EBOLI e l’Eterna lotta tra Politica e finzione

Azioni e dimissioni di personaggi noti e volti nuovi. Quando una generazione inizia  a crescere!! Un discorso poco chiaro.

Tante domande e tante ansie. Che serve stare piangersi addosso  quando di base manca la volontà del cambiamento? Ora per quanti giorni bisogna sorbirsi le dimissioni di un politico, quante volte le nostre orecchie dovranno essere massacrate con temi  futili quanto inutili?

politica e finzione

di Gerardo Sorgente

EBOLI – Eboli tra gioie e dolori. Prima Infante politico poi Pansa, e infine una  new entry, ma  cosa accade a palazzo di città, cosa accade in giro? Arrivano i complottisti che urlano qualcosa di incomprensibile e scappano via politici depositari delle sacre verità, e chi resta? Restano gli ebolitani, che ancora una volta subiscono gli schiaffi di un’intera classe politica allo sbando. Questa volta non mi riferisco solo alla maggioranza ma anche all’opposizione, i primi perché con il loro modo di fare attirano solo dissensi e creano dissapori, i secondi invece alzano la voce ma restano comunque immobili sulle loro posizioni.

Mentre altrove si combatte per la difesa del territorio, alias Tribunale, ad Eboli quei pochi che hanno promesso di fare barricate si sono già tirati indietro. Bella la prestazione di Carmine Busillo presidente del movimento “Cambiare-Insieme” che nonostante la sua giovane età ha avuto il coraggio, ovviamente sostenuto da chi la pensa come lui, di tappezzare la città di manifesti e volantini contro la chiusura del tribunale.

Chi legge a questo punto si domanderà ma che c’entrano le dimissioni di Pansa e  Infante con i rappresentanti di un movimento politico? Ed è qua che casca l’asino il collegamento esiste ed è sottile: sono persone abituate a ragionare con la loro testa, e anche se non usano la violenza sanno comunque imporsi e questo è un pregio. Infante non si è piegato a nessuna forma di strumentalizzazione, anche se tra i corridoi si vocifera una prossima quota rosa made in UDC, una professionista legata al mondo della comunicazione.

Pansa ha fatto le sue proposte ma il suo pensiero  non è stato compreso bene, e ha lasciato l’incarico. Carmine Busillo  è sceso direttamente in campo in una perfetta sequenza pensiero-azione. Per carità anche Massimo Cariello e Lazzaro Lenza fanno la loro parte, entrambi  hanno chiesto ai senior della politica locale di muoversi e di entrare in action, ma oggi come ieri a protestare contro il pensiero di Birritteri erano sempre e solo loro. Il discorso fila? Un po’ di confusione, fa bene al cervello,  bisogna allenarsi, anche a leggere enormi baggianate, si dice che fa bene alla salute perchè riduce i livelli di stress e poi di cosa,  ci si dovrebbe lamentare, se  in Italia  da anni i politici dicono e non fanno o meglio fanno e poi smentiscono, lanciando una nazione nel baratro più assoluto.

Eboli, bella città, specie per i suoi monumenti come quello di Fonte di Eresie, o fiumi di parole ma di cosa stiamo parlando? Viviamo in una città che potenzialmente potrebbe soddisfare le esigenze più disparate e invece ci troviamo ancora a ragionare sulle telecamere che non funzionano,  tanto il giorno in cui l’assessore  Mastrolia le metterà in funzione a qualcuno verrà un colpo.  Mentre altrove le forze politiche di una città davanti ad un pericolo concreto si uniscono e fanno fronte comune da noi davanti alla regressione, in assenza di gravità, compare sempre qualcuno che è disposto a regalarti un peso per farti affondare più velocemente.

Difendiamo le nostre bellezze, mi viene da ridere e lo faccio con piacere  perché la domanda, sorge spontanea, ma  quali sono le nostre bellezze da difendere? La fascia pinetata? Parco San Donato? Il Centro storico? La villa etrusca al paterno?  Prima di rispondere, e di fare apprezzamenti poco carini, è importante verificare lo stato in cui versano questi posti. Distruggere è semplice costruire è difficile. Ritornando al discorso della politica se la nostra terra soffre in questo modo, chi possiamo ringraziare? Melchionda? Possibile che è solo “colpa” sua, sembra esagerato, non sarebbe il caso di fare un’analisi reale della situazione e poi alla fine qualcuno da immolare lo troviamo, tranquillo.  Ogni giorno viviamo ansie che potrebbero essere eliminate  ma  perché, allora, non lo facciamo? Che serve stare piangersi addosso  quando di base manca la volontà del cambiamento? Ora per quanti giorni bisogna sorbirsi le dimissioni di un politico, quante volte le nostre orecchie dovranno essere massacrate con temi  futili quanto inutili?

Qualcuno mi ha chiesto perché pubblico i vari articoli su Facebook, semplicemente perché ci sono tanti giovani ebolitani che per l’incapacità di alcuni politici di riuscire  far decollare il territorio, tranne per le vere esigenze professionali,  si sono dovuti traferire a chilometri di distanza  da casa loro perché qua non avevano santi in paradiso, svelato l’arcano. Ad Eboli stiamo assistendo a delle veloci trasformazioni culturali che in teoria dovrebbero arricchire la città ma in parte la impoveriscono. Per una coppia che vorrebbe trasferirsi nel centro storico di Eboli, sta diventando una vera e propria impresa perché le abitazioni, le poche che davvero meritano di essere chiamate tali, sembra vengono fittate  al miglior acquirente.

La polizia locale sta facendo un censimento sul territorio, anche per capire chi occupa le case in secondo lege e chi invece fa vita da “imboscato”, a questo punto  sarebbe bello capire quali risultati hanno raggiunto e se in previsione lo stesso lavoro verrà fatto anche nel Centro storico. Intanto ci si è dilungati troppo bisogna continuare a rimuginare sulle cose che non vanno in città, questo sempre nella logica che per demolire occorre molto meno tempo che costruire.

Eboli 1 luglio 2012

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