Gerardo Rosania e la “Strada maestra” per salvare la Costituzione

Rifondazione Comunista e Sinistra Unita si preparano per la manifestazione nazionale di Roma, del 12 ottobre 2013 in difesa della Costituzione italiana.

I due Partiti di sinistra con a capo il loro leader Gerardo Rosania con un pubblico dibattito tracciano la “strada maestra” e aderiscono all’appello di Rodotà, Landini, Zagrebelski, Carlassare e don Luigi Ciotti in difesa della Costituzione italiana.

Silvio Masillo-Gerardo Rosania
Silvio Masillo-Gerardo Rosania

EBOLI – Il 4 ottobre scorso ad Eboli nella sala Mangrella del complesso monumentale di San Francesco, si è tenuto un pubblico dibattito promosso da Rifondazione Comunista e dalla Sinistra Unita il Partito fondato dall’ex Sindaco di Eboli Gerardo Rosania, in preparazione della manifestazione nazionale del 12 ottobre che si terrà a Roma organizzata sulla base dell’appello firmato da Rodotà, Landini, Zagrebelski, Carlassare e don Luigi Ciotti a difesa della Costituzione italiana e per la sua piena attuazione.

Una strana maggioranza – scrivono Sinistra Unita e Rifondazione Comunista – che va dal PD al PDL a Scelta Civica, che sta in piedi per miracolo e che continua a litigare su qualsiasi argomento ed è ricattata da Berlusconi per le sue vicende personali, trova l’unico punto d’intesa sul tentativo di “manomettere la Carta Costituzionale“.

Certo che se si tenesse conto dei precedenti interventi sulla Costituzione che la stessa maggioranza di oggi ha attuato negli ultimi 20 anni, dalla riforma del titolo 5° su cui, col senno del poi, gli osservatori più attenti esprimono oggi fortissime perplessità in quanto foriera di una sovrapposizione di competenze e di conflittualità fra pezzi dello Stato, con una venuta meno di controlli che molti pongono alla base di una spesa pubblica impazzita, fino all’ inserimento del principio del pareggio di bilancio in Costituzione, già solo per questo ci sarebbe di che preoccuparsi.

Ma la “strana” maggioranza che oggi regge (fino a quando?) il governo Letta ragiona in grande ed il tentativo è quello di mettere in discussione l’intera impostazione della Costituzione Italiana, partendo da una deriva presidenzialista della forma di governo per poi intervenire anche sulla prima parte della Carta fondamentale della Repubblica Italiana. Per attuare questo disegno questo c’è bisogno di cancellare, innanzitutto, l’art 138: quello che disciplina le modalità di cambiamento della Costituzione e che impone una maggioranza ampia in Parlamento. Venuto meno quel baluardo difensivo,chiunque con uno straccio di maggioranza potrà procedere alle modifiche costituzionali.

I promotori della manifestazione del 12 ottobre, noi con loro, riteniamo invece che la più grande riforma della Costituzione che si potrebbe attuare è quella della sua piena attuazione. Questa è cosa mai fatta in 45 anni di governi democristiani  ed in 20 anni di dominio Berlusconiano e di pensiero unico trionfante.

  • Attuare la Costituzione significa parlare di Lavoro: L’articolo uno ricorda che la nostra Repubblica è fondata sul Lavoro! quindi il lavoro non è una variabile secondaria della vita socio economica del nostro paese,come si è voluto far credere in questi anni di lavoro flessibile, di lavoro a termine. di lavoro interinale,del lavoro stabile visto come una cosa noiosa. Il lavoro è l’elemento centrale su cui poggia tutto il nostro vivere civile. E dire una cosa del genere proprio mentre l’ISTAT ha messo fuori i dati della disoccupazione aggiornati ad Agosto che parlano di una disoccupazione al 12,2% e di una disoccupazione giovanile al 40% (dato mai raggiunto!),significa di fatto mettere in discussione la politica monetarista con cui si è inteso affrontare la crisi che sta devastando il nostro paese oltre a mezza Europa;
  • Attuare la Costituzione significa parlare di Pace. L’articolo 11 in quel suo esprimersi biblico afferma che l’Italia “ripudia” la guerra! Questo significa che per il nostro Paese, che la guerra l’ha vissuta e ne è uscito devastato, non esistono né guerre giuste, né guerre chirurgiche, né guerre sante o altre “amenità” del genere cui si è fatto ricorso in questi anni per giustificare interventi militari che hanno un solo unico esito: lutti, distruzione, odi incontrollabili. E dire questo, mentre il nostro Paese continua a spendere miliardi di euro per spedizioni militari di cui nessuno comprende più la motivazione, o spende 15/20 miliardi per acquistare caccia-bombardieri F.35 di ultimo tipo (mentre non si è trovato 1 miliardo di euro per evitare l’aumento dell’IVA!),significa mettere in discussioni le scelte di politica estera del nostro paese degli ultimi  anni, governo D’Alema e bombardamenti nei Balcani compresi!
  • Attuare la Costituzione significa parlare di integrazione razziale e religiosa, proprio mentre ancora in questi giorni 13 giovani somali, in fuga dal proprio paese attraversato da una guerra civile decennale, affogavano davanti alle coste siciliane e,quindi, mettere in discussione le scelte dei centri di accoglienza e della legge Bossi-Fini che hanno caratterizzato la politica dell’immigrazione degli ultimi anni;
  • Attuare la Costituzione significa rimuovere le cause degli squilibri economici sociali del nostro paese: l’articolo 3 rimanda allo Stato il compito di rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza. E dire questo mentre la crisi economica che stiamo vivendo ha approfondito il fossato fra chi è ricco ( che si è arricchito ancora di più!) e chi vive nel disagio economico (oggi sempre più numerosi e con una situazione sempre più disperata!).

Attuare la Costituzione italiana – per Rifondazione Comunista e Sinistra Unita – significa mettere in campo una politica economica e sociale esattamente alternativa a quella che il pensiero unico che accomunato centro destra e centro sinistra ha imposto in questi anni.

Per questo – ritengono – attuare la Costituzione e’ la più grande riforma di cui il paese ha bisogno. – e aderendo al manifesto di Rodotà, Landini, Zagrebelski, Carlassare e don Luigi Ciotti a difesa della Costituzione italiana – Vogliamo costruire anche ad Eboli quello che la manifestazione del 12 ottobre vuole avviare a livello nazionale: uno spazio comune della sinistra in cui tutte le donne e gli uomini della sinistra possano riconoscersi e ritrovarsi.

Eboli, 7 ottobre 2013                                                                                               

2 commenti su “Gerardo Rosania e la “Strada maestra” per salvare la Costituzione”

  1. le costituzioni storicamente vengono concesse dai sovrani detentori del potere per ragioni di sangue (anche versato) e conquistate dai popoli per ragioni di sangue (sicuramente versato)

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  2. …che pena quelli che solo dietro uno pseudonimo tipo fressola trovano la forza di esprimere giudizi che rispecchiano appieno – disperato e trombato – chi miseramente insulta e crede di sapere. Che gran pena!!!!!!!!!

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