Il Comune non è in Dissesto e ricorre al Decreto Salvacomuni

Il Comune di Eboli accede alla procedura di riequilibrio finanziario prevista dal d.l. 174/2012.

Melchionda: “Si tratta di uno strumento che, seppur coi limiti che abbiamo sottolineato nel recente passato, potra’ essere  utile per avviare un processo di risanamento del Comune. L’ente non va verso il dissesto. Evitiamo di diffondere inutili ed infondati allarmismi.”

Martino Melchionda

EBOLI – Il Comune di Eboli vive, da ormai diversi anni, una situazione di grave sofferenza economica e finanziaria, la cui origine si può rinvenire in scelte compiute nel passato. Situazione poi aggravatasi, nel quadro della grave crisi economica internazionale, a causa dei continui tagli dei trasferimenti dello stato agli enti locali.

Al Comune di Eboli, nell’ultimo triennio, sono stati, difatti, effettuati minori trasferimenti per oltre tre milioni di euro. Tutto questo rende molto difficile garantire i servizi, svolgere in modo sufficiente la manutenzione, migliorare la cura del verde e del patrimonio.

Nonostante i provvedimenti adottati nel corso dell’ultimo periodo, finalizzati al contenimento della spesa ed al miglioramento delle attività di accertamento e di riscossione delle entrate tributarie, l’Ente non risulta in grado di far fronte ad deficit finanziario con i mezzi ordinari, sia per la natura dei debiti, che per il loro ammontare elevato. A rendere difficoltoso il riequilibrio di bilancio sono essenzialmente i debiti fuori bilancio rinvenienti dal contenzioso in area P.I.P.

Tuttavia, il contenuto del decreto governativo 174/2012 sul riequilibrio pluriennale negli enti locali prospetta un possibile rimedio a questo stato di cose, che riguarda moltissimi comuni in Italia, e disciplina una nuova procedura che prevede, per gli enti che presentano condizioni di squilibrio finanziario non gravissime, un piano pluriennale di riequilibrio finanziario, che può avere una durata massima di cinque anni.

L’Amministrazione Comunale di Eboli ritiene opportuno che si proceda ad accedere a tale procedura di riequilibrio finanziario, al fine di ripristinare l’equilibrio strutturale del bilancio e per coprire il disavanzo di amministrazione e il finanziamento dei debiti fuori bilancio. Per questo si addiverrà, nel corso dei prossimi giorni, ad una richiesta in tal senso tramite apposita delibera di Consiglio Comunale.

A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Non ci troviamo di fronte a nessun dissesto: il Comune di Eboli – difatti – intende accedere ad una procedura di riequilibrio finanziario prevista dalla legge, un utile strumento per avviare un processo di risanamento dei comuni in difficoltà.

Si tratta di una difficoltà nota, le cui origini sono chiare all’intero Consiglio Comunale ed a larga parte dell’opinione pubblica cittadina. Difficoltà che si è aggravata, evidentemente, a causa della crisi finanziaria ed economica che attraversa l’intero Paese e che vede soprattutto gli enti locali ormai messi in ginocchio.

Ebbene, di fronte ad un tale delicato quadro, piuttosto che collaborare nel tentativo di  individuare soluzioni possibili, per quanto non facili da percorrere, alcuni esponenti dell’opposizione politica preferiscono diffondere allarmismo e preoccupazione in città, attraverso la diffusione di volantini che paventano l’imminente dissesto economico dell’Ente.

E’ appena il caso di ricordare ancora una volta incalza il primo cittadino –   le ragioni  che hanno condotto a tale situazione. Una delle principali cause delle difficoltà finanziarie del Comune di Eboli è rappresentata da sentenze sfavorevoli all’Ente di notevole entità che hanno comportato il riconoscimento di debiti fuori bilancio per un importo pari a circa 20 milioni di euro. Mi riferisco ai risarcimenti Aracne, Mazzitelli e De Martino.

A ciò va aggiunto il fatto che, da decenni, la Tarsu viene pagata da non più del 60% dei contribuenti; e con grande sforzo dopo anni,  si riesce a raggiungere la soglia  del 75%. Ad aggravare ulteriormente l’indebitamento, sono intervenute le perdite della Multiservizi, i cui costi sono superiori ai ricavi.  A tutto questo si va ad aggiungere la drastica riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato.

In questa condizione drammaticaconclude il sindaco Melchionda – abbiamo  continuato ad amministrare senza ridurre i servizi essenziali ai cittadini, soprattutto alle fasce più deboli,  disabili, anziani e minori a rischio, e continueremo a farlo. Per questo abbiamo scelto di accedere al piano di riequilibrio, per consentire all’Ente di evitare decisioni più drastiche e di uscire dalla condizione di squilibrio finanziario esistente.

E’ chiaro che alcuni oppositori avrebbero preferito il dissesto, per mera strumentalizzazione politica;, noi preferiamo, invece, continuare, nell’interesse della collettività, a  trovare soluzioni capaci di porre rimedio alle difficoltà dell’Ente”.

Eboli, 28 novembre 2012

2 commenti su “Il Comune non è in Dissesto e ricorre al Decreto Salvacomuni”

  1. Che la TARSU venga pagata da appena il 60% dei soggetti passivi d’imposta è segno di scarsa sensibilità verso l’istituzione del Comune di Eboli.La raccolta del rifiuto solido urbano è comunque di un servizio indispensabile che il comune offre ai cittadini; se nessuno pagasse l’imposta vivremmo nell’immondizia e nella melma (ricordiamo quanto accaduto a Napoli nel 2008).
    E’ ora che lo Stato e gli enti locali usino il pugno duro contro chi evade questa tassa,che,ripeto,è indispensabile per avere città vivibili e pulite.

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  2. SAlve carissimo massimo, dopo qualche mese torno a rilasciare delle dichiarazioni,che solo una persona come te può cogliere, una persona che credo e spero,non abbia nulla da condividere con la politica ebolitana, ma utlizzi la comunicazione per un richiamo alla democrazia.
    Vorrei farti presente due punti : qualcuno ricorda la buca che per mesi ha creato danni all’entrata dell’autostrada???? alla quale segui una interrogazione,fù risposto che li sotto vi è un canale e quindi nn sarebbe stata impossibile ripristinare????? però nel frattempo erano stati spesi 3000mila euro????Beh come per magia l’intervento eseguito da un’altra ditta con una spesa di 320 euro ha dato un ottimo risultato……..forse perchè è stata realmente eseguito l’intervento???o forse perchè a capo della manutenzione ora vi è un giovane ingegnere che forse ha capito che nn sempre è possibile sperperare i soldi pubblici???durante quel periodo furono impegnati altri soldi per il lavaggio delle fontane pubbliche….infatti quella all’entrata di eboli inspiegabilmente nn funziona più!forse perchè dovevano spiegare a chi ha effettuato il lavoro che nn doveva usare acidi troppo invasivi, perchè li vi è una pompa elettrica e che il meccanismo si sarebbe potuto rompere??però la spigazione che il nostro il settore manutenzione riesce a dare, è semplicemente che nn c’è acqua…..MAHHHH
    ancora, leggevo sul tuo blog di un fornitore del comune ha preso talmente a cuore le primarie che si è impegnato in prima persona a trasportare gli scatoloni per le schede, e fin qui nulla di sbagliato….ma nn credi siano un pò troppe le casualità…….lo stesso fornitore che ha effettuato quei maldestri interventi per altro ben pagati???è vergognoso, che delle persone si prostituiscano pubblicamente per non abbandonare lo stato protezionistico che questa amministrazione ha costruito per garantirsi i propri loschi introiti, un’altro vero mistero è il degrado sul verde pubblico che affligge il nostro paese, possibile che la ditta che aveva l’appalto nn è stata in grado di garantire un decoro???o semplicemente non rientranto nelle grazie di questa amministrazione avendo vinto una gara pubblica e nn essendo quindi ricattabile sia stata messa alla porta dopo il primo anno di contratto prevedendo questo anche la possibilità di una proroga che avrebbe consentito una programmazione biennale????
    scommettiamo che torneremo al vecchio sistema clientelare degli affidamenti diretti?????almeno il trasportatore di cartoni avrà il suo ritorno….Ritorno che sta avendo per i lavori che si eseguono al cimitero, ovviamente con il sistema dell’affidamento diretto e senza alcuna offerta economicamente più vantaggiosa, ma tanto paghiamo noi!!!
    Carissimo massimo,capisci la mia buona fede, ti dico solo che sono tra l’incudine ed il martello, ma il mio senso civico mi porta ad avere dei barlumi di democrazia.
    beh ma tanto il bene del paese a chi interessa????certo tanto ora appogeremo la procedura di riequilibrio, e allora si che potremo iniziare nuovamente a sperperare denaro…………W l’italia che lavora!

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