Eboli: Le mani sulla Città

L’edilizia e il mattone tornano ad essere il momento di aggregazione di interessi e di alleanze di potere.

Il primato dell’Amministrazione Melchionda: ha rispolverato cultura, metodi, logiche di potere proprie di 40 anni fa, e che questa città pensava di avere superato. Medioevo culturale e politico della nostra storia

Gerardo Rosania

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo, la lunga nota politica del Circolo ebolitano di Sinistra Ecologia e Libertà, che ha nel suo leader Gerardo Rosania uno dei massimi esponenti ed animatori del dibattito politico in Città, nella quale si mette in evidenza come la Città fosse ritornata indietro appiattita sul “mattone” e, sull’edilizia e sul cemento.

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Le mani sulla Città

EBOLI – L’Amministrazione Melchionda passerà alla storia (locale!) come l’Amministrazione che ha rispolverato cultura, metodi e logiche di potere proprie di 40 anni fa, e che questa città pensava di avere superato e relegati nel medioevo culturale e politico della nostra storia (non solo locale…).

L’edilizia, il mattone tornano ad essere il momento dell’ aggregazione di interessi e di alleanze di potere. L’Amministrazione comunale è venuta in Consiglio comunale giovedì scorso con tre punti all’ordine del giorno, tre varianti allo strumento urbanistico, tre provvedimenti puntualmente nati da sollecitazioni di privati. Tra San Giovanni (ex Macello) e Fontanelle oltre 400 alloggi, per circa mille abitanti, da realizzare in variante al Piano Regolatore in zona agricola ed in zona per servizi collettivi. A questo  si aggiunge l’operazione sui comparti edilizi, dove, in deroga al Piano Regolatore, si incrementano densità abitativa, altezze, volumi, ecc.

Noi di S.E.L. ci domandiamo:

1) perché andare in variante al PRG e non si è aspettato che si approvasse il nuovo PUC, che il Sindaco ha detto essere pronto e che nel giro di qualche settimana dovrebbe approdare in Consiglio comunale?

2) che fretta c’era, visto che sia per l’intervento di Fontanelle che per quello di San Giovanni la procedura di variante è lunghissima, e che una volta definita la procedura, la realizzazione richiederà anni?

3) siamo sicuri che queste varianti siano davvero contenute nel futuro PUC? e, se questo è vero, come mai agli atti del Consiglio non c’era una relazione dell’estensore del PUC, che dicesse al Consiglio comunale che quelle varianti sono già registrate nel PUC stesso, e ci dicesse il perché di queste varianti anticipatrici del nuovo strumento urbanistico?

4) perché si sceglie di utilizzare per la nuova edificazione un’ area destinata a servizi ed un’altra destinata ad agricoltura mentre nell’ attuale strumento urbanistico ci sono aree già destinate all’ edificazione, dove invece non si realizza perché questa Amministrazione non ha dato corso in questi anni ad uno solo dei piani attuativi previsti, ed anche quelli adottati non hanno mai avuto seguito?

5) perché quest’Amministrazione, che lancia alti proclami sulla difesa del suolo e dell’agricoltura, per poi sottrarle decine di ettari per realizzare case, mentre in altre parti della città quelle stesse case poteva farle senza necessità di fare neanche varianti al piano e con tempi anche più celeri?

6) come mai le proposte di varianti al piano non sono accompagnate da uno studio sull’andamento demografico, sulla opportunità e la convenienza a questi tipi di interventi, invece che di interventi fondati sulla riqualificazione dell’esistente, cosa che, se sbloccata, potrebbe, da sola, far ripartire l’economia edile della nostra città?

7) perché il Comune abdica alla sua funzione fondamentale di programmare il disegno, lo sviluppo, le priorità della città? e queste cose vengono, invece, delegate al privato che scrive nella relazione all’intervento di Fontanelle: “l’area rappresenta un sito naturale di espansione e completamento abitativo di tipo residenziale dell’area cittadina, anche in considerazione del tessuto insediativo preesistente limitrofo“? ma queste cose non dovrebbe dirle il Comune sulla base della sua programmazione?

8) perché si fa un progetto di finanza con alloggi in cambio di palazzina per il comando dei vigili urbani, quando da anni non si riesce a fare quello sull’ area ex Pezzullo, già pronto quando quest’Amministrazione si insediò nel 2005, che già prevedeva la palazzina del comando vigili, ma che soprattutto sarebbe un’ area di servizi e di attività private e pubbliche, fondamentali per la crescita di Eboli?

9) perché non si ascoltano mai i pareri politici, tecnici, ideologici degli altri e si procede a bulldozer anche in seno al Consiglio comunale che così viene privato della  sua funzione essenziale?

La nostra impressione è che la mancanza di una qualsiasi capacita programmatica di questa Maggioranza, la mancanza di idee sul disegno e sullo sviluppo della città, la debolezza plateale della politica abbia dato forza agli interessi privati, che fanno a gara a tirare la giacca a quest’Amministrazione da un lato e dall’altro, e che chi tira più forte (o ha maggiori “santi in paradiso”) è quello che realizza il proprio “business”. Altro che interesse della collettività!

Sinistra Ecologia e LIBERTA continuerà a dare battaglia su questi temi e su altri, nella convinzione che quello che è in gioco è il destino di questa città per i prossimi decenni, la sua vivibilità, la sua sostenibilità. Lo faremo in piazza e ritornando con specifiche informazioni sui dettagli delle operazioni che l’Amministrazione Melchionda ha messo in piedi con queste tre varianti allo strumento urbanistico, tre coltelli nella schiena della nostra città!

Eboli, 29 aprile 2012

3 commenti su “Eboli: Le mani sulla Città”

  1. Il compagno ha ingessato la città per anni e ancora oggi ne paghiamo le conseguenze. Il moralista di SEL dopo il PRG che ha determinato un calo vertiginoso del valore commerciale dei suoli su tutto il territorio comunale torna alla carica e parla di affari di privati e altre accuse. Ma quale Medioevo siamo all’età della pietra, alla demogogia pura. Di quali affari parla il Compagno di quelli che ha fatto fare all’ex parlamentare a S. Cecilia o ad alri suoi Compagni.
    In una situazione economica recessiva gli sforzi compiuti da questa amministrazione in favore dello sviluppo economico e sociale della nostra Eboli sono lodevoli e condivisibili.

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  2. Siamo uno dei comuni più grandi d’Italia come estensione e abbiamo un piano regolatore bolscevico , io non sono un simpatizzante dell’attuale amministrazione ma quello che ha fatto Rosania è stata una cosa di una illogicità inaudita frutto della peggiore subcultura vetero-stalinista. Rosania dovrebbe avere solo il buon gusto di tacere perchè ci ha fatto vivere 10 anni di oscurantismo a tutti i livelli.
    I comunisti sono mistificatori per indole ma devono capire che ormai la loro ideologia è obsoleta e non riprenderanno mai più quel potere che , grazie a una serie di combinazioni favorevoli quasi pari a quelle che si hanno di fare 6 al superenalotto, hanno gestito in maniera indegna per 10 anni. Lo stesso dicasi per Cariello. In politica i treni passano una sola volta se si perdono…………………

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