Rimpasto Giunta Provinciale: Un turn over senza nessuna motivazione politica di supporto

L’avvicendamento tra gli assessori in perfetto stile Caserma come il cambio di guardia della caritta.

Landolfi: Solo un Ente che non governa per risultati può ritenere soddisfacente un turn over. Nessun giudizio politico sull’operato degli Assessori e della Giunta. Manovre di assestamento in funzioni congressuali. E la discussione in Consiglio sulla incompatibilità di Cirielli, non se ne parla nemmeno.

Palazzo della Provincia di Salerno

SALERNO – Erano ormai giorni che si aspettava si completasse quella che è stata una vera e propria  annunciazione in pieno stile “caserma”, alla stessa stregua del cambio della guardia nella garitta militare. Ed ecco che l’annunciazione diventa un atto concreto: Gli assessori provinciali Generoso Andria, Nunzio Carpentieri, Anna Ferrazzano, Antonio Mauro Russo e Antonio Squillante hanno rassegnano le dimissioni. Al loro posto entreranno in Giunta Adriano Bellacosa, Costabile D’Agosto, Pina Esposito, Gaetano Sole e Amelia Viterale.

Mentre per quanto riguarda il ruolo di vicepresidente in sostituzione di Anna Ferrazzano che svolgerà il suo ruolo di guida dell’opposizione in seno al Consiglio Comunale di Salerno, il presidente della Provincia, on. Edmondo Cirielli, ha nominato Antonio Iannone, assessore provinciale alle Politiche Giovanili, Informagiovani, Sport, Formazione Professionale, Diritto allo Studio, Formazione scolastica.

La nomina di Iannone assume un aspetto strategico, proprio in virtù di un eventuale pronunciamento che costringerebbe il Presidente Edmondo Cirielli a scegliere la Presidenza della Commissione Difesa della Camera dei Deputati alla Presidenza della Provincia, ma assicurandosi un suo uomo fidato, fidatissimo alla guida della provincia di Salerno.

Edmondo Cirielli

«Si tratta di una rotazione – spiega il presidente della Provincia di Salerno, on. Edmondo Cirielli – già annunciata in campagna elettorale, e che non presuppone alcun giudizio sull’operato degli assessori che, al contrario, hanno svolto il loro compito con impegno, dedizione e professionalità. Una decisione condivisa con il partito con il quale sono stati stabiliti i criteri da seguire. Innanzitutto quello temporale, per cui chi è entrato prima dovrà lasciare prima, quello della rappresentatività democratica, quindi del consenso, e per ultimo quello politico al fine di contribuire a rafforzare le realtà comunali dove si andrà al voto nella prossima primavera. Tutto ciò, ovviamente, tenendo conto delle competenze professionali di ciascuno».

Per quanto riguarda i tempi, Antonio Squillante lascerà l’incarico terminate alcune fasi procedurali del Bilancio, mentre il consigliere provinciale Costabile D’Agosto entrerà in Giunta al termine della fase consultiva interna al gruppo consiliare e al partito dell’Udc.

Una rotazione in ruoli amministrativi che non escludono coinvolgimenti politici essendo tutti esponenti politici, militanti e rapresentanti di Partito. Una rotazione intorno alla Presidenza, annunciata e motivata dalla necessità di evitare doppi incarichi, escludendo a priori proprio il doppio incarico più discusso: quelli che ricopre lo stesso Presidente Cirielli. Un doppio incarico che il partito Democratico ha denunciato a più riprese sia al vecchio Prefetto Marchione che al nuovo Monaco.

“Invece di preoccuparsi di scegliere quale dei due incarichi mantenere, l’incompatibile Presidente della Provincia, cambia un po’ di pedine del suo scacchiere sostituendo ben cinque assessori!”, è il primo commento del Segretario provinciale del Partito Democratico, Nicola Landolfi dopo il rimpasto della Giunta provinciale, che così prosegue, “tante sostituzioni rivelano ancora una volta il carattere di un’azione di governo priva di contenuti e risultati, oltre che l’inutilità di un ente come la Provincia”.

Il Segretario provinciale del Partito Democratico, che ha rinnovato proprio nei giorni scorsi l’invito al Prefetto a intervenire sulla grave omissione del Consiglio Provinciale, che non è stato ancora convocato per l’incompatibilità del Presidente della provincia nel doppio incarico, considera “emblematico” il ripescaggio di Bellacosa, evidentemente, “premiato” per il “brillante” successo ottenuto nella sua Nocera alle ultime elezioni comunali.

Nicola Landolfi

“Solo un ente che non serve a niente, che non governa per risultati, che non apre cantieri, che non difende il territorio può ritenere prioritario un turn over “, conclude Landolfi.

In effetti quando si governa si deve rendere conto, e sembra quanto mai assurda una qualsiasi sostituzione, che non sia dettata da una motivazione politica. Sarebbe stata comprensibile una valutazione per obiettivi più che dettata da una questione temporale, quasi a sottolineare che indipendentemente da chi vi è a qualsiasi posto non cambia nulla. Purtroppo così non è e gli elettori vogliono conoscere quali sono stati i risultati che hanno conseguito i singoli assessori che vengono sostituiti e quali siano le caratteristiche che invece vengono attribuite a coloro i quali li sostituiscono.

Va da se che una decisione del genere motivata solo da un semplice avvicendamento, puo avvenire solo quando non si da nessun valore all’impegno dei singoli. Daltra parte l’amministrazione provinciale di Salerno in questi oltre due anni e mezzo di gestione Cirielli, non si è distinta gran che per la sua operatività, se non per la sua aggressività e per la sua rissosità interna ed esterna, scompigliando l’alleanza che ne è uscita vittoriosa dalle elezioni e caratterizzando il suo impegno più nella guerra a l Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca piuttosto che ad occuparsi della gestione delle sue competenze, ricordando solo alcuni aspetti su tutti: lo stato pietoso in cui versano le Strade provinciali; il Piano provinciale di Dimensionamento delle Scuole fatto di tagli e soppressioni; Il Piano Sanitario con la falcidia “guidata” di Ospedali privilegiando alcune strutture anziché altre.

Gli assessori che sono stati sostituiti hanno svolto il ruolo loro assegnato bene oppure no? Quali sono stati i risultati che hanno raggiunto? Si tratta solo di un turn over mirato a “piazzare” a spese delle istituzioni, le desiderate in visione del prossimo Congresso provinciale e regionale da celebrare all’ombra di  Nicola Cosentino?

Salerno, 6 gennaio 2012

1 commento su “Rimpasto Giunta Provinciale: Un turn over senza nessuna motivazione politica di supporto”

  1. tutto l’agro in giunta. cirielli si prepara a perdere nuovamente le elezioni. Con tutta quella gente inesistente prenderà un’altra batosta elettorale.

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