Ospedale Eboli: Prelevati cordoni ombelicali

Prelevati cordoni ombelicali. Le donatrici: due mamme. L’idea è dell’Associazione Roberto Cuomo, la promotrice del progetto è la dott.ssa Antonella D’Angelo.

Le Cellule Staminali prelevate dall’Ombellico curano con successo principali patologie come: leucemie, linfomi, talassemie, immunodeficenze e alcuni difetti metabolici. Il Progetto è stat0 possibile grazie ad un frigo-emoteca donato al Reparto di Ginecologia dall’Associazione “Cuomo”.
Ospedale di Eboli-foto Politicademenete
Ospedale di Eboli-foto Politicademenete

EBOLI – Proprio mentre si pensa di ridimensionare l’Ospedale di Eboli, per rincorrrere l’Ospedale Unico della Valle del Sele, senza però destinare un solo euro, e mentre non si concede personale e si accorpano reparti o si trasferisono o si sopprimono, sono stati prelevati i primi due cordoni ombelicali presso il Reparto di Ginecologia dell’Ospedale di Eboli. Le cellule staminali presenti al suo interno vengono utilizzate per la cura di alcune malattie sono abbastanza simili a quelle del midollo ma hanno un grado di staminalità maggiore, ovvero dare origine a svariati tipi cellulari, e una capacità di replicarsi superiore.

La donazione è stata effettuata da due mamme ebolitane che hanno dato vita a due splendidi bambini maschi.

“La raccolta dei cordoni ombelicali è iniziata questa mattina grazie alla disponibilità di due mamme che hanno messo alla luce due bambini con un parto cesareo e un parto spontaneo – spiega la dottoressa Antonella D’Angelo, promotrice del progetto i cordoni ombelicali sono già stati trasportati all’Ospedale Pausilipon di Napoli dai volontari dell’Associazione Passarelli. Il nostro ringraziamento va all’associazione Roberto Cuomo che con la donazione di un frigo emoteca ha permesso che questo progetto decollasse. L’intera operazione per l’Asl di Salerno non comporta alcun costo di gestione”.

La raccolta dei cordoni ombelicali è stata realizzata grazie alla collaborazione del primario del reparto di ginecologia, il dottor Walter Marra, e del dottor Daniele Feola: un ringraziamento doveroso va a tutto il personale medico e paramedico” conclude la dottoressa D’Angelo.

Il progetto partito ieri mattina è nato da un’idea dell’Associazione Roberto Cuomo: “Tempo fa avevamo manifestato ai dirigenti del reparto di ginecologia la nostra volontà di donare un frigo emoteca all’Ospedale di Eboli dove custodire i cordoni ombelicali in attesa del trasferimento all’Ospedale Pausilipon di Napoli dove ha sede il Basco regionale – spiega Vito Cuomo, presidente dell’associazione Roberto Cuomo che assiste le famiglie con bambini malati di cancro oggi si corona un nostro sogno al servizio della collettività e di un ospedale come quello di Eboli che al suo interno offre servizi sanitari importanti con medici di altissima qualità professionale e di consolidato spessore morale”.

Le Cellule Staminali prelevate dall’ombellico, presentano anche un minor rischio di rigetto. Allo stato attuale le principali patologie che vengono curate con successo sono le leucemie, i linfomi, le talassemie, le immunodeficenze e alcuni difetti metabolici.

Le cellule staminali sono cellule caratterizzate da tre importanti caratteristiche: Sono indifferenziate; capaci di autorinnovarsi per molti cicli di divisione cellulare rimanendo in indifferenziate; possono differenziarsi, sia pure virtualmente, nelle cellule di ogni tessuto od organo e dal 1960, quando si ebbero le prime evidenze di neurogenesi in organismi adulti, ad oggi se ne è fatta di strada.

Il cordone ombelicale contiene mediamente 60-80 cc di sangue ed in questo si trovano le cellule staminali. e dagli studi fino ad ora compiuti è possibile crioconservarle per almeno 24 anni senza alterarne la vitalità, implicando che quelle raccolte più di 20 anni fa possono essere efficacemente trapiantate. E oggi pensare al cordone ombelicale come un organo prezioso anche dopo 20 anni è una vera e propria miniera della salute.

E’ proprio di questi giorni la notizia che un naso ricostruito dal braccio grazie alle cellule staminali, tra un mese belo e nuovo sarà pronto per essere reimpiantato sul volto di un uomo che era stato colpito da un tumore. In questo caso l’equipe medica dell’University College di Londra ha utilizzato cellule Staminali prelevate dal midollo osseo, ma il principio rende l’idea.

Eboli, 31 gennaio 2013

2 commenti su “Ospedale Eboli: Prelevati cordoni ombelicali”

  1. Sono Antonella Lettieri, Presidente dell’Associazione “Raffaele Passarelli” onlus.
    Le informazioni scritte sono insufficienti e imprecise, e spiego perché:
    La nostra Associazione svolge, fra le sue attività, già dal febbraio 2007, il trasporto e la consegna del Sangue del Cordone Ombelicale donato negli Ospedali di Sapri, Vallo della Lucania, Polla, e per circa un anno e mezzo anche dell’Ospedale di Battipaglia, e da oggi anche del presidio ospedaliero di Eboli.
    Questo servizio, che consideriamo progetto di vita, è effettuato GRATUITAMENTE dalla nostra Associazione in COMPLETO AUTOFINANZIAMENTO.
    Grazie alla collaborazione, senza scopo di lucro, di un centinaio di volontari della nostra Associazione, ANGELI, che dedicano responsabilmente parte del loro tempo libero, ripeto, gratuitamente.
    Abbiamo acquistato un’automobile, l’abbiamo allestita con sirena e lampeggiante, ci facciamo carico del carburante, dell’assicurazione, del Telepass, delle tasse automobilistiche, della manutenzione e delle riparazioni, con costi annuali che superano i 20.000,00 Euro.
    Il servizio si svolge per cinque giorni alla settimana, dalla domenica al giovedì. I Volontari partono dall’Ospedale di Sapri, passano per i presidi ospedalieri di Vallo della Lucania e/o di Polla, proseguono per l’Ospedale di Eboli e seguitano fino a Napoli, presso l’Ospedale Pausilipon dove consegnano le sacche alla Banca del Sangue del Cordone Ombelicale della Regione Campania. Per ogni viaggio, i nostri volontari percorrono quasi 500 km. Con l’auspicio di ridare speranza a qualcuno.
    La nostra Associazione nasce nel 2006, per rispettare il desiderio di nostro figlio Raffaele, cioè aiutare i bambini e i ragazzi che come lui si sarebbero trovati ad affrontare il calvario della malattia. Coscienti dell’importanza della raccolta delle cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale e visto che la donazione non era attiva nel nostro territorio ci siamo impegnati per far nascere il servizio
    Dal 2007 ad oggi i nostri volontari hanno portato alla B.A.S.Co della Regione Campania circa 2000 sacche.

    Organizziamo manifestazioni di raccolta fondi su tutto il territorio del Cilento e del Vallo di Diano, anche a Battipaglia ed a Eboli, “Le Castagne della Speranza”, durante le quali distribuiamo materiale di informazione sull’importanza della DONAZIONE del cordone ombelicale effettuando così sensibilizzazione capillare.
    Le nostre attività sono tante, sempre rivolte ad aiutare , per maggiori informazioni info@raffaelepassarellionlus.org , visitare il nostro sito oppure la nostra pagina fb.
    Tanto si doveva per non misconoscere, sottovalutare e mortificare lo straordinario impegno dei volontari e dell’Associazione. Spero che sia chiaro perché: “ L’intera operazione per l’Asl di Salerno non comporta alcun costo di gestione”.

    Cordiali Saluti.
    Antonella Lettieri

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  2. Per la Sig.ra Antonella Lettieri,
    innanzi tutto la ringrazio per essere intervenuta, e aha fatto bene a precisare la volontarietà e lo spirito che muove l’Associazione Passarelli, oltre che l’impegno economico e gli sforzi anche ficisi legati al trasporto e alla distanza.
    Il suo post serve afare chiarezza e completare magari quelle che Lei ha definito “insufficienti e imprecise”.
    L’assicuro non vi è nessun intento di minimizzare o occultare il lavoro e lo spirito della sua Associazione, l’articolo è stato ispirato da un comunicato stampa ed è stato completato in alcune considerazioni, cercando di spiegare il valore scientifico ancorché umano, morale e solidale della donazione e della conservazione delle cellule staminali.
    Tra l’altro, la dott.ssa D’Angelo ha sottolineato lo sforzo volontaristico, mettendo l’accento anche sulla gratuità nei confronti dell’Ospedale e della sanità in generale.
    Ora con la Sua precisazione aggiunge e rafforza il merito, l’impegno e l’abnegazione dell’Associazione Passarelli e delle altre che operano con le stesse motivazioni, che ogniuno di noi deve avere, ma nello stesso tempo sottolinea anche una mancanza della Sanità in generale che invece dovrebbe e potrebbe fare di più in ogni circostanza.
    Massimo del Mese

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