Cardiello sulle Discariche di Eboli pubblica i risultati dell’Arpac

“Discariche ad Eboli: primi risultati Arpac” Damiano Cardiello rassicura e allerta allo stesso tempo.

Cardiello: “A Eboli, alla luce della relazione tecnica dell’ARPAC di Salerno, per il momento non si registrano particolari criticità. Il sito di Femmina Morta però resta il sorvegliato speciale viste le scarse informazioni al riguardo.”

Damiano Cardiello
Damiano Cardiello

di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)

EBOLI – Non accennano a placarsi gli allarmi e le attenzione che si sono indirizzate verso le discariche, che nel corso degli ultimi 40 anni sono state attivate nel nostro territorio comunale. Allarmi ed attenzioni che sono venute alla ribalta della cronaca prima a seguito di un’intervista su Sky al Pentito Carmine Schiavone, che indicava anche le nostre zone la destinazione di rifiuti speciali, nocivi e radioattivi, e poi dopo aver desecretato l‘audizione dello stesso Schiavone tenuta dalla Commissione Parlamentare antimafia del 1997 che confermava, il contenuto dell’intervista con l’aggravante di venire a conoscenza oggi a distanza di 17 anni quello che si sapeva e che pur sapendo, non si è attivato le dovute misure per individuare e bonificare quelle aree indicate.

Sulla base di quelle considerazioni, il capogruppo PDL-FI Damiano Cardiello interviene sulla problemtica ambientale e in particolare sulle discariche presenti sul territorio comunale, rendendo pubblica una lettera dell’ARPAC di Salerno.

“Chiarezza – si legge nella nota stampa pervenutaci dal Capogruppo consiliare di FI-PDL Damiano Cardiello che interviene sulle discariche presenti sul nostro territorio comunale e che negli ultimi giorni sono state allertate a seguito delle rivelazioni del Pentito di camorra Carmine Schiavoneè la parola d’ordine in questo momento e rappresenta un diritto dei cittadini molto preoccupati in merito a questa vicenda. Non si dimentichi infatti che oltre la tutela ambientale, in gioco c’è la salute.

I risultati in possesso – prosegue Cardiello che rende nota anche la missiva che gli è stata inviata dall’ARPAC congiuntamente al Sindaco di Eboli Martino Melchionda e al Comando di Polizia Municipalesono resi pubblici al fine di tranquillizzare la cittadinanza e informare tutti. Le analisi radiometriche e i carotaggi, invece, necessitano di approfondimento e presto saranno rese pubbliche.

A Eboli posso dire, – aggiunge Cardiello – alla luce della relazione tecnica allegata dell’ARPAC di Salerno (che ringrazio per la pronta attivazione) che per il momento non si registrano particolari criticità.

Prosegue Damiano Cardiello concludendo – Il sito di Femmina Morta però resta il sorvegliato speciale viste le scarse informazioni al riguardo.

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Lettera Arpac Salerno
Lettera Arpac Salerno
Relazione Arpac Salerno
Relazione Arpac Salerno

Eboli, 27 novembre 2013  (Articolo aggiornato il 28 novembre 2013 alle ore 1.15)

14 commenti su “Cardiello sulle Discariche di Eboli pubblica i risultati dell’Arpac”

  1. Abbiamo capito da tempo che il giovane rampollo ha grandi aspirazioni ma, mi chiedo, cosa potrà mai fare il figlio in più di quello che non ha fatto il padre? Il parlamentare Franco Cardiello, da parlamentare, ha ricoperto nella precedente legislatura, tra gli altri, questi incarichi:

    2ª Commissione permanente (Giustizia):
    Membro dal 3 marzo 2011 al 31 marzo 2012
    6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro):
    Membro dal 31 marzo 2012 al 14 marzo 2013
    10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo):
    Membro dal 20 luglio 2010 al 3 marzo 2011
    14ª Commissione permanente (Politiche dell’Unione europea):
    Membro dal 20 luglio 2010 al 3 marzo 2011
    Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani:
    Membro dal 20 luglio 2010 al 14 marzo 2013
    Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari:
    Membro dal 16 novembre 2010 al 14 marzo 2013

    In quest’ultimo incarico ricoperto si è mai, il nostro senatore, quanto meno informato di cosa stava accadendo nel suo territorio o, se ha mai posto quesiti a proposito? Visti i risultati credo proprio di no. E allora DI COSA STIAMO PARLANDO? Ma gli eboliani e gli italiani sono idioti, lo sappiamo, e troppe domande non sono abituati a porsele.

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    • Perché non mi è stata inviata. Ma dalla lettera non emergono particolari condizioni di allarme, tuttavia non bisogna abbassare la guardia e attendere che si facciano tutte le indagini tecniche del caso. Su queste cose bisogna andarci piano, non è giusto procurare allarmi, ma non è altrettanto giusto si debbano attendere 17 anni per fare qualche cosa.
      Massimo Del Mese

  2. Intervengo non con tono polemico ma con curiosità di capire le motivazioni delle critiche all’operato di Cardiello senior rivolte al Cardiello junior.
    Le stesse potrebbero esser anche condivisibili, forse però sono rivolte alla persona sbagliata, nonostante lo stretto vincolo di parentela che li lega.
    Mi complimento con te Damiano, fai bene a non cedere alla provocazione di attacchi che assumono una connotazione quanto meno forzata.

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    • Condivido,ma dato il presenzialismo del figliolo è un indiretto riferimento,del resto la famiglia politica è la stessa,e gli errori eventuali della coalizione si ripercuotono anche a livello locale,caro Fabio,fai lo gnorri ma lo sai benissimo!

  3. Le critiche a mio padre sono legittime ma vanno fatte al diretto interessato per avere una risposta. Sul mio operato sono tutto orecchie ma i risultati dell’Arpac sono questi.Che piaccia o no lavoro per la città non per me stesso. Saluti

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    • Lunga vita a Cardiello e a tutti i politici ebolitani.
      Ma un Busto alla defunta collettività ebolitana sarebbe d’uopo intitolarlo,una città immobile e molto poco rappresentata “extra moenia”,nelle normali sedi che istituzionalmente contano,ritengo che si avvii ad un “cupio dissolvi”,col beneplacito del civico consesso!

  4. Se forse la partecipazione alla vita parlamentare dell’On. Cardiello implica una sorta di responsabilità oggettiva per un membro della famiglia che cerca a torto o a ragione di assumersi oneri ed onori dell’incarico di consigliere ricevuto, non oso pensare quali condanne a priori dovranno subire i discendenti dell’Onorevole Cuomo nel caso in cui dovessero optare per una partecipazione politica attiva.
    Quando ho svolto attività di poligono durante l’esperienza militare mi hanno insegnato semplicemente che prima di sparare è necessario mirare il bersaglio, impostare la raffica e chiudere gli occhi non sembrava la strategia più indicata.

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    • Senza spolverare le arti marziali da deporto, non significa nessuna responsabilità oggettiva,solo un dato di fatto che onora troppi membri imparentati ai parlamentari,cioè una sorta di “legato” alla politica,e quindi ad un percorso favorito rispetto agli altri membri di una collettività,che non fa onore ad un apese civile,e senz’altro è pervasivo dell’arco istituzionale,anche dei “verginelli” 5stelle! e lei fantomatico nome Fabio,ha compreso bene il senso, se poi vuol patrocinare questa causa lo faccia pure,ma è impopolare e perdente,la gente vuole trasparenza e meritocrazia,aggettivo/sostantivo che nei fatti in specie il centrodestra del buon governo ne aveva fatto un mantra mediatico!

  5. Vorrei fare un “endorsement” all’ amico Damiano sulla querelle,dei figli di papà in politica:
    spulciando le liste dei candidati alle primarie collegate ai potenziali segretari ho visto l’inimmaginabile,riportati facce nuove di vecchi cognomi,sia nelle file del “Rottamatore” sia nelle altre,mi sembra molto gattopardesco,pirandelliano kafkiano,chiamiamolo come vogliamo,ma a giovani corpi che son ombra dei vetusti padri,preferirei(lo dico da simpatizzante cs) i primi,sarebbe meno ipocrita!
    Buon lavoro,ne abbiamo bisogno urgente

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