Il Comune incontra Comitato di quartiere e i ristoratori del Centro storico

L’Amministrazione comunale incontra il Comitato di Quartiere del Centro storico e le Tavole del borgo: pronti a collaborare per migliorare le condizioni del Centro storico e promuoverlo a livello turistico.

Soddisfatto il Sindaco Melchionda: “best practice da esportare in altri contesti”.

comune di Eboli

EBOLI – Lo scorso 6 aprile, a Palazzo di Città, si è tenuto un importante incontro tra il presidente del Comitato di quartiere del Centro storico Vito Iorio, il vicepresidente Luigi Ragone, il Presidente dell’Associazione dei ristoratori “Le tavole del borgo Gustavo Sparano e l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Consalvo.

Nel corso dell’incontro è stata espressa la volontà comune di operare nella direzione di una sempre maggiore riqualificazione e rivalutazione del Centro Storico affinché esso diventi un luogo simbolo dell’identità culturale di Eboli.

Importante, in questo senso, è ritenuta la realizzazione di una fattiva collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, i Comitati di quartiere, le Associazioni e i residenti.

Gustavo Sparano

“Il centro storico – ha sostenuto Gustavo Sparano, presidente dell’associazione ‘Le Tavole del Borgo’ – non è un luogo pericoloso e isolato, noi ristoratori stiamo lavorando costantemente attraverso numerose iniziative che si muovono in direzione di una sua promozione a livello turistico.

In questi giorni di festa, con piacere, abbiamo assistito al ritorno del tradizionale “struscio” nel centro storico; in particolare la sera del Giovedì Santo, con le chiese aperte, numerosi ebolitani si sono riversati nelle vie del centro storico per recarsi in visita ai tradizionali Sepolcri. Affinché esso ritorni conclude Sparano – ad essere un luogo di incontro e di attrazione turistica, oltre che motivo di orgoglio per tutti gli ebolitani, è assolutamente necessario unire le forze.”

Il presidente del Comitato di quartiere del Centro Storico Vito Iorio esprime tutta la sua apertura e volontà di collaborazione: siamo pronti ad accogliere ogni buona iniziativa e proposta volta a migliorare le condizione del centro storico e a renderlo ancora più bello e fruibile. Molto è stato fatto e molte altre sono le iniziative in cantiere. Dobbiamo impegnarci, insieme, affinché esso migliori ulteriormente e diventi una importante attrazione turistica”.

“L’Amministrazione Comunale – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Consalvo intende sostenere ogni iniziativa di promozione e valorizzazione del centro storico. Ci stiamo già occupando del piano traffico, che a breve sarà del tutto operativo. Sono in via di completamento i lavori di riqualificazione di tutta l’area di Via Vincenzo Giudice, che a breve saranno terminati.

Melchionda Martino Sindaco di Eboli

E’ stata costituita – inoltre – la consulta del verde, che intende lavorare per un generale miglioramento delle caratteristiche estetiche e paesaggistiche del nostro territorio e, in particolare, del centro storico, oltre che per promuovere un generale sentimento di rispetto e tutela ambientale. E’ intenzione dell’Amministrazione comunale, inoltre, di rinvenire le risorse necessarie a potenziare ulteriormente l’illuminazione del centro storico, cosa che  contribuirebbe a renderlo ancora più sicuro e accessibile”.

Soddisfatto dell’esito dell’incontro il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “è questo il modo di lavorare che prediligiamo: fatti concreti, dialogo con le associazioni di categoria e coi comitati di quartiere, dialogo diretto con i cittadini. E’ un metodo di lavoro, questo, che rappresenta una best practice che intendiamo valorizzare in tutti i contesti in cui sia possibile farlo.

Sono certoconclude il sindaco Melchionda – che, attraverso questo lavoro sinergico, si potranno raggiungere ottimi risultati nel lavoro di ulteriore riqualificazione del Centro storico. Uno dei più belli e significativi della provincia di Salerno. Molto già è stato fatto rispetto ad alcuni anni fa, molto altro ancora potrà essere realizzato, in quest’ottica di collaborazione fattiva dell’Amministrazione comunale con chi è maggiormente interessato allo sviluppo di questa area importantissima della città, dove sono situate le radici profonde di  tutti noi ebolitani”.

Eboli, 8 aprile 2012

6 commenti su “Il Comune incontra Comitato di quartiere e i ristoratori del Centro storico”

  1. belle parole Martì,dialogo con le associazioni e i comitati,mah forse solo il nostro linguaggio del “pescara” è incomprensibile a voi altri,eppure non si è chiesto mica la luna ma solo che si migliori la vivibilità… visto i risultati poi,comunque restiamo sempre del parere che detestiamo la prostituzione intelletuale e la pubblicità,ma in questo giorno di festa non voglio polemizzare Auguri di buona pasqua Sindaco a te e tutta l’amministrazione comunale.-

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  2. Applicazione ferrea del regolamento nel centro storico (via infissi, parabole, fili di TV, condizionatori da facciatre e balconi), recupero del palazzo Romano-Cesareo ed altri, giro plurigiornaliero (soprattutto nei giorni festivi) per raccolta spazzatura minuta oltre che a sanzionare drasticamente gli autori dello scempio, valorizzare gli scorci del centro storico con fiori, piante ecc. (dandolo in gestione ai residenti ai quali riconoscere qualche sgravio), recuperare le aree ancora abbandonate trasformandole in museo a cielo aperto (con gigantografie, idonea a illuminazione si potrebbe creare in qualche zona un luogo in ricordo dei bombardamenti del 43), con i gruppi teatrali ebolitani rivisitare gli eventi storici più importanti (Arco dei Tredici, bombardamenti ed altro) con rappresentazioni teatrali tra la gente, indurre la direttrice del Museo a rimodulare l’apertura dello stesso (anche in orari serali, in accordo con i sindacati) e mostrando il patrimonio ancora nascosto nei magazzini dello stesso, indire concorsi per migliorare il centro antico (balconi e slarghi fioriti), valorizzare le grandi pareti dei palazzi non storici con enormi murales a tema così da creare un ulteriore elemento di attrazione, indurre le associazioni a sfruttare al meglio gli spazi occupati (togliendoli a chi non crea attività d’interesse), censire i residenti e allontanare irregolari ed indesiderati, porre massima attenzione ai beni trafugabili (visto che nel centro antico vivono persone molto ‘attente’ a qualsiasi occasione si creai per farle sparire), invogliare gli amministratori TUTTI a vivere maggiormente la vita del centro antico partecipando alle iniziative che lì si tengono (se non conoscono la nostra storia come possono interessarsi di cose che non conoscono); la tutela del verde da estendersi anche alle aree a monte della città rivedendo le continue licenze che si stanno rilasciando e che hanno distrutto letteralmente uno dei luoghi più belli di Eboli che poteva essere sfruttato diversamente (strutture ricettive, aree attrezzate e di svago, percorsi naturalistici) e mi riferisco al percorso dei mulini e alla collina della Madonna del Carmine. Ai partecipanti chiederei di essere vigili sulle azioni degli amministratori e agli amministratori di essere coerenti tra le cose che si dicono e quelle che poi si fanno.
    Comunque stiano le cose auguri a tutti e buon lavoro e sappiate che in questa crisi generale quello della cultura e della storia do sfruttare con intelligenza è un tesoro senza fondo.
    Armando Voza

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  3. Quoto il dott. Voza. per fare questo serve pace politica e sociale ma purtroppo questo non si vede all’orizzonte. tutti proiettati alle prossime scadenze elettorali ed alla demolizione dei nemici. Servirebbe un comitato trasversale di persone per bene e fresche, ma soprattutto gente ebolitana capace di votarla e non solo di criticare per poi allinearsi supinamente al potere.

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  4. Caro Armando, condivido tutto, tranne la possibilità di realizzare MURALES sui “grandi” spazi, perchè ritengo che seppur belli in località come Diamante (CS) o in diversi paesi sardi, non sono a mio parere compatibili con il Centro Antico di Eboli ( Antico si ma poco storico). poi non vi è solo il Palazzo Romano-Cesareo da recuperare perchè ci sono almeno altri due -tre grandi spazi da restituire alla fruibilità cittadina. Ci vogliono molti soldi, non si potrebbe creare una Fondazione ad hoc o una Associazione senza scopi di lucro o delle campagne cittadine di raccolta fondi e sponsor privati ?? Saluti ed auguri alla “tua famiglia”.P.S. grazie per averti firmato.

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  5. Il dialogo è diventato una best practice! Proporrei il Comune di Eboli tra i prossimi candidati per il Premio Innovazione PA. È una prassi che necessita di essere trasferita immediatamente. Non perdiamo tempo, qualche altro ente potrebbe impossessarsene indebitamente correndo, così, il rischio di essere emulati ancor prima che il nostro Comune ne possa fare elemento di spicco e di emulazione.

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  6. Caro Antonio, i murales a cui alludevo non erano scarabocchi o disegni come quelli di Diamante che di artistico, in fondo, non hanno molto, ma opere come quelle che sono state realizzate, ad esempio, in una piazzetta sull’isola di Lipari: se li hai visti sono bellissimi (uno scorcio di vita di quartire) comunque immaginavo vere opere d’arte. Comunque era una mia opinione, certamente discutibile (un amico mi ha parlato di una tecnica per realizzare murales ed è quella di applicare delle pellicole trasparenti, rimovibili, a moduli così da realizzare il disegno). Ad Eboli il cognato di un mio amico è un grande artista inglese che ha realizzato in tutto il mondo “murales con effetti tridimensionali” che sono la fine del mondo (ti farò sapere il nome dell’artista). Potrebbe essere contattato. Degli altri palazzi di cui parli i nostri amministratori hanno altri obiettivi (venderli). Per quello Romano Cesareo, invece, in un’intervista del 2003 all’avvocato Francesco R.C. rilasciata a Peppe Barra, lo stesso proprietario parlò di un tentativo di cedere per 20/30 anni (rinnovabili) al Comune gratuitamente il palazzo per realizzarvi aree espositive o, addirittura, un’a sede distaccata di università purché l’Ente avesse provveduto a recuperarlo. Non se n’è fatto nulla.
    Ti ringrazio degli auguri e delle virgolette. Un abbraccio.
    Armando Voza

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