Eboli- Nessuna donna in Giunta: Corsetto (PdL) ricorre al Prefetto

EBOLI – Riceviamo e pubblichiamo la presente nota del Consigliere Antonio Corsetto del Gruppo FI-PdL, che la menta la mancanza di una donna nella Giunta Comunale in carica, guidata dal Sindaco Martino Melchionda.

L’iniziativa per quanto meritoria, rispetto ai tempi, risulta essere oltremodo tardiva anche perché, nella migliore delle ipotesi questa giunta resterebbe in carica al massimo altri cinque mesi.

Antonio Corsetto
Antonio Corsetto

Il problema della presenza delle donne negli organi elettivi e rappresentativi di quelli elettivi, come nella specie la Giunta Comunale, Provinciale, Regionale, o altri incarichi superiori, a mio avviso, non può essere solo demandato ad una legge, che ne regola in questo modo, la forzata nomina. Tale presenza invece, deve essere semmai incentivata, nelle organizzazioni partitiche, per permettere una adeguata partecipazione e formazione politica delle stesse rispetto ad un successivo impegno politico-amministrativo, e negli organismi dove si può procedere ad una nomina che comporti competenze specifiche.

La rappresentanza ex lege delle donne negli organismi elettivi e rappresentativi di questi, è per quanto mi riguarda, una forzatura e mi meraviglio come le donne stesse possano accettare una risoluzione di tale specie,  che riduce la loro partecipazione alla stregua di una “riserva”.

La passione per l’esercizio della Politica, porta a partecipare a competizioni elettorali, che sono una  prima soluzione democratica, se così non fosse non ci sarebbe bisogno di indire  le elezioni, basterebbe indire una selezione concorsuale. Per essere amministratori, ai vari livelli, non è necessario avere un preciso titolo di studio, è sufficiente essere iscritti nelle liste elettorali e la capacità di rapportarsi ai cittadini e ai territori. Per ricoprire  invece, un ruolo tecnico o professionale è necessario avere un titolo di studio adeguato a seconda dei vari livelli di competenza. E’ in quei ruoli che si deve fare il possibile per evitare che le donne siano discriminate. E’ nei partiti che bisogna fare il possibile per invogliare le donne alla partecipazione ed inserirle negli organismi dirigenti, se veramente si vuole favorire una loro partecipazione attiva. Le forzature non fanno bene nè alle donne nè alle istituzioni. Sarebbe il caso che iniziasse lo stesso Corsetto con il suo partito ad applicare questa regola.

Sarebbe meglio invece se il tutto si affidasse alla sensibilità, ma questa dovrebbe poi indurre a tener conto nella formulazione della giunta, oltre che agli equilibri politici, di inserire persone estremamente rappresentative, che indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla religione o quant’altro, possano invece rappresentare le istanze dei cittadini e  della società.

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Al Prefetto di Salerno dr Sabatino Marchione

Al difensore Civico Comunale dr Gaetano Naimoli

Al Difensore Civico Regionale dr Vincenzo Lucariello

Al Ministro pari opportunità On. Mara Carfagna

OGGETTO: Omissione applicazione norme relative alla pari opportunità (omissione attribuzione Assessorato al sesso Femminile)

Egregio signor Prefetto

Le reinvio la presente istanza, già inoltrata nel mese di Gennaio del 2008, ma senza riscontro, in virtù della sentenza del Tar riportata in seguito. Per tale motivo si chiede un riscontro immediato dell’istanza, imponendo Al Sindaco Melchionda di inserire un assessore donna in giunta comunale.

Siamo arrivati, oramai, al quinto o sesto capitolo di rimpasto della Giunta del Sindaco Melchionda (alla guida della città già da tre anni) e constatiamo ancora l’assenza di una figura di sesso femminile all’interno dell’esecutivo comunale di Eboli.

Oltre ciò segnaliamo la mancanza della convocazione della Consulta del “Centro pari opportunità”, assente perennemente durante il mandato (tranne rari incontri).

Le segnalo l’anomalia chiedendoLe un intervento di diffida in merito, viste le violazioni delle normative riportate in seguito, nonché la scorrettezza e il completo impedimento di partecipazione della donna alla vita politica attiva ad Eboli, anche in virtù della sentenza del Tar di Lecce.

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• Articolo 51 della Costituzione Italiana, integrato con la legge costituzionale n° 1/03.

• T.U.E.L. 267/2000 art.6 c.3

• Statuto Comune di Eboli art. 6 comma 10

• Legge 10/04/1991 n° 125

Lo statuto, in particolare, così recita: “Art. 6 comma 10: Il Comune, secondo i principi e con le modalità previste dall’art. 2, comma 5, della legge 10.4.1991, n.125, adotta piani di azioni positive tendenti ad assicurare la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne. Organizza tempi e modalità della vita urbana per rispondere alle esigenze dei cittadini, delle famiglie, delle lavoratrici e dei lavoratori. Assicura, di norma, la presenza di uomini e donne nella Giunta, negli organi collegiali del Comune, negli enti, aziende e istituzioni da esso dipendenti. Istituisce il Centro pari opportunità dell’Ente -.

Eboli lì 25/09/2009

Cordiali saluti
Il Capogruppo di Forza Italia – PDL Eboli

Antonio Corsetto

Forza Italia Eboli via F.lli Cervi, 12 il Capogruppo Antonio Corsetto tel 335.1905981

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Stralcio Costituzione Italiana

ARTICOLO 51 COMMA 1 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. (La parte in corsivo e grassetto è la Legge costituzionale del 30 maggio 2003, n. 1 “Modifica dell’articolo 51 della Costituzione” .

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Riferimenti Legislativi

TESTO UNICO ENTI LOCALI ARTICOLO 6 COMMA 3

Articolo 6 – Statuti comunali e provinciali

3. Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunita’ tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonche’ degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.

STATUTO COMUNE DI EBOLI ARTICOLO 37 COMMA 1

Art. 37

1 – La Giunta comunale è composta dal Sindaco, che la presiede, e da un numero di assessori da un minimo di un quinto fino ad un massimo di un terzo dei Consiglieri assegnati al Consiglio Comunale, assicurando la presenza di entrambi i sessi.

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Legge 10/04/1991 N° 125

Art. 2 comma 6

Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro

6. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le regioni, le province, i comuni e tutti gli enti pubblici non economici, nazionali, regionali e locali, sentiti gli organismi rappresentativi del personale di cui all’articolo 25 della legge 29 marzo 1983, n. 93, o in loro mancanza, le organizzazioni sindacali locali aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale, sentito inoltre, in relazione alla sfera d’azione della propria attività, il Comitato di cui all’articolo 5 o il consigliere di parità di cui all’articolo 8, adottano piani di azioni positive tendenti ad assicurare, nel loro ambito rispettivo, la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne.

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Giurisprudenza

SENTENZA TAR LECCE

Nessuna donna alla Provincia di Taranto: il Tar annulla la giunta

Alla provincia di Taranto credevano di poter fare a meno del donne, ma è toccato al Tar fargli cambiare idea. La sezione di Lecce del Tribunale amministrativo regionale della Puglia ha accolto il ricorso presentato dal Comitato cittadino “Taranto futura” che ha chiesto l’annullamento delle nomine degli assessori della Provincia di Taranto perché tutti maschi.

Trenta giorni per trovare le “assessore” – I giudici hanno accolto l’istanza e ordinato al presidente della Provincia “di procedere alla modifica della giunta in modo tale – si legge nel dispositivo – da assicurare la presenza di entrambi i sessi”. Il presidente Gianni Florido, del Pd, ha 30 giorni per obbedire ai giudici.

Chiesto il rispetto delle quote rosa – Il dispositivo si rifà all’articolo 48 dello statuto della Provincia nel quale si dispone “che il presidente nomina i componenti della giunta, tra cui il vicepresidente, secondo le modalità previste per legge e nel rispetto del principio delle pari opportunità, sì da assicurare la presenza di entrambi i sessi”. L’esecutivo di Centrosinistra è ora composto da dieci assessori, tutti uomini.

Se i cittadini valutano le istituzioni – Il ricorso era stato presentato dall’avvocato Nicola Russo, coordinatore del Comitato cittadino “Città futura”, promotore in passato di un referendum sulla chiusura totale o parziale dell’Ilva. La Provincia di Taranto è stata difesa dall’avvocato Cesare Semeraro, mentre gli assessori non si sono costituiti in giudizio.

Non bastano le buone intenzioni – Il ricorrente lamentava il mancato rispetto di alcune specifiche norme dello Statuto della Provincia di Taranto e dalla normativa sulle pari opportunità. Pertanto, secondo l’avvocato Russo, che ha presentato ricorso anche in proprio, deve essere assicurata la presenza in giunta di assessori di entrambi i sessi, “non essendo assolutamente sufficiente un semplice sforzo teso a raggiungere un simile risultato; si tratta, pertanto, di una tipica obbligazione di risultato (e non di diligenza) – afferma Russo – che viene ad integrare un vincolo alla scelta degli assessori e che non può essere derogata dagli accordi politici”.

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Pareri

I pareri del Ministro Carfagna e del Presidente della Provincia di Taranto

Carfagna: “Bene la sentenza del Tar, poca sensibilità politica” Un buon amministratore, un politico attento, dovrebbe mostrare sensibilità nei confronti delle donne e garantire una adeguata rappresentanza della componente femminile in ciascun organismo, a prescindere dalle quote rosa alle quali sono sempre stata contraria”. Così il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, commenta la decisione del Tar pugliese. “Se questa sensibilità viene a mancare, come nel caso della Provincia di Taranto, ben venga un intervento del Tar a rimettere le cose a posto” -.

Florido: (Presidente della Provincia): SENTENZA GIUSTA – La risposta di Florido non si è fatta attendere. «Penso che quella del Tar sia una sentenza giusta», ha detto al Corriere del Mezzogiorno e poi ha concluso – «Se la composizione della giunta provinciale di Taranto è tutta al maschile, è perché dai partiti non sono arrivate proposte femminili. Io ho sempre difeso le quote rosa e, a dirla tutta, questa sentenza mi risolve un problema politico. Se correrò ai ripari? Di certo rispetterò il dispositivo del Tar» -.

Eboli 25/09/2009

3 commenti su “Eboli- Nessuna donna in Giunta: Corsetto (PdL) ricorre al Prefetto”

  1. Al caro amministratore Massimo .
    Pur sembrando tardiva , la mia richiesta di rispetto dell’articolo 37 dello Statuto (che per delega della Costituzione Italiana è da considerare Legge), è partita dal febbraio 2007 con l’inoltro della prima richiesta, poi a gennaio del 2008 con la seconda richiesta ed ora, all’indomani della sentenza TAR Lecce, per una questione di principio sancito, appunto, dalla sentenza.
    Devo prendere atto di non aver mai ottenuto risposta dal Sindaco melchionda.
    Grazie per lo spazio che ci offri e per i tuoi saggi commenti.

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  2. caro direttore, anche se mancano 4 mesi o cinque non importa, ciò che conta è la norma che non è stata rispettate il menefreghismo di questa giunta che continua a considerare il palazzo di città come un affare privato, hai ragione sui 4 o 5 mesi forse avrai pensato am si un altro poco e poi vanno a casa. Si il PD se vuole tornare a casa o all’opposizione basta che ricandidi il sindaco.

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    • Per ex elettore,
      il tempo è sicuramente importante ma non determinante, così come quando ci sono delle Leggi vanno applicate, tuttavia il dibattito, quello più serio è quello della presenza delle donne negli organismi elettivi o espressione di questi. Le famose “quote” ROSA. Come si possa accettare da parte delle donne di essere “quote”.

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