Una pubblicità offende le donne. Se non ora quando si rivolge all’Avvocato

La Techmania, un’Azienda di Battipaglia è stata denunciata dall’Arcigay per una frase di un messaggio pubblicitario.

Il gruppo locale di Se Non Ora Quando:Troviamo queste parole fortemente volgari, offensive e lesive della dignità femminile. Un linguaggio misogeno e maschilista che è lo specchio di una società che continua a non avere rispetto nelle persone e soprattutto nelle donne.”

pubblicità offensiva

EBOLI – Il comitato cittadino di “Se non ora quando?” nato dalla mobilitazione dello scorso 13 Febbraio, evento che ha visto la Piazza ebolitana collegata con il resto dei presidi locali, interviene sulla vicenda denunciata dall’Arcigay di Salerno riguardo frasi stampate su una delle 15 bustine commissionate dall’azienda “Techmania” di Battipaglia e diffuse nei bar ebolitani.

Quale è la pubblicità incriminata e quale è la frase che suscita la protesta? «La differenza tra una toilette e una donna è che la toilette non ti insegue per nove mesi dopo che l’hai usata» questa è la frase che l’azienda ha deciso di diffondere a scopo pubblicitario, che viene messa sotto accusa dall’Arcigay di Salerno.

Maria Teresa Imparato

“Troviamo queste parole fortemente volgari, offensive e lesive della dignità femminile. Un linguaggio misogeno e maschilista che è lo specchio di una società che continua a non avere rispetto nelle persone e soprattutto nelle donne.Dichiara il gruppo locale di Se Non Ora Quando.

Il movimento femminista ha deciso già di consultare un legale, e si è rivolto all’avv. Giuseppe Giarletta,  che sulla questione dichiara:

Le frasi gravemente offensive hanno indignato sia privati cittadini che l’ associazioni, stiamo valutando l’opportunità di segnalare lo spiacevole episodio all‘Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria affichè il Giurì possa valutarne la conformità al Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.”  

“La frasi che circolano sulle bustine di zucchero nei bar sono di indirizzo opposto a quello che leggiamo nella Carta Europea per l’uguaglianza e la parita’ delle donne e degli uomini nella vita locale – dichiara Mariateresa Imparato, attivista di SnoqLa Carta prevede l’impegno a “neutralizzare e a prevenire, per quanto possibile, pregiudizi, azioni, utilizzo di espressioni verbali e di immagini basate sull’idea della superiorità o dell’inferiorità dell’uno e dell’altro sesso.

Eboli, 5 agosto 2012

8 commenti su “Una pubblicità offende le donne. Se non ora quando si rivolge all’Avvocato”

  1. Donne quando fate politica siete una frana.
    La Gelmini è donna, La Carfagna è donna, La Merkel è donna, La Taetcher è donna, le escort del bunga bunga erano tutte donne.
    Rimanete a casa a cucinare ed accudire figli: la cosa che vi riesce meglio.

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  2. @COMUNISTA- non sei degno di usare questo nikname, a maggior ragione se sei lo stesso fan sfegatato del tuo degno compare-leader della banda dei 4.
    Offendi donne che sono diecimila volte più intelligenti,preparate ed emancipate di te.
    A me,invece,quello slogan appare volgare,offensivo e indegno verso il sesso femminile che rappresenta l’altra metà del cielo. Anzi,vuoi sapere una cosa?
    Dai dati emersi circa il Quoziente d’Intelligenza(QI)nei paesi occidentali,le donne hanno superato gli uomini di ben 7 punti!
    L’ho verificato anche per esperienza personale:
    In tutte le scuole da me dirette negli ultimi 20 anni,i risultati conseguiti dalle donne sono stati sempre superiori a quelli dei maschi.
    Colgo l’occasione per esprimere la mia più TOTALE SOLIDARIETA’ al gruppo locale SE NON ORA QUANDO.

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  3. Per Counista (pseudo).
    Tu stai fuori da ogni realtà credo che il tuo sia un delirio e quindi non va neanche commentato.La tragedia è che in giro ci sono fin troppe persone che la pensano come te e i risultati sono sotto gli occhi di tutti quotidianamente.
    Anche questo tuo pensare e dire è una forma di violenza contro le donne.
    In futuro al tuo posto eviterei proprio di intervnire se questo è il risultato.

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  4. Mi dispiace che TechMania abbia fatto uno scivolone del genere. E’un azienda che, anche non conoscendola, la stimavo per il fatto di aver sponsorizzato la squadra di basket in carrozzina di Battipaglia.
    Urge un calcio nel di dietro a chi gli cura la pubblicità/comunicazione e un mea culpa pubblico. Vabbè che tutto fa pubblicità, ma questa bella pensata davvero rischia di rovinare a lungo l’immagine dell’azienda.

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  5. x cicalese il secundo credo che abbia nominato solo donne appartenenti alla sua area politica , non ti soffermare particolarmente sui nihname secondo me sono marginali e non inquadrano volontariamente la persona . cert a band ri quatr a truvamm anch a Ievul

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  6. Egregio prof. Cicalese la mia era una provocazione, infatti come notava il mio omonimo ho citato soltanto donne appartenenti all’area politica che in Italia si richiama al centro-destra.
    Io mi meraviglio del fatto che ci si scandalizzi per una pubblicità, sicuramente volgare, agitandosi e muovendo mari e monti ed invece spesso si rimane silenti su quelli che sono i reali problemi della città.
    Classe politica incapace e completamente scollegata dai problemi e dal tessuto sociale della città, uno tra i più alti tassi di disoccupazione giovanile della provincia di Salerno, riemergere di piccoli ma fastidiosi episodi di micro criminalità che rendono la città sempre meno sicura per giovani e meno giovani.
    Viviamo in una realtà dove diventa difficile per una coppia acquistare un casa perchè si vende a prezzi esorbitanti a mq e perchè è arduo se non impossibile ottenere un mutuo da un istituto bancario. La domanda è oggi trainata grazie alle pensioni di quella generazione di ex impiegati ed insegnanti vecchi eredi di un’età dell’oro che fu.
    Viviamo in una realtà dove una coppia di nonni può tranquillamente organizzarsi una crociera per trascorrere le proprie vacanza ed invece una giovane coppia precaria non riesce ad arrivare alla fine del mese.
    Perchè la gente non si indigna per tutto ciò?
    Perchè si organizzano girotondi se Berlusconi decide di trascorre le sue giornate con tre, quattro, cinque ragazze ed invece nessuno dice niente di fronte al dramma degli operari della Sulcis.
    Dove erano gli intellettuali ebolitani quando chiudevano aziende come la De Martino e la Pezzullo?
    Dove sono oggi gli intellettuali ebolitani quando si smantella l’ospedale o si chiude il tribunale?
    Ogni giorno leggiamo sui giornali di atti da parte dell’attuale amministrazione a vantaggio dell’amico di turno e nessuno scende in piazza a denunciare queste vergogne.

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