Eboli 2066: Capitale d’Italia e polo mondiale di tutto

La visita che cambiò il corso di una Città: Jhon Titor in Piazza della Repubblica. Articolo fantascientifico di Gerardo Sorgente.

Il Tenente Jhon Titor atterra per caso a Eboli alla ricerca di un vecchio computer IBM 5100. Il famoso viaggiatore dello spazio mise mano al suo pc e come in un video gioco programmò tutta Eboli, trasformandola da zona del 7° mondo a potenza Mondiale.

JOHN_TITOR_IBM 5100-Il computer che cambiò il destino di Eboli

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’articolo “fantagiornalistico” spiritoso e drammatico al tempo stesso di Gerardo Sorgente, il quale facendo una’analisi spietata delle condizioni di una Città ormai allo stremo, ipotizza per essa un futuro straordinario, nel quale la Città di Eboli si è riscattata e fornisce ai suoi cittadini tutte quelle modernità, oggetto di desiderio dell’anno “remoto” 2012.

La storiella fantagiornalistica affida il merito della strordinaria ripresa della Città ad un visitatore fortuito: il Tenente Jhon Titor; il nuovo messia. Dando al novello “Messia” il doppio significato di quel “Cristo che si è fermato ad Eboli“, e di un futuro quanto mai necessario uomo della provvidenza, che dovrebbe traghettare questa Città in pieno declino verso il suo riscatto e verso la sua ripresa, quindi rinnovare la speranza di essere ancora quella “porta della civiltà” a cui si ispirò Carlo Levi nel suo straordinario Romanzo, e la speranza di trovare un uomo giusto, onesto, capace, che possa da Sindaco rimboccarsi le maniche e dare quelle giuste aspettative agli ebolitani, colpevoli solo di essersi fidati di volta in volta delle persone sbagliate.

L’articolo “fantagiornalistico” di Sorgente non fa nomi, non indica nessuno, ma chi vuol capire capisca. Buona lettura.

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di Gerardo Sorgente

Eboli 2066 capitale d’Italia e centro nevralgico dell’economia mondiale, sede delle principali Borse di tutto il continente. Un territorio baciato dalla fortuna ma anche dalla intraprendenza dei suoi uomini politici. Eboli si colloca nel panorama mondiale in terza posizione, con  il suo prodotto interno lordo  tallona New York e Mosca, queste ultime sentono il fiato sul collo. La terra che ha dato i natali a Matteo Ripa, in pochi anni ha conosciuto il maggiore boom economico mai verificatosi nella storia. Politologi, scienziati, sociologi, storici e analisti ancora oggi non riescono a spiegarsi come un posto considerato da molti  considerato senza speranza,  sia diventato il centro nevralgico dell’universo, Marte e Giove compresi.

Come si è arrivati a questo miracolo socio-economico è semplice. Basta solo leggere qualche buon libro di storia e fare poi  un passo indietro, fino ad arrivare al 21 dicembre del 2012. Mancavano pochi giorni al natale, era il 20 dicembre e la città di Eboli  era nuovamente sotto scacco di varie forze politiche e poteri “oscuri” che stavano facendo una enorme pressione sull’assetto totale della città: bilancio, incarichi di governo e sottogoverno, benefit, privilegi e posti di dirigenza  e cavolate varie.

Per strada il clima non era dei migliori, la disoccupazione era alle stelle e pochi i negozi ancora aperti erano quelli  riusciti a sopravvivere alla crisi economica abbattutasi nel corso degli anni precedenti. Quello che stava per accadere in quelle ore, verso le 23:00 nessuno avrebbe mai immaginato la portata del  cambiamento radicale. Nella centralissima piazza della Repubblica deserta e sporca dove tristemente campeggiava sul manto, una icona sacra disegnata con il gessetto da un’artista di strada nei tempi bui della città, una folgore illuminò il cielo come se fosse mezzogiorno, un raggio di luce color violetto toccava il fondo da un punto non propriamente precisato, ad un tratto comparve una figura in divisa, era Jhon Titor, il famoso viaggiatore dello spazio, che nel lontano 1998 raggiuse la terra a bordo di un auto modificata, per recuperare un vecchio computer della IBM 5100. Nel 2011 tutti urlavano alla bufala, ma la verità a volte sceglie strade del tutto sconosciute, come la Dea bendata.

Questo salvatore per “caso” decide di fermarsi ad Eboli perché quella terra aveva a disposizioni delle risorse incredibili ma in quasi cento anni di politica nessun amministratore era riuscito a far decollare quella terra ricchissima. L’occasione fu quella di far coincidere gli eventi del 21 dicembre con la legenda metropolitana dei Maya, quello che accadde in seguito, oggi 8 luglio 2066, è ancora visibile.

Jhon Titor mise mano al suo pc e come in un video gioco programmò tutta Eboli, trasformandola da zona del settimo mondo a potenza mondiale: il centro cittadino è un polo di attrazione senza avversari, per esempio se servono indumenti, basta recarsi nei pressi di un negozio di abbigliamento, una volta al posto di si entrava in camerino per provare l’indumento, oggi invece basta poggiare la mano e subito il computer fa gli abbinamenti necessari e da una lista di abiti subito disponibili da poter acquistare.

Nella centralissima piazza oggi ci sono le centraline del Wi-Fi più potenti del mondo, e per comunicare a casa non servono i cellulari oramai trapassati. Basta applicare un piccolo auricolare all’orecchio e parlare con la persona desiderata, se questa è libera risponde subito, altrimenti bisogna riprovare.  Le fontane sanno captare da sole quando una persona  ha sete o meno. I monumenti sono completamente ricoperti in oro massiccio, è stata data dignità all’illustre ebolitano che mori facendosi fucilare e che per anni il suo monumento era usato come panchina dai bulletti di turno, anche questi spariti, ad Eboli chi non ha voglia di studiare, va in un apposito ufficio, poggia il palmo su un sofisticato lettore, regalato dal Cern alla popolazione ebolitana, quando ha aperto una sua sede in città. Il ragazzo passa sopra la mano e in meno di trenta secondi comunica quale tipo di lavoro è adatto a quella persona e i posti vacanti dove poter andare subito a mettere mano(vecchia espressione dialettale).

Le strade sono costruite con materiale intelligente auto pulente  che entra in azione all’occorrenza. Nella ex litoranea, quella che una volta era considerato come uno  sversatoio, oggi ci sono 90 grattacieli che quelli di Dubai sono palazzine. La tecnologia è arrivata anche nel mare, se un bambino dovesse entrare in acqua inavvertitamente, scatta un sensore che riproduce l’effetto Mosè, attorno al pargolo si crea un vuoto d’aria che gli consente di non annegare, si perché i bagnini quelli di una volta, quando c’erano, non servono più, nel 2066 il mondo è diverso, Eboli è diversa. Una città che gestisce l’economia mondiale  che ha a capo un sindaco virtuale che lo si può contattare con un semplice clic di mouse. Centro, zona collinare e lato mare, sono considerate il triangolo universale del benessere, qualche giornalista ha paragonato Eboli ad Atlantide. Per fortuna che oggi  anno del signore 2066 quelle immagini del 2012 sono solo un brutto ricordo, Jhon Titor ha programmato tanto bene la città che spesso ritorna, settimana scorsa ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria.

Settimana prossima verranno aperte le seguenti strutture: 13 Università che si vanno ad aggiungere alle 25 già esistenti oramai da anni, 8 nuove aziende per la tutela della biodiversità, 3 nuovi stabilimenti per lo smaltimento della raccolta differenziata, oltre a cliniche, piscine, aeroporti  a breve aprirà anche una stazione  che permetterà di viaggiare nello spazio, la sua sede naturale è il castello della città, in quella stupenda area una piattaforma di ampie dimensioni consentirà a chi lo desidera di viaggiare a prezzi modici nell’ universo.

Al navigatore dello spazio, tenete Titor, nel 2065, è stata posta la seguente domanda: Come mai vi siete fermato ad Eboli? Risp: Perché l’intero universo non ne poteva più di vedere la gente soffrire, nello specifico, abbiamo detto basta a chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese, basta alla disoccupazione continua, basta la disparità tra chi ha lo stomaco sempre pieno e chi diversamente non ha un pezzo di pane, abbiamo detto basta a vedere calpestata la cultura, l’ambiente, la politica e tutto ciò che concerne il benessere dell’uomo mai adeguatamente sostenuto,  vi basta come risposta?  Potrei continuare dicendo.  con quale criterio non si sfruttavano le intelligenze presenti sul territorio, come mai alcuni venivano avvantaggiati e altri ostacolati. Una litoranea e una collina che perdono tempo, hanno fatto arrabbiare  il mio comandante, che mi ha ordinato di mettere su questa terra un poco di ordine, vi osservavamo dal lontano 2009, abbiamo creato un apposito programma per voi“.

Tenente Titor, la sua risposta è stata molto esaustiva, basta e avanza.

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Eboli, 7 agosto 2012

8 commenti su “Eboli 2066: Capitale d’Italia e polo mondiale di tutto”

  1. Complimenti a GERARDO SORGENTE. Un articolo godibilissimo. Sopratutto con la domanda finale al “tenente Titor”.
    Admin hai fatto un ottimo acquisto ad ingaggiare G.S.
    Vorrei contribuire alle spese: per ogni art. pubblicato verserò 5 euro. Dimmi come.
    Ciao Vincenzo

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  2. Ma a questi signori che amministrano la città di cosa gli parlate? di futuro internet wi-fi , ma cosa ne sanno di tutto questo…a loro interessa ben altro di cose concrete , lo sviluppo della città passa per il rilancio dell’edilizia privata…il resto è cosa risaputa.

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  3. Tutta questa fantasia scatenata da una condizione del nostro territorio davvero nefasta…. simpatico prenderla come un gioco, ma triste, molto triste assistere ad un declino così costante! Bravo Gerardo, la tua creatività ci permette almeno di appurare che le idee non sono ancora state sconfitte!

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  4. è incredibile questa classe politica….ci offende, è incompetente, non sà amministrare nemmeno un condominio…eppure …..NON SI DIMETTE !!!! Che vergogna….chiedo al TENENTE TITOR di sganciare una arma nucleare per azzerare il popolo…..solo così potremo finalmente avere un popolo responsabile..e che non dorma ….o sia rassegnato !!!

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