L’Arte di Titti Gaeta sbarca a Lisbona con “Clichè (victims of fashion)”

“Clichè (victims of fashion)” è la Mostra fotografica di Titti Gaeta, curata da Jose Roberto Moreira, con cinque scatti in esposizione.

Titti Gaeta espone alla Galleria d’Arte Contemporanea “Colorida” di Lisbona in Portogallo fino al 2 marzo.

Titti Gaeta

LISBONA – L’arte di Titti Gaeta va oltreconfine. La sua mostra dal titolo “Clichè (victims of faschion)” è stata scelta dalla galleria “Colorida” di Lisbona, per essere esposta dall’11 febbraio, fino al 2 marzo prossimo. Situata nel cuore della capitale portoghese, in un edificio storico risalente ad oltre 150 anni fa, la galleria “Colorida” ospita artisti internazionali, lavorando anche a contatto con le istituzioni e promuovendo l’arte, non solo emergente.

Cinque gli scatti in esposizione, che fanno parte di un lavoro concepito nel 2007, ed esposto per la prima volta nel 2008, in cui fotografia e arte digitale partoriscono un originale ibrido, frutto dell’estro dell’artista ebolitana, toccando il tema della donna vista come “vittima” delle mode imperanti.

Titti Gaeta

Il tema centrale della mostra, infatti, pone l’accento su quanto le donne, nella nostra società, siano condizionate da una serie di stereotipi e luoghi comuni “estetici” quanto mentali che, spesso, non gli appartengono e che ne imprigionano la vera essenza. Il concetto di bellezza, esteriore ed interiore, così, appare distorto, confezionato e patinato dalle grandi lobbies della moda.

La bellezza della donna è “imprigionata”, così come imprigionate da fili appena visibili, eppure ben saldi, le donne ritratte dall’artista. Il risultato è una decadente società di plastica, caratterizzata da una esteriorità finta ed esasperata.

Non è la prima volta che “Clichè” varca i confini nazionali. Vincitrice della “Notte dei ricercatori”, per la sezione “Fotografia”, promossa dall’Osservatorio Culture Giovanili dell’Università degli Studi di Salerno, la mostra è stata esposta presso l’Université Libre de Bruxelles dal 9 al 23 maggio dello scorso anno.

“Cliche” è stata, inoltre, pubblicata e recensita, nel giugno 2009, dalla nota rivista di settore “Euroarte”. “Sono particolarmente felice che le mie opere siano state scelte per essere esposte in una delle capitali europee dell’arte – afferma Titti Gaeta segno, questo, che anche l’arte emergente italiana è capace di far parlare di sé oltre i confini nazionali, con l’opportunità di lanciare anche messaggi di denuncia sociale”.

Lisbona, 1 marzo 2012

22 commenti su “L’Arte di Titti Gaeta sbarca a Lisbona con “Clichè (victims of fashion)””

  1. Signori amministratori, sbaglio o Titti Gaeta è ebolitana? Sapete quanti nostri concittadini si stanno distinguendo in giro per il mondo e voi non li degnate della minima attenzione? Non siete neanche furbi nel pensare che queste persone potrebbero fare da stimolo a migliorare l’immagine del paese. Forse sbagliando ho imparato che nulla succede per caso. Se questo paese sta morendo d’inedia, se si prediligono grandi opere (vedi Centro Commerciale e presto Outlet) ad interventi meno invasivi ma sicuramente molto più utili anche in termini occupazionali (tutela del territorio e del paesaggio, crescita sostenibile, salvaguardia ambientale, buona amministrazione, riqualificazione urbana) è segno che a qualcuno fa comodo che le cose vadano in questo modo. A chi fa piacere che le cose funzionino, tutto sia trasparente, che si rispettino le regole e che la gente sia informata? A chi fa piacere che il cittadino pensi? A chi intende fare politica come passatempo o come perenne intrigo (per interessi materiali o meno) fa comodo una cittadina comatosa come hanno ridotto Eboli da qualche anno a questa parte. EBOLITANI SVEGLIATEVI.
    A Titti faccio i miei più calorosi auguri ricordandogli che nessuno è profeta in patria ma ad Eboli questo principio vale di più.

    Armando

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    • Caro Armando, hai proprio ragione.
      Da quando ho aperto questo spazio d’informazione, ho cercato di dare la giusta rilevanza ad ogni forma di riconoscimento per chiunque si sia distinto, sempre che ne sia a conoscenza, ultimamente l’ho fatto anche per un nostro concittadino: Vito Pompeo Pindozzi.
      Grande giornalista e anche di successo, che riscuote premi e riconoscimenti in Italia e nel Mondo, ebbene, non un rigo da parte di questi occupatori del potere locale, ma cosa grave nemmeno un rigo dalla stampa locale, eppure Pindozzi e’ stato giornalista del Mattino, che per la circostanza ha scritto un trafiletto solo dopo qualche giorno.
      E che dire di mio fratello Gabriele, tra gli strutturisti piu’ importanti e famosi nel Mondo, che ha realizzato progetti tra i piu’ famosi nel mondo, in Italia in ordine di tempo dando concretezza stritturale a due mostri sacri dell’architettura mondiale: Renzo Piano e Isozaki, con il Santuario di Padre Pio e il Palaghiaccio di Torino.
      Gabriele Del Mese e’ su tutti i libri e le riviste del Mondo, ancor prima di morire, sperando viva una eternita’, e tutti studiano le sue strutture, e per questo partecipa a conferenze in tutto il mondo.
      Ebbene per i suoi successi e’ stato insignito di numerosi riconoscimenti tra cui in ultimo, I “Salernitani famosi nel Mondo” rilasciato dalla Camerera di commercio e la Laurea honori causa in Architettura al Politecnico di Milano: la prima in senso assoluto rilasciata ad un italiano e guarda caso ad un ebolitano.
      Ebbene tutto questo non e’ valso nemmeno una lettera, un manifesto, una citazione.
      Caro Armando, immagino che mio fratello sconti l’odio malcelato che questa gente ha nei miei confronti, e gli altri invece scontano il non appartenere ad una famiglia, nel senso “familistico” del termine.
      Cosa dire: adda passa’ a nuttata.
      La nottata passera’ e passera’ anche il ricordo di questo cialtrume che non ha pari.
      Io ci saro’, ma non gioiro’, saro’ solo rammaricato perche’ abbiamo perso delle occasioni, 20 anni di occasioni perdute.

  2. Gentile Armando, la ringrazio per l’apprezzamento! Si, sono orgogliosamente ebolitana e nella sua descrizione della situazione in cui versa il nostro bellissimo paese non può che trovarmi d’accordo..mi sa dobbiamo rimboccarci le maniche noi cittadini 🙂

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    • Titti, chedo sia superfluo, tenuto conto della pubblicazione, ma forse e’ meglio dirlo e chiari lettere: brava, complimenti e a nuovi successi. Un abbraccio affettuoso.
      Massimo Del Mese

  3. I miei complimenti all’amica Titti, le cui capacità sono note dalle persone che seguono con attenzione le vicende artistiche delle nostre zone. Resta il rammarico per la consapevolezza che le nostre menti migliori hanno bisogno di scenari lontani per poter essere universalmente apprezzati e riconosciuti.

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  4. Titti Gaeta, fin quando è stato pubblicato “Il Giornale di Eboli” ha collaborato come responsabile delle fotografie. E’ una donna di “antico” stile, umile ma cin un grande impegno. Con la morte di Benito ed Attilio, purtroppo il Giornale non c’è più, ma quella esperienza ha lasciato un forte segno, perciò coraggio, il merito quando c’è, esce fuori. AUGURI sinceri e …ad maiora.
    RICORDO AGLI EBOLITANI CHE DOMANI SABATO ALLE ORE 17,05, NELLA TRASMISSIONE “SERENO VARIABILE”, si parlerà di Salerno ed anche di Eboli ( e di un “altro” ebolitano – R.G.- “coraggioso” per l’arte che riesce a produrre !!!!

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  5. Caro dottore Lioi, l’esperienza al Giornale di Eboli e soprattutto con il caro Benito è stata per me fondamentale perchè mi ha dato la possibilità di mettere in atto la fotografia che ho sempre amato e cioè quella di denuncia, Benito e Attilio me lo hanno concesso, nonostante spesso attaccassi l’amministrazione, grande dimostrazione di libera stampa e libera opinione. Saranno per sempre nel mio cuore. Grazie per la stima che ovviamente è reciproca.
    Titti

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  6. Caro Maurizio ti ringrazio per la tua costante attenzione, sai come la penso in merito all’argomento e mi auguro che possa esserci una generazione di politici più attenti e sensibili 🙂

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  7. gentile Armando ripensando alle sue parole mi è venuta in mente una notizia letta tempo fa: “il Sindaco l’Amministrazione Comunale e l’Assessore alla Cultura consegnanno una targa quale riconoscimento della nostra Città ad un talento emergente, Anna Altieri, allieva della scuola di Amici di Maria De Filippi”…O_o Io personalmente non chiedo nessun riconoscimento, ma c’è da dire che personaggi ebolitani che si sono distinti a livello mondiale non hanno ricevuto neanche la medaglietta di Pluto. 🙁

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  8. Molti Ebolitani conoscono questa giovane artista,altri ,come me,no.
    Sarebbe bello che si portasse qui a Eboli, in una sede appropriata, la mostra di Lisbona…sempre che Titti sia d’accordo. Penso che siamo ancora in tempo a non perdere questa grande occasione.

    x Massimo del Mese:
    concordo su tutto quello che hai detto tranne sull’odio nei tuoi confronti,al contrario mi risulta che sei stimatissimo e benvoluto dalla maggior parte di noi e ciò è sorprendente specialmente tenendo conto dell’onestà con cui racconti le cose senza farti condizionare da nessuno e dei nemici che questo inevitabilmente ti procura a caterva.
    Per quanto riguarda l’ing. Gabriele Del Mese sconta ,come dice Armando, che nessuno è profeta in patria e in più l’ignoranza imperante in questo paese. E non sono nè saranno di certo i riconoscimenti ufficiali delle autorità di un paesino di provincia che ci rendono orgogliosi di essere suoi compaesani ma le sue grandi doti professionali riconosciute da organismi nazionali ed internazionali di ben altro spessore. Con la stima e l’affetto di sempre.

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  9. Grazie compaesano, mi farebbe piacere esporre la mostra di Lisbona nel mio paese, sarebbe bello se mi invitassero in una, come dici tu, sede appropriata 🙂
    con simpatia
    Titti

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  10. Cara Titti Gaeta,dopo la tua generosa dichiarazione di disponibilità mi rifiuto di pensare che il Sindaco Melchionda non si prodighi subito per darci l’opportunità di poter ammirare,dopo Lisbona, le tue opere proprio qui a Eboli ( nel chiostro o nelle sale del vecchio municipio o dove riterrà piu’ opportuno), anzi lo ringrazio fin d’ora sia perchè sono sicuro che porterà a buon fine questo compito facile facile, sia per l’opportunità data a quelli che in questo paese amano l’arte e l’hanno pure votato,come il sottoscritto (…giuro!).
    Arrivederci Titti e grazie di cuore a te e a tutti quelli che portano in giro per il mondo la parte migliore di Eboli e che ci fanno sentire orgogliosi di esserci nati.

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  11. Alla brava Titti faccio i miei più sentiti complimenti, sia in qualità di estimatore che di modesto fotoamatore. Le tue qualità personali e “il tocco d’arte” di famiglia hanno prodotto quel valore aggiunto che consente di spiccare il volo… Condivido tutte le osservazioni fin qui svolte dagli altri commentatori di questo blog sulla tua persona e sulla situazione ebolitana. La tua è la via maestra: ampliare gli orizzonti per dare uno sprone anche alla sonnechiosa situazione locale. Brava! Continua così e di nuovo tanti auguri per nuovi e “spettacolari” traguardi!!

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  12. grazie mille prof. Pintozzi, chi meglio di lei conosce i geni trasmessi da mamma…sono orgogliosa di portare in giro le mie opere ma soprattutto di essere così ben voluta dagli ebolitani, non lo immaginavo. grazie ancora a tutti 🙂

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