Il Tribunale autonomo a Eboli? Si può attendere

Con Casale, Di Pietro, Roberti, Ferrara, si parla di giustizia. I temi: Legge delega, personale, organizzazione e Istituzione del Tribunale autonomo.

Cittadini disinteressati. Sindaci e avvocati assenti. E Sgroia: “Coinvolgeremo l’intera sfera istituzionale della Provincia. L’istituzione del Tribunale autonomo a Eboli, non è scelta di campanile, si fonda su dati oggettivi”.

Roberti-Lucio Di Pietro-Matteo Casale-Ettore Ferrara-Osservatorio Giustizia

EBOLI – Nella giornata di ieri, nell’aula consiliare del Comune di Eboli, su convocazione del Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia, si è riunito l’Osservatorio sulla Giustizia,  istituito con Delibera n. 59 del 24/09/2005 del Consiglio Comunale di Eboli e costituito dai sindaci del bacino di utenza della sezione distaccata di Eboli del Tribunale di Salerno.

Il tema affrontato è stato quello della conservazione e del potenziamento della sezione distaccata del Tribunale di Salerno e l’ipotesi di istituzione di un Tribunale autonomo, alla luce della delega al Governo concernente la riorganizzazioni delle circoscrizioni giudiziarie.

Alla riunione dell’Osservatorio hanno partecipato oltre ai parlamentari On. Antonio Cuomo e Sen. Franco Cardiello, anche le massime autorità giudiziarie della Provincia di Salerno: il Presidente della Corte d’Appello di Salerno dott. Matteo Casale, il Procuratore Generale dott. Lucio Di Pietro, il Presidente del Tribunale di Salerno dott. Ettore Ferrara, il Procuratore della Repubblica dott. Franco Roberti, il Presidente della Sezione di Salerno dell’A.N.M. Dott. Vincenzo Pellegrino.

All’incontro hanno partecipato inoltre anche: l’Avv. Mario Conte, già Presidente del Consiglio Comunale di Eboli e promotore dell’Osservatorio; l’Avv. Enrico Tortolani nella sua qualità di Consigliere del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno; e, il  Presidente dell’Associazione Forense Valle del Sele, Avv. Pasquale Genovese.

Fin qui è la cronaca, ma in questi casi la cronaca non fa giustizia e allora si deve rappresentare in tutta la sua realtà, quello che è stato. L’incontro, sicuramente interessante per le personalità che vi hanno partecipato, è stato poco incisivo e per niente rispondente al tema che invece si prefiggeva.

Al di la delle intenzioni del presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia, l’Osservatorio sulla Giustizia non ha assolto al suo ruolo in termini di proposizione, sia riguardo alla richiesta di istituire il Tribunale autonomo ad Eboli, sia in termini organizzativi riguardo alla cronica carenza di personale e di magistrati.

Si è andati clamorosamente fuori tema, e non poteva essere diversamente, poiché mancava la controparte: Il Governo. Governo rappresentato dal Sen. Franco Cardiello come componente della maggioranza e in quanto membro della commissione Giustizia del Senato. Evidentemente molto poco, soprattutto se si tiene conto che il buon Senatore Cardiello per ben tre legislature e con la quarta in corso, è stato del tutto inascoltato.

Fuori tema, perché prevalentemente si è scivolato sulla riproposizione dell’eterno confronto Avvocati-Magistrati, e l’occasione è stata ancora più ghiotta, dal momento che erano presenti i massimi esponenti della magistratura salernitana. Fuori tema, perché tutti hanno deviato, evidenziando nel problema la sua natura squisitamente politica, e per questo demandando tutto, in una sorta di rassegnazione, alla famosa Legge Delega che dovrebbe attenersi alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie.

Si capisce che è un problema politico. E’ evidente. Ma allora per quale motivo ci si è riuniti? Per esercitare una “masturbatio verborum”? I problemi politici si affrontano politicamente e se argomentati e condotti bene trovano le convergenze necessarie anche per arrivare a cambiare le leggi, specie quando queste leggi trovano le loro motivazioni solo sulla scorta della razionalizzazione delle spese. Le convergenze si costruiscono, non si improvvisano.

Ma i problemi di oggi sono quelli di ieri e dell’altro ieri e se si arriva da lontano si sfilano una serie di errori come la catenina del rosario, partendo non dalla Legge Rattazzi, che sicuramente allora aveva le sue ragioni d’essere, ma dagli agli anni ’50/’60, passando per gli anni ’80/’90, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Ricorderemo tutti le varie ubicazioni degli uffici giudiziari nel corso degli anni. Stabilmente dislocati in un palazzo per civili abitazioni al centro della Città, per poi trasferirli promossi a Pretura circondariale in un edificio nuovo, inadeguato già dalla sua nascita, e per spazi e per funzionalità. Dislocato in un rione cittadino, affogato in un coacervo di palazzi, frutto della più spietata speculazione edilizia degli anni ’60 e ’70, che solo per arrivarci bisogna zigzagare. Edificio inadeguato e con nessuna possibilità di poterlo ampliare, trovandosi in uno sputo di terreno.

Ricorderemo una riorganizzazione dei servizi giudiziari che declassava l’allora Pretura di Eboli in sede distaccata del Tribunale di Salerno, depotenziata del contenzioso inerente le cause del Lavoro e quelle in materia Penale, e gonfiata delle nascenti funzioni attribuite alle nuove figure dei Giudici di Pace. Di qui il trasferimento degli uffici in un altro edificio privato, questa volta con due destinazioni: una parte adibita a civili abitazioni, un’altra a mobilificio.

Nel corso degli anni, la Città cresce e la crescita passa attraverso diversi Piani urbanistici e diversi studi urbanistici, ma non si trova mai l’opportunità, sebbene prevedendo negli strumenti urbanistici le destinazioni, di realizzare un edificio appropriato che potesse ospitare degnamente gli uffici giudiziari. Un quarantennio sprecato. Per contro a seguito dei vari riordini e dei vari depotenziamenti, il Comune di Salerno progetta e realizza la Cittadella Giudiziaria per unificare tutti gli uffici e renderli omogeneamente funzionali. Un progetto che mira alla funzionalità ma ha in se anche una valenza politica, la scelta dell’unificazione e della concentrazione dei servizi giudiziari.

A fronte di queste realtà cosa si contrappone? che la mole di lavoro è esageratamente smisurata rispetto al personale in servizio? La carenza del personale? Un numero di Magistrati inadeguato? E dove è il progetto politico? Quale è la proposta politica se non una richiesta caparbia e a quanto pare inascoltata di volere il Tribunale ad Eboli? E se domattina il Governo Berlusconi attraverso il Ministro della Giustizia, che ha un sacco di responsabilità per le sue politiche di smantellamento della Sanità, della Scuola, dei Servizi, e specie della Giustizia, dovesse decidere di istituire il Tribunale autonomo di Eboli, dove lo mettiamo in altri fabbricati civili, magari abusivi e magari senza le destinazioni d’uso adeguate come accade in altre circostanze?

L’incontro, indipendentemente dalle buone intenzioni, in ogni caso: non ha incontrato il favore dei 34 Sindaci, dei quali oltre a Melchionda non se ne è visto nemmeno gli uscieri; a giudicare dalla presenza (una pattuglia di addetti ai lavori), non ha incontrato il favore degli avvocati; non ha incontrato l’interesse delle forze politiche, nemmeno quelle della maggioranza e/o quelle presenti in Consiglio comunale; e si è tenuto nel più pieno disinteresse della cittadinanza, che evidentemente non ne avverte, perché non è palpabile, la necessità e la eventuale ricaduta economica.

Bando al resto, registriamo la volontà contenuta nella proposta avanzata dal Presidente Luca Sgroia nel suo intervento conclusivo, che mira a coinvolgere in un altro incontro, tutte le figure istituzionali della Provincia di Salerno, per parlare della Giustizia in generale e della sua organizzazione funzionale ai territori e alle reali esigenze dei cittadini, anche tenendo conto delle attenzioni di cui faceva riferimento il Procuratore della Repubblica Franco Roberti a proposito della Valle del Sele e di altre realtà sottoposte alla influenza ingombrante e devastante della malavita organizzata.

In ogni caso avremo nel Sen. Franco Cardiello, e nell’On. Antonio Cuomo, personalità politiche di opposti schieramenti ma del territorio, due messaggeri d’eccezione che porteranno le istanze maturate nell’incontro, all’attenzione del Ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma.

Possiamo dormire su due guanciali e un materasso ad acqua.

……………….  …  ………………

GLI INTERVENTI

Pasquale Genovese

Pasquale Genovese – Presidente dell’”Associazione Forense Valle del Sele –
Benché apprezziamo l’impegno e i tentativi posti in essere per il buon funzionamento della sezione distaccata di Eboli del Tribunale di Salerno, siamo ancora ben lontani dal migliore funzionamento e per questo tutti gli sforzi e risultati fin qui raggiunti, hanno il sapore delle una  vittorie, ma poi per i passi indietro che si compiono, si dimostrano essere vittorie di Pirro. Chiediamo maggiore attenzione e che la sezione di Eboli diventi Tribunale autonomo, proprio in riconoscimento del lavoro che svolge.

Vincenzo Pellegrino ANM

Vincenzo Pellegrino – Presidente della sezione di Salerno dell’Associazione Nazionale Magistrati –
L’ANM è sempre attenta ai problemi della giustizia in generale. Il problema del funzionamento delle singole circoscrizioni è legato a diversi problemi e tra questi due fra tutti: Il problema del personale; e quello politico. Quello del personale si può risolvere, quello politico è più difficile e non ci compete. In ogni casa la giustizia deve essere messa in condizione di funzionare, per questo la sezione deve avere un potenziamento generale, ce lo chiedono i cittadini.

Antonio Cuomo

On. Antonio Cuomo – Componente della Commissione Agricoltura Camera Deputati –
La democrazia ha un costo. La giustizia come la Democrazia ha un costo e non possiamo più permettercelo. In ogni caso la giustizia è un elemento cardine della democrazia e per esserlo deve funzionare al meglio e nelle migliori delle condizioni. Rispetto alla territorialità è necessario capire che andiamo verso la semplificazione e in questo tenere conto di rispondere alle tre aree della nostra provincia: l’Agro, Salerno, il Cilento. Il PD è per la semplificazione, ma che sia funzionale.

Franco Cardiello

Sen. Franco Cardiello – Componente della Commissione Antimafia e Giustizia del Senato –
Vivo il problema sia come avvocato, sia come politico e questo mi fa vedere i problemi della giustizia in generale e quello che ci riguarda circa la Sezione distaccata di Eboli del Tribunale di Salerno, e me ne sono sempre interessato in tutti e tre i mandati elettorali come deputato e ora come Senatore e componente della Commissione Giustizia e Antimafia del Senato. Come avvocato noto delle differenze organizzative e funzionali diverse tra Nord e Sud. Come parlamentare ammetto si tratta di un problema politico prima di essere organizzativo e funzionale. Ci sono tribunali che vanno chiusi, altri vanno potenziati. Quello di Eboli deve essere un Tribunale, Eboli ha tutte le carte in regole per essere Tribunale, per la mole di lavoro e per abitanti. Porterò queste istanze, insieme all’On. Antonio Cuomo all’attenzione del Ministro della Giustizia Nitto Palma.

Mario Conte

Mario Conte – Avvocato già Presidente del Consiglio Comunale di Eboli –
Il problema della Sezione di Eboli o altre in provincia di Salerno è  di funzionamento, ma è soprattutto politico, ma oggi possiamo cogliere l’occasione per fare qualcosa nei prossimi mesi, in modo da far funzionare almeno quello che c’è, semmai potenziarle con del nuovo personale.
Riguardo alla richiesta di Eboli Tribunale, basta osservare la verità del territorio per definire le sue aspettative.

Franco Roberti

Franco Roberti – Procuratore della Repubblica di Salerno –
La revisione delle circoscrizioni giudiziarie è un problema. E’ un tabù. Basta pensare che questa organizzazione della giustizia (165 Tribunali), risale dal 1865 (Legge Rattazzi). Non c’è Democrazia se non c’è Giustizia e quindi non c’è economia e non c’è sicurezza. Giustizia e sicurezza invogliano gli imprenditori anche ad investire. Il Tribunale è importante, abbiamo elaborato degli studi e abbiamo individuato nella Valle del Sele un “gruppo di attenzione” riguardo alla criminalità e alle organizzazioni criminali. E’ importante specie come presidio istituzionale. Cosa si può fare? Come parte subisco queste conseguenze. Nell’immediato un impegno possiamo darlo per il personale, insieme all’impegno più costante da parte dei magistrati.

Matteo Casale Eboli

Matteo Casale – Presidente della Corte di Appello di Salerno –
Con la Legge Delega possiamo fare poco e niente se non augurarci che riesca  a portare a termine le proposte iniziate. Abbiamo avuto sempre una grande attenzione per la sede distaccata di Eboli, e proprio riconoscendone le difficoltà non abbiamo mai utilizzato i Magistrati per altre funzioni. Per Eboli, per la mole di lavoro e per la sua influenza territoriale, non credo ci siano problemi in una riorganizzazione. Eboli invece, ha grandi problemi organizzativi e si sta cercando delle soluzioni e il mio impegno è di grande attenzione.

Ettore Ferrara Eboli

Ettore Ferrara – Presidente del Tribunale di Salerno –
Il dibattito è scivolato sulla questione del funzionamento della Sezione di Eboli. La riorganizzazione è necessaria per un migliore funzionamento dell’Ufficio e perchè non possiamo permetterci uno spreco di soldi e per questo mi auguro si faccia quanto prima. Ho sentito nelle varie osservazione che è necessario conservare, potenziare, rilanciare. Non sono d’accordo. Per le difficoltà che stiamo affrontando, non è possibile conservare più nulla, ma è possibile potenziare e migliorare.

Lucio Di Pietro

Lucio Di Pietro – Procuratore Generale del Tribunale di Salerno –
Non c’è Democrazia se non c’è Giustizia, è proprio così. Mi sforzo ad intervenire non perché non sia importante l’argomento e i problemi che si sono sollevati ma solo perché ritengo che il discorso è prettamente politico e non tocca a noi invadere il campo della politica. Se è vero che siamo un paese democratico e un paese moderno? No. In questo momento penso ai poliziotti con le taniche in piazza perché le loro auto di servizio sono senza benzina. Riguardo poi alla sicurezza dei vari edifici. Come si fa ad essere responsabile della sicurezza di tutte le sedi se non si ha disponibilità economica per intervenire subito? Per attivare una spesa urgente è necessario un minimo di tempo di 6 mesi. Il problema è politico e per favore si faccia preso, per il resto non ci sentiamo responsabili.

Enrico Tortolani

Enrico Tortolani – Membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno –
Porto il saluto del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che è sempre attento rispetto a queste problematiche, per questo la base ci sostiene. Colgo soddisfazione ad avere oggi come interlocutori i massimi vertici, così avremo la sicurezza che ci saranno risultati significativi. Dobbiamo spingere perché la Legge Delega si attui quanto prima, per definire una volta per tutto il sistema giudiziario nel suo insieme.

Martino Melchionda Eboli

Martino Melchionda – Sindaco di Eboli –
Voglio fare un ringraziamento per niente formale ai Parlamentari e ai massimi responsabili della giustizia della Provincia di Salerno. Stiamo attraversando un momento difficile, spero che il Governo utilizzi bene la Legge Delega. Questa è l’ultima occasione. Atteso che il problema è politico, adesso necessita  ci sia un intervento politico più autorevole di quanto non vi sia stato nel passato. Per il Tribunale di Eboli tutti dobbiamo far valere le nostre ragioni, si sono numeri e realtà territoriale che parlano per noi: 34 comuni, 270mila abitanti. Abbiamo  anche una realtà sicuramente criminale, ma anche una realtà sociale, politica, culturale ed economica di tutto rispetto e che consentono inequivocabilmente la presenza del Tribunale.
Questa può essere l’occasione, se si riesce a lavorare insieme, al di là degli schieramenti politici e nell’interesse della collettività, per pensare ad un’autonomia della sede di Eboli, che trova le sue ragioni profonde nelle peculiarità del nostro territorio. Eboli, ad esempio, ha dalla propria parte, sia in termini di ambito di riferimento sia di casi pendenti, numeri sicuramente superiori a tutte le altre sedi della provincia, Salerno compresa. Su questo tema ci aspettiamo chiare prese di posizione di tutti i massimi rappresentanti istituzionali.

Luca Sgroia Eboli

Luca Sgroia – Presidente del Consiglio Comunale di Eboli –
E’ necessario coinvolgere l’intera sfera Istituzionale della Provincia di Salerno se vogliamo giungere a risultati concreti e che siano generali e tendano complessivamente al miglior funzionamento della Giustizia. Sebbene si fondi su dati tecnici, quella della dislocazione del Tribunale a Eboli, è una scelta politica. Le ragioni, in ogni caso, non sono quelle di mettere un territorio contro un altro. Le istituzioni non sono responsabili se si lasciano trascinare dal campanilismo e non sappiano operare delle scelte, ma bisogna anche stare attenti a non nascondersi dietro i tecnicismi.
L’impulso che giunge dall’appuntamento odierno è che le istituzioni tutte sono chiamate ad assumersi le loro responsabilità sulle scelte concernenti la riorganizzazione degli uffici giudiziari nell’ambito della Provincia di Salerno. Pertanto ritengo che nelle prossime settimane bisognerà organizzare un tavolo tra le istituzioni locali, comune capoluogo, comuni e Provincia, e i parlamentari della Provincia di Salerno per lavorare a definire una comune piattaforma relativa alla geografia degli uffici giudiziari, che non si può ridurre ad una mera battaglia di campanile.

……………………  …  ……………………..

Foto gallery

Sgroia-Melchionda-Genovese-Tortolani-Osservatorio Giustizia Eboli 21 -10- 2011
Roberti-Di Pietro-Casale-Ferrara-Osservatorio Giustizia
Osservatorio sulla Giustizia Eboli 21 ottobre 2011
Osservatorio sulla Giustizia Eboli 21- 10 - 2011 Scorcio
Franco Roberti Ossservatorio sulla Giustizia Eboli 21 - 10 - 2011
Matteo Casale Osservatorio sulla Giustizia Eboli 21-10-2011
Ettore Ferrara Osservatorio sulla Giustizia Eboli 21-10-2011
Lucio Di Pietro Osservatorio sulla Giustizia Eboli 21-10-2011
Martino Melchionda Osservatorio sulla Giustizia Eboli 21-10-2011
Luca Sgroia Osservatorio sulla Giustizia Eboli 21-10-2011
Osservatorio sulla Giustizia Eboli 21-10-2011 panoramica
Osservatorio sulla Giustizia Eboli 21-10-2011 panoramica

Eboli, 22 ottobre 2011

1 commento su “Il Tribunale autonomo a Eboli? Si può attendere”

Lascia un commento