1° giorno al Parlamento: Per le Presidenze di Camera e Senato nulla di fatto

“Fumata nera” anche per la 3^ votazione a Montecitorio. Al Senato e alla Camera. Il 4° scrutinio, quello di oggi alle 11.00, si raggiunge il quorum con la maggioranza assoluta.

Quorum non raggiunto anche nella 3^ votazione alla Camera dei deputati, su 610 presenti e votanti, le schede bianche sono state 428, le nulle 9. Roberto Fico, del Movimento 5 Stelle, l’unico candidato ufficiale ha ottenuto 113 voti.

Camera-dei-deputati-XVII-legislatura-Prima-seduta
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ROMASiamo ancora in alto mare e in piena tempesta. Il PD con Bersani che si accanisce a rincorrere i grillini; il PDL a sua volta non vuole restare fuori dai giochi e fa pressione sul PD per perseguire un Governo che lo veda coinvolto; Monti forte delle “raccomandazioni” che vengono dall’Europa, è in attesa di una riconferma e tuttalpiù “patteggerebbe” per la Presidenza di una delle due Camere, possibilmente quella del Senato; La Lega offre la “sponda” al PD; i Grillini sempre più assediati e sempre più lontani, “protetti” a distanza e continuamente responsabilizzati da Beppe Grillo, che li avvisa di non cedere alle “sirene del PD“; SEL con Vendola che apre ai Grillini riconoscendone ruolo e rappresenatnza; insomma un turbinio di posizioni che non promette gran che di buono, ma che ci indica come ancora nessuno dei massimi Leader abbia compreso come gli italiani non ne possono più e come si va verso un periodo ancora più buoio e incerto per il Paese.

Il Primo giorno di Parlamento si conclude con un terzo tentativo andato a vuoto per eleggere il presidente della Camera dei Deputati. Facendo registrare che anche nella terza votazione a scrutinio segreto, come nelle due precedenti, nessun candidato ha raggiunto il quorum previsto (la maggioranza dei due terzi, considerendo anche le schede bianche).

Anche nella terza votazione l’assemblea di Montecitorio ha votato, in gran parte, scheda bianca. Il M5S, invece, ha votato per il suo candidato Roberto Fico. Al terzo scrutinio, su 610 presenti e votanti, le schede bianche sono state 428, le nulle 9. Roberto Fico (Movimento 5 Stelle) ha ottenuto 113 voti. Il quarto scrutinio, in cui il quorum si abbassera’ alla maggioranza assoluta dei voti, si svolgera’ domattina alle 11. Attendismo e tatticismo hanno caratterizzato il primo giorno del nuovo Parlamento.

Seconda votazione: Nella seconda votazione per l’elezione del presidente della Camera il più votato è stato Roberto Fico (M5S), che ha incassato 110 voti. Le schede bianche sono state 450. Nella prima votazione per l’elezione del presidente della Camera dei Deputati c’erano state 459 schede bianche. Il più votato era sempre Roberto Fico (M5S), con 108 voti del suo gruppo parlamentare.

Seduta Camera-Apriscatole
Seduta Camera-Apriscatole

Nella seconda votazione per l’elezione del presidente del Senato della Repubblica le schede bianche sono state 223. Al grillino Orellana sono andati 52 voti.

Nulla di fatto anche al Senato: Per il Senato nella prima votazione avevano votato scheda bianca 246 senatori. 52 voti del Movimento 5 Stelle sono andati a Luis Alberto Orellana.

Si e’ conclusa con un nulla di fatto la seduta odierna nell’Aula del Senato per l’elezione del presidente di Palazzo Madama. I senatori sono convocati per la terza votazione domani alle 11.00.

Conferma dei Grillini: Fuori dagli inciuci.
I grillini, per il loro battesimo e della nuova legislatura, hanno scelto di sedersi in alto e in posizione centrale dell’emiciclo. Grillo su Fb scrive: “Apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno“. E pubblica una foto scattata nell’Aula del Senato in cui si vede un apriscatole poggiato su uno scranno di Palazzo Madama.

Retroscena e ipotesi: Le ipotesi: il Pd che dialoga con la Lega e nasce una cordata che candiderebbe Monti Presidente del Senato.
Bersani che saluta Bossi e subito si immagina una cordata che candiderebbe Mario Monti a presidente del Senato. “E’ una simpatica persona… sono cose che leggo, non so” – Così Pier Luigi Bersani risponde in Transatlantico ai giornalisti che gli chiedono se il Pd possa trovare una sponda nella Lega per riuscire a fare un governo di minoranza. Bossi apre all’ipotesi di dialogo con il Partito democratico. I cronisti in Transatlantico gli chiedono se la Lega sia disposta a collaborare con il Pd. “Non saremo noi ad impedire la formazione di un governo“, replica il leader del Carroccio, ora deputato alla Camera.

Monti
Circola sempre più con insistenza in diversi ambienti parlamentari, nel Pdl, nel Pd e persino in Scelta Civica, l’ipotesi di una candidatura di Mario Monti a presidente del Senato. Uno scenario su cui fonti vicine al premier non vogliono rilasciare dichiarazioni, ma che nel palazzo trova, al momento, diverse conferme. Le trova al Palazzo e le trova anche negli ambienti europei, molto attenti ai futuri scenari politici italiani.

Altri possibili scenari.La prospettiva di un’intesa che vedesse il Movimento 5Stelle accettare la presidenza della Camera in cambio di un accordo su un esponente del PD al Senato e di un atteggiamento possibilista nei confronti di un esecutivo guidato da Pierluigi Bersani, è il frutto di un’intenso lavorio diplomatico dei “pontieri”, si è andata ad infrangere sull’ennesimo rifiuto, ma in ogni caso si attende un nuovo incontro che si potrebbe tenere prima dell’inizio della seduta delle Camere: “Troppo tardi” dicono i grillini che in ogni caso aspettano sempre di rapportarsi al loro Leader. Ed é sempre Grillo ad avere l’ultima parola sui suoi e non ha risparmiato una nuova stroncata all’ipotesi di un accordo. “Meglio un salto nel buio che un suicidio intellettualmente assistito“, ha sentenziato Beppe Grillo sul suo blog commentando un’articolo di stampa e rivolgendosi ai suoi parlamentari li ha avvertiti: “non ascoltare le sirene del PD, ormai siamo in guerra e, se moriremo, lo faremo solo sul campo di battaglia delle prossime elezioni“- dando per scontato che ci saranno e che loro puntano proprio a quelle.

E mentre Balduzzi vicino a Monti intervistato ha parlato di “dialogo” chiudendo rispetto ai 5 Stelle, ma ritenendo “posizione legittima quella di Grillo sull’euro, ma non è quella di Scelta Civica“. “Monti non va in cerca di poltrone,  – ha aggiunto Balduzzi – vogliamo vedere se posta una disponibilità del Professore sia possibile dare un aiuto all’obiettivo del nostro paese cioè alla governabilità”; Il Pd non intende rinunciare al Senato, e propone Anna Finocchiaro.

Tutto è rinviato ad oggi. E oggi è un altro giorno.

Roma, 16 marzo 2013

14 commenti su “1° giorno al Parlamento: Per le Presidenze di Camera e Senato nulla di fatto”

  1. Solo una breve precisazione, lo slogan “È meglio un salto nel buio che un suicidio intellettualmente assistito.” è uno slogan ideato da diversi mesi (ed anche il post citato qui è dello stesso autore) dal Prof. Paolo Becchi, Professore ordinario di Filosofia del Diritto presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova, da tempo in linea con le idee del MoVimento Cinque Stelle

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  2. I GRILLINI:
    Il movimento 5 stelle è inutile, serve solo a bloccare l’Italia, un Paese che aveva già il freno a mano tirato da decenni.
    Questi sabotatori hanno messo della sabbia nel serbatoio per mettere KO definitivamente il motore. L’inciucio li eliminerebbe all’istante, ma c’è il pluriinquisito di mezzo. Come la storia insegna, gli estremi finiscono per toccarsi e anche stavolta lo spaccatutto (Grillo) con lo spaccone (Berlusca) sono uniti nell’affossare quel che resta dell’italietta.
    Sbarbatelli alla riscossa,senza esperienza e forse senza neanche la cultura acconcia x l’incarico,catapultati grazie al voto di lista,visto che hanno fatto una full immersion di diritto costituzionale…
    vogliono solo urlare,senza assumersi le responsabilità,troppo facile.
    il voto di protesta come velocemente dato,potrà essere repentinamente tolto!non è che il giovalinismo debba essere la cura peggiore del male.
    Questo Parlamento, attualmente paralizzato dai 3 partiti che si sono aggiudicati ciascuno 1/3 dei voti degli italiani, dovrà inventare qualcosa per uscire dall’impasse. Inutile invocare nuove elezioni nell’immediato che oltre ad aumentare il debito pubblico, non é detto che risolvano la situazione attuale, specialmente se si voterà con l’attuale legge elettorale. E’ comunque riduttivo assegnare solo la colpa al M5S, visto che il PD ha il pallino in mano e la maggioranza alla Camera. Convinca i Senatori con una proposta nuova e provi a chiedere aiuto a personalità esterne ai partiti.

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  3. Impressionante, divertente ma anche tristemente sconcertante leggere certi commenti ad un mese dalle elezioni da parte di chi non ha ancora capito niente ed ancora ripete frasi fatte lette da qualche parte. Sbarbatelli alla riscossa di cinquant’anni come pure di venti o trenta, 88% laureati, ricercatori, professionisti ma anche casalinghe o disoccupati, 55% donne, ma non di quelle lì, siamo riusciti ad avere il parlamento più giovane d’Europa ed ancora non riescono a digerirlo. Abbiamo fatto un bando pubblico per assumere personale di supporto ai parlamentari con competenze specifiche di diritto amministrativo e costituzionale, ed ancora non riescono a digerirlo. Abbiamo chiesto di condividere la rinuncia al finanziamento pubblico ai partiti, come è stato fatto in Sicilia e alle regionali 2010, ed ancora non riescono a digerirlo.
    Comincio a credere davvero che certi intellettuali o convinti tali siano inutili, e siano loro il principale freno a mano che ha consentito a questo Paese e a certi partiti di sgovernare questo Paese e di portarlo sull’orlo del fallimento come è oggi, senza neanche degnarsi di ammettere che i loro partiti di riferimento hanno solo gettato sul lastrico milioni di famiglie, togliendogli persino l’abitazione dove vivevano. Sono certi intellettuali che sono ancora convinti che in un sistema democratico governare sia il sinonimo di comandare e, come in una squadra di pallone, quello che vince si porta a casa tutto e quello che perde invece si lecca le ferite per cinque anni. E con questa assurda mentalità metà del Paese perde tempo a guardare allegramente se quello che ha vinto, oltre a comandare, sa fare qualcosa di buono per la collettività. Il MoVimento Cinque Stelle propone una cosa molto semplice, tanto semplice che a certi intellettuali proprio non gli riesce ad entrare in testa, ossia di far governare il Paese a persone con specchiate caratteristiche morali, intellettuali e soprattutto, con capacità tecniche e professionali, che per quanto tali debbano essere lontani anni luce dai vecchi Partiti, ma anche dai tanti potentati economici che tengono da 50 anni l’intero Paese sotto una cappa di cemento immodificabile. E’ così difficile da capirlo? Secondo me se uno proprio non riesce a capirlo neanche col cucchiaino, potrebbe essere che allora nutra qualche altro tipo di interesse che non è quello della collettività. Ma questa potrebbe essere solo un’impressione.

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  4. Allora vuoi la rissa? Ok. Finora anche non condividendo ho cercato sempre di essere rispettoso delle tue idee ma vedo che non ne hai fatto stima di tutto ciò.
    A chi si dovrebbe fare riferimento per salvare l’Italia?
    Bersani , D’Alema , Bindi , Vendola sono il peggio del peggio , gente che non ha mai fatto un minuto di lavoro reale e che il popolo sostenta in modo anche cospicuo e che da venti anni non si sono mai accorti del problema dell’ineleggibilità di Berlusconi.
    “xxxxxxxxxxxxxx xx xxxxxxxxxxxxxx xxxx xxx x x x x x xxxxxxxxx x xx xxxxx xx x xxxxxxxxxx xxx xxx xxx xxxxxx xxxxx xxxxxxxxxxxx xxxxxxx xxxxx xxxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxxx xxxxxxxxxx xxxxxxxx xxxxxxxxx xxxxxxxx xxxxxxxx xxxxxx xxxxxxxx xxxxxx xxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxx”
    Allora chi la deve salvare l’Italia? Chi ha contribuito ad affossarla? E’ ridicolo e non fa onore alla tua intelligenza quindi smettila con questo vaniloquio e se hai interessi personali da perseguire fallo in silenzio. Non puoi criticare ciò che non conosci è un atteggiamento di poco spessore intellettivo.
    Siete morti e non lo avete ancora nemmeno capito.
    Vi consiglio , come già i + scaltri tra di voi hanno capito, di apparire il meno possibile perchè tra poco ci sarà il politometro e faremo sapere all’opinione pubblica con tanto di documenti cosa sono stati capaci di fare i tuoi idoli in questi 20 anni sul nostro territorio.
    Gente come Cuomo , Melchionda , Rosania, Cardiello , Cariello , Vastola e chi + ne ha + ne metta dovranno rendere conto al popolo delle loro atrocità.
    Ti assicuro che al contrario di te io so perfettamente quello che dico.
    Con stima in decremento.

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  5. OGNUNO HA LE SUE OPINIONI,IO LE MANIFESTO CON EDUCAZIONE E NON CON ASTIO RISPETTOSO DEGLI ALTRI.
    MI SPIACE NOTARE CHE ALTRI CONSIDERANO L’AGONE POLITICO,ANCHE NEL RIVERBERO COMMENTATIVO,UNA RISSA DA POLLAIO,MOLTO TRISTE,SE QUESTO E’ IL NUOVO….
    CON STIMA MAI IN DECREMENTO,NONOSTANTE TUTTO

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  6. I vecchi Partiti:una fine straziante…
    Grillo: uno strazio senza fine,m5stelle,
    sarà la buffonata finale che ci porterà alla rovina,ad un certo punto meglio il pdl,questi giocano,sorridono,pensano di stare ad un party universitario:se si candidassero singolarmnete questi carneadi quanti voti prenderebbero,il comandante in capo barbuto,ed un nuovo partito personalista,dice tutto e niente,e vive sulla rabbia,ma non propone se non il libro dei sogni/futuri incubi nazionali.
    A breve caro lukas e nobile saremo tutti morti grazie alla vostra supponenza!

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  7. Avevamo appena finito di far ridere il globo terraqueo con il Cavaliere “ormonale”,che ci si propone una veloce corroborare degli stereotipi negativi sull’Italia e i suoi abitanti.
    Grillo,considerato pericoloso.+ del turbo capitalismo suicida,xkè le sue ricette non sono altro che sesso degli angeli,dati in pasto alla massa disperata,si alimentano speranze impossibili,davvero raccapricciante!
    Che bello vincolare i propri “cittadini parlamentari” a dimezzarsi gli stipendi, a fare vita monastica ed a autotassarsi su cappuccini e spese per la sala d’albergo per poi passare all’incasso dei proventi della pubblicità che infarcisce il proprio blog! Che bello sperare in un’Italia che si rilanci con un bel contratto pubblicitario con “tanto a click” stipulato con i vari Google della situazione che, notoriamente, manco pagano le tasse qui in Italia! Che bello rinunciare ai rimborsi elettorali e svincolarsi dal rilasciare dichiarazioni ben sapendo che tanto i soldi arriveranno dalla pubblicità sul blog, unico strumento per comprendere il pensiero del “MoVimento” fatto persona! I voti presi dal Movimento 5S sono noti; che sappiamo sui soldi generati dal blog tramite banner ed inserti pubblicitari? e non dimentichiamoci di mister x Casaleggio,l’uomo ombra,ma davvero siam pazzi..

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  8. Ah certo, perchè altri Berluscones di cui non cito il nome per decenza ci stanno in Parlamento proprio perchè sono intelligenti,vero?
    Ho capito, il grande problema della nostra nazione sono il numero di click sul Blog di un personaggio politico che tra l’altro non si è candidato e non si candiderà mai. Davvero un aspetto che non avevo considerato. Avevamo la soluzione alla crisi economica che pervade il Paese in mano e nessuno lo sapeva. Straordinaria e fine analisi politica, sono contento di imparare sempre qualcosa di nuovo.
    Purtroppo io non condivido i toni accesi ed offensivi di Lukas, però tutta la discussione è nata da un tono offensivo rivolto in maniera irrispettosa nei confronti di milioni di persone per bene, e se la replica è stata offensiva me ne scuso, ma chi chiede rispetto per sè deve anche rispettare le opinioni altrui, nella propria diversità di visione politica, assolutamente legittima, ma evitando toni offensivi quando non strettamente indispensabili.

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    • Per tutti –
      Dobbiamo imparare a rispettare le idee degli altri, ivi comprendendo le posizioni politiche, indipendentemente se ci piacciono o meno. Le conseguenze? Ebbene abbiamo subito tante di quelle bastonate, perché non aspettare che un gruppo prenda consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie potenzialità?
      Ricordiamoci che Grillo rappresenta la nostra coscienza critica, e quella coscienza esisterà fino a che non avremo giustizia di tuttee le ingiustixie che abbiamo subito, e anche se le persone che rappresentano il M5S sono sconosciute, non significa non abbiano un loro bagaglio culturale e professionale di tutto rispetto.
      Si può non essere d’accordo sulle modalità di reclutamento, così come sulla ostentazione, come nel caso delle scelta del personale che dovrà affiancare i Parlamentari nel loro percorso. L’invio dei curriculum e la scelta di prendere in considerazione solo i laureati è riduttiva. Conosco èpersone straordinarie, di straordinaria intelligenza e straordinarie competenze pur non essendo laureati.
      Se si rimette tutto ad un “concorso” allora perché non fare un “concorso” anche per scegliere i Parlamentari, così ci risparmiamo di votare?
      Si dimentica che la Politica è un esercizio nobile e non è legato alla tecnocrazia, semmai alla passione, e al radicamento sul territorio, ma anche esige si abbia anche doti comunicative e capacità di interpetrare i bisogni dei cittadini, ma soprattutto passione. PASSIONE. Quella non si prende con la Laurea.
      Ma ripeto sono considerazioni, ma non significa che altri possano pensare modelli diversi e percorsi diversi.
      Massimo Del Mese

  9. Caro Nobile,il tuo primo intervento riempie il cuore e dimostra che il messaggio che ci hanno lasciato i padri della costituzione a prezzo di sacrifici e sangue non è caduto nel vuoto e svenduto a quattro soldi da questi incapaci e questi parassiti che ci hanno governato specialmente in questi ultimi 20 anni ma è stato raccolto da una generazione finalmente “degna” della tradizione culturale che ha sempre distinto il nostro popolo da tutti gli altri popoli della terra e che riporterà questo paese a riconquistare la dignità che gli compete. Aggiungo solo a caratteri cubitali la pubblica dichiarazione di un’altro populista dell’ultima ora,l’ambasciatore USA Thorne che ai liceali di Roma ha raccomandato pubblicamente:

    POTETE PRENDERE IN MANO IL VOSTRO PAESE E AGIRE,
    COME IL M5S,PER LE RIFORME E IL CAMBIAMENTO”.

    Il PD e il PDL continueranno con gli inciuci come niente fosse ma sono arrivati al capolinea.
    Ormai la strada è tracciata e non saranno certo questi parassiti e incapaci dinosauri di questa politica ed il codazzo degli insipdi e insipienti pseudointellettuali da strapazzo che li segue,lingua penzoloni, a fermare il cambiamento.

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  10. Solo un’ultima precisazione,a parte il fatto che condivido in toto il commento di Admin, ossia che il bando pubblico per la selezione degli assistenti parlamentari non ricord se richiedeva esplicitamente la laurea, ma sicuramente esperienze in diritto amministrativo e diritto costituzionale. Pertanto, anche se tutti potrebbero partecipare, siccome mi risulta che anche docenti universitari abbiano inviato il proprio crriculum, nella valutazione si dovràener conto delle competenze effettive. Per il resto, il mio commento di qualche riga sopra relativo all’88% di eletti laureati è solo una constatazione sulla preparazione professionale degli stessi in paragone all’immagine delle vulgata comune che i parlamentar delM5s siano solo una massa di idioti

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  11. Mi dispiace di essere stato censurato ed ero sicuro che molti non condividessero i miei toni. Io , per la parte censurata avevo detto solo delle cose ovvie, risapute e delle quali il primo a non farne un mistero , anzi di ciò la persona interessata ne fa una specie di vanto oltre a dichiararlo pubblicamente ( del resto è evidente anche senza ammissione che peraltro a me risulta che ci sia stata), è proprio lui stesso.
    I toni dell’amico Marco sono stati , e lo invito a rileggersi, veramente eccessivi nei confronti di persone a cui va lasciato almeno il beneficio del dubbio rispetto ad altri che sono manifestamente incapaci , disonesti e immeritatamente premiati dai capi ( con le nomine). Se siamo a questo punto è colpa di una legge elettorale infame e consociativa così come è stata consociativa la politica degli ultimi 20 anni e l’esempio concreto è stato il silenzio sull’ineleggibilità di Berlusconi dal 1994 avallata dall’opposizione(?). Se si dovesse appurare che le condizioni di Berlusconi sono veramente tali almeno 2 Presidenti della Repubblica, a mio sommesso avviso, non rilevando tali macroscopiche anomalie si sono macchiati di Alto Tradimento e di Attentato alla Costituzione. Sicuramente non si possono apostrofare dei giovani e delle donne che non hanno mai calcato le scene politiche come sabotatori perchè questo mi pare veramente paradossale oltre che offensivo per persone intellettualmente normodotate.
    Ripeto ancora che chi ha sguazzato in questo brodo ha tutto il diritto di difendere i propri interessi però almeno si abbia il buon senso di non valicare i limiti della decenza e dell’offesa all’intelletto delle persone.

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  12. pubblico questi 2 articoli,uno di M.Gramellini e l’altro di A.Polito,emblematici dei fatti avvenuti nelle scorse ore:p.s. fonte dagospia
    1. LE MANI IN TASCA
    Massimo Gramellini per La Stampa

    Uno vale uno, ma uno non vale l’altro. Messo di fronte alla scelta, onestamente non così difficile, fra Piero Grasso e Renato Schifani, l’apriscatole di Grillo si è un po’ inceppato. Intendiamoci. Sempre meglio dell’encefalogramma piatto dei montiani. Le urla che uscivano dalla sala in cui i senatori Cinquestelle stavano discutendo il loro voto sono la musica della democrazia.

    Ma al momento della sintesi mi sarei aspettato che il buonsenso prevalesse sul pregiudizio, il pragmatismo sull’ideologia. Invece la maggioranza del gruppo che vuole aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno è rimasta fedele al suo Nostromo. Perché un vero rivoluzionario non scende a patti con il Sistema, meno che mai quando il Sistema, per blandirlo, gli mostra il proprio volto migliore: un procuratore Antimafia, una portavoce dell’Onu.

    Il punto è proprio questo: l’elettore di Grillo ha votato Cinquestelle per distruggere il Sistema oppure per rinnovare il cast degli interpreti? Se fosse vera la seconda ipotesi, quella di ieri sarebbe stata la sua vittoria, dato che senza il cambio di clima imposto dal trionfo del movimento, oggi ai vertici dello Stato non siederebbero Grasso e Boldrini, e invece dell’effetto Francesco sul conclave della Repubblica si sarebbe abbattuto l’effetto Franceschini.

    Immagino che quell’elettore sarà rimasto perplesso nel vedere un leader che grida ai politici «Arrendetevi» imporre ai suoi parlamentari la scheda bianca: il colore della resa. La democrazia è scelta, anche del meno peggio. E’ contaminazione. Diceva don Milani: a che serve avere le mani pulite, se poi si tengono in tasca?
    2. LE CAMERE NON SONO IL RIPOSTIGLIO DELLA RETE
    di Antonio Polito per Corriere della Sera

    Benvenuti nel mondo dei franchi tiratori. I grillini erano entrati in Parlamento appena l’altro ieri compatti come una falange macedone, monolitici come una novella Compagnia di Gesù, giurando obbedienza perinde ac cadaver. E al primo voto vero, alla prima occasione in cui non hanno potuto evitare di scegliere, si sono clamorosamente divisi. La democrazia parlamentare non è un «meet up». È fatta di voti e di regole. E senza vincolo di mandato.

    Messi di fronte all’alternativa tra Grasso e Schifani, numerosi senatori grillini hanno dunque rifiutato una sdegnosa equidistanza, e cioè il mantra stesso di un movimento che considera i partiti tutti uguali e tutti da cancellare, per sostituirli con la democrazia diretta del 100 per cento in cui i cittadini si autogovernano. Non basta star seduti sugli spalti alle spalle di tutti gli altri per evitare di sporcarti nell’arena, quando ti chiamano a votare per appello nominale.

    Né viene in aiuto la tattica indicata ai suoi seguaci da Beppe Grillo, valutare «proposta per proposta» per evitare così di fare scelte «politiche». Quella di votare Grasso era infatti una «proposta», e un buon numero di senatori grillini l’ha accettata, facendo così una scelta altamente politica.

    L’inflessibile logica del sistema parlamentare, nel quale alla fine di ogni discussione c’è sempre un ballottaggio in cui devi dire sì o no, non è d’altra parte aggirabile con i riti della democrazia online, perché sulla Rete non vale la regola «una testa un voto» ma votano solo le minoranze attive.

    Sarà sempre più difficile, emendamento per emendamento, stare in Parlamento aspettandosi che a decidere sia qualcuno che sta fuori. Ogni giorno si vota innumerevoli volte, e ogni voto può avere conseguenze sulla vita di tutti. Ecco perché l’assemblea parlamentare è diversa da un consiglio comunale o da un’assemblea condominiale: perché fa le leggi, la cosa più politica che ci sia.

    D’altra parte i «grillini» non sembrano aver finora trovato nemmeno un modo accettabile per garantire quella trasparenza e pubblicità del dibattito che finché erano fuori del Parlamento sembrava la più innovativa delle soluzioni. Finora l’unica riunione dei gruppi cui abbiamo assistito in «streaming» è stata quella in cui i neoparlamentari si presentavano: più un happening che un’assemblea politica.

    Ieri, quando il gruppo del Senato ha dovuto decidere, lo ha fatto invece a porte chiuse, con i giornalisti che origliavano come ai bei tempi della Dc, e che riferivano di urla e di pugni sul tavolo poi sfociati in un’aperta contestazione del capogruppo (altra questione delicata: i leader sono essenziali in ogni consesso, e i grillini non ne hanno uno in Parlamento; senza un leader e una linea, il motto «uno vale uno» non può che trasformarsi in continua divisione).

    Ma l’astuta mossa di Bersani, che a Schifani ha evitato di opporre un nome usurato della vecchia politica per preferirgli l’ex magistrato antimafia, non ha solo aperto una crepa tra i «grillini», ha anche svelato due punti deboli di quel movimento. Il primo è il rischio di irrilevanza. Se continua così, il 25 per cento dei voti degli italiani in Parlamento non conta nulla. Il Movimento 5 Stelle è completamente privo di potere coalizionale. Il partitino di Vendola, che ha preso poco più del 3 per cento alle elezioni, ha usato invece al massimo quel potere, prendendosi la presidenza della Camera.

    La seconda debolezza del M5S è che, per quanto Grillo lo voglia sottrarre alla logica destra-sinistra, la sua élite parlamentare, come segnalava ieri Michele Salvati su questo giornale, pende notevolmente a sinistra e al momento decisivo lo dimostra, come ieri per impedire la vittoria di Schifani.

    Non basterà forse a risolvere il problema di Bersani, visto che anche con i franchi tiratori «conquistati» ieri gli mancano ancora una ventina di senatori per un voto di fiducia, oltretutto palese; ma può bastare per logorare rapidamente la presa di Grillo sui suoi eletti, forse meno manovrabili di come lui se li immaginava.

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  13. Signori, non dimenticate una cosa. Grillo e M5S non è la causa del problema ma l’effetto.

    Ai peones ancora affezionati alla politica con le ragnatele, che si nasconde dietro le “convergenze parallele” deve essere chiara una cosa: l’Italia deve voltare pagina, voglia o non voglia, Grillo o non Grillo. La nostra nazione dovrà darsi necessariamente una scrollata cercando di uscire dall’angolo in cui essa stessa si è infilata. E la soluzione dei problemi non potrà mai darla chi i problemi li ha creati. E’ un discorso talmente elementare che mi rifiuto di pensare che ci sia qualcuno che non la pensi così.
    M5S è piena di gente inesperta? Non erano inesperti anche i medici, gli avvocati, gli ingegneri, i notai dei grandi partiti?
    Anche tra i giovani grillini ci sono le stesse figure professionali ma con qualcosa in più: una visione del mondo più al passo coi tempi, un rispetto per gli ultimi, per le fasce più deboli, un rispetto per la natura, una concezione intelligente dell’uso delle nuove tecnologie, delle nuove energie che quei vecchi tromboni non avevano e non hanno (forse fomentati e foraggiati dai grandi poteri economici che dispensano soldi a destra e sinistra).

    Se qualcuno si prendesse la briga di andarsi a leggere il programma M5S, le cose dette da Grillo nell’ultimo decennio si accorgerebbe di una cosa che definirei “sconvolgente” e cioè che nei monologhi di Grillo si parla semplicemente di un’Italia normale, ma di una normalità tutta da costruire, una normalità che mai verrà raggiunta se a guidare questo grande carrozzone saranno sempre gli stessi cocchieri.
    Armando Voza

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