per giungere a ribadire quello che aveva sostenuto nel suo precedente articolo, ossia che nulla era stato fatto rispetto alla situazione dell’ISES né dall’attuale Sindaco né da quello precedente.

Il giornalista Peppe Rinaldi dice che lui ha ritrovato tale autorizzazione nella mole di carte che uno finisce per conservare nel corso degli anni.

Se così è (e non abbiamo dubbi che così sia!) allora il giornalista che “ha approfondito” dovrebbe trovare insieme a quell’ autorizzazione l’istruttoria positiva sviluppata dall’ASL; per cui dovrebbe sapere che la firma del Sindaco è l’atto conclusivo di una procedura istruttoria. Se così è (e non abbiamo dubbi che sia così!) allora il giornalista che “ha approfondito” dovrebbe dire se ha trovato un’ analoga autorizzazione del 2003/2004 quando ne fu richiesto il rinnovo, a firma del Sindaco Rosania; e se non la trova dovrebbe chiedersi (riteniamo noi!) il perché non ci sia. E dovrebbe verificare, nelle sue carte, se esiste una comunicazione all’ASL, con la quale si chiedeva se veniva confermata un’ istruttoria negativa su quella struttura.

Fra le sue carte, forse dovrebbe trovare anche qualche perplessità espressa da noi, nel 2007, allorquando quella firma fu apposta da altri.

Il giornalista che “ha approfondito” dovrebbe dare atto del se, fra le sue molte carte, abbia trovato qualche documento, qualche nota, qualche dichiarazione del Sindaco Rosania, rispetto a varianti urbanistiche che potessero riguardare la struttura di cui si parla durante il periodo in cui era Sindaco; e se invece non ha trovato qualche espressione di forte perplessità allorquando di quella variante, con la nuova Amministrazione, si parlò (poi adottata o meno è questione che non abbiamo approfondito!).

E dato che si trova, lo scrupoloso giornalista potrebbe trovare qualche articolo a sua firma, di quel periodo, in cui, su queste vicende da noi sollevate, lui dica qualcosa nel merito. Nelle nostre carte (sicuramente non ordinate!) abbiamo trovato solo un assordante silenzio!

Il giornalista Peppe Rinaldi offende la nostra intelligenza e sottovaluta la nostra esperienza se cerca di tirarci all’interno della “guerra per bande” che attraversa il PD ebolitano.

Noi di S.E.L. non abbiamo l’esigenza di schierarci con alcuno dei poteri che si contrappongono.

Per quanto ci riguarda questa Maggioranza, nel suo complesso, è dannosa per Eboli e deve andare via. E noi di Sinistra Ecologia e LIBERTA’ lavoriamo per questo, e per ricostruire una Sinistra, prima, ed un Centrosinistra, dopo, su basi programmatiche, culturali e di concezione del governo della cosa pubblica che sono, assolutamente, altra cosa rispetto a ciò di cui questa Maggioranza è portatrice.

Se il giornalista che “ha approfondito” ha altre esigenze, proceda, ma questa “rogna” se la gratti da solo.

Noi di S.E.L. non facciamo sconti a nessuno, ed andiamo avanti per la nostra strada, con la forza, la lucidità e la convinzione di sempre.

Eboli, 20 ottobre 2011

4 commenti su “L’ISES mette SEL contro la stampa”

  1. Concordo con fressola.
    Il politichese poteva confondere l’opinione, orientandola strumentalmente, in altri tempi ormai: ora non più!

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  2. Mi permetto di rammentare agli amici di SEL che l’autorizzazone comunale non è un mero atto di ratifica di quanto accertato dai servizi sanitari. La normativa impone al Comune (pertanto al Sindaco) di rilasciare tale atto in virtù dell’accertato possesso dei requisiti strutturali e tecnici, oltre quelli di competenza igienico-sanitaria, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia.

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  3. Premetto che le regole vanno sempre rispettate e che la legge, per quanto a volte sembri incomprensibile, va sempre applicata ed ancora non esiste un’area politica più legalitaria rispetto ad un’altra ma esistono solo persone oneste o disoneste. Da tutto questo cianciare una domanda però mi sorge spontanea: ma a chi giova tutto questo? chi ne trarrebbe vantaggio da un’eventuale chiusura dell’ISES? Tutto questo argomentare puntiglioso ha qualcosa a che vedere con la battaglia portata avanti da SEL (e quindi da Rosania) contro una non meglio precisata villa abusiva, costruita su terreno demaniale, per la quale esiste un ordine di abbattimento che a distanza di anni non è ancora diventato esecutivo, villa che resta ancora inspiegabilmente in piedi, monumento all’illegalità e alla cecità politica? Non è che il fango del dossieraggio ha raggiunto anche questo sperduto paesino del Sud? Perché tutto questo GIUSTO accanimento sulle ombre che gravano sull’ISES tacendo su altre, ben più gravi, che incombono su altre strutture che solo all’apparenza sembrano paradisi sulla Terra ma che invece celano inconfessabili segreti? Al giornalista-segugio, al quale va il merito di fare, comunque, giornalismo d’inchiesta distinguendosi dal lavoro degli altri suoi colleghi che si limitano a raccontarci giornalmente solo “fatterelli” distogliendo la nostra attenzione da problemi ben più gravi, invito a scavare anche “altrove” e ben conoscendone le capacità sicuramente riuscirà a trovare qualcosa su cui poter scrivere … e tanto. Basta solo volerlo!!!

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