Rebecca: un caso di omofobia stupida ad Eboli

Sul suo profilo facebook sente il bisogno di manifestare i suoi sentimenti e scrive: “…dolce, amabile, sensibile, sorrido sempre..” – e alla voce sesso scrive: “donna”.

Insultata, vilipesa, spintonata, Rebecca De Pasquale, così si chiama, si sente donna. E’ donna e vuole vivere da donna, senza essere discriminata.

rebecca de pasquale

EBOLI La mamma degli stupidi è sempre incinta. Nel senso che gli stupidi sono così tanti che non finiscono mai avendo una mamma particolarmente fertile. E’ il primo commento che si può fare rispetto ad un altro caso di omofobia: l’ennesimo, l’ultimo, quello che si è verificato ad Eboli e che è capitato a Rebecca.

Non era la prima volta che Rebecca ricevesse qualche insulto per strada, e non era la prima volta che lo ricevesse proprio quando passava d’avanti ad un negozio in particolare, da parte di alcuni giovani che lavoravano in quall’attività commerciale e che puntualmente, quando attraversava via Nobile, la insultavano e la beffeggiavano per le sue “scelte” sessuali.

rebecca de pasquale

L’altro ieri è successo di più, e così Rebecca oltre ad essere insultata, vilipesa, mortificata, questa volta ha subito di più, è scappata qualche parola di troppo e c’è stato qualche spintone. Non è successo il peggio e meno male, ma dopo gli insulti e gli spintoni è scattata la denuncia ai Carabinieri. Fortunatamente subito è arrivata la solidarietà a Rebecca, il primo a schierarsi dalla sua parte è stato il fotografo Paolo Garofalo, che non solo ha condannato il fatto, ma addirittura si è detto disposto a seguire la vicenda, ritenendo sia da punire l’atteggiamento persecutorio di quei balordi. E come si fa a non schierarsi dalla parte dei Rebecca?

Garofalo, tra l’altro, è anche il segretario di Sinistra Ecologia e Libertà di Campagna, e nella sua veste, promette il possibile perchè atteggiamenti discriminatori non si verifichino più, preannunciando di aver chiesto all’Arcigay di organizzare una manifestazione qui a Eboli, senza escludere nemmeno il gay pride.

E’ capitato a Rebecca in quanto transessuale, ma potrebbe capitare a chiunque possa sembrare diverso agli occhi di chi tende ad assumere comportamenti discriminatori, ampliando la casistica che inserisce questi comportamenti come omofobici, e L’Italia, ormai e purtroppo, è il paese dell’Unione Europea con il maggior tasso di omofobia sociale, politica ed istituzionale.

La paura verso tutto quello che è diverso può alimentare l’omofobia e può diventare causa di episodi di bullismo, di violenza o di mobbing nei confronti delle persone ritenute diverse, siano esse Lesbiche, Gay, Transessuali, bisessuali, ma possono anche mescolarsi a sentimenti negativi di rigetto e di disprezzo per chi è Bello, buono, studioso, sentimenti negativi che conducono direttamente alla xenofobia e al razzismo.

Su facebook, nel suo profilo Rebecca De Gennaro, è così che si chiama la malcapitata, sente il bisogno di manifestare i suoi sentimenti e oltre a dire quale è il suo lavoro e che è impegnata sentimentalmente scrive: “…dolce, amabile, sensibile, sorrido sempre..” – e ancora che le piacciono gli uomini, e alla voce sesso scrive: “donna“. Rebecca si sente donna, Rebecca è donna e da donna vuole vivere. Vuole vivere nel suo Paese, lavorare, passeggiare, frequentare i suoi amici, coltivare i suoi hobbyes, amare, senza per questo vivere tutte queste cose come una colpa.

Per questo Rebecca deve pagare il prezzo salato della discriminazione da parte di alcuni balordi, ma che sono parte di una società che non riesce più a convivere con nessuno: con quelli che hanno la “colpa” di non definirsi nel genere specifico maschile o femminile; con chi parla un’altra lingua; con chi ha la colpa di avere un altro colore della pelle; con chi agli occhi di questa “specie di uomo”, che ha paura del suo stesso genere e non lo sa nemmeno, ma che istintivamente individua come un nemico e pratica tutta la sua contrarietà con il disprezzo e la violenza.

Omofobia o stupidità? Entrambe. In ogni caso da condannare senza esitazione, come senza esitazione si è dalla parte di Rebecca.

Eboli, 13 febbraio 2012

4 commenti su “Rebecca: un caso di omofobia stupida ad Eboli”

  1. E’ proprio vero admin la mamma degli scemi è sempre incinta. Mi dispiace se si è offeso la sensibilità di Rebecca, mi sento colpevole. Le chiedo scusa ia per quelli che l’hanno insultata e tutti noi dovremmo chiedere scusa a tutti quelli che vengono discriminati quotidianamente, per il loro credo religioso, per le loro idee politiche per i loro sentimenti al di la del genere, per la loro pelle, sui luoghi di lavoro e in ogni caso dei quali bisognerebbe avere rispetto.

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  2. Questa gentaglia è la stessa che di giorno offende ed umilia e la notte le cerca.
    Solidarietà ASSOLUTA a Rebecca alla quale auguro il meglio per la sua vita anche se penso che se vorrà un’esistenza normale dovrà andar via da questo paese di ipocriti da quattro soldi.
    Disprezzo assoluto per gente come il noto pisciauolo ebolitano al quale auguro di trovarsi in situazioni dove la sua arroganza e mascolinità venga messa a dura prova.
    Armando

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