Il Presidente del Comitato di Quartiere Iorio: Il Centro Storico non è ne sporco ne degradato

Un dossier fotografico di Garofalo, ritrae cumuli di immondizia nel centro antico.I residenti protestano.

Il Presidente del Comitato di Quartiere “Centro storico” Iorio protesta: «Mi sento accusato. Sono stanco che il Centro Storico sia descritto come una zona non pulita e degradata».

Eboli Centro storico

EBOLI Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa che segue del Presidente del Comitato di Quartiere del Centro storico Vito Iorio, che controbatte all’immagine mostrata in un reportage fotografico di Paolo Garofalo, che mettevano in evidenza il degrado e la sporcizia nel centro antico. Iorio non ci sta e descrive l’impegno e la dedizione che il Comitato di Quartiere che presiede ha rivolto al Centro Sorico, oltre alle molteplici attività svolte per favorire la partecipazione eper sensibilizzare, come nel caso degli incontri sulla raccolta differenziata, gli abitanti della parte antica di Eboli alla collaborazione ambientale riguardo ai rifiuti.

Il Presidente Iorio si fa portavoce come residente e responsabile del Comitato delle proteste degli abitanti: «Sono stanco del fatto che il Centro Storico sia descritto come una zona non pulita e degradata», così il presidente del Comitato di Quartiere, Vito Iorio, ha commentato le notizie apparse sulla stampa locale in merito a un dossier fotografico di Paolo Garofalo, su cumuli di immondizia in un’area del centro antico.

«È stata ritratta – ha continuato – solo una determinata porzione di territorio. Mi sento accusato in prima persona, sia come residente, sia come presidente del Comitato. In realtà le persone sono ormai più attente allo smaltimento dei rifiuti. In questi mesi abbiamo lavorato molto per diffondere la differenziata e scoraggiare comportamenti scorretti.

Già nel gennaio del 2011 – ricorda Iorio – abbiamo chiesto il censimento degli iscritti in ruolo della Tarsu e abbiamo invitato l’Amministrazione a collaborare con noi. Per informare gli abitanti sulle modalità della raccolta, sono stati organizzati diversi incontri pubblici. Uno di questi si è tenuto in piazza C. Vestuti, e altri anche in zone, che potremo definire difficili, come piazza Borgo, dove grazie al nostro intervento, hanno cominciato a fare la raccolta porta a porta.

A questi eventi hanno partecipato, tra l’altro, – continua il Presidente del Comitato di Quartiere del Centro Storico – l’Assessore all’ambiente Carmine Magliano, dei responsabili della Sarim, e rappresentanti delle forze dell’ordine. Invito, pertanto, sia Paolo Garofalo, sia chiunque altro continui a diffondere queste voci a presentarsi nella nostra sede, per instaurare con noi un dialogo e a comunicarci di persona, come fa ogni altro residente, le problematiche e le difficoltà che eventualmente incontra. Sono pronto, inoltre, ad accompagnarli a fare un giro a piedi nel nostro Centro antico, per mostrare quanto il comitato ha operato e verificare di persona lo stato del luogo».

«Da quando il Comitato è stato fondato – ha ricordato ancora Vito Ioriosono state molteplici le iniziative che abbiamo portato avanti. Prima di tutto gli interventi sulla pubblica illuminazione. Su nostra richiesta, le zone buie sono scomparse e sono stati installati nuovi punti luce. Siamo venuti incontro anche alle esigenze delle persone anziane, che ci hanno esposto le loro difficoltà. Abbiamo così ottenuto che alcune scale, particolarmente insidiose, fossero dotate di passamano, in modo da realizzare dei punti di appoggio nella salita e nella discesa.

Abbiamo fatto sentire la nostra voce – conclude nel suo comunicato Iorio –  affinché il Centro Storico fosse pedonale, abbiamo avanzato proposte per progetti che riguardavano il territorio, come per il LIFE+2011. Non abbiamo dimenticato neppure gli eventi, per dare visibilità alla zona e rendere la vita più confortevole ai residenti. Durante le vacanze di Natale, ad esempio, abbiamo organizzato, in collaborazione con il parroco della Chiesa di San Francesco, Don Alfonso Raimo,  una serata, il 27 dicembre, con tombolata e karaoke in piazza Matteo Cuomo. Per i bambini ci siamo impegnati per preparare dei tornei di calcetto, come quello tenutosi lo scorso giugno, il IV Memorial Massimo D’Amato».

Eboli, 29 marzo 2012

16 commenti su “Il Presidente del Comitato di Quartiere Iorio: Il Centro Storico non è ne sporco ne degradato”

  1. Caro Presidente, il Centro storico come il resto della Citta’ non e’ sporco e ne abbandonato, soffre come la maggior parte della Citta’ di scarsa attenxione da parte dell’amministrazione, che potrebbe fare di piu’, facendo altre cpse di cui poi noi ci lamentiamo.
    ma npn si puo’ ignorare che chi vi abita nel centro storico, tende a farlo diventare un fortino, pratocabile solo agli abitanti, cosa molto brutta.
    Il centro storico deve esssere abitato e trafficato, non chiuso, altrimenti, corre il rischio di confinarsi da solo, con tutti i problemi che ne derivano.
    al momento e’ abitato da centinaia di stranieri, in appartamenti sovraffollati.
    Non volete far passare nessuno, ma poi volete la videosorvrglianza per paura.
    il miglior modo per sorvegliare’ vivere i luoghi e’ viverli e farli vivere, ma stabilendo delle regole. per esempio basterebbe solo non far parcheggiare i non residenti, senza per questo vietarli di attraversarlo.
    ma qursto pero’ a voi non interessa.

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  2. Sono stato chiamato dai cittadini di via Roma, per immortalare quello schifo.
    Il giorno successivo il comune tramite il gem Mirra è stata mandata una squadra della SARIM e ha pulito il tutto. Io non ho chiamato in causa il comitato di quartiere e tantomeno il sig Vito Iorio. Credo di aver fatto un mio dovere da cittadino e professionista. Per la citazione di oggi apparsa sul quotidiano IL Roma, farò intervenire la magistratura ….dispiace !!!!

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  3. A dire il vero rimango un pò perplesso da questa nuova “guerra tra poveri” che prende vita nella nostra città, non capisco come mai, soggetti interessati alla denuncia di cose che non vanno bene sul territorio, si lamentino di denunce fatte da cittadini indignati che non fanno altro che rimarcare tematiche già affrontate con forza proprio da chi oggi si lamenta! Il Dott.Garofalo, a mio avviso, non ha fatto altro che il suo sporco dovere di cittadino indignato capace di sottolineare i motivi della sua indignazione… ovvio che nei suoi scatti non avrebbe potuto inserire anche la parte buona del centro storico, la sua denuncia si limitava ai casi estremi, non certo a tutta la zona, i residenti dovrebbero accettare un metro di degrado, solo perchè gli altri centro metri godono della pulizia adeguata? Non credo che chi denuncia dovrebbe farsi tanti scrupoli, è un nostro preciso dovere evidenziare le anomalie per permettere alle istituzioni di intervenire e di rimettere a posto le cose, ovunque chi avverte il bisogno di mettere in evidenza certe situazioni, lo fa senza essere per questo criticato, anche perchè se lo fa è solo ed esclusivamente per il bene comune e non per offendere la sua comunità!
    nonostante ritengo “Amico” il comitato ed il suo presidente, non credo che esso possa ergersi a referente unico ed obbligatorio dei problemi del territorio, chi si sente rappresentato, fa benissimo a collaborare con questo importante soggetto, ma esistono tante altre realtà e tante altri punti di vista, l’essenziale, a mio modesto avviso, è sempre dimostrare attenzione per la nostra città e dare alle istituzioni un imput sempre più forte e sostanzioso, per permettere agli amministratori di avere sempre ben presente i problemi da affrontare e risolvere….. insieme! Nessuna polemica, solo una mia semplice riflessione!

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  4. L’avranno confuso con il “pescara” la JUNGLA è da queste parti da anni ormai e i signori della politica SE NE FOTTONO di questo quartiere eppure per molti di loro è un bel serbatoio di voti,tanto è vero che nei due mandati di Melchionda ne abbiamo avuti di consiglieri e assessori eletti al rione pescara, ma mica si sono ricordati di fare una qualcosa,unico risultato di questi servitori del “SOVRANO” la sede tolta al comitato di quartiere dopo ben 23 anni è il parco giochi accomodato al Masillo che dire bel esempio di POLITICACLIENTERALE,solo perchè questo comitato è a interesse collettivo per l’intera comunità della zona evvidentemente questo ai lor signori dava fastidio…sempre e comunque BONTA’ VOSTRA come sempre soli ma non ci fermeremo prima a poi tutti i nodi vengono al pettine.-
    Un cordiale ed affettuoso saluto al presidente Iorio con l’augurio di un buon lavoro .-

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  5. Non penso che paolo garofalo abbia voluto accusare nessuno tantomeno quelli che vivono nel centro storico e sono impegnati per renderlo sempre più vivibile.
    Non voglio ripetere alcune cose già dette dico solo che Paolo Garofalo è un grande fotografo e le cose che lui ci fa vedere attraverso la macchina fotografica fanno rumore perchè sfuggono a una sensibilità normale mettendo a nudo la realtà costringendoci a ulteriori riflessioni e approfondimenti. Di questo dovremmo essergli solo grati. Magari estendesse questa iniziativa di denuncia anche alle zone costiere e collinari di Eboli e facesse vedere che razza di cittadini incivili e barbari esistono ancora in questo paese inzozzando dappertutto come niente fosse. Queste cose le dovrebbe fare il responsabile dell’ambiente. A salerno nei primi anni del suo mandato mi è capitato personalmente di vedere scendere de luca da una macchina e fare un cazziatone a un cittadino che lanciava la spazzatura in strada e chiamare i vigili per fargli comminare una multa.Ci ha mai pensato l’assessore Magliano a farsi un giro per il paese invece di lustrare la sua poltrona in attesa che i cittadini vengano a pregarlo di fare il suo normale lavoro e dovere?
    Non c’e’ nulla da prendersela Sig. Iorio, paolo garofalo meriterebbe almeno un grazie per quello che ha fatto.

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  6. il presidente del comitato del centro storico forse vede solo quello che vuole vedere.Lasci stare Il consigliere Magliano non si faccia condizionare.Un reporter come Paolo Garofalo non ha padroni ma solo la passione di documentare quello che vede quindi basta visitare il centro storico per smentire oppure no quelle immagini.Penso proprio che un comitato di quartiere si debba interessare di altro e ben vengano reporter o cittadini coraggiosi a evidenziare quello che non si vuol vedere.Sono 30 anni che il centro storico viene deturpato distrutto e calpestato ,lo si denuncia perche si ama il proprio paese,ogni giorno nascono abusi edilizi di ogni genere con l’avvallo degli organi competenti comunali perche non funzionano o sono corrotti e nessuno vede niente. Il centro storico ormai distrutto se lo dividono a lor piacimento con recinzioni,chiusure murarie e cancelli.Abitato da tutto e di piu .Si ci sono ancora per fortuna brave persone che resistono facendo una vita angusta e stretta dai problemi reali che ci sono dove vige il degrado urbano per dar vita a quello sociale.Si documenti meglio presidente del comitato centro storico.
    Forse vive altrove.

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  7. Vorrei rispondere all’amico Vito del quale conosco bene l’impegno disinteressato nel cercare di risolvere i problemi, atavici, del centro antico. Caro Vito, la polemica che hai “scatenato”, scusa se te lo dico, è indirizzata alla persona sbagliata. Il mio amico fraterno Paolo Garofalo, lo ha detto già lui, è stato chiamato da residenti di quel centro antico così tanto maltrattato solo per documentare alcune anomalie, quelle sì che sviliscono e mettono in cattiva luce il tuo lavoro defatigante. Con Paolo da circa un decennio ci “divertamo” a fotografare quello che non funziona in questo paese: abbiamo unito le forze e la volontà di non voler far parte del GREGGE BELANTE e segnalare le storture che qualcuno, chiuso nelle segrete stanze, fa finta di non vedere o, strumentalmente, non vede per giustificare la propria presenza in amministrazione comunale. Da anni Paolo, provocatore nato, ma sempre a fin di bene (e questo nessuno lo ha ancora capito), denuncia il degrado del nostro vasto territorio, che sappiamo bene di difficile gestione, ed il fatto di documentare questi abusi non significa che bisogna dare al gesto una colorazione politica. E’ un fatto in sè, punto. Le persone intelligenti, invece di puntare il dito avrebbero fatto bene a sfruttare questa voglia di migliorare chiedendo a Paolo, e a tutti quelli che quotidianamente lottano per far meglio funzionare le cose, di collaborare con le istituzioni o con i comitati. Invece questi signori si sentono piccati, toccati nell’onore e nell’orgoglio e attaccano a capo basso. NON VOGLIAMO TACERE difronte al marcio che, pur vedendosi poco, sta inquinando la nostra vita, le nostre coscienze e il nostro futuro. Non vogliamo farci fregare dall’ottimismo berlusconiano che avvolge quest’amministrazione (pur non potendoselo permettere). La tecnica è ormai sprimenata: dinanzi a chi lancia accuse si fanno passare velate minacce di querela, che è un segnale anche per gli altri, poi tacciono e attendono che il tempo faccia dimenticare tutto, come sempre avviene. “Calati junco che passa la chiena!” dicono i capi bastone siciliani e questi signori vogliono proprio che il junco cali e tutto ritorni come prima. A questa loro tecnica da gattopardi si aggiunge anche il disinteresse e la distrazione atavica dei benpensanti ebolitani che nella loro beatitudine derivante dalle proprie rendite di posizione, preferiscono voltarsi dall’altra parte e far scannare gli altri (e questo fino a quando non sono toccati nei propri interessi: solo allora si scatenano). “Tanto se vince beneficiamo tutti dei risultati, se perde perde solo lui”. Bella filosofia, non vi pare? Ancora oggi Paolo sta continuando a fotografare microdiscariche presenti anche a poche centinaia di metri dal centro cittadino o sui Monti di Eboli: perché noi le vediamo e quelli della SARIM no? Perché non incaricare i VV.UU. di girare per il territorio, annotare i luoghi e segnalarli alla SARIM che deve provvedere SUBITO alla loro rimozione? Ci vuole un fesso come me per pensare a queste cose? Credetemi, solo chi ama il proprio paese è capace di metterci la faccia. Chi si nasconde e tace considera Eboli SOLO un luogo dove venirci a dormire e mangiare. SA INDIGNARSI SOLO CHI E’ CAPACE DI SPERANZA (SENECA)
    Armando Voza

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  8. La sensibilità e l’amore chè Paolo Garofalo ha nei confronti dei cittadini e della città di Eboli è enorme. Tantte volte le sue storie fanno male perchè colpiscono con verità.Dispiace per chi tenta sempre di ostacolarlo con invidia e volgarità. Credo, che uno come Paolo Garofalo sia patrimonio dell’UNESCO.Vi invito ad abbassare i toni nei suoi confronti, perchè Paolo, non è solo.
    Capitano Giusy Iolano Udine

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  9. Voglio precisare che io ho visto le foto sia del centro storico sia del vallone molinello e altro…..dopo l’intervento di Paolo Garofalo chiamato da alcuni residenti di via Roma a Eboli in cui ero accompagnatore,il mattino successivo gli operatori ecologici della SARIM hanno immediatamente rimosso il cumulo di monnezza.Mi chiedo doveva intervenire Garofalo per risolvere il Problema? Niente a togliere la sua sensibilità per l’ambiente e per noi cittadini Ebolitani.In qualità di cittadino Nato nel centro storico ringrazio Paolo per averci risolto un problema che da mesi desisteva,e sono stato fiero di accompagnarlo e spronarlo!

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  10. Vorrei precisare ancora un altra cosa: Paolo Garofalo non fotografa solo spazzatura se visitate la pagina su Facebook Nightlife Rampadilancio vedrete le bellezze della nostra terra e purtroppo anche un po di disagio e di mancanza di rispetto per disabili e altro……..distinti saluti a tutti i lettori di Policademente.

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  11. RINGRAZIO TUTTI PER LE BELLE PAROLE SPESE PER ME .RiCORDO,CHE’ MADRE TERRA NON E’ NOSTRA E QUINDI BISOGNA LASCIARLA NELLE MIGLIORI CONDIZIONI . I SUCCESSORI, SONO. I NOSTRI FIGLI E PROSSIMI NIPOTI

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