Lettera del riformista Campagna al Sindaco Melchionda

Campagna: Si scusi con i cittadini, non offenda la carica che ricopre… non continui a prendere in giro gli ebolitani.

“Il nostro Ospedale sta morendo”. Campagna accusa il Sindaco Melchionda: “E’ soprattutto colpa sua”.

Carmine Campagna

EBOLI – La storia continua, e gli argomenti sono sempre gli stessi, anche perché i tempi biblici della politica consentono più di ogni altra cosa di soffermarsi sui singoli temi, e l’Ospedale in particolare e la Sanità in generale sono tra quelli più importanti. E su questo che il Consigliere comunale dei Liberi e Riformisti Carmine Campagna affida ad una nota politica le sue considerazioni.

“Il nostro Ospedale sta morendo”. – Scrive Campagna accusando il Sindaco Martino Melchionda“E’ soprattutto colpa sua”. Riferendosi all’Ospedale e al continuo depotenziamento a cui è sottoposto inseguendo il miraggio dell’Ospedale Unico della Valle del Sele. – Si scusi con i cittadini, non offenda la carica che ricopre… non continui a prendere in giro gli ebolitani – Un attacco politico pesante ed in piena regola, quello che Campagna sferra al Sindaco cercando di distanziarsi dalle responsabilità che non sono solo di oggi ma che hanno radici e storie ben più lontane e che coinvolgono intere classi politiche, che se da una parte hanno dotato il territorio di strutture e servizi utili alle comunità, dall’altra non hanno saputo o non hanno voluto razionalizzarle stratificandole sul territorio in maniera coerente ai bisogni ma anche alle loro funzionalità e così oggi la classe politica che ci governa, nell’intento di metter mano a quel bisogno della razionalizzazione che dovrebbe essere solo speculare al miglior funzionamento e al miglior servizio da offrire agli utenti della salute, si è pensato alla razionalizzazione in termini economici, commettendo l’errore di monetizzare i servizi e quindi tagliare quelli, che essi hanno reputato non convenienti perché “costosi”, catalogandoli così negli sprechi: di questo passo non potremo più curare gli anziani, è troppo costoso, è più utile sopprimerli.

La semplificazione nell’assunto è solo per evidenziare la “barbarie” di un concetto  che di volta in volta si è praticato e che nella ossessione delle novità e nella ossessione della “revisione” sta portando sistematicamente alla distruzione di quegli “sprechi” che altri non erano che conquiste civili.

Ospedale di Eboli

E così qualche carabiniere anziché di rincorrere ed acciuffare i ladri si è occupato di Sanità, con l’aiuto di qualche altro che carabiniere non era, ma pur essendo capace e appartenete al mondo della sanità, non ha saputo guardare al tema con l’occhio della politica, mettendo mano in un mondo che è difficile praticare se non si è consapevoli di doverlo guardare con l’occhio pratico e con la mente filosofica semplice di comprendere che si tratta di servizi, che devono rispondere sicuramente anche a logiche economiche, ma che non devono assolutamente esserne travolte, e pensare magari che un disabile deve avere tutte le cure e tutte le disponibilità possibili ed immaginabili per rendergli la vita più semplice e garantirgli il massimo di integrazione nella società, ma anche per sollevare le famiglie da compiti e funzioni che oltre alla componente affettiva sono più professionali che altri, ma se si pensa al portafogli, questi elementi di doveri sociali e democratici semplici, vengono a cadere commette un gravissimo errore.

Ritornando alla questione dell’Ospedale di Eboli, dell’Ospedale Unico della Valle del Sele e alla proposta inascoltata che Campagna attribuisce al suo gruppo della costituzione del Policlinico, che dovrebbe collegare i quattro Ospedali in questione, quello di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide, ebbene comprendere quale sia quell’approccio alla questione: tecnicistico-organizzativo o tecnicistico-filosofico-politico. Il primo comprende entrambe le proposte, il secondo, quello che la classe politica: Campagna e il suo gruppo; il Sindaco Melchionda e la sua Amministrazione; Cirielli e i suoi carabinieri; Caldoro e le sue distrazioni; non hanno capito e non vogliono capire che alcune questioni si risolvono politicamente compiendo un esercizio che riesce a compiere solo la politica, accantonando il principio ragionieristico degli obiettivi e praticando quello del bisogno e della necessità, di perseguirlo compiendo il miracolo che ti porta all’assurdo di poter affermare che politicamente 2+2 non necessariamente deve avere come risultato 4. E così se l’Ospedale Unico della Valle del Sele avrebbe come limiti gli obiettivi che si propone: il risparmio; la razionalizzazione; il buon funzionamento, compiendo un’operazione di accorpamento, riducendo il personale e i posti letto di ben 200 unità e spendendo cifre vicine ai 400-500 milioni di euro; Il Policlinico ha come limiti quello di realizzare una sorta di mini ASLrestringendo poteri e funzioni ma accorpandoli sui 4 plessi in questione; e se il primo irrompe stravolgendo i territori, il secondo tende strumentalmente al mantenimento delle strutture, ma non incide suli reali bisogni delle aree i cui operano.

Iovieno Giovanni grande 3 foto politicademente

Il problema innanzitutto non si può affrontare senza coinvolgere la Regione e Stefano Caldoro, ogni ragionamento che fa Campagna, il Sindaco e altri è solo un atto masturnatorio, ma rivolgendosi a Caldoro, nemmeno si può ignorare, magari riconoscendone i bisogni, di ascoltare e coinvolgere le comunità locali.  E nel mentre si nota una “miopiafunzionale da parte della Giunta Caldoro che non mette mano per niente nelle strutture sanitarie del napoletano e del casertano, lasciando sprechi, mal funzionamenti e privilegi, conferma il suo disinteresse per le nostre aree, finanziando l’Ospedale del Mare a Napoli, sicuramente è un atto meritevole, ma ignorando quello che loro stessi stanno sponsorizzando: L’Ospedale unico della Valle del Sele.

Caldoro mentre finanzia l’Ospedale del Mare pensa alla chiusura di qualche Ospedale rovinato e mal funzionante di Napoli?

Giuseppe Gigliotti

Quello che interessa i cittadini è innanzitutto: non un Ospedale Grande e ne un Policlinico, ma un Ospedale che funzioni, strutture semplici che sappiano dare risposte professionali e sappiano rispondere ai bisogni degli utenti; che siano dotate di apparecchiature mediche semplici e di quelle complesse; che non sottopongono i cittadini a viaggi di speranze per dare risposte a patologie importanti; che non ci siano liste di attese lunghissime e che siano costretti da alcuni ad essere indirizzati a strutture private per ricevere le stesse cure ma a pagamento, dagli stessi operatori che magari operano nel pubblico; che non siano costretti a rivolgersi a strutture private per avere una ormai semplice risonanza magnetica; che non corrano rischi sulla propria pelle rivolgendosi a strutture private che operano nella quitidianità senza avere sale di rianimazione; che ci siano reparti moderni, letti funzionali, semplici ausili medicali, strutture accoglienti e soprattutto non costringere le persone a fare chilometri per sottoporsi ad una semplice visita medica; che gli operatori tutti e i medici, soprattutto quelli bravi, siano supportati e incoraggiati a svolgere il loro lavoro nelle migliori condizioni e non pietire un’apparecchiatura come fa il Dottor Giovanni Iovieno al Reparto di Oculistica di Eboli o o magari a pietire la consegna del reparto di Nefrologia sempre dell’Ospedale di Eboli, ormai terminato come fa il dottor Giuseppe Gigliotti.

E’ possibile?

Quei 300-400-500 milioni di euro non è possibile spenderli pensando di migliorare queste cose? La mano per afferre qualsiasi oggetto ha bisogno di tutte e cinque le dita e per farlo non deve essere necessariamente grande e non può farlo se un dito sta a Battipaglia, uno a Eboli e l’altro altrove.

………………………………….  …  ……………………………………..

Lettera del Consigliere Comunale Carmine Campagna 
(Liberi e Riformisti)
al Sindaco di Eboli Martino Melchionda

Al Sindaco di Eboli

Rilevo con disappunto che lei continua a utilizzare qualche corrispondente amico per veicolare dichiarazioni prive di ogni credibilità sulla crisi dell’Ospedale, che lei ha concorso a determinare.

Il nostro Ospedale sta morendo e non vi è dubbio che la responsabilità sia di chi amministra questo settore ovvero i dirigenti nominati dalla destra, come prima era stata di altri.

Ma è soprattutto colpa sua perché, pur essendo sindaco da circa dieci anni, dopo essere stato per altri dieci dirigente (bassoliniano e poi deluchiano) del partito di maggioranza al Comune, in Provincia e alla Regione, non ha fatto nulla per evitare lo sfascio.

Ma vi è di più, tradendo il responso elettorale, ha costituito una Giunta con il centro destra, in cui è determinante l’Udc, il partito del Vice presidente della Regione, l’on. Giuseppe De Mita: insieme alla sua attuale maggioranza ha una responsabilità diretta per la crisi dell’Ospedale.

Non continui, perciò, a prendere in giro gli ebolitani e spieghi:

  • Perché i sindaci di Polla, di Roccadaspide, di Oliveto Citra e di Battipaglia, che si trovano nelle nostre stesse condizioni, sono riusciti finora a far valere gli interessi delle loro strutture ospedaliere e lei no;
  • Perché il Sindaco di Vallo della Lucania, un comune di meno di 10mila abitanti, è riuscito a far riconoscere oltre trecento posti al suo Ospedale, anche grazie al suo compagno di partito e a un esponente dell’Udc suo alleato, mentre Eboli che ne aveva circa il doppio, lei dominante, si è ridotto a poco più di cento e rischia la soppressione.
  • Perché si è opposto alla costituzione degli Ospedali riuniti della Valle del Sele deludendo i Sindaci di Polla, di oliveto Citra e di Roccadaspide che, in convegno organizzato dai riformisti, avevano dato il loro assenso.
  • Perché non si è attivato per sbloccare il finanziamento per l’ospedale Unico come De Magistris ha fatto per l’Ospedale del Mare di Napoli.
  • Perché ha separato, con un PUA illegittimo, la zona ospedaliera pubblica di Acquarita da quella dei privati, salvo a risultare assente nella relativa delibera di Giunta Municipale; e se questo presuppone un suo accordo per l’ubicazione del futuro Ospedale Unico in un’area sita in comune di Battipaglia.
  • Perché l’Hospital di Campolongo e l’Elaion di Eboli sono un fiore all’occhiello della sanità in tutta la Campania mentre L’Ises che lei ha concorso ad amministrare per molti anni e della quale continua a occuparsi è allo sfascio.

Si scusi con i cittadini, non offenda la carica che ricopre. Arrivederci in Consiglio Comunale.

Il consigliere comunale
Carmine Campagna

……………………………………  …  ………………………………………

Eboli, 18 settembre 2012

5 commenti su “Lettera del riformista Campagna al Sindaco Melchionda”

  1. Condivido in pieno.
    Se la mia parte politica saprà superare vecchi pregiudizi figli di un passato che non c’è più e saprà aprire ai riformisti ebolitani allora sarà possibile creare una vera alternativa a questo PD.

    Rispondi
  2. Non vedo il problema. Abbiamo il supereroe che , stando almeno a quanto ho potuto leggere in un articolo di qualche giorno fa, risolverà tutti i problemi. In verità a ripetere sempre le stesse cose mi annoio pure ma come si fa a non dire che la classe politica ebolitana nella sua interezza è incapace e fallimentare? L’opposizione di oggi è stata maggioranza fino all’altro ieri in una commistione di ruoli e funzioni che sembra creata ad arte per cospargere una cortina fumogena attorno alle responsabilità di ognuno e confondere il popolo. A parte quella elite che ha soddisfatto interessi personali attraverso l’amministrazione ( amministrazione si noti bene e non politica) il resto delle persone è profondamente nauseata da questo teatrino dove i protagonisti a giorni alterni si scambiano i ruoli e dove non si riesce mai a capire con precisione chi sia responsabile e di cosa. Vediamo di renderlo veramente efficace quel famoso slogan – A CASA. A LAVORARE. TUTTI. -.

    Rispondi
  3. adesso sono INCAZZATO: se gli amministratori di Eboli hanno a cuore la ns città si devono dimettere in tronco dalle cariche politiche ed istituizionali. gli amministratori i cui partiti stanno in maggioranza sia in regione che in provincia, si devono dimettere dal proprio partito (UDC , ETC). Cariello se non si vuole dimettere e vuole mostrare i propri attributi deve passare all’opposizione!!!! FATE PRESTO !!! STIAMO MORENDO E CON NOI ANCHE VOI.

    Rispondi
  4. Ma scrive lui o ConteMarisei????????

    Ma negli ultimi DICIASSETTE ANNI in quale Continente viveva?????

    Faccia una cortesia scappi lontano da Eboli, lei è un altra sanguisuga….cosa succede nell’ultimo Rimpasto nessun pezzetino di torta????

    campagna VATTENE, VATTENE, VATTENE……

    Rispondi
  5. campagna hai fatto l’assessore, il porta borsa hai una intera famiglia impiegata nel comune di eboli e sinceramente questi attacchi a melchionda non li condivido. secondo me devi cambiare ambiente o fallo scrivere a marisei che si nasconde dietro di voi… vorrebbe fare il sindaco?…… riformisti ma di cosa?? andate a casa..

    Rispondi

Lascia un commento