Oggi 27 gennaio 2013 “Giorno della Memoria”: 70 anni fa il mondo scoprì la Shoah

8 commenti su “Oggi 27 gennaio 2013 “Giorno della Memoria”: 70 anni fa il mondo scoprì la Shoah”

  1. GRAZIE , Massimo, per la bella “pagina”.
    Ho visitato, Dacau, Mautahusen, Auschwitz – Birkenau,e invito ad andare in particolare in quest’ultimo lager. Oggi Giornata della Memoria, dobbiamo ricordare non solo gli ebrei, i rom, i preti,gli omosessuali ed “altri” diversi, ma anche tanti e tanti italiani non ebrei. Per es. a Muatausen ( Austria), fusono “tradotti” 8002 ITALIANI, tornarono 850. Quel “campo” è situtao su di una collinetta a poche centinaia di metri di una cava di pietre, dove secndendo qualche centinaia di gradini venivano portati “gli ospiti del campo” a cavare pietre che venivano trasportate poi , salendo verso il campo, per completare la costruzione del grande lager. Vi è un piccolo cimitero ITALIANO e leggendo le storie di tanti nostri connazionali, “tradotti” nei lager dopo lo sbarco Avalance del 1943, si resta eterefatti. Grazie quindi, Massimo, un Paese senza memoria è un Paese senza futuro.

    Rispondi
  2. BRAVO Massimo.
    Ogni tanto,nel percorso delle “gite scolastiche” inserivo anche una tappa ai campi di sterminio. Sopratutto i giovani non devono dimenticare l’orrore e lo sterminio di questa pagina oscura del novecento europeo. Contro ogni tentativo di negazionismo e di oblìo bisogna sempre ricordare il bene supremo della democrazia e della libertà.

    Rispondi
  3. tutto ciò non doveva accadere è un ingiustizia che delle persone hanno subito senza aver fatto nulla domani a scuola vedremo shinder’s list visto che oggi è domenica ho già visto il diario di anna frank il bambino col pigiama a righe e la vita e bella e letto l’amico ritrovato e tutti mi hanno fatto commuovere e capire le ingiustizie che ci furono non bisogna permettere che accada mai più.

    Rispondi
  4. Uno dei racconti più belli, commoventi e comprensibili che ho visto in TV della genesi della Shoah (non tutto capita per caso, purtroppo), è la bellissima ricostruzione di Marco Paolini, davvero straordinaria e stupenda, che ti resta nell’anima, dal titolo “Ausmerzen”, andata in onda su LA7 giusto un anno fa. Se riuscite a trovarla in rete, vi consiglio di rivederla. Una ricostruzione storica puntuale e certosina della terribile vicenda legata alle teorie dell’eugenetica che fra il ’34 e il ’45 ha portato il nazismo alla sterilizzazione prima e all’eliminazione poi dei disabili e dei malati di mente, prologo di quanto sarebbe successo in futuro.

    Rispondi
  5. Ho capito che cosa era stato il Nazifascismo leggendo all’età di sedici anni gli atti del processo di Norimberga. Anche se la mia famiglia mi aveva già educato con “sentimento antifascista”. la conoscenza diretta dei fatti fu per me un atto fondamentale per capire realmente quello che era avvenuto. Per questo ritengo essenziale dare alle nuove generazioni gli strumenti per capire e rinfrescare la memoria a chi, ancora oggi, inneggia con sciagurata leggerezza al fascismo e al suo lugubre capo. Bravo Massimo per il contributo che stai dando!

    Rispondi
  6. Le sorelle Bucci sono rispettivamente mia madre e mia zia. Sono due donne straordinarie che sono sopravissute ad un incubo che pochi si possono immaginare. Voglio ringraxziarti, Carmine, per come hai raccontato la loro storia e ti mando un abbraccio

    Rispondi
  7. Per Tatiana Shafer,
    grazie di cuore a te cara Tatiana, per la tua attenzione e per quello che rappresenti e che sei destinata a rappresentare, il giorno in cui, mi auguro fra cento anni, tua zia e tua madre non ci saranno piu’, e alle straordinarie Andra e Tatiana.
    Non hai idea di quanto sia importante l’eredita’, per quanto triste e dolorosa, che ti lasciano Andra e Tatiana Bucci, e non hai idea quanto sara’ importante che tu la racconterai, e quanto sia importante tenere in vita la memoria in questa societa’ cosi’ distratta e sperficiale.
    Saro’ lieto di intraprendere iniziative che mirano alla narrazione di questa storia, per spegnere quel “fuoco”, l’odio verso tutte le diversita’ sia esso per motivi di razza, di religione, di pensiero, che cova sotto la cenere dell’indifferenza.
    Un abbraccio affettuoso, anche da parte dei miei lettori, sia a te che a tua madre e tua zia.
    Massimo Del Mese

    Rispondi
  8. I “furbi” dicono che non se ne dovrebbe parlare più. Mia nonna diceva ogni tanto: Il cieco più cieco è colui che chiude gli occhi. Teniamo ben aperti occhi e orecchie, perché il pericolo che il mondo ricaschi nell’incubo di 70 anni fa è sempre presente. Non dimentichiamo. Amiamo e ricordiamo rispettosamente chi soffrì.

    Rispondi

Lascia un commento