La Metropolitana di Salerno corre lungo i binari “dell’odio” politico cirielliano

La bocciatura della Metropolitana da parte della Regione è figlia della campagna di odio messa su fin dall’insediamento della Giunta Cirielli.

La Longo (PdL) invoca una condivisione bipartisan. Landolfi (PD) spera in un “ravvedimento” operoso. Paravia (API) ritiene la bocciatura un grave errore politico. E De Luca già discute con la NTV di Montezemolo.

metropolitana arechi-Vincenzo De Luca

SALERNO – Ancora strascichi sulla bocciatura della Metropolitana di Salerno da parte della Giunta Caldoro e soprattutto riguardo al ruolo negativo e contrario alla comunità salernitana che ha avuto il gruppo regionale del Popolo della Libertà di Salerno con Eva Longo, Giovanni Fortunato, Giovanni Baldi, Monica Paolino, i quali non votando l’emendamento del Consigliere del PD Gianfranco Valiante del PD, anch’egli salernitano, hanno fatto prevalere più gli interessi di parte che quelli delle comunità che li ha eletti, mettendosi in cattiva luce soprattutto perché lo stesso emendamento e la sua eventuale approvazione non avrebbe comportato nessun onere per le casse sconquassate della Regione Campania, essendo a costo zero.

Il comportamento anti-salernitano del gruppo consiliare salernitano del PDL, è stato suggerito, evidentemente, dalla campagna di odio che si è messa su all’indomani dell’insediamento della Giunta Provinciale di Salerno quidata dall’Onorevole Edmondo Cirielli, il quale da subito individuò tra i suoi avversari i nemici politici esterni ed interni, e da subito in testa a quelli esterni iscrisse il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e tra quelli interni l’ex Ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna, l’Onorevole Ciriaco De Mita, Luigi Nocera e tutti quelli che in qualche modo ostacolavano il suo disegno di egemonia, basato sulla conquista degli Enti e delle Società, in seguito rovinosamente condotte dai suoi uomini.

Gianfranco Valiante

Un’azione guerreggiata  ostentando sempre manie “principesche”, e operando nel suo cammino scelte risultate di “divisione”: attraverso il suo Partito, evidenziandone l’appartenenza con la doppia iscrizione al PdL e all’Associazione Principe Arechi a dimostrazione della piena accettazione del dominio, condizione essenziale per ottenere incarichi; attraverso la estensione delle sue “manie principesche”, trasferendole in un progetto politico che vedeva la costituzione di una nuova Provincia che coincidesse con quella di Salerno, guarda caso, dal nome “Principato di Salerno“, anch’essa risultata rovinosa come iniziativa, clamorosamente bocciata dalla Corte Costituzionale.

I Consiglieri Regionali del PDL Baldi, Longo, Fortunato, Paolino, si sono giustificati adducendo motivazioni tecniche, che aggravano ancor più il loro voto contrario, che invece è stato solo ed esclusivamente politico-ideologico, ispirato ad “affamare” attraverso le istituzioni il Comune di Salerno e gli altri che non sono in “linea” con il nuovo “feudalesimo“. Motivazioni tecniche che potevano essere risolte risolte votando e suggerendo e magari vincolandole solo all’avvenuta risoluzione, invece l’azione era mirata, ma come al solito si è rivolta come un boomerang contro gli stessi esecutori della “feudalità”.

Eva Longo-Silvio Berlusconi

Prova a raddrizzare il tiro l’ex Sindaco di Pellezzano e Consigliere Regionale Eva Longo, la quale chiede che per arrivare all’OK sulla Metropolitana di Salerno è indispensabile un’azione “bipartisan”. La Longo ha dichiarato alla stampa che: “La bocciatura all’emendamento è stata determinata da una ragione tecnica” – la ragione era quella che non si era discusso in commissione e per questo la Longo aggiunge – Con una condivisione bipartisan riusciremo a sbloccare la vicenda, – e ancora tiene a sottolineare – ci tengo a sottolineare che non sono contraria a un’opera così importante per Salerno”. Se questo è vero e non si ha nessun dubbio a crederlo, allora perché vi è stata una motivazione politica per la sua bocciatura ritenendola un’opera non essenziale per la Regione?

a questo interrogativo evidentemente si può rispondere solo con una certezza: quella di aver capito l’errore e quello di cercare di riparare. Comportamento veramente inaffidabile che colloca i quattro tra quelli che si sono “sacrificati” al tentativo “istituzionale” di “mazziare” Salerno e chi la amministra.

Nicola Landolfi

Non si è fatta attendere la risposta alle dichiarazioni dei “quattro”: “Le risposte dei Consiglieri Regionali del Pdl sulla Metropolitana sono ridicole e vergognose!” E’ lapidario  il giudizio del Segretario provinciale del Pd Nicola Landolfi riguardo al voto contrario alla Metropolitana di Salerno. “Mi sarei aspettato un ravvedimento operoso e la coscienza di chi lavora nell’interesse di un’intera comunità provinciale – prosegue Nicola Landolfi -. Bisognerebbe ricordare agli esponenti del Pdl, che un’ipotesi successiva di allungamento della Metro, finirebbe per servire un’area vasta di centinaia di migliaia di salernitani, di Cava e di Pellezzano compreso, – e manda una bordata all’ex Sindaco di Pellezzano e Consigliere Regionale Eva Longo – visto che parliamo di un progetto che va dall’Università all’Aeroporto. Ma questo, – sottolinea in chiave polemica Nicola Landolfi – a chi vota il bilancio scritto da Caldoro e Cosentino, evidentemente, non interessa”.

Dello stesso avviso, sebbene con toni e modalità diverse è il segretario provinciale dell’Api, Salvatore Paravia, che intervenendo sulla vicenda della metropolitana di Salerno, condivide il percorso seguito dal sindaco De Luca: “Boicottare il completamento della metropolitana leggera di Salerno – dichiara Paravia è stato un grave errore politico. L’Api – prosegue il Segretario Provinciale dell’API – non condivide l’atteggiamento assunto dal centrodestra in Consiglio regionale. Queste opere non hanno colore politico.

Salvatore Paravia

La metropolitana – aggiunge Paravia – è un’infrastruttura fondamentale per una città moderna come Salerno, è un servizio a favore dei cittadini, a favore della vivibilità della nostra città. Il costo del traffico veicolare e dell’inquinamento ambientale è enorme, alla metropolitana non c’è alternativa. L’Api – conclude il Segretario Provinciale Salvatore Paraviacondivide la soluzione seguita dal sindaco De Luca. In un momento di grave crisi del Paese, trovare un partner privato è una soluzione intelligente degli amministratori locali”.

Intanto è stata rinviata la convocazione presso il Comune di Salerno, da parte della Commissione consiliare trasporti, dei consiglieri regionali della provincia di Salerno, compreso quelli di opposizione, per conoscere le reali motivazioni della bocciatura ed è stata sostituita dalla convocazione di una Conferenza Stampa dei Consiglieri regionali favorevoli alla Metrò. Questo sottolinea come i vari livelli istituzionali non collaborano e come questi siano influenzati dalle appartenenze politiche. Una vera sconfitta che attraversa chi si lascia prendere, facendosi collocare tra quelli che non sanno interpetrare i ruoli a cui sono stati chiamati, ma iscrivendosi all’opposizione dei salernitani.

De Luca-Montezemolo

La bocciatura della Metropolitana e si spera un ravvedimento in “zona Cesarini” da parte della Regione e di Caldoro, non frena il pirotecnico Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca che si è incontrato con i rappresentanti della NTV, la società di treni privata che fa capo a Luca Cordero di Montezemolo, a Diego Della Valle e a Mario Punzo, che è giunta a palazzo di città per presentare la sua proposta di servzio per la rete urbana di Salerno. All’’incontro che si è tenuto nella stanza del sindaco De Luca ha partecipato anche l’assessore alla mobilità Luca Cascone che sta lavorando ad un’ipotesi alternativa alla gestione da parte della Regione dell’infrastruttura.

Salerno, 5 gennaio 2012

4 commenti su “La Metropolitana di Salerno corre lungo i binari “dell’odio” politico cirielliano”

  1. aivoglia di prendere tutte i provvedimenti punitivi nei confronti di De Luca, lui vincerà sempre e Cirielli, Cosentino e il cieco Caldoro perderanno sempre. Siete incapaci state rovinando la provincia.

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  2. …concordo con quanto detto sopra,il bene comune è una pia illusione e le invidie dei politici,connesse a interessi partitici ci hanno ridotto in tale miserrimo stato.un augurio al Sindaco de Luca,di continuare sulla sua strada,è uno dei pochi esempi edificanti del far politica al Sud.

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  3. Siamo con De Luca,che Cirielli vada a casa se non vuole creare ulteriori danni.Non bastano i danni che ha creato la maggioranza di governo che lo ha rappresentato.Qua non si tratta di partiti ma di uomini.Di fatti e non di ideologie o screzi personali.Che altro ci vuole ancora per farli rinsavire.

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  4. NOI NON SIAMO NAPOLETANI……..

    Il vero problema è questo, chi decide le sorti della nostra Provincia, vive e lavora a napoli non a SALERNO dunque noi siamo cittadini di seri D.

    Il voto dei quattro moschettieri (rappresentanti) del PDL Salernitano in Giunta Regionale, e stata l’ennesima dimostrazione della sudditanza a napoli…. vorrei solo far capire a questi “politici” che loro rappresentano se mai ne fossero capaci, tutta la Provincia di Salerno non solo gli elettori del PDL….comunque NOI NON SIAMO NAPOLETANI.

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