Cos’è L’INFLUENZA SUINA: sintomi, contagio, prevenzione

Articolo AGGIORNATO al 11 novembre 2009

H1N1, ministero Salute: salite a 34 le vittime
italiane

INFLUENZA A: 42enne morto nel salernitano, 14^ vittima in Campania

Influenza A, 26enne muore nel Salernitano Napoli, flopvaccinazioni. Due vittime in Italia.

Vaccini contro l’influenza A. Prenderà il via da domani una nuova distribuzione in tutto il territorio nazionale

Luc Montagnier: uno dei rimedi consigliati è l’estratto di Papaya fermentata: protegge le mucose di naso e bocca.

La prevenzione è l’unico rimedio efficace per evitare una pandemia.

INFORMAZIONI IMPORTANTI

Precauzioni contagio Virus
Precauzioni contagio Virus

Cos’è l’influenza provocata da virus A/H1N1, detta influenza suina?

ROMA – Questo nuovo tipo di influenza umana è provocata dal virus A/H1N1, detta influenza suina ed è un’infezione virale acuta dell’apparato respiratorio, con sintomi fondamentalmente simili a quelli dell’influenza classica: febbre ad esordio rapido, tosse, mal di gola, malessere generale.

Come per l’influenza classica, sono possibili complicazioni gravi, quali la polmonite, e  addirittura casi mortali. I sintomi della nuova influenza umana da virus A/H1N1, sono simili a quelli della “classica” influenza stagionale e comprendono: febbre, sonnolenza, perdita d’appetito, tosse. Alcuni individui hanno manifestato anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea.

Come l’influenza stagionale, quella da virus influenzale A/H1N1 nell’uomo, può presentarsi in forma lieve o grave. La trasmissione da uomo a uomo del virus dell’influenza, si può avere per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per via indiretta attraverso il contatto con mani o oggetti contaminati dalle secrezioni respiratorie. Per questo una buona igiene delle mani, delle secrezioni respiratorie e la sanificazione delle superfici sono essenziali nel limitare la diffusione dell’influenza.

Cosa si può fare per proteggersi dall’influenza suina?

Alcune precauzioni di matrice comune possono aiutare a prevenire la diffusione di germi che causano infezioni respiratorie come l’influenza. Quindi per evitare ogni contagio è necessario:

– quando si starnutisce, coprirsi con un fazzoletto naso e bocca e gettare il fazzoletto nella spazzatura dopo averlo usato;
– lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, specialmente dopo avere tossito o starnutito e soprattutto dopo aver frequentato luoghi pubblici. Utilizzare detergenti per le mani a basi di alcol;
– possibilmente, evitare contatti con persone malate;
– in caso di influenza, rimanere a casa e limitare i contatti con altre persone per evitare di infettarle
– evitare di toccare occhi, naso e bocca perché i germi si diffondono proprio in questo modo.

Il vaccino e le cure antibiotiche, con molta probabilità, saranno disponibili solo agli l’inizio della stagione autunnale. Tuttavia, il vaccino non affronta il problema all’origine, quindi è necessario fare in modo che il virus non si propaghi.

In ogni caso la prevenzione resta l’unico modo realmente efficace per combattere il virus alla fonte e fare in modo da evitare il contagio. Per questo, senza creare particolari allarmismi, così come per le solite influenze annuali è indispensabile proteggere dal contagio le fasce più deboli: bambini; anziani; persone con particolari patologie, cardiache, polmonari, respiratorie.

Altra raccomandazione importante: evitare di usare cure fai da te; consultare immediatamente il proprio medico di base e nel caso si tratta di persone a rischio, contattare l’Ospedale più vicino.

Link utili (cliccare sopra)

DATI ISTITUTO SUPERIORE della SANITA’

MINISTERO DELLA SALUTE

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Corriere della sera logo

Il Premio Nobel: io già protetto, non mi vaccino.

Secondo Montagnier uno dei rimedi consigliati è l’estratto di Papaya fermentata: protegge le mucose di naso e bocca.

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dal CORRIERE DELLA SERA

Montagnier: io già protetto, non mi vaccino

Luc Montagnier
Luc Montagnier

MILANO – “Io non mi vaccino contro la nuova influenza A, sono già protetto”.  A parlare è il Nobel per la medicina 2008, il francese Luc Montagnier che di virus se ne intende. La scoperta di quello dell’Aids, gli ha portato  il Nobel.

Montagnier è a Milano per il Congresso sulla prevenzione dello stress ossidativo, promosso dalla Fondazione Canova. I suoi 77 anni sono lo scudo contro la nuova influenza. Oltre alla buona salute, spiega:

“Non ho patologie che mi rendono soggetto a rischio e rientro tra quelli over 65 che hanno già sviluppato difese immunitarie naturali contro il virus H1N1” -.

Verso la fine degli anni’70, un virus analogo, è infatti già circolato. Ma avverte:

le persone che non sono mai andate in contatto con il virus H1N1, i più giovani, i più anziani, quelli che hanno patologie particolari, devono vaccinarsi, perché il virus passando di persona in persona, può mutare in una forma più cattiva e letale” -.

E Montagnier aggiunge: “Combattere lo stress ossidativo e disinnescare i processi infiammatori, sono una potente arma di prevenzione”-.

Come fare? Uno dei rimedi consigliati dal Nobel per la Medicina Luc Montagnier, è l’ESTRATTO DI PAPAYA FERMENTATA: “protegge le mucose di naso e bocca, via d’ingresso dei Virus” -.

DOVE SI TROVA LA PAPAYA FERMENTATA?

M. Pap.
dal CORRIERE DELLA SERA

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INFLUENZA “A”: MORTA UNA DONNA A CESENA

Fonte AGI – Cesena, 22 sett. – E’ deceduta questa mattina alle 3.40, della signora, di 57 anni, affetta da influenza A H1N1 ricoverata presso la Terapia Intensiva dell’Ospedale Bufalini di Cesena dallo scorso 31 agosto, a seguito di una grave sindrome respiratoria che ha determinato irreversibili complicanze. Lo comunica la direzione dell’Ausl di Cesena. La signora era residente presso una comunita’ di Cesena per persone disabili, in quanto affetta dagli esiti di una patologia congenita. Risulta inoltre che la paziente aveva sofferto in precedenza di episodi di broncopolmonite. Nella stessa comunita’ – informa sempre l’Ausl – si sono verificati altri 10 casi di influenza, di cui 9 risolti senza ricovero ospedaliero e uno recentemente dimesso dal Reparto di Malattie Infettive ove era stato ricoverato per la presenza di altre patologie che potenzialmente ne potevano aggravare il decorso clinico. L’indagine epidemiologica condotta nella comunita’ interessata dal Dipartimento di Sanita’ Pubblica a partire dal 15 settembre, a seguito della prima segnalazione di caso, ha comportato l’immediata adozione delle misure di prevenzione atte a contenere la diffusione dell’infezione e della profilassi antivirale per i soggetti a rischio di complicanze. Dal giorno 9 settembre non si sono piu’ verificati all’interno della comunita’ ulteriori casi: poiche’ il periodo di incubazione di questa influenza e’ di circa 7 giorni dalla comparsa della sintomatologia, come descritto in letteratura, si ritiene concluso il focolaio epidemico all’interno della comunita’.

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Influenza, paura nelle scuole. Due nuovi casi, boom di assenze.

NAPOLI – Due nuovi casi di influenza A rilanciano la paura nelle scuole: uno si è verificato nel liceo Suor Orsola (il terzo in ordine di tempo), un altro contagio nella succursale di vico Acitillo della scuole media Belvedere, dove il virus ha colpito una ragazza di terza. Su quattrocento studenti dell’istituto, solo un centinaio ha deciso di frequentare le lezioni. Gli altri sono tornati a casa.

L’influenza A approda anche tra gli studenti. Il terzo caso accertato del virus si è registrato all’istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli. Si tratta di un ragazzo che frequenta la V classe del liceo artistico. Lo ha confermato il dirigente scolastico Lucio D’Alessandro, intervenendo all’incontro organizzato dal servizio epidemiologo dell’ Asl Na 1 per fornire informazioni sul virus a docenti e genitori.

“Il ragazzo sta bene, da sabato scorso è già sfebbrato – dice d’ Alessandro – ho parlato al telefono con lui e con la famiglia e non ci sono problemi”.

Fino ad ora erano due i casi registrati al Suor Orsola: uno in II liceo classico e uno in IV linguistico; entrambi i ragazzi sono in ottime condizioni e sono stati curati a casa. In seguito a questi episodi, scuola e genitori, di comune accordo avevano deciso di sospendere le lezioni, limitatamente alle classi interessate. Dopo lo stop di giovedì e venerdì, e la giornata festiva di sabato, oggi le lezioni sono riprese regolarmente.

“Non conosco il numero preciso di ragazzi in aula in questo momento – conclude il preside – ma posso dire che gran parte della classe è presente”.

Intanto gli studenti di una classe di terza media della succursale della scuola ‘Belvedere’ di vico Acitillo, nel quartiere Vomero a Napoli, non sono andati questa mattina a scuola in seguito a un caso accertato di virus H1N1 che ha colpito una ragazza. Lo si apprende dal preside della scuola, Gennaro Fossataro. Nelle altre classi ci sono assenze, sempre per scelta dei genitori. “Ho sentito questa mattina la mamma della ragazza – spiega il preside – e mi ha detto che sta bene. In due giorni di cure la febbre è scesa e il decorso è normale”. Secondo quanto si è appreso, altri studenti della stessa classe avrebbero manifestato sintomi influenzali sui quali sono in corso accertamenti.

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Eboli, donna di 40 anni ricoverata per influenza suina

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Foto della News
Un caso di influenza A è stato accertato nel Salernitano. Dall’Unità operativa di malattie infettive dell’ospedale “Maria SS. Addolorata” di Eboli, è stata diagnosticata l’H1N1 ad una donna di 40 anni ora ricoverata nella stessa struttura.
L’Azienda sanitaria locale di Salerno rende noto che la paziente non presenta alcuna criticità dal punto di vista clinico e che sono state attivate tutte le procedure previste.

”Pertanto – si legge in una nota dell’Asl – non c’è alcun rischio per la popolazione”

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Sanità In Lombardia già 11.500 colpiti dal virus. «Non intasate i Pronto soccorso, in caso di sospetto contagio rivolgetevi prima al medico di famiglia»

Già malati 5 bimbi su mille. E’ arrivata l’ influenza A

La Regione: non sono più casi isolati, è iniziata la pandemia. «Nessun allarme, ma deve scattare la prevenzione»

E ora è iniziata l’ epidemia da influenza A: in Lombardia scattano le misure anti-contagio. Il numero di ammalati registrati dai 110 medici di famiglia e pediatri-sentinella porta il Pirellone a non parlare più di casi isolati, ma di una diffusione dei contagi che inizia a essere a tappeto. Di qui il via al piano di sorveglianza epidemiologica che potrà portare – se necessario – alla riduzione dell’ affollamento dei luoghi pubblici. «Ma adesso è soprattutto importante che la popolazione segua le misure di prevenzione come lavarsi le mani e proteggersi quando si starnutisce. È inutile, poi, dare l’ assalto ai Pronto soccorso: meglio rivolgersi al medico di famiglia per evitare l’ incremento della diffusione del virus H1N1», fanno sapere dall’ assessorato alla Sanità. In Lombardia nell’ ultima settimana si sono ammalati quattromila bambini: 5 su mille tra gli 0 e i 4 anni e 1,65 su mille tra i 5 e i 14 anni. Complessivamente i pazienti lombardi con il virus H1N1 sono 11.500: 1,2 su mille contro lo 0,2 su mille dello stesso periodo dell’ anno scorso. La Regione affida la diffusione della notizia a una newsletter inviata a medici, ospedali e presidi scolastici: «Durante la 40esima settimana del 2009, l’ incidenza delle forme influenzali è aumentata soprattutto nei bambini e nei ragazzi – si legge nell’ email spedita dalla Direzione generale dell’ assessorato alla Sanità -. (…) Si può, dunque, ipotizzare l’ incremento della circolazione del virus H1N1 e che si sia avviata la fase iniziale della pandemia influenzale». Il periodo preso in considerazione va dal 28 settembre al 4 ottobre. I sintomi registrati tra i malati sono febbre superiore a 38, tosse e/o raffreddore e astenia. Nei bimbi tra i disturbi più comuni ci sono anche irritabilità, pianto e inappetenza. «È l’ inizio della salita», dicono gli esperti di via Pola. L’ ondata di influenza A rischia di colpire, secondo le stime raccolte all’ Organizzazione mondiale della Sanità, fino a 3 milioni di lombardi. Nelle ultime due settimane la sua diffusione nei bambini fino a 4 anni è praticamente raddoppiata, lo stesso vale per gli adulti. Le statistiche sono elaborate in collaborazione con il centro di ricerca sull’ influenza Ciri e con l’ Istituto di virologia dell’ Università Statale. «Ma fare allarmismi è sbagliato: la macchina organizzativa è pronta per fare fronte alla situazione – continuano a ripetere al Pirellone -. Con ogni probabilità, il trend della Lombardia rispecchia la situazione a livello italiano». L’ assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, non si stanca di ripetere: «Restate a casa, altrimenti i Pronto soccorso diventeranno serbatoi di diffusione dell’ H1N1». L’ assistenza domiciliare sarà potenziata, i medici di famiglia e i pediatri sono tutti in allerta. Secondo quanto previsto dall’ ultima circolare della Regione sull’ influenza A, i sintomi più gravi che potranno fare scattare un ricovero sono otto: dispnea, difficoltà respiratorie, cianosi, emoftoe (tosse con sangue), dolori toracici, alterazione dello stato mentale, febbre elevata per più di tre giorni, ipotensione. Nei bambini bisogna stare attenti al respiro frequente, difficoltà a restare svegli e poco/nullo desiderio di giocare. Gli ospedali si dovranno tenere pronti per bloccare in caso di necessità i ricoveri ordinari differibili. Simona Ravizza sravizza@corriere.it RIPRODUZIONE RISERVATA 110 11.500 Il vademecum per le scuole «Niente biro in bocca e non scambiate le merende» Coprirsi naso e bocca quando si tossisce o starnutisce: una volta era ovvia educazione, adesso è una tra le prime prescrizioni del ministero dell’ Istruzione per contrastare la diffusione dell’ influenza suina nelle scuole. La circolare è minuziosa e non lascia passare nessuno dei comportamenti potenzialmente a rischio: non assaggiate la merenda di altri studenti, non scambiatevi penne o matite mordicchiate, al primo sternuto restate a casa. Ma l’ elenco è lunghissimo, si può solo riassumerlo. Tra le «misure igieniche e comportamentali» per «studenti e personale»: lavare spesso le mani con acqua e sapone, meglio usare fazzoletti di carta e gettarli subito nella spazzatura, tenere pulite le superfici e «pulirle subito se visibilmente sporche», non mangiare gli avanzi lasciati da altri e meno che mai con le loro posate, cambiare l’ aria in aula ogni volta che si può. E ancora, se una volta si diceva «finché non hai la febbre vai a scuola» ora il ministero insiste: studenti e personale restino «a casa ai primi sintomi simil-influenzali, nel proprio ed altrui interesse». Quando rientrare? «Comunque non prima di 24 ore dalla scomparsa della febbre, salvo diversa indicazione del medico». Se poi i sintomi compaiono mentre uno studente è a scuola «il personale scolastico deve contattare direttamente i genitori o chi ne fa le veci» perché vengano a prenderlo. Se ad ammalarsi invece è un prof o un bidello «il dirigente scolastico lo inviterà a racarsi a casa». In generale: tenere informata l’ Asl per «monitorare le assenze» e valutare «l’ evoluzione della curva epidemica». In caso di «picchi o focolai di influenza pandemica» si valuteranno misure come il rinvio di gite o la limitazione di altri «assembramenti». Solo in «presenza di un andamento particolarmente grave dei casi di malattia» potrà essere presa in considerazione la chiusura delle scuole: situazione attualmente «a bassissima probabilità di accadimento».

Ravizza Simona
dal CORRIERE DELLA SERA

Pagina 3 (9 ottobre 2009)

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da ADNKRONOS.COM

Una 42enne deceduta all’ospedale Cotugno, una 72enne al Cardarelli

Vaccini contro l’influenza A. Prenderà il via da domani una nuova distribuzione in tutto il territorio nazionale.

Influenza A, altre due vittime a Napoli. E’ morta la bambina di Bolzano

Napoli, 2 nov. (Adnkronos Salute/Ign) – L’influenza A fa altre vittime. Mentre due donne muoiono a Napoli in meno di 24 ore l’una dall’altra, la ragazzina undicenne di Bolzano colpita dal virus H1N1 non ce la fa. E’ spirata nel tardo pomeriggio alla clinica universitaria di Innsbruck, dopo che l’ultimo bollettino medico emesso dai sanitari parlava di situazione aggravatasi nelle ultime ore.

La paziente, che prima di essere trasportata ad Innsbruck il 23 ottobre scorso, era stata curata per alcune ore all’ospedale San Maurizio di Bolzano, nel capoluogo tirolese nelle ultime ore, era stata tenuta in vita dalla speciale macchina cuore polmoni, posto che la funzionalità dei due organi appariva decisamente compromessa.

A Napoli in tutto sono otto le vittime del virus H1N1 (su un totale di 14 vittime in Italia). Dopo la 72enne morta ieri al Caldarelli, questa mattina una donna di 42 anni è deceduta all’ospedale Cotugno. Lo ha riferito all’ADNKRONOS SALUTE il direttore sanitario della struttura partenopea, Cosimo Maiorino.

La 72enne che è deceduta ieri al Caldarelli, era affetta da problemi cardiaci con complicanze respiratorie. Ma solo oggi si è avuto il risultato delle analisi sul virus H1N1. A spiegarlo è Franco Paradiso, direttore medico di presidio del Cardarelli all’ADNKRONOS SALUTE: “E’ morta per una crisi respiratoria. Abbiamo inviato al Cotugno i campioni. Oggi abbiamo avuto la conferma della positività alla nuova influenza”.

E sempre a Napoli, si attendono i risultati dell’autopsia compiuta su Emiliana, la ragazzina di 11 anni di Pompei, morta sabato. I genitori della piccola avevano fatto sapere che Emiliana, prima del ricovero a Scafati e poi al ‘Santobono’ di Napoli non aveva patologie particolari.

L’apertura di un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti da parte della Procura sul caso della bambina deceduta è un “atto dovuto” per “dissipare ogni dubbio”, ha chiarito il capo dell’ufficio inquirente partenopeo Giandomenico Lepore. I risultati dell’autopsia serviranno a stabilire se vi siano ipotesi di reato. Nell’ambito delle indagini, i carabinieri dei Nas sono stati incaricati di acquisire le cartelle cliniche delle persone decedute al Cotugno e al Cardarelli. Il colonnello dei Nas di Napoli, Ernesto Di Gregorio, riferisce all’ADNKRONOS SALUTE che “l’operazione è ancora in corso”

Le scuole a Pompei, comunica il sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, che oggi ha convocato l’unità di crisi, rimarranno chiuse fino a mercoledì per tranquillizzare le famiglie

E a Roma potrebbe esserci il secondo bambino vittima dell’influenza A in Italia. All’ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma è morto un bimbo di 10 anni, ricoverato da 10 giorni con pleuropolmonite batterica. Si attendono ora i test che confermeranno se il bimbo era stato colpito dal virus H1N1

Intanto, al Policlinico Gemelli sono sei i nuovi pazienti ricoverati per l’influenza A. Tra questi una bimba di 7-8 anni arrivata ieri con “sospetti di virus H1N1” e una donna in rianimazione. Gli altri quattro pazienti, adulti, sono ricoverati in Clinica delle malattie infettive e sono arrivati ieri, fanno sapere oggi dal Policlinico.

Al Gemelli erano ricoverati già due pazienti adulti, trattati con terapia standard, e un’altra bimba in terapia intensiva pediatrica e affetta da patologie pregresse. Ci sono poi un bimbo e una donna in isolamento, che presentano sintomi meno severi. In tutto sono dunque 11 oggi i pazienti, tra adulti e bambini, ricoverati per la nuova influenza A nell’ospedale romano.

Un’altra bimba si trova in gravi condizioni nel Lecchese. Si tratta di una piccola di tre anni colpita dal virus H1N1, riferiscono dall’ospedale di Merate (Lecco) dove è ricoverata in terapia intensiva da venerdì scorso. “Il quadro clinico della bimba -sottolinea l’ospedale- risulta ancora severo anche se, da parte degli operatori sanitari, sussiste un prudenziale ottimismo”.

Torino. E’ ricoverato in condizioni gravi all’ospedale Molinette un uomo di 44 anni affetto da H1N1. Fino a qualche giorno fa in perfette condizioni di salute anche se piuttosto obeso, l’uomo era stato ricoverato sabato scorso all’ospedale di Rivoli. Poi è stato trasferito alle Molinette per l’aggravarsi della situazione. Mentre una giovane donna di 25 anni, anche lei in forte sovrappeso, è ricoverata in rianimazione al Maria Vittoria.

Lombardia. Nella regione si contano tre morti che sono risultati positivi al virus A/H1N1, ma non sarebbe stata la nuova influenza a provocarne il decesso. A spiegarlo da Milano è l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani: “In regione non abbiamo nessun morto in cui la causa prioritaria del decesso è l’influenza A/H1N1”. Dei tre pazienti, prosegue, “due sono morti per polmoniti ed erano stati coinfettati dalla nuova influenza, ma quest’ultima non ha avuto peso nel loro decesso”. Il terzo, conclude Bresciani, “è un paziente affetto da scompenso cardiaco che ha avuto l’influenza A come sovrainfezione, ma la causa principale della morte era lo scompenso”.

Vaccini contro l’influenza A. Prenderà il via da domani una nuova distribuzione in tutto il territorio nazionale. La Croce Rossa Italiana provvederà al ritiro presso una nota casa farmaceutica di 1.186.510 dosi e alla consegna nei punti di distribuzione. Il Ministero della Salute, informa una nota della Croce Rossa, ha incaricato la Cri di provvedere alla distribuzione facendo affidamento sull’esperienza e sulla autorevolezza in ambito sanitario della organizzazione umanitaria italiana. L’operazione ha preso il via lo scorso 12 ottobre.

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Influenza A, 26enne muore nel Salernitano Napoli, flop vaccinazioni. Due vittime in Italia

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da “Il Mattino”

NAPOLI (4 novembre) – Un uomo di 26 anni con gravi handicap cerebrali è morto all’ospedale di Scafati (Salerno). L’uomo era stato ricoverato ieri sera intorno alle 22: circa venti minuti dopo è morto. Oggi il risultato del tampone ha accertato che era affetto da H1N1. L’uomo al momento del ricovero aveva 38,5 gradi di febbre e presentava già gravi difficoltà respiratorie. Quella di oggi, è la decima vittima in Campania affetta da H1N1. Ieri, sempre nel Salernitano, ad Altavilla Silentina, è morto un musicista di 37 anni. A Scafati, invece, andava a scuola la bimba di 11 anni, anche lei affetta da H1N1, morta venerdì scorso all’ospedale Santobono di Napoli.

La diffusione è a macchia di leopardo ma il virus dell’influenza A non risparmia alcun quartiere di Napoli. Il picco, secondo la mappa tracciata dall’Asl, si raggiunge al Vomero e nell’area est con più di cento casi accertati.

«Ma non spono aree più a rischio di altre» avverte l’epidemiologo Rezza mentre Raffaele Pelella, primario della rianimazione dell’ospedale Cotugno, ammette che le lesioni provocate dal virus sono piuttosto forti.

I medici ribadiscono in ogni caso che gli allarmismi sono inutili e che la mortalità è nettamente inferiore a quella che si registra con l’influenza stagionale. Ma intanto la psicosi in città cresce anche se si manifesta soprattutto con la richiesta di visite e di assistenza saniatria piuttosto che con la vaccinazione.

Nuova vittima a Roma. È morto oggi all’ospedale Spallanzani di Roma il tecnico radiologo che era ricoverato da alcuni giorni in rianimazione dopo avere contratto il virus dell’influenza A. La notizia si è appresa da fonti sanitarie. L’uomo aveva patologie pregesse. Il tecnico radiologo lavorava in una Asl della capitale. L’uomo, un tecnico radiologo che lavorava all’ospedale di Anzio-Nettuno, vicino a Roma, aveva circa 50 anni. Le sue condizioni erano migliorate due giorni fa poi il quadro si è aggravato. L’uomo prima del ricovero nell’ospedale romano aveva presentato leggeri sintomi influenzali. Secondo quanto si apprende il tecnico radiologo si sarebbe recato al lavoro quando già era influenzato.Cala il numero dei bambini ricoverati al Santobono di Napoli. Diversa invece la situazione al Cotugno, dove sono passati da 52 a 58 i degenti mentre restano molto gravi le condizioni della donna di 49 anni ricoverata nella Rianimazione dell’ospedale Moscati di Avellino. Al Santobono domenica si erano registrate 400 richieste di visite. 286 nella giornata di ieri mentre dalle 20 di ieri alle 8 di questa mattina sono 186 i bambini portati per accertare l’eventuale presenza del virus. Calato anche il numero dei degenti: da 19 ricoverati ai 15 di oggi, 10 positivi al virus e 5 da accertare. Al Cotugno sale il numero di ricoverati: si è passati da 52 a 58 non gravi; ne rimangono 6 in Rianimazione ma uno è in miglioramento e respira autonomamente. Sono stazionarie ma molto gravi le condizioni della donna di 49 anni ricoverata in Rianimazione al Moscati di Avellino.

Morta una ragazza a Monza. Era non autosufficiente la ragazza di 13 anni deceduta questa mattina all’ospedale san Gerardo di Monza, e affetta da una grave malattia dalla nascita. Era stata ricoverata per una insufficienza respiratoria acuta. La paziente è risultata poi positiva al test per il virus H1N1. Il decesso, secondo l’ospedale, non sarebbe quindi direttamente conseguente al virus dell’influenza A. La ragazza, spiega la direzione sanitaria del san Gerardo, si trovava nel reparto di rianimazione. «La paziente era portatrice di una grave sindrome malformativa toraco polmonare, che ha determinato l’evoluzione negativa della sindrome respiratoria».

Vaccino: flop a Napoli. Scoppia la polemica sulla scarsità di vaccini nel Paese, mentre lascia perplessi un altro dato napoletano: in città sono arrivate 23mila dosi ma si vaccinano in pochi: solo 94 persone si sono rivolte volontariamente ai centri autorizzati, e altre cento, di etnia rom, sono state vaccinate. E per far fronte all’emergenza nella regione il ministero nomina commissario l’epidemiologo Donato Greco.

«Pediatri contrari a vaccinare i bambini contro l’influenza A? Non mi risulta». Lo ha detto il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, a margine di un convegno sull’oncologia svoltosi all’Istituto superiore di sanità. «Stamani – ha affermato Fazio – ho parlato con il presidente della Società italiana di pediatria Pasquale Di Pietro che, dopo alcune incomprensioni iniziali, ha confermato una posizione totalmente in linea con il ministero, così come ha fatto il responsabile dell’associazione dei pediatri territoriali, il dottor Mele. Quindi, per quanto riguarda le associazioni ufficiali – ha sottolineato – non è così». Poi, ha concluso il viceministro, «se ci sono dei singoli che esprimono delle idee particolari, questo ritengo sia sempre diritto di qualsiasi persona».

Ieri nona vittima in Campania. L’ultima vittima dell’influenza A è ancora un campano: Fernando Lettieri, 37 anni, musicista di Altavilla Silentina nel Salernitano. Già in dialisi e sofferente di bronchite cronica, è morto all’ospedale di Salerno. Dal bollettino di ieri emerge che il bimbo di 10 anni morto a Roma non era affetto da influenza, ma resta incerta la causa del decesso dell’undicenne di Bolzano.

C’è un «calo di richieste di visite» in tutti i presidi sanitari campani: lo comunica l’assessorato regionale alla sanità. L’assessore Mario Santangelo sottolinea anche «la perfetta sintonia tra il governo nazionale e quello regionale» in cui si inquadra la visita di domani a Napoli del viceministro della Salute. Nello stesso tempo l’assessore ha chiesto al viceministro di inviare un esperto epidemiologo che possa affiancare le strutture dell’assessorato per collaborare nel monitoraggio dell’andamento pandemico.

Il sindaco Iervolino: allarmismo inutile. «Non facciamo inutile allarmismo, la mia risposta è invitare a Napoli tutti e cinque i miei nipoti, perché non c’è nessun pericolo»: così il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino, rispondendo alle domande dei cronisti sull’influenza A. «È una influenza con un basso tasso di mortalità e come ci hanno detto tutti i vertici della Sanità in Italia, non ci sono pericoli», ha detto Iervolino. «Se mi si chiede perché tanti casi a Napoli e non altrove, è come chiedersi perchè il terremoto avviene a L’Aquila: si tratta di singole situazioni che non dipendono da tassi di povertà o altro».

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INFLUENZA A: 42ENNE MORTO NEL SALERNITANO, 14^ VITTIMA IN CAMPANIA

ultimo aggiornamento: 10 novembre 2009, ore 16:02

Salerno, 10 nov. (Adnkronos) – E’ morto nella tarda serata di ieri Ciro D’Azzo, 42 anni. E’ la 14esima vittima del virus H1n1 in Campania. Il decesso e’ avvenuto presso l’ospedale di Eboli (Salerno). D’Azzo era ricoverato stabilmente presso un centro di riabilitazione ebolitano per insufficienza mentale grave, cuore polmonare cronico con ipertensione polmonare secondaria, insufficienza respiratoria cronica e celiachia e anemia macrocritica.

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H1N1, ministero Salute: salite a 34 le vittime italiane


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ROMA (Reuters) – E’ salito a 34 il numero delle vittime italiane accertate dell’influenza A/H1N1, secondo quanto riferito dal ministero della Salute in una nota.

“Alle ore 17.00 del 10 novembre le vittime correlate alla nuova influenza A sono 34. Tale numero comprende i casi per i quali le autorità sanitarie regionali hanno confermato l’accertamento dell’infezione da nuovo virus A/H1N1. Tutti i soggetti tranne uno presentavano gravi patologie pregresse”, si legge nella nota.

Il ministero precisa che “la percentuale delle vittime correlate all’influenza A è lo 0,0043% dei malati contro lo 0,2% dei decessi correlati alla normale influenza”.

In base ai dati del sistema di sorveglianza Influnet basato sui medici sentinella, spiega il ministero, “i casi di influenza settimanali stimati sono circa 540mila. In totale dal 19 ottobre, giorno di avvio della sorveglianza Influnet, al 1 novembre, sono stimati 785mila casi nel nostro Paese”.

“Le Regioni dove si registra la più ampia diffusione del virus sono la Campania con un’incidenza dell’1,5% e la Lombardia (1,3), seguite da Emilia Romagna, Marche e Lazio (1,1). I più colpiti sono bambini e adolescenti, da zero a 14 anni, con un’incidenza pari al 2,8% dei casi in media (1,7 nei più piccoli da zero a 4 anni e 3% dai 5 ai 14). Tra i giovani e gli adulti dai 15 ai 64 anni l’incidenza dell’influenza è dello 0,5% mentre tra persone dai 65 anni in su è lo 0,1%”.

Nella nota si precisa che le persone vaccinate contro l’influenza A ad oggi sono circa 80mila.

13 commenti su “Cos’è L’INFLUENZA SUINA: sintomi, contagio, prevenzione”

  1. veramente un bellissimo sito ricco di consigli e informazioni utili! io sn una ragazza di 14 anni e a scuola ci hanno gia avvertito e sto facendo di tutto per evitare il contagio e ora ke sn arrivati i vaccini in sardegna sono ankora più contenta e tranquilla! grazie…

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  2. si e’ un buon sito ma sapreste rispondere ad una domanda?ho un bimbo soggetto ad asma perche’ e’ allergico e non puo’ vaccinarsi perche’ i vaccini contengono l’albumina sostanza a cui e’ allergico cosa dovrei fare?

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    • Per Angela-
      Non sono un medico e non posso darti nessuna risposta in merito, ma poiché il momento è così difficile, nessuno si può mettere di dispensare consigli aldilà della pura e semplice informazione,specie quando non si hanno le conoscenze mediche e scientifiche, pertanto ti consiglio di chiedere in primis al tuo medico curante e successivamente, guidata dal tuo medico, rivolgerti a specialisti che sapranno dare una risposta alle tue domande.

  3. Il mio medico mi ha detto che l’adiuvante utilizzato nel vaccino influenzale, lo squalene, è pericoloso se iniettato perchè l’organismo umano si difende aggredendolo e aggredendo anche quello che noi abbiamo già. E’ vero? Perchè poi gli americani non lo utilizzano per i loro vaccini? Ci sono veramente gli effetti collaterali?

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  4. Vorrei sapere perchè tutti i dottori del nostro paese sconsigliano assolutamente di vaccinarsi contro il virus H1 N1, mentre in televisione dicono il contrario cioè di vaccinarsi. Io ho 2 bambini e non so proprio cosa fare.

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  5. due domande:
    – mio figlio di 3 anni ha fatto il vaccino stagionale e dopo 10 giorni ha avuto i linfonodi del collo ingrossati e febbre a 39 (e’ una reazione al vaccino?)
    – essendo cosi piccolo non e’ stato ancora diagnosticato per l’asma. Vivo a Londra e si limitano a definire Reactive airways..
    e’ allergico a varie cose. Il fatto che non ha avuto crisi anafilattiche con il vaccino stagionale mi garantisce che non le avra’ neanche con il vaccino della febbre A che vogliono farlelo visto che negli ultimi due anni ha avuto due polmoniti che hanno richiesto 5 giorni in ospedale.

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    • Per Riccardo-
      Sarebbe il caso si affidi a specialisti e li ascolti, ma per questo quadro clinico così particolare trattandosi di un bimbo, faccia anche un passaggio con il medico curante e subito.

  6. INFLUENZA A…una boiata pazzesca…per rimpinguare le casse delle multinazionali con un bel pò di verdoni freschi dei consumatori

    io l’ho avuta…e a meno che non si sia già soggetti a rischio, è una semplice influenza,trattata come le altre,con gli stessi medicinali..IDENTICA

    stare al caldo,prendi le medicine tipiche di 1 influenza,bevi e mangi qualcosa di caldo..etc..etc..etc… nulla di + nulla di –

    se si è già a rischio ovviamente è diverso..ma ricordo a tutti che se si è già a rischio è pericolosa anche una semplice influenza stagionale o febbre..

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  7. io sono 4 giorni che ho 39 di febbre tenuta a freno con pochi risultati dal paracetomolo.il dottore che ho appena chiamato mi ha detto che devo pazientare e prendere un antiinfiammatorio due volte al giorno e che non mi sarebbe venuto a visitare(lui è uno di quei medici contrari al vaccino,non lo ha fatto neanche lui,tanto non gli sarebbe servito,se vite domiciliari non le fa,come rischia il contagio?)sono adulta.non ho paura dell’influenza.pero’,stando a casa questa mattina ho visto un servizio su un programma su rai 1 in cui si parlava di hiv.per carita’,sono malattie totalmente diverse,ma il medico ospite alla domanda.come mai non si fa piu pubblicita sulla prevenzione,ha risposto che oramai oggi ci sono le cure per avere una migliore prospettiva di vita e che la ricerca si muoveva verso la guarigione.una volta si diceva prevenire è meglio che curare,tantopiu’ se non esiste cura definitiva alla malattia.per l’influenza a invece stanno spingendo in maniera eccessiva verso le vaccinazione,
    risultato:
    influenza a -paura collettiva -vaccinazioni – guadagni casa farmaceutiche

    hiv -mancanza di informazione – sottovalutazione del problema -farmaci per vivere meglio(per fortuna per chi ha contratto il virus -guadagni casa farmaceutiche.
    il professor sabin dell’antipolio non esiste piu’
    era solo una mia riflessione

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  8. Purtroppo quello che i media non divulgano sono i dati sui morti senza patologie per l’H1N1, 2 settimane fa è morto mio cugino, 50 anni, sano come un pesce era addirittura risultato negativo all’H1N1 per ben 2 volte, col tampone nasale, invece un ulteriore accertamento a Cosenza ha confermato il virus, i medici non si capacitavano delle sue condizioni e lo hanno rivoltato come un calzino per trovare patologie pregresse, niente, era SANO. L’H1N1 gli ha ucciso tutte le difese immunitarie, è entrato in ospedale con le sue gambe, ricoverato per broncopolmonite in reparto, 12 ore dopo era in rianimazione in come farmacologico, ai suoi polmoni non arrivava nemmeno un filo di ossigeno. Ne hanno parlato i media locali (2 articoli sulla Gazzetta del Sud) e a livello nazionale nulla, pare sia il quinto caso in Calabria di paziente morto per la suina senza patologie pregresse.

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