L’Oncologa Cecilia Francese si appella a Squillante: Ridateci la Medicina nucleare a Battipaglia

Nel Reparto di Medicina nucleare di Battipaglia non si fanno le scintigrafie. L’apparecchio è vecchio e non si compra il nuovo. La denuncia e dell’Oncologa battipagliese Cecilia Francese.

Cecilia Francese: “Da medico specialista e da cittadina, faccio un appello al Direttore Sanitario dell’Ospedale di Battipaglia e al Menager dell’ASL Salerno: fate quanto potete per ridarci la nostra medicina nucleare efficiente”.

Cecilia Francese
Cecilia Francese

BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento, che si pubblica integralmente, di Cecilia Francese nella sua qualità di Medico specialista in Endocrinologia e Diabetologia, che come medico, si occupa appunto di medicina, un terreno a lei molto caro. Un intervento che mette in evidenza tutta la amarezza di operatrice che crede nella Sanità e che pensa che si possa fare di più affinché i nostri servizi siano più efficienti.

In particolare l’endocrinologa Cecilia Francese mette in evidenza e lancia una allarme al Manager dell’ASL di salerno Antonio Squillante e al Direttore sanitario dell’Ospedale, vedendo in serio pericolo il reparto di Medicina Nucleare di Battipaglia, fiore all’occhiello per la nostra comunità e per l’Ospedale di Battipaglia stesso, semplicemente perchè una gamma-camera, un apparecchio che serve per fare le scintigrafie. L’apparecchio ormai vecchio non vine sostituito, e mentre si assiste a tanti altri sprechi, e si inventano Poli oncologici, si crea disservizio a quei Reparti che funzionano e ai pazienti, e si depotenzia un lavoro prezioso che l’equipe medica fa egregiamente come unico centro dell’ASL di Salerno.

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Ridateci la medicina nucleare funzionante

di Cecilia Francese
Medico specialista in Endocrinologia e Diabetologia

A volte ho nostalgia dei vecchi tempi, quando lavoravo a Villejuif,  presso il dipartimento di Medicina Nucleare del Gustave Roussy. Non ho nostalgia del lavoro svolto, che credetemi, dato il tipo di malati da seguire, era molto duro. (non tutti sanno, che l’Istituto Roussy è il centro nazionale per la cura del cancro in Francia). Io ho nostalgia,  invece, dell’efficienza di quell’Istituto. Vi ho lavorato per circa 5 anni. Stiamo parlando di circa 20 anni fa. Il nostro lavoro era semplificato al massimo, una organizzazione di una efficienza mostruosa. Non mi toccava neanche scrivere sulla cartella. L’esito della visita e ciò che ritenevo indispensabile chiedere per il paziente, lo dettavo su un piccolo registratorino che le segretarie subito sbobinavano su un computer centralizzato, cosicchè potevi leggerti l’esito del consulto in radioterapia, o l’esito della TAC, direttamente dal tuo piano, sul tuo monitor. Eppure, venivo da Pisa, altra realtà di buona sanità, dove però, dovevo io trovarmi un appuntamento utile per una TAC, dovevo scrivere  io sulla cartella  clinica e dovevo io farmi la terapia al letto del malato il più delle volte.

A Parigi, invece mi rimaneva tutto il pomeriggio libero per studiare in biblioteca e per seguirmi qualche corso interessante. Quando entravi in ospedale la mattina, sul monitor elettronico a fianco degli ascensori, apparivano gli argomenti all’ordine del giorno trattati e le aule dove si svolgevano le lezioni. Insomma mi sembrava veramente di stare in un’ altra realtà.

Non è che dopo 20 anni vorrei che così fossero i nostri ospedali. (in verità ne esistono così).

Mi basta l’efficienza e la professionalità degli operatori e a dire il vero, questo spesso ormai non manca.

Ma quando vedo che da ottobre la gamma-camera della Medicina Nucleare di Battipaglia è fuori uso e quando vedo che quel reparto, ottimamente gestito dai medici, infermieri e tecnici che ci lavorano, è costretto a non erogare servizi da mesi, mi chiedo dove si è sbagliato. Perché tale degrado?

Ricordo a tutti voi che la Medicina Nucleare di Battipaglia è l’unico reparto esistente nell’ASL di Salerno. Gli ospedali della provincia di Salerno e i cittadini per tutti gli esami scintigrafici si rivolgono a tale struttura.

Sono mesi che ognuno si arrangia e sono mesi che anche io devo inviare altrove i pazienti affetti da carcinoma della tiroide per le scintigrafie corporee. E pensare che tale reparto è anche il punto di riferimento della medicina nucleare di Pisa, che qui invia (inviava) i pazienti del salernitano per eseguire tale esame. Ma non solo non si possono fare più esami per lo studio della tiroide, non si possono fare più scintigrafie ossee, polmonari, cerebrali, insomma una ampia attività è ferma. Pare non ci siano soldi per comprare una nuova gamma-camera. Eppure più di un anno fa fu comprato un intensificatore di brillanza, rimasto inutilizzato per un anno, causa: non entrava dalla porta del locale dove doveva era stato destinato. Dopo un anno e dopo i lavori di “ampliamento” sembra che finalmente anche questo apparecchio abbia trovato la sua collocazione.

Da medico specialista e da cittadina, e solo come tale, faccio un appello al Direttore Sanitario dell’Ospedale di Battipaglia e al Menager dell’ASL Salerno, fate quanto potete per ridarci la nostra medicina nucleare efficiente.

Battipaglia, 30 gennaio 2013

 

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