Polito: Il Sindaco è un uomo solo al comando ma prigioniero

Da 4 mesi i partiti di maggioranza hanno aperto la crisi politica, eppure non ne abbiamo ancora compreso i motivi. Alcuni dell’Udc propongono un governo tecnico; come per dire, abbiamo aperto una crisi senza motivi, siamo incapaci di trovare soluzioni, affidiamoci ai tecnici.

I nomi più ricorrenti nel toto-assessori sono quelli dei “ragazzi dello staff”: Come affidare il CdA della Valtur agli animatori.

Polito Paolo

EBOLI – La crisi politica è sempre in alto mare, i nomi dei vari assessori che girano, ci danno la dimensione che politicamente la risoluzione non solo è in alto mare, ma in un mare in tempesta forza 9, e se dovesse sopravvivere alla tempesta sarebbe così rimaneggiata da non avere più la forza di riprendersi.

Ma parlando di mari è opportuno citare un proverbio che recita: chi per questi mari va questi pesci piglia, nel senso che evidentemente si pensa agli assessori possibili e disponibili di quel “mare”, e da quel mare si dimostra non volersene uscire. Ilario Massarelli, Sueva Manzione, Liberato Martusciello, Dario Nappo, Dino Norma, Vincenzo Caputo, Gerardo La Manna, Gianfranco Masci, sono quei “ragazzi dello staff“, e alcuni nemmeno più tanto ragazzi ma nella stragrande maggioranza dello staff, a cui fa riferimento Paolo Polito, consigliere Comunale di FLI nella sua nota politica che si pubblica appresso integralmente.

Le voci poi divenute sempre più  insistenti confermano un andamento che non smentisce la portata scadente della proposta, che dovrebbe colmare un vuoto politico, invece tende a colmare uno spazio fisico affidando le sorti più che ai “ragazzi dello Staff” ai “Ragazzi del Coro“, che dovrebbero accompagnare l’Amministrazione Comunale fino al compimento del suo mandato in un’azione di rilancio politico, sotto dettatura, dimostrando di non voler affatto cambiare le cose se non in una direzione “guidata”.

Insomma una crisi politica che è iniziata per una vicenda interna ad un Partito, che si è trasformata, per volere di una parte del PD, in una crisi politica, che è evoluta in una lotta di piazzamento e di accaparramento di potere, che non riesce a trovare una quadra, se non andando incontro ai desiderata delle Aree a cui fa riferimento Polito, aree antagoniste ma sempre pronte a diventare solidali, con qualche assessorato, qualche posto nel CdA dell’ASIS, qualche posto nel nuovo impianto di Compostaggio, qualche aggiustamento nei vari PUA e qualche altra quisquiglia, riuscendo a calmare anche le acque più agitate.

E così mentre il Vice Sindaco Cosimo Cicia fa il Kissinger cercando una mediazione interna al PD ed esterna nella maggioranza, per cercare di salvare “capra e cavoli“, intendendo per capra l’Amministrazione e i vari posti di potere, e per cavoli qualche aggiustamento extramoenia, si cerca di dare un cappello politico ad una crisi sempre più buia ma sempre più inquietante che non ha nulla di politica e per questo vorrebbe cambiare tutto per non cambiare niente.

“Sono trascorse poche settimane – scrive in una nota politica il Consigliere Paolo Polito, Consigliere di FLI, in questa ultima fase molto attivo e molto combattivo, ma anche molto attento a non rompere definitivamente, nel momento in cui cerca sempre un’ancora di salvataggio rivolgendosi sempre al Sindaco – da quando noi di FLI abbiamo giudicato il sindaco di Eboli un uomo che tira la “carretta” in perfetta solitudine. Oggi possiamo aggiungere che è anche prigioniero, dei suoi errori, dei ricatti che subisce e della mancanza di qualsivoglia prospettiva politica e amministrativa.

Veniamo ai fatti – scrive Polito -.

Da 4 mesi i partiti di maggioranza hanno aperto la crisi politica, eppure non ne abbiamo ancora compreso i motivi. La Città, abbandonata al suo triste destino, vive penosamente la sua agonia come mai era successo in tanti anni. La “classe”, che dovrebbe sorreggere il sindaco, non è capace di alcuna analisi politica né di soluzioni per l’amministrazione della cosa pubblica.

Quella classe politica manifesta un unico interesse: le poltrone, di governo (assessorati) e di sottogoverno (presidenze, cda etc.); tra queste poltrone quella dell’Asis è la più ambita (solo per il congruo emolumento spettante al fortunato vincitore) e pare sarà assegnata ad un consigliere del PD, nel più classico esempio di casta.

Addirittura, – aggiunge il Consigliere FLI Polito – leggiamo che il PD ha almeno 4 “aree”, quelle che una volta si chiamavano correnti: l’area del sindaco, quella dei riformisti sospesi, quella del Presidente del consiglio (sempre meno super partes) e quella del consigliere prossimo all’Asis; queste due ultime aree sono composte da 2 consiglieri ciascuna e tengono in ostaggio il sindaco, che forza! Al confronto, Cariello con almeno 6 consiglieri sembrerebbe un marziano.

Il bilancio di previsione 2012 – fa notare Polito nella sua nota – resta un miraggio e nessuno si rende conto che la bozza predisposta dalla giunta il 4 maggio è superata da eventi economicamente e finanziariamente fondamentali per l’equilibrio del bilancio.

Da 10 giorni gli assessori sono dimissionari, gli uffici non sanno a chi riferirsi e le pratiche sono ferme (quella del compostaggio, per esempio, è già pronta da giugno, mancano gli ultimi dettagli, ma resta al palo perché ci sono 4 o 5 assunzioni da fare e ci dovrà pensare il nuovo assessore; intanto continuiamo a spendere inutilmente i soldi dei contribuenti per il conferimento).

I nomi più ricorrenti nel toto-assessori – aggiunge Polito sarcastico e conclude la sua nota – sono quelli dei “ragazzi dello staff”; è come se la società Valtur, per uscire dalla crisi, cooptasse gli animatori nel CdA. Per carità, nulla contro le persone, ma la politica seria dovrebbe essere altro.

Da ultimo, alcuni dell’Udc propongono un governo tecnico; come per dire, abbiamo aperto una crisi senza motivi, siamo incapaci di trovare soluzioni, affidiamoci ai tecnici. Che pena! Che vergogna!

L’unico partito di maggioranza degno di essere definito tale è l’Api, un fedele alleato; eppure agli uomini dell’Api vorremmo chiedere: siete convinti dell’azione amministrativa? La sosterrete fino in fondo? E con quali prospettive?

Questi sono i fatti, caro Sindaco. Sei un uomo solo e, per giunta, prigioniero.

Eboli, 9 agosto 2012

9 commenti su “Polito: Il Sindaco è un uomo solo al comando ma prigioniero”

  1. @PAOLO POLITO
    Mi riservavo di inviare una nota a parte sulla questione del toto assessori e del mio nome utilizzato dai giornali e riportato su questo blog. A tal proposito vorrei pregare il buon Paolo Polito, sempre così preciso e puntuale nelle sue “analisi” , di fare dei distinguo o quanto meno di informarsi sulle dinamiche di questa politica ebolitana di cui lui conosce tutto l’arco, avendo fatto come mister Fog il giro del mondo in 80 giorni,che Maria Sueva Manzione non fa parte nè dei RAGAZZI DELLO STAFF nè dei RAGAZZI DEL CORO. Dovresti conoscermi e conoscere quanto meno un pò il mio percorso per sapere che quanto dici è fasullo.Sono lontana ormai da questa amministrazione da qualche anno e lo dimostra il fatto che nonostante abbia avuto un ruolo non da poco (aggiungo purtroppo) nella ricandidatura di Martino Melchionda, oggi non sono assessore o altro (vedasi i vari CDA e contentini) e vuoi sapere perchè? Proprio perchè non faccio parte del coro bensì ho creduto in un progetto che mi è sfumato tra le mani e non ho voluto piegarmi alla logica dello YES (MAN) WOMAN. Fortunamtamente sono sempre stata e sarò persona libera e se e quando deciderò di far di nuovo parte di una compagine politica sarà ancora una volta perchè credo in una poltica di servizio per la gente e per la città.Io dormo sonni tranquilli non altrettanto dovreste fare voi che continuate a galleggiare a dispetto di tutto e di tutti ma soprattutto a dispetto di quelle che sono le legittime aspettative dei cittadini. Dunque sottolineo ancora una volta, non utilizzate il mio nome in modo strumentale, capisco che possa far comodo a qualcuno accostarmi a certi nomi ma la storia delle persone non si inventa e la mia posso dire che è chiara e trasparente, soprattutto onesta.
    Dico solo che bisogna essere in grado di capire quando è ora di smetterla e per questa amministrazione è ora di smetterla o di cambiare completamente rotta, l’ho detto al Sindaco tempo fa e lo ribadisco oggi occorre tornare a mettere al centro dell’azione politica la persona, il cittadino perchè li si può ingannare una volta, magari due ma la terza, spero, ne avranno le tasche piene. Buona giornata

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  2. @PAOLO POLITO

    Avrei voluto affidare ad una nota specifica una mia dichiarazione in merito al toto assessori che sta circolando in questi giorni e al fatto che il mio nome sia associato ad esso sui giornaqli locali e anxche su questo blog. Ma leggere certe dichiarazione a firma di Polito, mi spinge a rispondere. Mi rivolgo direttamente al Buon Polito, sempre preciso e puntuale nelle analisi di questa politica ebolitana ed ottimo conoscitore dell’arco costituzionale di essa, avendola, come mister Fog, girata tutta in più di 80 giorni.Caro Paolo giusto per onor di cronaca e per amore della verità, non faccio parte nè dei RAGAZZI DELLO STAFF nè dei RAGAZZI DEL CORO se non altro perchè sono una donna, cosa rara dalle parti della politica ebolitana, ma soprattutto perchè se tu guardassi meglio alle dinamiche di questa politica, sapresti come lo sai, che sono lontana da questa amministrazione e da qualsiasi compagine di essa da qualche anno ormai.Ribadisco e chiedo apertamente, di non utilizzare il mio nome in modo strumentale per giustificare questa o quella scelta, per la possibile nuova giunta del sindaco Melchionda perchè, come hanno dimostrato i fatti non appartengo alla categoria degli YES(MAN)WOMAN nè a qualsiasi altra compagine del PD. Persona libera ero e persona libera rimango,lo dimostrano i fatti. Dormo sonni tranquilli perchè pur avendo avuto un ruolo nella candidatura di Martino Melchionda, in tutta onestà posso dire di aver creduto in un progetto che mi si è liquesfatto tra le mani.Chi mi conosce, conosce anche il mio pensiero e poichè reputo ancora la politica un esercizio alto per un paese democratico e soprattutto un modo di operare al servizio del cittadino e della Res Publica, cerco di continuare a farla in modo limpido e onesto così come lo è la mia storia personale, pur se, ribadisco fatta anche di errori di valutazione e di scelte personali anche difficili.
    In tutta onestà a questo punto della sindacatura farei delle scelte ben precise o me ne andrei a casa. Un sindaco è tale quando riesce ancora a fare delle scelte in autonomia senza rispondere necessariamente a logiche di partito o di equilibrismi vari. Chi si è candidato e chi ha votato sapeva di condividere un progetto ora se quel progetto è distante anni luce si abbia il coraggio di prenderne atto e cambiare rotta.Non si può sopravvivere a dispetto di tutto e di tutti ma soprattutto non a dispetto dei cittadini.Il 2015 sembra vicino ma è ancora lontano… MEDITATE GENTE MEDITATE!

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  3. Caro Paolo, Ti ringrazio per aver definito l’Api un “partito” e “serio”.
    Alle Tue domande non posso che rispondere che non siamo per niente soddisfatti, come potremmo essere soddisfatti dell’azione amministrativa se non c’è giunta? Sosterremo Melchionda fino a quando ci sarà agibilità politica per l’Api. In questi mesi abbiamo tenuta testa bassa e lavorato cercando di tenerci fuori da gossip e dietrologie. Lo abbiamo fatto nel rispetto degli elettori e della Città, ma per lo stesso rispetto non possiamo tacere la situazione di enorme difficoltà in cui ci troviamo. Addirittura sembra che la soluzione ci debba essere dettata da “messia” di fuori città. Dici bene sul bilancio e sui nuovi equilibri contabili che potrebbero diventare anche pericolosi per la tenuta delle casse comunali. Purtroppo i mutevoli equilibri politici nazionali si stanno riverberando e mischiando anche ai particolari ebolitani. Noi lavoreremo per ricomporre le parti ed anche i rapporti apparentemente lacerati tra i singoli. Se la cosa dovesse sembrare impossibile per motivazioni a noi sconosciute o per eccessi di tatticismi prenderemo atto con lealtà e serietà che l’unica soluzione saranno le elezioni.

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  4. Chiedo scusa, è pur vero che REPETITA JUVANT ma in questo caso c’è stato solo un mero errore da parte mia, pensavo che il primo commento non fosse giunto a destinazione cmq la sostanza non cambia.

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  5. Risposta a maria Sueva Manzione.
    Cara Sueva,
    innanzi tutto ti chiedo scusa per le cose riferite nell’articolo che, insieme, commentiamo. Da una più attenta lettura, non ti sfuggirà che io non ho mai citato il tuo nome (nè quello di altri) a proposito dei ragazzi dello staff. E non avrei potuto farlo perchè conosco ed apprezzo la tua sensibilità politica e, soprattutto, perchè il tuo cognome è garanzia di assoluta serietà. Per la verità, quando mi riferivo ai papabili assessori (per quanto riportato dalla stampa locale) non pensavo neanche a Dario Nappo, Dino Norma, Vincenzo Caputo, Gerardo La Manna e Gianfranco Masci, che non credo possano essere annoverati nella categoria dei “ragazzi di staff”. Condivido, per il resto, parte delle tue acute osservazioni riguardo alla politica in generale e a quella ebolitana, in particolare; le comprendo anche quando riguardano l’andar ramingo che ha caratterizzato alcuni miei percorsi politici.
    La mia stima nei tuoi confronti, cara Sueva, resta immutata e spero di poter ricevere in cambio anche solo parte di questo mio sincero apprezzamento.
    Con affetto,
    paolo polito

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    • Per Paolo Polito e Maria Sueva Manzione, credo sia opportuno un chiarimento, riguardo all’articolo. In effetti Polito non ha aggiunto nomi ai ragazzi dello staff. Quei nomi li ho inseriti io nel mio commento alla nota politica di Polito, tra l’ altro riportata in corsivo e virgolettato.
      Il mio, come e’ mia abitudine, e’ un commento a quella nota, infatti ho precisato “alcuni nemmeno tanto giovani” e escludendo poi altri dallo staff.
      Voglio aggiungere, anche a specificare meglio, che l’essere dello staff non e’ affatto un giudizio negativo, riconoscendo nei singoli anche ottime e valide persone, tuttavia inopportune, riguardo alla risoluzione politica che andrebbe ricercata nel coinvolgimento di leader politici e personalita’ politiche capaci di essere valori aggiunti per dare quella ripresa che lo stesso mondo politico invoca, riconoscendone il deficit.
      Tutto qui’.

  6. caro Paolo,
    se c’è una cosa che apprezzo di te quella certamente è l’onestà di non nascondersi mai dietro ad un dito, forse ho calcato troppo la mano ma sono stufa di essere tirata in ballo e per la giacchetta, come si suol dire, ad ogni piè sospinto. Dal 2010 ad oggi sono stata in silenzio perchè seppur consapevole e convinta delle scelte fatte, umanamente mi sono costate parecchio, non è facile ammettere con se stessi di non aver valutato bene le persone e comunque capita a che si fida e si affida. Se mai oggi dovessi far parte di una giunta, agirei solo per cercare di migliorare le cose per Eboli e per gli ebolitani ma soprattutto agirei nella libertà di pensiero fin dove questa non va a ledere, non gli interessi bensì le persone, e stai certo, che lì dove fossi forzata a fare scelte distanti da me, mi dimetterei in quel preciso istante. un saluto, Maria Sueva Manzione

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  7. Già dal titolo “il Sindaco è un uomo solo al comando ma prigioniero” fa capire tutti questi signori POLITICI i nostri cari SCIENZIATI in salsa nostrana di che pasta sono fatti,mi rivolgo a tutti tra maggioranza ed opposizione(che sinceramente non vedo)…quella che fate tutti voi la chiamate o avete il coraggio di chiamarla politica.-??? io sinceramente direi affari a più non posso,in quanti hanno cambiato posizione per benefici politici,guardiamo i conti bancari di molti prima di entrare in politica e dopo cosi si capirà tutto,forse il tutto fallisce tra varie società di servizi ecc…ma l’ente comune veramente è rimasta l’unica industria che produce in questa città x soli personaggi come voi,se fallisce direi che fallisce a discapito e spese dei cittadini certamente non vostre visto che i cazzi vostri ve li siete fatti e sistemati …non faccio l’avvocato di Martino,anzi lo sapete benissimo che non il BINGO BONGO non fa sconti a nessuno ne a Martino ne ad altri però mi sa che pure questa volta con un pò di fave,piselli,fagioli e ceci vi accontenta tutti,allora mi chiedo e vi chiedo non pensate che i veri PRIGIONIERI siamo noi cittadini con BUFFONI amministrativi come voi altri…FUORI Dai COYTES TUTTI c’è bisogno di gente seria che veramente ami le sorti di questa città.-

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